chiariamo un punto. un utente a mio avviso ha tutto il diritto di mantenere un anonimato completo, di non partecipare a eventi sociali, e di potersi ciononostante esprimere nella forma più completa qui.
il problema di phil-moralizzatore è che dal suo primo intervento (io fui il terzo a rispondere) costui è un soggetto informato piuttosto dettagliatamente su molti
fatti pregressi e personaggi del forum, sia quelli via via pubblicati on line, sia alcuni di quelli avvenuti nelle situazioni di vita reale vis-a-vis tra utenti. le probabilità che sotto questa maschera
non si nasconda affatto un "nuovo" anonimo, ma un nick conosciuto in precedenza, è elevata. il moralizzatore è cioè un codardo denigratore imbucato perché è un utente mascherato da altro utente, e non perché è un signor Mario Rossi fresco fresco che non ci vuol dire come si chiama e non partecipa ai rari eventi comuni perché timido.
costui da subito cerca
artificiosamente lo scontro e il casus belli con quattro o cinque utenti, ME per primo, e poi passa a presentare come dati di fatto dei sordidi pettegolezzi inventati di sana pianta per squalificare l'operato etico e deontologico-professionale di un utente, PG01, la cui lealtà nel non pompare fatturato commerciale dai rapporti personali allacciati qui è stata negli anni seconda solo alla generosità di contributi utili pubblicati a beneficio di centinaia e forse migliaia di richieste, negli anni dalla sua iscrizione al 2008 almeno.
soprattutto nel primo 60/70% del suo tempo di attività qui, il moralizzatore ha alternato spregevoli denigrazioni a freddo (basate non di rado su allusioni a un passato che uno "nuovo" non poteva conoscere) e fasulle conciliazioni; considerazioni motociclistiche raramente interessanti ed informate, e raffiche di insulti ed epiteti.
ha frequentato forum - che io ho sempre letto e conosciuto - in cui decine di noi venivano ricoperti di minacce e improperi, portando ivi il suo contributo di ruffianesco veleno, in particolare contro di me, ed è riuscito a fare il doppiogioco pure con quelli, risultati alla fine almeno muniti di una colonna vertebrale del quale lui è sprovvisto.
sospeso o non sospeso, ciò lo equipara in forma indelebile, sul piano morale e come utente, a una latrina rasoterra. il turpiloquio e gli insulti ai parenti sono nulla. è il cosa che conta, il come condisce.
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta