Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Ci siamo. Sei arrivato alla fatidica decisione: “mi compro la moto!” Hai superato le obiezioni di parenti preoccupati e conoscenti perplessi. Hai sfidato un mare di: “lascia perdere” “sono soldi buttati” “tra un anno la venderai” “è pericolosa” “ma dove ci vai?” e così via. Un’impresa titanica. Dallo zio che ha fatto la guerra alla fidanzata che pensa alla comodità dell’abitacolo, tu hai affrontato tutti e tutto. E ora… Ora non ti resta altro che una domanda: “che moto mi faccio?”
È frustrante, lo so, ma la tua avventura tra i commenti dei più o meno esperti di questo mondo è appena iniziata. “vai di 1000 e ti togli il pensiero” “c’è solo una moto da comprare oggi; è la: … “ “hai pensato a una vespa 50?” “le moto coreane hanno i motori delle giapponesi e costano un terzo” “i cilindri sono due” e così via.
Quindi? Quindi vai su internet e ti scegli la moto in vendita più vicina a casa tua. La vai a vedere con l’amico del calcetto che da adolescente modificava i cinquantini. La vedi, ti piace, la compri. E poi non ti resta che incrociare le dita.
Ok, anche questo è un criterio d’acquisto. La fortuna d’altronde aiuta gli audaci.
Ma se sei altro 195 cm e pensi la tua futura fiammante R6 del 2012 come la compagna ideale di passeggiate, intorno al lago con la tua dolce metà, e di viaggi oltre i 600 chilometri, forse stai commettendo una leggerezza… E i tacchi della tua - ormai ex – dolce metà infilati nei lombari confermano l’abbaglio.
E allora?
Parliamoci chiaro, la moto è passione e a te le supersportive piacciono. E poi tu sei una persona responsabile, che “guida con il polso collegato al cervello” e sei addirittura troppo umile per prendere sotto gamba 185 cv...
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Partiamo da un presupposto: la moto è tua e a te deve piacere.
Ma ora veniamo a noi: con questa moto cosa devi farci?
Passeggiate a corto raggio? Pista? Passeggiate a lungo raggio? Passeggiate a lungo raggio con qualche escursione in off-road? Enduro? Aperitivo al bar del centro? Di tutto un po'? Gincane tra le auto imbottigliate nel traffico per tornare a casa il prima possibile?
Come vedi le possibilità che il mondo del motociclismo ti apre sono svariate, ma purtroppo non esiste la moto che interpreti alla perfezione tutte queste varianti (lascia perdere il marketing delle grandi case motociclistiche).
E poi non abbiamo ancora parlato di te. Chi sei? Che fisico hai? Quanti anni hai? Di che corporatura sei?
Ridi?
Potresti ridere molto poco se in una semplice manovra di inversione a U ti dovessi ritrovare 270 kg di moto allegramente depositati al suolo mentre ti guardano e attendono il tuo soccorso per rimettersi in piedi.
Quindi iniziamo a fare un po' di chiarezza dividendo le moto per specifiche di motore e tipologie.
MOTORE
50 - Benvenuto. Sì perché questa cilindrata è il tappetino d’ingresso dell’appartamento dei centauri. Intendiamoci: anche il tappetino fa parte della casa, però è più un arredo preparatorio. Perché comprarlo? Perché è leggero, per acquistarlo non devi chiedere la cessione del quinto, il motore è sempre più che gestibile e consuma poco (anzi pochissimo). Se stai storcendo il naso perché con un “50ino fai ridere” significa che non sei mai stato in un kartodromo a girare, circondato da un’allegra banda di marmocchi “50inizzati” assetati del tuo orgoglio.
125 – Hai scelto di aumentare la potenza a disposizione del tuo polso destro, ma non preoccuparti: difficile sbagliare gravemente anche con questo motore. Hai i medesimi benefici del 50 con qualche cavallo in più (sempre utile in fase di sorpasso e di ripresa)
250 – Se non sei seduto su uno scooterone, significa che inizi a fare sul serio. Che sia un supermotard o una mini supersport poco importa: il mezzo che hai tra le gambe è un’arma affilata pronta a far sudare più di qualche motociclista “dal 600 in su”. Parsimoniosa quando gestisci il gas, ma soprattutto: agile, leggera, con buona ciclistica, svelta a scendere in piega così come nei cambi di direzione. Hai tra le mani un piccolo e affilatissimo rasoio. A proposito, tu hai imparato a farti la barba?
600: il motore più trasversale che si conosca. Parlare con un motociclista di moto 600 in termini generici è come entrare in una biblioteca e chiedere se si hanno dei libri. Conoscerai 600 mansueti, pronti a scarrozzarti in giro per lo Stivale senza mai farti uno scherzo. Come ti imbatterai in belve assetate di benzina e saponette che stridono sull’asfalto di un velodromo. Quindi facciamo un po’ di chiarezza.
Monocilindrico: “un monocilindrico è una scuola per cui tutti i motociclisti dovrebbero passare” così mi disse una vecchia volpe. Già, perché per gestire questo motore forse non servirà la malizia dei velocisti e il pelo di feroci piegatori, però serve molta attenzione. Se non sei seduto su una macchina da guerra (vedi supermotard assassini) hai comunque tra le gambe un motore che va gestito, soprattutto ai regimi minimi. Non ama girare troppo basso, di conseguenza la leva della frizione e il pedale del cambio diventeranno presto tuoi ottimi amici. In compenso, dopo le prime uscite passate a sobbalzare come un canguro nelle pianure australiane, svilupperai un ottimo orecchio capace di cogliere tutte le espressioni del tuo motore, fino a diventare così bravo da prevenire ogni rogna. All’aumentare del numero di cilindri, il lavoro si semplifica, quindi: buona scuola!
Bicilindrico: O lo ami o lo odi. Non ci sono vie di mezzo. Un bicilindrico ti permette di aver “tutto subito”: la sua erogazione, la sua coppia massima non bisogna andarla a cercare a numeri di giri/motore che solo in pista si possono raggiungere, si hanno a disposizione quando altri frazionamenti ancora devono svegliarsi. In compenso questo motore ai regimi bassi comincia a farti capire quanto sia brusco e con quanto il cambio sia importante, a meno che non vuoi sentire i pistoni bussare da sotto il serbatoio. Effetto entusiasmante per alcuni, imbarazzante per molti. Potrebbe essere questa la tua prima moto? Perché no?! Se cerchi bene, troverai 600 bicilindrici adatti a chi vuole iniziare, addirittura ideali come moto scuola. Occhio però ai troppi cavalli o erogazioni troppo appuntite.
Tre cilindri: Passiamo al 3 cilindri. Che dire di questo frazionamento ... in medio stat virtus direbbero i nostri avi ... ed è proprio così. Il frazionamento intermedio consente di avere un giusto compromesso tra la coppia del bicilindrico e l'allungo del 4 cilindri. Potrai avere in mano una moto che ti consente di imparare, di trotterellare nel traffico senza l'assillo dell'uso smodato del cambio ma al contempo, quando avrai acquisito quella malizia necessaria, avrai a disposizione un allungo degno di questo nome. Peccato che la scelta sul mercato, per questo tipo di motore, non sia esattamente pari ad altri frazionamenti, ma cercando bene sarai sicuramente in grado di trovare la moto che meglio si adatta a te.
Quattro cilindri: Il comportamento dinamico di un 4 in linea è esattamente agli antipodi di quanto hai appena letto riguardo l'erogazione di un bicilindrico. Si tratta di un motore assolutamente trattabile a regimi di rotazione scooteristici, quasi noioso in certi frangenti, ma ti garantisce di guidare godendoti il paesaggio senza il dubbio che una lieve ed inopportuna apertura del gas - purtroppo sempre possibile anche a chi ha esperienza, ancor di più a chi si avvicina per la prima volta alle 2 ruote - possa farti una brutta sorpresa. I cavalli, quelli "buoni", te li devi andare a cercare in quella zona del contagiri dove il bicilindrico ha già alzato bandiera bianca da un po'. All'interno di questo frazionamento e cubatura, però, puoi trovare la moto più adatta alle tue necessità, i produttori hanno la splendida capacità di adattare un motore all'uso per cui quella moto è destinata, quindi - pur considerando quanto appena detto sull'erogazione - una tourer avrà comunque una erogazione più corposa in un range maggiore di giri, mentre una sportiva pagherà lo scotto di un motore assolutamente noioso "ai bassi" per garantire allunghi assolutamente imbarazzanti per molti di noi.
750 Quattro cilindri: questa cilindrata - fino ad un paio di stagioni fa - era rimasta ormai roccaforte di una sola casa Motociclistica: Suzuki. Impossibile parlare di “sette e mezzo” senza che le meningi corrano alle carene bianche e blu. Da qualche tempo però anche le altre case stanno piano piano tornando ad alzare le proprio cubature sulle loro nude di media cilindrata, quindi questa cilindrata è tornata in voga. Diverso il discorso sulle supersportive, qui si torna ad avere scelta obbligata in Suzuki. Questa moto può rappresentare la giusta via di mezzo tra un 600 un po' bolsa ai medi, ed un bombardone 1000. Sappi però subito una cosa, chi vi dice che la 750 si è in grado di tenere testa ai mille, o si chiama Pirovano oppure è uno che un mille non l'ha mai guidato.
1000 e oltre: Benvenuto nel Nirvana del motociclismo. Proprio così, il Nirvana. Perché chi arriva ad acquistare queste furie (se non è un Kamikaze) ha raggiunto un tale stadio di padronanza della moto che guida (velocissimo) con cuore calmo. Forse il trucco per avvicinarti a queste belve risiede proprio in questo: aver gestito così tanti chilometri che ogni ruggito del motore, per le tue orecchie non è altro che il soffio del vento. L'urlo di questi motori può essere realmente apprezzato solo se alle spalle c'è l'esperienza di un mare di cilindri tirati per il collo. Tu quanti chilometri hai macinato? Troppo pochi. Mi spiace. Comunque continua a leggere.
Bicilindrici: Se sui bicilindrici 600 sono stato diplomatico, be’ qui scordati ogni mia delicatezza. Stai leggendo queste righe alla ricerca di una moto per iniziare? Allora puoi tranquillamente saltare le prossime righe.
Tre cilindri: Il 3 cilindri - da questa cubatura a salire - ha un comportamento dinamico un po' diverso dal suo fratellino più piccolo, ed assomiglia molto più all'erogazione di un bicilindrico, con analogo comportamento del freno motore. Ma in questo caso stai guardando comunque qualcosa che - se leggi queste righe per scegliere la tua prima moto - è davvero assolutamente inadeguato alle tue attuali capacità. Passa oltre e tieni questa categoria di mezzi per quando avrai più esperienza.
Quattro cilindri: Siamo alla cubatura piena, stiamo ormai parlando di vere superbike che - solo alcune anni fa - sarebbero state in grado di correre un buon campionato senza alcuna modifica, ed ora abbiamo la fortuna di poterle guidare con un investimento pari a quello necessario per una utilitaria a 4 ruote. In questo caso il 4 cilindri può avere una doppia anima, può accompagnarvi come un mansueto Dr.Jekyll se inserite una 6a marcia e trotterellate in giro per il mondo, ma la manopola del gas ruotata senza troppo ritegno può scatenare un incazzatissimo Mr.Hyde pronto a farvi pentire di avergli dato troppa confidenza.
TIPOLOGIE
Enduro – Ok, il fango è la tua vita. Sei stato baciato da una rarissima forma di autolesionismo che ti porta a infilarti nei boschi più umidi e freddi della tua zona, questa sindrome ti spinge tra l’altro ad affrontare ogni ostacolo da solo, con pochi attrezzi e mezzo assiderato. Nell’enduro si può decidere di fare un’uscita amatoriale (sempre estremamente impegnativa fisicamente) per godersi panorami mozzafiato conditi con un bel po’ di adrenalina o gareggiare. In gara i panorami sono gli stessi - sempre incantevoli - ma tu stai planando sopra una pietraia a 120 km/h e il tuo animo bucolico potrebbe risentirne. In compenso puoi farti una promessa: se riuscirai a superare ogni sfida, indipendentemente dal tuo piazzamento, sarai orgoglioso di te e potrai dirti: “anche stavolta ce l’ho fatta”.
Supermotard - Parliamoci chiaro: la moto è il TUO giocattolo e tu vuoi solo divertirti. Non te ne frega una beata mazza del fatto che su quella tavola dura, stretta e piatta, che qualcuno si ostina a chiamare sella, la tua dolce metà non poggerà mai le terga. Sei assolutamente impermeabile all’idea di un fare il figo all’aperitivo del venerdì sera. Per te la moto è un’arma da battaglia. Hai mezza giornata libera nel fine settimana? Bene, esci e scateni una guerra. Il tuo motto è “Nessuno ferito. Nessun prigioniero. Tutti morti!” Che altro aggiungere? Ricorda il bicchierino di sakè prima di uscire di casa.
Supersport – Carene filanti dalle livree che urlano velocità. Siluette da fare invidia a una fotomodella anoressica. Codoni che puntano dritti verso il cielo e musetti che guardano l’asfalto con aria di sfida. Freni, gomme, materiali, motori: tutto è indirizzato a ottenere le massime prestazioni. La guardi e ti innamori di lei; ma prima di iniziare la vostra storia d’amore ti sei chiesto cosa vuoi da lei? Perché se sogni cordoli e saponette, allora hai trovato la tua dolce/eccitantissima metà. Ma se traffico di città e passeggiate romantiche di coppia sono il tuo più prossimo orizzonte, stai guardando la compagna sbagliata.
Sport tourer – sei un neofita e stai ponderando l’acquisto di una sport tourer?! Complimenti per la tua saggezza. Sì perché se sei arrivato a questa conclusione significa che hai valutato le tue esigenze, (se ce l’hai) hai sentito l’opinione della tua metà, hai rinunciato alle facili (quanto ingannevoli) promesse di una super sportiva e hai un’idea più che chiara di ciò che rappresenterà il motociclismo per te per i prossimi – almeno – cinque anni. Ripeto: complimenti. Quindi, cosa stai a leggermi? Entra in un concessionario.
Naked – Nude. È proprio questo il loro fascino: tutto in mostra, senza ritegno. Muscoli e gambe esposte alla libidine dei passanti. Pronte a fare tutto bene, quasi perfettamente. QUASI! Non ti aspettare di avere l’efficacia tra i cordoli di una supersport né la comodità di un’endurona sui tratti autostradali. Se ti piacciono i compromessi ben riusciti, però, qui potrai sbizzarirti! Buon divertimento.
Endurone – Aspetta che mi spiego meglio: BMW 1200 GS. Chiaro? Ok sei entrato nella fascia di moto pronte ad attraversare il deserto con la stessa semplicità con cui faresti i 3 chilometri che separano casa dal tuo ufficio. Non correre però: per attraversare il deserto non basta acquistare un costosissimo cammello e di queste moto ne ho viste di più sporche di smog urbano che di sabbia sahariana e 250 kg di moto sono pesanti da portare in giro per la città al posto di uno scooter.
Scooter – Ok, non sei un motociclista? E allora?! Ti piace viaggiare comodo, senza motori da ascoltare, leve da gestire, marce da ingranare e prime da innestare. Bauletto, vano sotto sella e copertina copri gambe sono le password per accedere ai tuoi gusti motociclistici. Be’ hai le idee chiare e tanta comoda strada davanti. Solo cerca di non cadere nella trappola dell’immedesimazione quando vedi un motociclista: gomme, telai e sospensioni si assomigliano; ma proprio non sono uguali. Epoca – Casco aperto nero opaco con banda gialla ad attraversarlo. Occhiale vintage con lacci in pelle che corrono ad abbracciare la nuca. Jeans d’ordinanza, Chiodo nero e scarpe retrò. La moto per te non è un mezzo: è uno stile di vita. Gli aperitivi del venerdì sera sono tuoi. Le passeggiate romantiche intorno al lago dietro casa tua – con fini rimorchieschi – sono il tuo pane quotidiano. Sai tutto di questo mondo, quindi perché leggermi: corri dal tuo futuro destriero. Ah! Dimenticavo: le cromature… Brillanti!
Bene, ora nella tua testa avrai un bel po’- di informazioni, ma le idee ancora confuse. Quindi? Quindi non preoccuparti: spegni il computer, chiudi gli occhi e immaginati in sella alla tua Amata. La vedi? Sì è proprio lei e tra poco sarà tua. Buona strada
Ringrazio gli Amici utenteanonimo01 e Desmoluca per la loro preziosa collaborazione.
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Iscritto: 26/09/2002 Locazione: San Gimignano (SI)
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Originariamente inviato da beciuTutto giusto Argo,speriamo che i neofiti ti leggano speriamo... speriamo davvero!!!!!!!!!
Io, a differenza ti quasi tutti gli altri, appena vedo una moto... qualsiasi essa sia, provo sempre una certa emozione, e il desiderio di poterla portare un pò a spasso è davvero forte... Ogni moto, qualunque essa sia ha una sola grande dignità: quella di chi la guida.... E tutto il resto, sono solo banali cianfrusaglie da bar!
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Iscritto: 08/12/2012 Locazione: zona lago di garda.
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Originariamente inviato da Argo16Originariamente inviato da YpoonsArgo, le Custom ti stanno sulle balle?????? ahahahahahahah Scusa Ypoons, ma di custom non capisco proprio niente. hehe di tutte la altre moto si e sono molto ben catologate alla moda e con stile psychocentauro , hehehe ciao a tutti e sogni d'oro e per fortuna che i sogni costano meno di niente, mentre invece x i cavalli bisogna tirare fuori la pila , , la pila è la pila ,, la moto è la moto, , e io sono io , , ciao V
V
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Complimenti Argo, bel lavoro, ben scritto, mi è piaciuto particolarmente quando parli del bici, il mio motore preferito, hai colto esattamente il mio pensiero e quello che chiedo da un propulsore, tutto e subito, che a me che non piace la velocità pura è il massimo. complimenti di nuovo lamps
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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