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Iscritto: 30/05/2014 Locazione: Salento
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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anni fa un mio amico è morto per un cavo come questo ad altezza collo
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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i soliti rambo dei poveri che fanno gli eco eco....ci si potrebbe scrivere un libro
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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Iscritto: 22/07/2013
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....che tristezza da vigliacchi,,,,poi magori fissano pure una go pro per riprendere il tutto......brutta brutta storia si gioca con la vita!!!
" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi
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Iscritto: 08/12/2012 Locazione: zona lago di garda.
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Spero che prendono presto chi ha messo queste trappole .
V
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Come detto da 8, 'sta storia purtroppo è vecchia, e ricordo bene il dramma del suo amico. Ora è assurta agli onori della cronaca dei media generalisti, ed è un bene. Anche perchè quando accade questo, si muovono di concerto anche i provvedimenti delle autorità preposte. In primis, la Forestale, che fin ora ha preferito concentrare la sua attenzione per fare multe con agguati sulle strade con macchine civetta che intralciavano il traffico o nel fare bliz degni di un'operazione antimafia per multare gli enduristi che avevano perso la targa o l'avevano sostituita con una di carta per non perderla.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 17/08/2007 Locazione: VR
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Originariamente inviato da WormbikeCome detto da 8, 'sta storia purtroppo è vecchia, e ricordo bene il dramma del suo amico. Ora è assurta agli onori della cronaca dei media generalisti, ed è un bene. Anche perchè quando accade questo, si muovono di concerto anche i provvedimenti delle autorità preposte. In primis, la Forestale, che fin ora ha preferito concentrare la sua attenzione per fare multe con agguati sulle strade con macchine civetta che intralciavano il traffico o nel fare bliz degni di un'operazione antimafia per multare gli enduristi che avevano perso la targa o l'avevano sostituita con una di carta per non perderla. Speriamo che l'attenzione della forestale si sposti su questi problemi, piuttosto che taglieggiare i motociclisti per far cassa, ma ne dubito molto purtroppo.
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. O. W.
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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per quello che ho capito in tanti anni di enduro la Forestale è un corpo nazionale ma molto legato al territorio locale, cioè i forestali interagiscono direttamente con sindaci, assessori, ecc... più che obbedire ad ordini che arrivano dall'alto se da una parte è un bene perché in questo modo agiscono in funzione delle reali richiesta da parte dei comuni, in realtà può essere un male se queste richieste sono sbagliate accade quindi che, quando si organizza una manifestazione enduro, ci siano comuni che, pur essendo a pochi chilometri tra loro, ti accolgono a braccia aperte e ti mettono a disposizione volontari di ogni tipo, bloccano il traffico, fanno il podio in piazza ecc... mentre altri non ti ricevono neanche e non vogliono sapere cosa vuoi la forestale agisce di conseguenza perché, anche se dovrebbe, non è mai un ente autonomo ma un ente dipendente ci sono comuni che non solo hanno accettato le mie manifestazioni (competitive e non) ma che mi chiamano in continuazione dicendo "l'ultima volta che siete venuti avete portato centinaia di persone con le famiglie, alberghi e ristoranti pieni, mercato del fungo tutto venduto, ecc... quando tornate?" il comune di zelo surrigone alle porte di milano ci ha accolto anni fa per la manifestazione "enduro a milano" dandoci: - la piazza del paese per schierare le 200 moto - il prete che ha benedetto moto e piloti affinché non si facessero male - mercato a nostra disposizione - negozi aperti la domenica - bellissime targhe in plexiglas come ricordo - gadget "mangerecci" a tutti - due ruspe per una settimana: hanno costruito ex novo un percorso enduro con tanto di salti (un salto era lungo 20 metri, non robetta) e curve paraboliche; questo perché lì dovevano costruire dei palazzi e quindi c'era un terreno non usato altri comuni invece chiamano la forestale e fanno fare gli agguati come dice Worm e manda i forestali nel parcheggio dove ci sono i carrelli delle moto ad aspettare i motociclisti delinquenti e stai sicuro che qualche multa c'è (targa sporca, frecce mancanti ecc...) a volte si crea un clima di esasperazione, altre volte un clima paradisiaco nel primo caso non si interviene quando i locali mettono i cavi di acciaio e prima o poi qualcuno ci lascia la pelle io stesso trent'anni fa ho trovato un cavo ad altezza collo in una strada bianca (non un sentierino vicino alle case); mi sono fermato pochi metri prima perché ho visto qualcosa che luccicava e non capivo cos'era... nel gruppo di enduristi chi sta davanti corre dei rischi tremendi, a meno che non si vada in territori in cui sai che sei ben accolto c'è anche da dire che molti enduristi sono maleducati e si comportano da padroni in luoghi in cui dovrebbero essere solo ospiti rispettosi delle persone e dei luoghi che si attraversano l'enduro è uno sport che, pur essendo riconosciuto dalla federazione (abbiamo tantissimi campioni del mondo) in realtà non sempre è riconosciuto, o meglio accettato, da comuni, province e regioni, e quindi succede che in certe aree puoi andare e in altre ti sparano o tirano i cavi è così e sarà sempre così fino a che non ci sarà una legge chiara che disciplina questo sport mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 12/07/2012 Locazione: Ascoli Piceno (Marche)
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accidenti otto, sei vivo per miracolo.. la malvagità degli esseri umani non ha limiti e notizie del genere ti fanno capire quanto questo sia vero.. se non si desiderano escursionisti motorizzati ci sono altri modi per avvisarli di non essere i benvenuti come cartelli o barriere ben visibili, ricorrere all' attentato tirando cavi invisibili per risolvere la questione è da vigliacchi ed assassini, già proprio assassini perché non si può non pensare quali siano le conseguenze di tali azioni.. dalle mie parti che io sappia non sono mai venuto al corrente che sia accaduto nulla di simile e le mie endurate me le godo con serenità (alle prossime forse un po' meno..), probabilmente il fenomeno è legato più al territorio e alla diffusione della pratica che in determinate aree geografiche è più o meno diffusa, di conseguenza la reazione di certi elementi intolleranti che preferiscono risolvere la questione con questi stratagemmi omicidi..
Born to be Wild.. I love you mom.. r.i.p. 17/04/1936 15/02/2015.
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Premessa d'obbligo, a scanso di equivoci, condanno senza se e senza ma chi mette in opera queste trappole.
Per quanto riguarda invece la pratica sportiva dell'Enduro ho una mia personalissima opinione, non la condivido, per me la natura è sacra, quando finisce l'asfalto si continua a piedi, o al massimo in bicicletta.
lamps
Veterano
BMW R1200R
Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da lumachina Premessa d'obbligo, a scanso di equivoci, condanno senza se e senza ma chi mette in opera queste trappole.
Per quanto riguarda invece la pratica sportiva dell'Enduro ho una mia personalissima opinione, non la condivido, per me la natura è sacra, quando finisce l'asfalto si continua a piedi, o al massimo in bicicletta.
lamps
premesso che, come detto, l'enduro è uno sport regolarmente riconosciuto dal coni e dalla federazione, e che quindi può essere praticato senza problemi, aggiungo che, come detto in precedenza e come detto in molte circostanze simili, c'è modo e modo di praticarlo non metto nuovamente il link alla guida all'enduro perché l'ho già fatto in precedenza, ma sono dell'opinione che qualsiasi attività debba essere svolta con educazione e cervello la benzina che esce dai tubi di scarico di migliaia di auto, moto e camion sulle strade asfaltate è migliaia di volte superiore a quella che esce da due o tre moto da enduro che percorrono qualche sentiero, sempre ovviamente nel rispetto delle regole locali, delle persone e dei luoghi che si attraversano trent'anni fa c'erano molti più sentieri e strade bianche di adesso; significa che molti sentieri sono stati asfaltati per portare in cima a colline e montagne persone che con la natura non hanno nulla a che fare ma che semplicemente a piedi o in moto da fuoristrada non ci sarebbero arrivati significa che i sentieri sono diventati strade; e immaginiamo quanto bitume e catrame sono stati utilizzati; e ora ci passano centinaia di auto al giorno mentre prima ci passavano dieci moto a settimana: questo non è il rispetto per la natura le moto da enduro, inoltre, tengono aperti dei sentieri che invece, non passando nessuno, sarebbero pieni di rovi e impraticabili da parte di chiunque, cioè da chi usa la mb, o va a piedi con la famiglia: se i sentieri spariscono sparisce anche il contatto delle persone con la natura, gli alberi, i boschi ecc... poi è ovvio che tutto va misurato col bilancino e non esiste un sì o un no apriorostico ma una serie di valutazioni e considerazioni che devono essere fatte posto per posto, occasione per occasione chi per esempio fa enduro la domenica per i sentieri collinari in cui la famiglia esplora la natura è un imbecille chi invece va in alta montagna o in luoghi totalmente isolati, e lo fa con educazione, non solo non fa danni ma anzi tiene i sentieri puliti; per "puliti" intendo dire che molto spesso ci portiamo degli zaini in cui mettiamo ciò che i "bravi amanti della natura" hanno buttato in mezzo al bosco: cartacce, plastiche e tutto ciò che si può immaginare lo facciamo praticamente sempre e non c'è bisogno di avvisarci l'uno con l'altro: il primo si ferma e tutti raccolgono; poi al primo paese si butta via tutto però, ripeto, l'imbecille di turno c'è sempre ed è quello che passa a 80 all'ora nei boschi fregandosene di chi è a piedi o dando gas su una strada bianca lanciando quindi sassi addosso a tutti c'è modo e modo di fare le cose ogni anno organizzo "Puliamo il Bosco" e andiamo con le moto e con i quad a raccogliere lavatrici o roba simile che i "passanti" hanno abbandonato' mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 26/12/2014 Locazione: In punta ad un colle
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Otto se la prossima " Puliamo il bosco " la organizzi al nord'ovest me lo fai sapere ?
Il rumore deve venire dal motore non dalla marmitta.. E quando vai forte , assicurati che il tuo angelo custode riesca a starti dietro..
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Iscritto: 30/05/2014 Locazione: Salento
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... quello che mi fa accapponare di più la pelle è la "cattiveria" del gesto ... ma veramente l'autore non pensa alle possibili conseguenze mortali che ne possono scaturire ?? ... per otto ... veramente che non si finisce mai d'imparare ...
... il Motociclista è un'artista di strada ... (ocramgt1000)
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Iscritto: 26/12/2014 Locazione: In punta ad un colle
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Se dovesse capitare a me , foto , e avverto i carabinieri ..
Il rumore deve venire dal motore non dalla marmitta.. E quando vai forte , assicurati che il tuo angelo custode riesca a starti dietro..
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da ottoOriginariamente inviato da lumachina Premessa d'obbligo, a scanso di equivoci, condanno senza se e senza ma chi mette in opera queste trappole.
Per quanto riguarda invece la pratica sportiva dell'Enduro ho una mia personalissima opinione, non la condivido, per me la natura è sacra, quando finisce l'asfalto si continua a piedi, o al massimo in bicicletta.
lamps
premesso che, come detto, l'enduro è uno sport regolarmente riconosciuto dal coni e dalla federazione, e che quindi può essere praticato senza problemi, aggiungo che, come detto in precedenza e come detto in molte circostanze simili, c'è modo e modo di praticarlo
non metto nuovamente il link alla guida all'enduro perché l'ho già fatto in precedenza, ma sono dell'opinione che qualsiasi attività debba essere svolta con educazione e cervello
la benzina che esce dai tubi di scarico di migliaia di auto, moto e camion sulle strade asfaltate è migliaia di volte superiore a quella che esce da due o tre moto da enduro che percorrono qualche sentiero, sempre ovviamente nel rispetto delle regole locali, delle persone e dei luoghi che si attraversano
trent'anni fa c'erano molti più sentieri e strade bianche di adesso; significa che molti sentieri sono stati asfaltati per portare in cima a colline e montagne persone che con la natura non hanno nulla a che fare ma che semplicemente a piedi o in moto da fuoristrada non ci sarebbero arrivati
significa che i sentieri sono diventati strade; e immaginiamo quanto bitume e catrame sono stati utilizzati; e ora ci passano centinaia di auto al giorno mentre prima ci passavano dieci moto a settimana: questo non è il rispetto per la natura
le moto da enduro, inoltre, tengono aperti dei sentieri che invece, non passando nessuno, sarebbero pieni di rovi e impraticabili da parte di chiunque, cioè da chi usa la mb, o va a piedi con la famiglia: se i sentieri spariscono sparisce anche il contatto delle persone con la natura, gli alberi, i boschi ecc...
poi è ovvio che tutto va misurato col bilancino e non esiste un sì o un no apriorostico ma una serie di valutazioni e considerazioni che devono essere fatte posto per posto, occasione per occasione
chi per esempio fa enduro la domenica per i sentieri collinari in cui la famiglia esplora la natura è un imbecille
chi invece va in alta montagna o in luoghi totalmente isolati, e lo fa con educazione, non solo non fa danni ma anzi tiene i sentieri puliti; per "puliti" intendo dire che molto spesso ci portiamo degli zaini in cui mettiamo ciò che i "bravi amanti della natura" hanno buttato in mezzo al bosco: cartacce, plastiche e tutto ciò che si può immaginare
lo facciamo praticamente sempre e non c'è bisogno di avvisarci l'uno con l'altro: il primo si ferma e tutti raccolgono; poi al primo paese si butta via tutto
però, ripeto, l'imbecille di turno c'è sempre ed è quello che passa a 80 all'ora nei boschi fregandosene di chi è a piedi o dando gas su una strada bianca lanciando quindi sassi addosso a tutti
c'è modo e modo di fare le cose
ogni anno organizzo "Puliamo il Bosco" e andiamo con le moto e con i quad a raccogliere lavatrici o roba simile che i "passanti" hanno abbandonato'
...è come quelli che vanno a caccia e dicono che sono amanti della natura, no grazie ma rimango della mia idea. Lamps
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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ok
no problem
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da TeolioOtto se la prossima " Puliamo il bosco " la organizzi al nord'ovest me lo fai sapere ? in linea di massima l'organizzazione è nazionale per cui i motoclub di tutta italia si danno da fare io vivo a milano ma ho sempre endurato in piemonte (zone: biella e dintorni, canavese, val di susa, entroterra ligure...) per cui il nord ovest mi è vicino una delle migliori edizioni ha visto in campo una dozzina di motoclub, prevalentemente lomardi, piemontesi ed emiliani ma anche uno in sardegna se riesco ne rifaccio una verso ottobre perché è meglio aspettare che sia finito il periodo delle gare così abbiamo molti più enduristi che partecipano e non hanno la testa solo nelle competizioni comunque ti avviso per tempo mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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la questione dei cavi esiste da almeno 30 anni e ultimamente si è inasprita
se non si prendono posizioni immediate la cosa rischia di degenerare
se uno mette un cavo teso è tentato omicidio, e si deve intervenire
come pure si deve intervenire verso chi percorre strade e sentieri vietati, soprattutto con tanto di divieto di passaggio in aree private; pur essendo un endurista, non mi sognerei mai di violare la proprietà privata mentre so che sono in molti quelli che aggirano le catene e i cancelli ed entrano nei sentieri come fosse casa loro
vanno puniti gli uni e gli altri, anche se la gravità dei due atti mi sembra diversa
purtroppo prima o poi capiteranno altri incidenti, si spera non fatali, fino a che la legge non sarà chiara e uguale per tutti; ma non è così e dubito che lo sarà a breve
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 22/07/2013
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Originariamente inviato da ottola questione dei cavi esiste da almeno 30 anni e ultimamente si è inasprita
se non si prendono posizioni immediate la cosa rischia di degenerare
se uno mette un cavo teso è tentato omicidio, e si deve intervenire
come pure si deve intervenire verso chi percorre strade e sentieri vietati, soprattutto con tanto di divieto di passaggio in aree private; pur essendo un endurista, non mi sognerei mai di violare la proprietà privata mentre so che sono in molti quelli che aggirano le catene e i cancelli ed entrano nei sentieri come fosse casa loro
vanno puniti gli uni e gli altri, anche se la gravità dei due atti mi sembra diversa
purtroppo prima o poi capiteranno altri incidenti, si spera non fatali, fino a che la legge non sarà chiara e uguale per tutti; ma non è così e dubito che lo sarà a breve Purtroppo infatti il problema è l'emulazione.
" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi
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Iscritto: 30/01/2014 Locazione: Milano
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Quando 30 anni fa girellavo con la moto per boschi e prati, sassi e torrenti, lo facevo esattamente nei posti dove in questi giorni è successo il fattaccio. Vedo che le tradizioni non cambiano, la lotta tra contadini/allevatori bifolchi e motociclisti maleducati, continua come un tempo. Ma un tempo era semplice sapere chi metteva le "trappole", perchè era sempre il proprietario del terreno attraversato, esasperato dal passaggio delle moto che spesso aravano i suoi pascoli. Per fortuna, a quei tempi, si diffuse molto il - trial-, a discapito della - regolarità-, tanto che queste moto vennero adottate anche dai locali per seguire le mucche sugli alpeggi estivi. Il fenomeno dei fili si diradò e tutti andavamo più o meno d'accordo. Poi vennero i divieti. Tutti dentro, trial e regolaritò assieme, decretando, di fatto, la fine del motoalpinismo. Ma questa è tutta un'altra storia (o la stessa?) Adesso ricompaiono i cavi. Se la storia è come una volta sarà facile trovare i responsabili, ma anche i motociclisti irrispettosi, che hanno scatenato la loro follia, penalizzando tutti quelli che, con qualsiasi tipo di moto, hanno sempre cercato di non rompere le palle a nessuno per la pacifica convivenza di tutti.
"Chi non si aspetta l'inaspettato, non troverà la verità".
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