Si infatti quella firma è insopportabile.

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Veterano

BMW R1200R

Motociclista e orgogliosamente BOOMERS

Doc ogni tanto la firma la cambia, visto che ultimamente sta molto poco sul forum dubito che questa sia una delle sue principali preoccupazioni.

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(parlando della Kawasaki ZZR1400) "Io sostituirei subito lo scarico di serie, con 197 cv non vai da nessuna parte. Non c'è niente di più pericoloso di quella fastidiosa sensazione di vuoto che si prova quando spalanchi il gas è hai quella risposta timida e impacciata tipica di 197 miseri cavallucci..." [UomoNuovo]

Moto, ergo sum! [Wormbike]

Posso dirlo onestamente? Non me ne frega un... :D (anche perchè non è una frase apertamente razzista)

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(parlando della Kawasaki ZZR1400) "Io sostituirei subito lo scarico di serie, con 197 cv non vai da nessuna parte. Non c'è niente di più pericoloso di quella fastidiosa sensazione di vuoto che si prova quando spalanchi il gas è hai quella risposta timida e impacciata tipica di 197 miseri cavallucci..." [UomoNuovo]

Moto, ergo sum! [Wormbike]

Daccordissimo con te.
E condivido tutto quello che hai scritto.

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Bonalex/Jabba ha detto:
E le paure altrui spesso ti salvano la vita, se sei così umile da tenerle in considerazione.

Preciso, perchè mi rendo conto di aver scritto qualcosa che poteva essere interpretato male:

"Non me ne frega un *****" sta per "Nonostante sia romano, la firma di Doc non mi crea problemi".

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(parlando della Kawasaki ZZR1400) "Io sostituirei subito lo scarico di serie, con 197 cv non vai da nessuna parte. Non c'è niente di più pericoloso di quella fastidiosa sensazione di vuoto che si prova quando spalanchi il gas è hai quella risposta timida e impacciata tipica di 197 miseri cavallucci..." [UomoNuovo]

Moto, ergo sum! [Wormbike]

Ma certo brian_may , anche io dormo tranquillo , ho capito bene , scrivere gratuitamente delle str lo vedo da ragazzini no da uomo .... .

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" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi

a me l'hai fatta togliere perchè era in dialetto e non dava fastidio a nessuno...

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Veterano

BMW R1200R

Motociclista e orgogliosamente BOOMERS

Lumachina: bastaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ho già scritto che gli ho mandato un messaggio

basta con ste polemiche!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia

entro 24 ore la cambio,contenti? Allora che devo mettere latitudine e longitudine? in radianti,gradi centesimali o sessagesimali?
Per i maliziosi e coloro che ti rigirano le parole in bocca "13 km dalle sorgenti del po" è l'antico confine tra occitania e il resto, per chi si intende di mitologia gotica... per il resto bè godetevi Don pierino,del canavese,una zona che non conosce nessuno...ma almeno è neutrale.


Chi era costui? Bè diciamo che non l’ho conosciuto direttamente ma solo per sentito dire,è morto nel 71 e io sono nato nel 70. E’il prete che mi ha battezzato,spero con acqua e non con vino.
Più sento aneddoti e racconti su di lui però mi convinco che nonostante tutto è stata una persona positiva per molti e quindi è giusto scrivere qualcosa su di lui,sarà vero? Non lo so,non ho elementi per saperlo. Quindi scriviamo e passiamo questa fredda giornata aspettando la fiera campionaria di domani.
Don Pierino l’ho visto solo sulla foto della lapide al cimitero generale di Torino,a poche decine di metri da Nonno Ciro,una tomba anonima per una persona che nonostante tutto aveva carte valide e una voglia di fare che ad ogni persona che incontro e che lo conosceva salta fuori prepotentemente. Avevo poi visto altre foto negli album di Nonna Teresa e come un paziente segugio di polizia ho tirato fuori il suo profilo,impresa tutt’altro che facile.
Era di Scarmagno,vicino a Ivrea. O meglio è dove aveva tenuto la parrocchia prima di venire a Torino,e dove è anche morto a 60 anni,nessuno mi ha saputo dire dove era nato,chi diceva che era di Asti e chi valdostano,ma è un particolare poco importante. Era il tempo della grande Torino,della Fiat e del boom industriale. Molti parroci erano stati “convinti” a venire a portare la loro opera nelle chiese a Torino.
Lui,mani grandi da contadino,testa mezza pelata,grassoccio e decisamente tozzo.
Nessuno mi ha saputo dire se fumasse ma quello che su cui sicuri tutti era che aveva il bicchiere facile.
Mio padre gestiva il suo cinema parrocchiale ed è stato anche lui che lo aveva sposato con mia madre nel lontano 1970. Ma quella chiesa in via Pietro Cossa non era sua,era grande,si con tanti fedeli,tanti banchi nuovi,le pareti tinteggiate di fresco ma era troppo moderna. Aveva pure il riscaldamento!
Negli anni che oramai sono passati si raccontano strani aneddoti sulla storia della sua vita. Vicende tramandate e modificate di generazione in generazione che assumono negli anni qualcosa di mitico da un lato e qualcosa di assurdo da un altro.
Si dice che la fortuna aiuta gli audaci e gli stolti,ma in qualche caso si è trattato di protezione divina.
Come quel giorno che per cambiare una lampadina era salito su una scala traballante e presosi una scossa era ruzzolato giù senza un graffio.
O come quando nell’uscita estiva nel 67 con i bambini si era perso nei boschi del canadese ed erano tornati con 4 ore di ritardo.
Effettivamente le capacità un po’ gli mancavano ma aveva una tenacia e una perseveranza che da sola faceva perdonare tutto.
Era magari buono a passare la notte parlando a un moribondo e poi il mattino dire messa senza neanche dormire per poi tornare da quel moribondo finito la messa. Quando era morta la maestra della pluriclasse di Scarmagno,lui da poco prete in quel paesino si racconta non abbia dormito per una settimana intera.
Non ha mai avuto un automobile,lui usava gli autobus e i treni,perché non era mai riuscito a prendere la patente. Sebbene ci avesse provato tante volte da privatista. Non passava neanche la teoria. Spesso facendo una quantità di errori bestiali.
Una volta ,sempre lì a Scarmagno nel cortile della canonica aveva fatto una sorta di esposizione di animali domestici. Mettendo tanti piccoli recinti e gabbiette per fare vedere ai bambini piccoli i vari animali.
Chi aveva portato una gallina,chi un coniglio,chi un cane da caccia. C’era pure un somarello. Visto che il sabato l’espozione era andata bene avevano deciso di farla anche di domenica ed alcuni animali erano rimasti lì nel cortile…piccolo particolare tra quegli animali c’era una volpe,addomesticata si,ma una volpe!
Al mattino la volpe era nel recinto delle galline,che in origine erano 3. Una era a pezzi sull’erba,l’altra era vicino al somarello con un ala sbrindellata e una zampa sola. La terza,bè era riuscita a guadagnarsi un volo sopra alla gabbia dei conigli e lì era rimasta.
Don Pierino la aveva fissata con un solo sguardo. Disse “birichina,non si fa così” e leggenda vuole che la domenica la volpe era rimasta calma e tranquilla e si faceva accarezzare dai bambini.
Si,vero,con gli animali Don Pierino ci sapeva fare. Sembrava quasi ci parlasse insieme,una vecchia signora del negozio di alimentari aveva avuto un malore nel retrobottega e sempre la leggenda vuole che il suo botolo marrone
sia andato proprio a chiamare Don Pierino che era in canonica finito messa. E guaendo e abbaiando sulla porta riuscì nell’intento. Anche se per la signora oramai non c’era più nulla da fare.
Come è morto don Pierino? E’ morto su un divano,nella vecchia canonica della chiesa di Scarmagno,la sua Scarmagno,il piccolo paese del canavese che lo aveva visto parroco per tanti anni.
Era andato a fare visita al nuovo curato e a causa dello sciopero delle ferrovie non era potuto ritornare a Torino.
Si erano attardati lui e il parroco nuovo davanti a una buona bottiglia di vino,ricordando aneddoti del tempo passato. Col calore della stufa scoppiettante,la radio e le partite a dama. Poi quella sera Don Pierino si è appisolato per l’ultima volta su quel divano.
Al mattino era freddo,ma nella faccia oramai rugosa come una carta geografica dal tempo passato c’era abbozzato un sorriso.
Erano intervenuti i Carabinieri per quella morte,naturale si ma avvenuta come se tutte le circostanze fossero state combinate.
E’ stato portato nel cimitero di Torino perché era residente lì e quindi “doveva essere seppellito lì" ,ma la sua anima è a Scarmagno ,vaga libera nelle vie del paese e a volte salva qualche ubriaco dal suo destino. La sua voce rauca ancora si sente nelle vie silenziose dove i gatti si danno appuntamento sotto i lampioni,a volte guardano nel vuoto ,ma è vuoto per noi. Loro probabilmente vedono quel vecchietto dal passo pigro con la tonaca lunga come una sottana. E con loro gira libero tutta la notte!

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per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

e scusate ma ora ho da fare stiamo cercando di accendere una vespa primavera che non butta fuori manco un goccio di corrente con piatto,volano,bobina e impianto elettrico completo nuovo non posso dire cosa ne penso ma sono 3 giorni che ci stiamo dietro

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per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo