Solo una riflessione:

- da alcuni giorni sulla superstrada Milano-Meda i limiti di velocità sono stati ridotti da 110km/h a 70km/h con una ordinanza della regione che - contestualmente - autorizza i comuni a rilevare le eventuali infrazioni e a commissionare le inevitabili contravvenzioni. Nel giro di pochi giorni con postazioni mobili sono state rilevate circa un migliaio di infrazioni (beh, ormai erano anni che vigevano i limiti a 110km/h e quindi era normale per tutti rispettare un limite ragionevole). Negli stessi giorni sotto tutti i ponti sono in fase di installazione postazioni fisse che rileveranno le infrazioni garantendo ai comuni nuovi introiti che andranno a fare cassa per sopperire i fondi che non riceveranno più dalla regione.

Fin qui, a meno dell'assurdità di un limite anacronistico su una superstrada da poco tempo completamente risistemata in termini di fondo stradale, ci potrebbe anche stare se il tutto fosse fatto in nome di una reale sicurezza e non di mero recupero di denaro ai danni dei cittadini.
Ma la mia nausea non è causata da quanto detto sopra in senso assoluto, ma dal confronto di quanto sopra con quello che ho visto questa mattina ...

... ero a cercare un paio di jeans nell'outlet Armani che c'è poco sopra a Cermenate (CO) quando ad un certo punto entra un personaggio in completo gessato (non so proprio chi potesse essere), seguito da un paio di guardie del corpo, si fa i sui acquisti e quando esce (nel frattempo avevo finito anch'io di cercare ciò che mi serviva) lo vedo salire su una BMW530d, salvo che la macchina aveva una pattuglia della stradale con ben 4 agenti a bordo che facevano strada, sulla sua macchina aveva autista ed 1 guardia del corpo, e la vettura era seguita da un'altra 156 con lampeggiante ed altri 3 agenti in borghese a fargli da scorta ... un totale di 4+2+3 agenti di scorta che paghiamo con le nostre tasse per accompagnare un ... non so bene chi ... a farsi tranquillamente i fatti propri.

Se le mie tasse e le eventuali contravvenzioni devono servire per la sicurezza del nostro paese allora mi rode un po' ma alla fine me ne faccio una ragione, ma se i soldi che mi sudo alzandomi ogni giorno alle 6:30 vengono usati per pagare la scorta ad uno che fa shopping ... beh ... mi inc.azzo come una bestia

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... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!

purtroppo cosa ci volete fare... Così siamo messi.

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Pensa che per me queste realtà sono talmente tanto all'ordine del giorno, da rasantare ormai un senso di monotonia.
Come il ministero dell'abbondanza stanno iniziando a farmi credere che tutto vada per il meglio, e ci stanno riuscendo.

Pensa che la scorta noi cittadini onesti e pistoloni la paghiamo pure a pseudo-giornalisti e pagliacci televisivi come Emilio Fede, Sgarbi e quella putt..a odiosa della Carlucci..

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"..alcuni motociclisti sembrano dei giocatori di biliardo che, anziché ingegnarsi di spedire tra sponde le palle dove vogliono mandarle, senza affanni e col cervello, credono che il risultato lo ottieni meglio percuotendo con la stecca ogni cosa si trovi sul panno verde, e il panno stesso." copyright Zeljko

Voglio lanciare una critica, sperando di non toccare un tasto dolente per qualcuno, secondo me è anche colpa nostra, lo stato siamo noi, e se ci sono queste cose ingiuste, è perchè noi non ci lamentiamo, o se lo facciamo cmq non nel posto giusto.... la verità è che bisognerebbe organizzarsi e fare una protesta di quelle giuste, però ci hanno incastrato bene, nel senso che abbiamo il lavoro da mandare avanti, abbiamo la nostra vita, che alla fine ci va bene così e allora li lasciamo fare.....

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classico fiume di sciocchezze populiste.
secondo voi una personalità per la quale è previsto un certo programma di protezione e scorta non dovrebbe poter fare acquisti a un outlet, vita di spiaggia, accompagnare la nipote a danza e cose del genere?
questo genere di supporti sono stabiliti per legge, e quando ricorrono circostanze di sicurezza NON sono neppure "disponibili", ovvero l'autorità in questione - il tal ministro, il tal procuratore della repubblica, il tal generale o prelato - non possono neppure volendo farne a meno. o dovrebbero passare la vita reclusi tra ufficio case e caserme?

che poi ci siano casi in cui la decisione sul merito di chi sottoporre a un certo livello di protezione e chi no, sia presa non nel rispetto scrupoloso della legge ma per regalare a qualche capataz (che forse non ne ha bisogno) un inutile strumento per circondarsi di sfarzo, è anche possibile.
ma chi è in diritto e chi no lo stabiliscono le leggi, cosa che evidentemente ignorate (del resto non sapete neppure chi fosse il tipo). chi è in condizione di dover essere protetto lo stabiliscono questure e Interni, anche qui su elementi che noi non abbiamo e non possiamo per definizione avere.

il nostro problema è che, al pari dei loro lamentosi e incorreggibili elettori, spesso abbiamo pubbliche autorità che non agiscono affatto per il meglio negli ambiti di loro effettiva competenza: governare e legiferare. prendersela con aspetti accessori che di per sé possono non rappresentare PER NIENTE UN IMMOTIVATO ABUSO, è davvero penoso, secondo me.

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zel, è evidente che mi riferissi ad una scorta istituzionale.
E visto che non ignoro affatto la differenza che passa rispetto ad una scorta di protezione, ribadisco che nel primo caso è prevista esclusivamente in caso di trasferimenti operativi e non di utilità personale, come invece nel secondo caso.
Per la cronaca, la BMW 530d non fa assolutamente parte della dotazione strumentale del ministero di grazia e giustizia (che è composta da BMW 330, Subaru Legacy, Lancia Thesis-Kappa-Thema, FIAT Croma prima serie, Alfa Romeo 156-159-166).
Mi viene da ridere (o meglio, piangere) pensando al tipo di "salvaguardia" prevista per i giudici "a rischio" della Procura di Reggio Calabria rispetto a quella descritta da utenteanonimo01...
Non mi pare, ad esempio, populista constatare che un giudice che ha ricevuto minacce dirette alla sua persona con lettera anonima nel suo ufficio venga lasciato solo con le sue paure, così come non è un fiume di sciocchezze constatare che al Procuratore Generale della Corte d'Appello di Reggio Calabria venga affidato un piantone sotto casa solo dopo 3 attentati in pochi mesi.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra