Prologo.Per chi di voi è stato nella "Turchia occidentale" - quella per capirsi ad ovest della Cappadocia - forse come me è rimasto colpito e affascinato da questa terra di meraviglie. Personalmente però al rientro provai quel senso di non piena soddisfazione, una sensazione di come quando ci si alza da tavola con ancora fame :lol:
Il primo viaggio era stato pensato nel 2007 ma attuato nel 2009 e - per mantenere la tradizione - mi sono tolto la voglia di est solo 5 anni dopo.
L'idea del 2014 era quella di coprire la zona non fatta nel 2009: passando dalla costa del Mar Nero, Sumela, Erzurum, Gole Georgiane, Kars, Ani, Isak Pasha, il lago Van, Midyat e Mor Gabriel, Mardin, Nemrut dagi, Sanilurfa, Cappadocia e tornare a casa.
Così alla fine dello scorso anno mi sono messo a cercare equipaggi che volessero condividere con noi questo viaggio; e dopo molte mail, alcune telefonate e un paio d'incontri siamo partiti il 13 luglio 2014 verso oriente in 3 moto e 5 persone.
Che cosa è stato il Grande Est:
Il grande est è lontano, è terra di confine, è terra di frontiera, è terra nascosta, è terra assolata, è terra bruciata, è terra ventosa, è terra militarizzata, è culla di storia, è alto, è polveroso, è meraviglioso.
Nota a posteriori:
l'itinerario di massima corrisponde con l'effettuato, ma ci sono alcune variazioni che sono state apportate dopo aver disegnato questa immagine. Per pigrizia non l'ho più aggiornata.13 LUGLIO 2014 - D DAY -Verona - Ancona
km 358
Il 13 luglio è la data della partenza. Ritrovo alle ore 08:00 all'autogril SECCHIA OVEST. Arrivo nell'ordine:
noi
EQ-VREttore
EQ-PVAntonella&Giancarlo
EQ-CN.
Dopo i saluti e il caffe siamo partiti e arrivati Ancona nel tempo stabilito, ma la nave era in ritardo di 4 ore... :mad:
14 LUGLIO 2014. Igoumenitsa - Istanbul
km 902
anche qui c'è gran poco da scrivere se non che abbiamo corso come disperati riducendo le tappe per cercare di recuperare le 4 ore della nave e arrivare ad Istanbul per cena.
Per chi non fosse avvezzo agli usi e costumi dei musulmani, durante il ramadam è comune festeggiare le serate andando a cena nei ristoranti. Quindi era molto probabile che arrivando tardi ad istanbul non ci fosse stato più nulla da mangiare. Invece conoscendo a priori qualche ristorante abbiamo riposto nella panza una buona cena ;)
Avevamo già prenotato l'hotel in zona Suleymaniye e quindi siamo arrivati abbastanza agili, ma l'hotel, sebbene non male e con i dovuti comfort, non ci ha entusiasmato.
NOTA DI SERVIZIO:
Per chi dovesse percorrere l'autostrada ricordo che non ci sono autogril con distibutori, bisogna uscire e sperare che ce ne siano subito fuori dallo svincolo. Purtroppo non tutti gli svincoli hanno un distributore comodo, in alcuni casi bisogna fare anche 12km.
15 luglio 2014Istanbul - Safranbolu
km 422 (-9 dal piano di marcia)
La tappa prevedeva di dirigersi verso Sile, percorrere la costiera fino a Eregli e poi passando da Devrek, Yenice per arrivare a Safranbolu.
La strada motociclisticamente è anche valida e divertente, ma purtroppo speravo più panoramica. Invece dopo un breve tratto che alterna costiera ed entroterra, la strada finisce in un bosco e il manto stradale diventa scivoloso, pieno di buche e a tratti completamente sterrato. Il che per chi guida può essere anche avventuroso ma per le passeggere...
L'arrivo a Safranbolu è stato invece degno di merito perchè siamo arrivati dall'alto e scesi nei quartieri "dove il sole del buon dio non da i suoi raggi" ;). Il GPS ci ha portato nella piazzetta dove avevamo selezionato due hotel. I gestori subito ci hanno detto di non avere posto sebbene booking diceva avessero ben 4 camere libere. Così - dimostrando di non voler essere coglionati - dopo una contrattazione accanita siamo riusciti ad avere le nostre camere quasi a metà prezzo rispetto a quanto costassero su booking.
La contrattazione per ogni cosa è stata una costante del viaggio, siamo arrivati a contrattare anche le cene ma non la benza :)
Stanza hotel
Qualche foto della città:
Alla fine abbiamo cenato a sazietà con 8 € a testa :lol:
ALCUNE RIFLESSIONI DELLA CAROVANA DI VIAGGIO:Safranbolu sicuramente merita la visita e la nottata ma probabilmente arrivarci da un'altra strada è la scelta migliore.
16 Luglio 2014Safranbolu - Kastamonu
km 353
Questta tappa nella prima versione del viaggio non esisteva, si andava direttamente a Amasya. Ma nel corso dei mesi e versioni, limando l'itinerario e provando diverse soluzioni è uscita questo percorso: Safranbolu - Amasra - Inebolu - Kastamonu.
La strada che scende ad Amsra da Safranbolu è una bella stradona grande abbastanza curvosa con raccordi ampi che permettono di guidare bene e divertente in un bel panorama. La cittadina di Amasra merita. E' su un doppio promontorio che divide un doppio golfo, molto pittoresca e graziosamente turistica ma non eccessivamente, non europeizzata, tarta su necessità di un minimo di visitatori turchi soprattutto di Istanbul.
sosta per visita e caffè turco.
Il tratto di strada che da Amsra arriva a Inebolu è senza mai fine. La strada è stretta mal tenuta, curve da seconda, asfalto liquefatto con ghiaino gettato sopra. Avvallamenti e dossi dovuti al cedimento geologico erano una costante che ha rallentato di parecchio l'andatura. Ma questo fa parte di un viaggio e non ci si può far nulla.
Ma la cosa che più ci ha colpito di questo tratto di costa è "un'aspettativa tradita". I paesini principali hanno tutti un lungomare importante, ma abbandonato. I sampietrini con le erbacce che crescono tra le loro fessure, i giardini tra le case mai finite incolti, l'assenza di gente, le tombe nell'incuria tra le case, pochissimi bar e quasi l'assenza totale di ristoranti e attrattive. Un posto surreale come se tutto fosse stato progettato per un grande futuro ma poi la fuga.
Inebolu - forse - è la prova di questa sensazione di vuoto che abbiamo provato. Da inebolu abbiamo velocemente percorso una buona strada fino a Kastamonu. L'arrivo a kastamonu è stato sorprendentemente positivo. Sia la parte nuova sia quella storica sono tenute abbastanza bene e valorizzate, è stato come tornare alla realtà. Per la prima volta abbiamo capito che mangiare dopo il "botto del cannone" (il segnale che autorizza a consumare bevande e cibo) non è da fare. Infatti il ristorante che avevamo identificato era tutto pronotato, un altro non aveva più posto e abbiamo dovuto ripiegare sull'unico che avesse ancora un po' di cibo: Lesson learnt...
Kastamonu
altre foto del 15 luglio
altre foto del 16 luglio
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