dopo
l'Uomo che usciva la gente, la moto che svuotava gli specchietti.
ieri sulla nerina e poi dalla forca di arrone, teatri di frequente motoscambismo, per gentile concessione dell'amico argo16, ho preso contatto con un oggetto dalle caratteristiche particolari. si chiama Ktm 690 Supermoto
(poi abbiamo fatto scambi a tre anche col Superduke
)
per il momento non sto a mettervi giù la provina seria, con tutto detto bene e spiegato per esteso.
vi dico solo che mentre voi, appena saliti, state cominciando a dirvi "bom, adesso vediamo di sfruttare sta decina di curve con una guida fluida e scolastica e vedere come si comporta sta moto", con atteggiamento tutt'altro che aggressivo nei confronti della strada, la presenza di oggetti circolanti
davanti a voi, si abbrevia. non ci fate caso dapprincipio, voi li togliete di mezzo perché ostacolano l'esperimento, non per spirito battagliero.
dopodiché guardate dietro e vedete che non c'è
niente. l'amico col superduke, che avete sempre in copp' con qualunque moto voi abbiate portato, non c'è
l'amico argo che ha rilevato il domi, nemmeno. quello lo potevo immaginare
(il salto all'indietro di vent'anni è traumatico), ma non credevo di dover aspettare in pochi km (o sembravano pochi) per tre volte così tanto tempo, e di rivaporizzare quasi immediatamente il contenuto degli specchietti (controvoglia). il tutto senza stendere marce nei dritti, anzi con un occhio ai velox ben presenti, e con i rallentamenti conseguenti...
vi dico, fin noiosa. cioè il rapporto tra divertimento/impegno sopra la sella e i metri percorsi sotto le ruote è talmente tendente a zero, cioè l'efficacia tendente ad infinito, che non si capisce bene quello che si va facendo.
tra l'altro la moto non è quel mostro di facilità da portare che mi aspettavo.
primo il manubrio a corna di bue è piegato verso la strada e non verso il conducente, e non risulta naturale.
secondo, nell'ultimo tratto di piega, lo sterzo cambia completamente comportamento, nel senso che la moto tende a raggiungere una specie di stallo (non so se sia perché, aggiungendosi l'affondamento da compressione alle quote iper-strette, si va quasi azzerando l'avancorsa:boh?) nel quale allarga. prima di quel punto è facilissima, si guida come la più classica endurona solo che va il decuplo; da quel punto richiede un minimo di cattiveria "stradistica" per portarla a chiudere bene altrimenti fila via per la tangente. quindi moto straefficace sì, ma non... "honda", cioè non omogenea sull'arco di sfruttamento.
bel motore, non è vero che non vibra ma respira davvero bene e tira di brutto; monodisco di precisione e potenza spaziale davvero, comfort notevolissimo.
io sconsiglio di comprarla.
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta