Ciao baffino01.
Prima di tutto, spero che tu ti sia totalmente rimesso dai guai causati dall'incidente.
Premetto che, per rispondere al tuo quesito, al tuo racconto mancano dei dettagli essenziali.
Comunque sia, a quanto ricordi (e se non è intervenuta una successiva modifica), il Codice di Procedura Civile prevede uno specifico limite alle richieste di risarcimento presso il Giudice di Pace. Un limite quantitativo, di poco più di 15.000,00 euro (in pratica, trenta milioni di lire), specificamente previsto come limite massimo della competenza, e relativo proprio alle fattispecie di risarcimento danni provocati dalla circolazione di veicoli e natanti.
Quindi, se presumibilmente l'importo totale della richiesta di risarcimento è superiore a questa cifra, il Giudice di Pace è incompetente, quindi bisogna adire al Giudice Civile.
Altra cosa che non è chiara: a chi e in che circostanza il Comune non riconosce la colpa?
Su richiesta diretta? Su lettera di messa in mora legale? Su richiesta informale?
Questo per dire che non c'è altro modo per vedersi riconoscere i propri diritti se non nei modi specificamente previsti dalla legge.
Comunque, la vicenda può essere validamente posta
1) se la causa del danno subito è oggettivamente provata (con rilievi delle forze dell'ordine e/o foto prese nell'immediatezza del fatto e/o testimonianze sottoscritte e, quindi, replicabili in giudizio), e che la causa del danno sia effettivamente determinata da colpa dell'ente responsabile della manutenzione della strada, fuor che da quest'ultimo non evitabile per caso fortuito e dall'ente stesso provato (e l'evento "macchia d'olio" ho paura rientri in questa tipologia; interpretazione ampiamente consolidata in giurisprudenza riguardo ai casi di citazione per danno ex art. 2051, ovvero per omessa costodia, ma non accolti proprio perchè non si può pretendere dall'ente una sgnoria totale e costante sul bene custodito,e, più in generale, ex art. 2043, salvo provare che questo non sia un "pericolo occulto" per il quale l'ente responsabile per la manutenzione avesse diretta possibilità d'intervento, e non legata ad un'evento non prevedibile o impossibile da prevenire - come, ad esempio, la perdita d'olio di un veicolo nelle immediate precedenze dell'evento dannoso, oggettivamente non evitabile dall'ente; a meno che non si dimostri che l'olio c'era da molto tempo oppure sia dovuto alla fuoriscita da condutture sotto strada, di cui è responsabile, ovviamente l'ente);
2) se si è proceduto, tramite legale, alla richiesta di risarcimento danni presso il Foro competente, previa citazione di tutte le parti in causa;
3) se la richiesta di risarcimento, appurata la responsabilità dell'ente citato, è equamente formulata nei termini e nelle quantità relative ai danni materiali, fisici e morali.

Pur tenedo conto da quanto detto al punto uno, riguardo al fatto che la giurisprudenza ha responsi negativi nei casi analoghi, salvo provare quanto ti ho sottolineato, sarà il tuo legale a regolarsi di conseguenza.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Mi spiace, baffino. Spero davvero che tu recuperi al più presto la forma. Il resto, come si dice a Bolzano, "sù fissarìe".
Ovviamente la mia è solo un'indicazione. Il tuo legale ha ben chiara la questione, e sicuramente agirà per il meglio. Ovviamente, come mi fai notare, la responsabilità da art. 2043 è negata dall'ente per caso fortuito. Vista la notevole gravità dell'evento, comunque, non chiuderei le porte e cercherei di valutare bene se il pericolo non fosse effettivamente fortuito. Il fatto che siano intervenuti successivamente con il filler, però, suggerisce il contrario.
Insomma, valuta (e fai valutare al legale) tutte le possibilità per agire, prima di arrenderti (anche "riesumare" il 2051 c.c. , eventualmente con altro presupposto da quello già discusso in merito dai precedenti).

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Grazie infinite a tutti gli intervenuti; sono commosso dalla Vostra solidarietà. Riconosco che nessuno è immune da colpe; sono pronto ad assumermi le mie responsabilità, ma sò chi è il colpevole.. Non ho prove, purtroppo, ma ho sporto denuncia contro ignoti, il Magistrato ha aperto un fascicolo e secretato gli atti(vedi rapporto della P.M. che mi è precluso).Nessuno indaga: adesso mi rivolgerò ad un penalista, ma, correggetemi se sbaglio, non siamo negli Stati Uniti, dove l'Avvocato svolge indagini per conto del proprio assistito. Sarò pazzo, ma i motociclisti mi possono capire: tutto quello che chiedo è riavere la mia moto nello stato originario. Credetemi, non me la sono cercata, per una volta, e quì ammetto di non essere uno stinco di santo, eppure in tanti anni che vado in moto (dal 1968), non è mai successo nulla di grave. Infine, ultima cosa; quando sono finito in una buca, l'Assicurazione del Comune mi ha rimborsato la fattura del cerchio anteriore. Grottesco...Sempre grazie a tutti, Giulio BO IT.

Beh, baffino, il penale non c'entra nulla, a meno che non sia stato versato olio con lo specifico intento di causare danno a te o a qualsiasi utente della strada (come nel caso delle pietre buttate dai cavalcavia), oppure non si sia trattato di omissione di soccorso (se la persona che era alla guida del veicolo che ha perso l'olio era presente al fatto e non si è fermato).
Se non si tratta di tali ipotesi, lascia stare il penalista.
In realtà, non capisco per quale reato la Procura della Repubblica ha aperto un procedimento. Puoi chiarirlo?

Forse (ma dico forse), rientrando nel civilistico, potrebbe esserci uno spiraglio con il "Fondo vittime della strada" (fondo assicurativo per i danni fisici procurati da ignoti o da utenti senza copertura assicurativa. Lo paghi tu e noi tutti con una parte del premio della polizza RC). Chiedi al tuo legale.

Ah, per quanto riguarda le indagini dell'avvocato, c'è un pò di confusione. Il codice di procedura penale prevede le cosidette "indagini difensive" (art. 327-bis). Però, nella vicenda tu sei vittima del reato, non reo. Le indagini difensive sono appannaggio del diritto alla difesa. Il ruolo d'indagine, nel tuo caso, è esclusivo della Procura della Repubblica, che dirige, in tal senso, l'attività della Polizia Giudiziaria. Nello svolgersi di tale attività, ogni elemento in grado di chiarire la vicenda può e deve essere posto a loro conoscenza. Quindi, se c'è un reato e tu hai degli elementi in grado di fornire dei chiarimenti, è tuo diritto e dovere metterli a conoscenza del PM.
Insomma, se sai qualcosa, non serve l'avvocato. Vai personalmente dai Carabinieri, la Polizia o presso gli uffici della Procura e fai verbalizzare il tutto.
(Nonostante tutto...) Buon Natale!!

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra