fender, speravo di meglio da te.
Invece di rispondere a quello che ho scritto e ribadito, in diretto riferimento a quello che hai postato, abbozzi una risposta senza senso.
Paolini (un grandissimo; per me una delle cose migliori a cui si può assistere, in tv ed a teatro) è un'attore.
Saviano è un giornalista e scrittore. Si è, episodicamente, esibito in alcuni reading su suoi testi, ed in una trasmissione televisiva dove ha proposto altri reading inediti.
Ma non è questa la sua attività. Saviano scrive. Scrive su giornali, riviste, web e fa libri.

Io ho letto Gomorra, qualche intervento in qualche sito o su FB e qualche articolo su giornale.
A quanto ricordi, ho letto proprio un articolo in cui trattava della spartizione delle direzioni degli ospedali, dei primari e dei medici divisi come carrarmatini del Risiko e le conseguenti gestioni degli appalti in favore di imprese amiche ai politici "benefattori". Era l'epoca in cui vennero fuori le carte del caso Aiello.
Ti parlo, comunque, di un solo articolo. Non conoscendo l'opera omnia, non so come e quante volte l'argomento da te posto sia stato trattato.
Di sicuro, il suo sguardo sulle storture sul sistema, per quanto non inedito, non ha risparmiato nessuna formazione politica, visto che l'intreccio tra la stessa politica, l'imprenditoria e la criminalità organizzata per lui sono, appunto, sistemiche.
Mi rendo, comunque, conto, che ha dato molto fastidio il fatto che lui abbia denunciato che questo sistema è presente anche nel nord.
Fatto assodato e pubblico, su cui c'è moltissimo materiale d'indagine che coinvolge, appunto, politici, imprese e elementi e fiancheggiatori della criminalità organizzata.
Oppure è tutta aria fritta perchè uno dei titolari dell'indagine è la Bocassini?

Come dicono a Napoli, "arap l'uocchie!"

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Sottoscrivo, a malincuore, quello che dice Worm.

Malincuore per quello che capita a Saviano, per la testimonianza che da Saviano, che è un monito per tutti, nord e sud, destra e sinistra, e, soprattutto, malincuore perché "la macchina del fango" può colpire chiunque.

Basta una multa non pagata, l'iscrizione a un sindacato, magari un figlio gay o una relazione finita male, o semplicemente finita (vedi Boccassini).

Quello che non tutti afferrano è che un certo modo di fare, che vorrebbe riassumersi nell'espressione "da che pulpito viene la predica", ovvero: "chi sei tu per farmi la morale" non ha niente a che vedere con il garantismo, la democrazia e la libertà di pensiero.

E' solo un modo per spostare l'attenzione, per non spingerci a vedere, per lavarci la coscienza nella consolante idea per cui: Tutti colpevoli = nessun colpevole.

Non è un fatto politico, qui è in gioco la nostra dignità, il nostro futuro.

Faccio un esempio banale: io non so cosa fai, Fender, mi pare di aver capito che studi, ma metti che domani diventassi Dirigente di un'importante azienda e scoprissi che i tuoi capi hanno sottratto soldi ai soci, hanno fatto una truffa, hanno commesso un crimine tremendo, mettendo magari in circolazione farmaci scaduti o prodotti nocivi.

Cosa faresti? Denunceresti, certo.

Ebbene, cosa penseresti se, per farti tacere, qualcuno si ricordasse di quella volta che hai picchiato il compagno delle scuole medie, o che quando eri bambino tagliavi la coda alle lucertole (chi di noi non lo ha mai fatto? ), o che magari, nella tua famiglia c'è qualcuno malato, omosessuale, o, chessò, i tuoi non sono sposati, tu sei stato adottato...

Pensaci, c'è da star male.

Quante sono le cose fatte da ragazzi, o fatte per sbaglio, per leggerezza, cose che non contano più, non hanno mai contato, o addirittura non ci appartengono, ma appartengono a qualcuno vicino a noi, che possono darci fastidio, metterci in imbarazzo al punto da farci tacere altre e ben più gravi malefatte?

E' giusta una cosa del genere?

Ecco, questo è il concetto su cui ti invito a riflettere.

Ovviamente, con stima. Ciascuno è libero di pensare quello che crede, e io non pretendo di fare la morale a nessuno...

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... E vendo casa per un motore, la soluzione è la migliore, un motore certamente può tirare ... (I. Fossati)

Beh, allora complimenti... dimostri tanti anni di meno!!!!

In generale sono anch'io abbastanza contrario ai "santi subito", così come credo che uno dei più grandi problemi del paese sia l'incapacità di leggere la realtà e voler affidarsi a questo o quel Guru per risolvere i propri problemi.

Tuttavia, per quello che riguarda Saviano, credo che la questione sia un pò diversa.

Saviano è essenzialmente un giornalista, un Grande Giornalista, che ha la capacità di trattare argomenti scomodi e brutti rendendoli gradevoli e perfino avvincenti.

Saviano non racconta solo fatti in successione, li collega, li mette in relazione. Cioè, SPIEGA. E poi, quando racconta, affronta sempre i profili psicologici dei criminali. ne descrive vizi e debolezze, vezzi e crudeltà.

Già questo, nel bene o nel male, è una grande forza. (l'hai letto Gomorra?)

Oltre a ciò, Saviano non si limita a far luce sul malaffare, ma si espone in prima persona, chiamando i criminali per nome e cognome, invitandoli ad abbandonare le terre che hanno avvelenato, non rifiutandosi di esporsi al pubblico scherno (c'è tanta gente comune che lo odia, Saviano, non solo i camorristi) e di offrirsi al martirio, in nome di una possibilità diversa di leggere la realtà, di intervenire, di cambiare. In nome, in definitiva, della Libertà.

E questo lo rende unico, nel panorama paludato del giornalismo italiano.

Certo, a parte questo, Saviano è solo un uomo (oltre che un uomo solo); come tutti avrà difetti, magari ha un modo troppo teatrale di raccontare le cose, magari batte sempre sugli stessi tasti... però è uno che comunica. Che arriva. Che scuote.

E questo, posso capirlo, da fastidio. Non ci si limita ad ascoltarlo, Saviano. O si è con lui o si è contro di lui.

In ogni caso vince. Perchè, se lo si ascolta, non si rimane indifferenti. Lo stesso fatto che tu abbia aperto questo 3d ne è una riprova.

Con stima rinnovata, "giovanotto" ....

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... E vendo casa per un motore, la soluzione è la migliore, un motore certamente può tirare ... (I. Fossati)

Ovvero?

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

grazie ancora per il giovanotto

come ho detto sapevo di sollevare un piccolo vespaio. questi sono temi su cui, come dici tu, subito si formano gli schieramenti; pur condividendo, almeno in parte, quello che dici ricordo che di giornalisti, magistrati, politici e uomini del volontariato ne sono morti parecchi per la lotta alla criminalita', lavorando senza bisogno del treno mediatico che ha preso saviano.
ho letto la notizia del padre e non ho potuto fare a meno di pensare cosa avrei fatto io se fossi stato nei suoi panni: mi sarei comportato diversamente. troppo inserito nel contesto che combatte il reato di cui e' accusato il padre.....
tutto qui. mi interessava sapere cosa ne pensano altri oltre alle persone, numerose, con cui ne posso parlare quotidianamente.
capisco che se la notizia fosse stata pubblicata da "repubblica" (che, naturalmente, comportandosi esattamente come "il giornale si guarda bene dal farlo) magari sarebbe stata presa in considerazione.

ciao okkiolino

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"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"