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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Pensavate che noi motociclisti fossimo al di sopra di ogni magagna, vero? Invece no. Anche noi rientriamo a pieno diritto nelle fave che percorrono le strade del mondo. Anzi, forse siamo le più grosse fave in assoluto... Ci ritroviamo le domeniche mattine all'alba ai bar più scomodi della città, vestiti di tutto punto, per girare in gruppi più o meno omogenei avanti e indietro per le solite disastrate strade, arricchendo le casse degli enti statali preposti ai controlli stradali. Trovi i gruppi delle supersportive, con tute, stivali, guanti racing, moto spettacolari con su montati kit di modifiche da migliaia di euro che farebbero invidia a Rea e Davies, per poi ritrovarsi a guidare a 60 km/h in strade dissestate che nemmeno in una bombardata Bagdad. Trovi i gruppi degli hipster modaioli, dotati di moto moderne camuffate da vecchie e di moto vecchie camuffate da nuove, denominate cafè racer, sport heritage, modern classic e via dicendo, tutti belli acchittati con giubbottino in pelle, risvoltini e pezzolina old stile al collo che paiono usciti da una rivista patinata anni 70 o dalla televisione durante una puntata di Happy Days. Trovi i gruppi delle Harley, con i relativi proprietari indossanti il rigoroso gilè in jeans o pelle (e spesso solo quello indipendentemente che sia caldo o freddo), con profusione di teschi e simbologie incomprensibili, paonazzi per il troppo sole in estate e per il troppo freddo in inverno, magari piegati in due dal dolore di schiena derivante da posture fachiresche per la moto. Trovi i gruppi di giesseisti, che sbandierano il marchio dell'elica ai quattro venti orgogliosi e spavaldi, avendo giacche, pantaloni, casco, guanti, mutande con stampigliato il logo BMW, magari anche tatuato sulla pelle, giusto per non far capire a nessuno di che marca è quella moto enorme apparentemente sistemata per affrontare un viaggio di milioni di chilometri in strade sperdute nel deserto ed utilizzata per fare un passo appenninico da 20 km (se non per andare al bar). Insomma, di fauna motociclistica interessante c'è n'è in abbondanza. Non parliamo poi del comportamento che tale fauna mantiene su strada... Anzi si, parliamone. La volta che ho rischiato di più la vita in moto è stata proprio a causa di un motociclista. Salivo tranquillo con zavorrina al seguito per il passo dello Spino, lato San Sepolcro, quando da una curva (per me a sx) vedo spuntare una palla di fuoco bianca e rossa in discesa, a tutta velocità, che sbaglia completamente la curva. Il coglio..ne (anche un po' figlio di tro..), dotato di R1 bianca e rossa, credendosi Valentino Rossi alla Casanova Savelli, a gas spalancato e ginocchio a terra affronta la curva in discesa senza alcuna sanità mentale. E mi invade completamente la corsia. Io a salire a 70 km/h, lui a scendere oltre i 200. Una frittatona servita ai 300 km/h circa. Il coglio..ne (anche un po' figlio di tro..) fortunatamente avvezzo alla guida veloce non frena, ma prova a piegare ancora di più. Io, a bordo della mia Hornet fortunatamente agile, con un colpo di reni degno del miglior Cipollini in volata, cerco di buttare la moto il più possibile a destra, arrivando con le ruote sul ciglio dell'asfalto, anzi proprio sullo sterrato condito da un po' di erba. E poi ho pregato la dea del motociclismo. Evidentemente in quel momento era sveglia ed il grandissimo coglio..ne (anche un po' figlio di tro..) ha continuato la sua corsa verso valle ed io verso il passo, dove mi sono fermato ed ho cercato di fermare le pulsazioni cardiache in quel momento a 500. Vi garantisco che sul mio gomito sinistro ho sentito strusciare qualcosa del coglion..ne (anche un po' figlio di tro..), probabilmente lo specchietto della R1 bianca e rossa. Questo per dire che non siamo esenti da colpe su strada e non siamo sempre vittime. Basta attendere una fila di auto in strada, una domenica col sole ed appunto un gruppo di anche soli due motociclisti per vedere dei numeri da circo (ma degli imbecilli). E questo vale per ogni tipo di moto e per ogni cilindrata perché l'ingarellamento scatta anche tra due possessori di Piaggio Ciao (tanto per citare il famoso ciclomotore). Non parliamo poi dei lupi solitari, che ti arrivano alle spalle zitti zitti, ti studiano per qualche curva e poi ti fanno la staccata per dimostrare che sono più veloci, bravi, funamboli (in sintesi più imbecilli) di voi. Oppure dei missili da rettilineo, che ti devono fare i pelo ai 200 in sorpasso mentre procedi tranquillo e che poi ritrovi andare a due all'ora appena iniziano le curve. E come non citare i bruciasemafori, bravissimi nelle partenze sprint alla MotoGp e che poi posseggono gomme completamente piallate al centro del battistrada, tanto che le loro moto stanno dritte senza bisogno del cavalletto. Tutti, chi più chi meno, personaggi pericolosi. Però... Però quando giri in moto e abbassi la visiera, tutto assume un altro significato e tutti i motociclisti che incontri diventano potenzialmente amici, compagni di viaggio e di avventura. La moto ed il casco annullano le differenze e non importa più nulla a nessuno del lavoro che fai, dei soldi che hai, del partito che voti e della squadra che tifi. Sei un motociclista e tanto basta. Con un po' più di cervello nell'utilizzo della moto si potrebbe vivere meglio la nostra passione senza dover piangere ad ogni fine settimana troppi "amici" della strada. Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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ho visto uno a pinerolo con lo sportster e la dainese giallo piscio VERGOGNA!
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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Iscritto: 19/10/2012 Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
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Su strada uso la moto per necessità e praticità... durante la settimana incontro per fortuna pochi motociclisti....
Anche io avevo pensato di aprire questa discussione....
Diffido molto dei motociclisti su strada.... soprattutto perché prima di fare qualcosa non hanno la decenza di guardare gli specchietti
Non sono mai stato un amante dei giri di gruppo e mi capita raramente di farne con altri
Ne ho comunque viste di tutti i colori e non mi metto a citarle
Secondo me il futuro delle moto su strada sarà sempre peggio per un bel po'
Su strada ormai si va in giro a passeggio, magari con passo allegro.... per il resto le uniche oasi di semi libertà sono ormai le piste....
Infatti contrariamente a quanto sostengono alcuni circa un certo settore, molti si sono arresi a questa evidenza....: se di tanto in tanto ti piace tirare vai in pista se lo fai su strada sei un pericoloo è uno sfigato.....
Con questo non voglio dire che sono un santo che rispetta sempre i limiti.... ma vado sempre in sicurezza e se trovo davanti il gruppetto di motociclisti che mi fa lo scherzetto da preti cerco di non farmi trovare impreparato
Poi il fatto che molti inizino con moto decisamente troppo grosse non semplifica le cose
la grandezza non è mai vana
Molti nemici molto onore - Giulio Cesare
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Iscritto: 25/09/2016 Locazione: Milano
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Da questi post emerge una cosa. Non importa di che categoria tu faccia parte, se sei cogli... (anche un po' figlio di tro..) lo sarai in qualsiasi cosa tu faccia. D i n k 5 0 LOVERMoto e padelle https://www.instagram.com/ing.fame/
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Iscritto: 19/10/2012 Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
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Originariamente inviato da tropptenDa questi post emerge una cosa. Non importa di che categoria tu faccia parte, se sei cogli... (anche un po' figlio di tro..) lo sarai in qualsiasi cosa tu faccia.
Secondo me sono le stesse persone la grandezza non è mai vanaMolti nemici molto onore - Giulio Cesare
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Iscritto: 16/09/2011 Locazione: IN KAZAKISTAN
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dico la mia in modo sereno e spero di non essere frainteso. La moto su strada è finita! Tra obblighi, limitazioni, traffico, autovelox non ci sono più le condizioni per 'godersi' la moto. Parlo da chi ha visto e vissuto l'epoca romantica del mezzo. Lo girare in compagnia con un decimo dei pericoli. Magari (anche pericolosamente) con solo il casco in testa, con la voglia di divertirsi e non dover dimostrare nulla. Ora è esattamente il contrario. E' diventato uno status symbol avere l'elica piuttosto che l'harley. Le discussioni si limitano a chi c'è l'ha più grossa e non più sul romanticismo del vivere e vedere la vita da una prospettiva diversa. Che tristezza....
Quandoque bonus dormitat Homerus
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da snoopybaudico la mia in modo sereno e spero di non essere frainteso. La moto su strada è finita! Tra obblighi, limitazioni, traffico, autovelox non ci sono più le condizioni per 'godersi' la moto. Parlo da chi ha visto e vissuto l'epoca romantica del mezzo. Lo girare in compagnia con un decimo dei pericoli. Magari (anche pericolosamente) con solo il casco in testa, con la voglia di divertirsi e non dover dimostrare nulla. Ora è esattamente il contrario. E' diventato uno status symbol avere l'elica piuttosto che l'harley. Le discussioni si limitano a chi c'è l'ha più grossa e non più sul romanticismo del vivere e vedere la vita da una prospettiva diversa. Che tristezza.... ho anch'io questa sensazione mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 19/10/2012 Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
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Originariamente inviato da ottoOriginariamente inviato da snoopybaudico la mia in modo sereno e spero di non essere frainteso. La moto su strada è finita! Tra obblighi, limitazioni, traffico, autovelox non ci sono più le condizioni per 'godersi' la moto. Parlo da chi ha visto e vissuto l'epoca romantica del mezzo. Lo girare in compagnia con un decimo dei pericoli. Magari (anche pericolosamente) con solo il casco in testa, con la voglia di divertirsi e non dover dimostrare nulla. Ora è esattamente il contrario. E' diventato uno status symbol avere l'elica piuttosto che l'harley. Le discussioni si limitano a chi c'è l'ha più grossa e non più sul romanticismo del vivere e vedere la vita da una prospettiva diversa. Che tristezza....
ho anch'io questa sensazione
Siamo in tre la grandezza non è mai vanaMolti nemici molto onore - Giulio Cesare
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Pur condividendo alcune perplessità, non sono così pessimista. Si vive di cicli e ciclicamente si hanno fasi up e fasi down. Di motociclisti per le strade adesso ce ne sono tanti (e questo è positivo), però è tanta anche la maleducazione (e questo è negativo). Passata la fase "ribelle" di molti e fatta la scrematura di quelli che hanno la moto "solo per..." torneremo ad essere un po' più puri nel concetto e nell'utilizzo. Anche solo la stagione fa da filtro fra i vari livelli motociclistici. A fine settembre inizieremo a contare le pecore.
Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da snoopybaudico la mia in modo sereno e spero di non essere frainteso. La moto su strada è finita! Tra obblighi, limitazioni, traffico, autovelox non ci sono più le condizioni per 'godersi' la moto. Parlo da chi ha visto e vissuto l'epoca romantica del mezzo. Lo girare in compagnia con un decimo dei pericoli. Magari (anche pericolosamente) con solo il casco in testa, con la voglia di divertirsi e non dover dimostrare nulla. Ora è esattamente il contrario. E' diventato uno status symbol avere l'elica piuttosto che l'harley. Le discussioni si limitano a chi c'è l'ha più grossa e non più sul romanticismo del vivere e vedere la vita da una prospettiva diversa. Che tristezza.... M'anfatti io "l'epoca romantica", mi spiace per voi, me la sono goduta tutta!!!Motociclettone da 100cv, giubbino jeans della Rifle, RayBan a specchio, capelli al vento e la tipa dietro con la sesta di reggiseno che ti sussurrra parole dolci all'orecchio. Dimenticavo, in tasca non il telefonino ma le chiavi della casa al mare.... monto sulla moto e via non mi vedete più...... Quote:Diffido molto dei motociclisti su strada.... soprattutto perché prima di fare qualcosa non hanno la decenza di guardare gli specchietti Perchè adesso in pista si usano gli specchietti? mammamia quanto sono rimasto indietro?!
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 16/09/2011 Locazione: IN KAZAKISTAN
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Originariamente inviato da lumachinaOriginariamente inviato da snoopybaudico la mia in modo sereno e spero di non essere frainteso. La moto su strada è finita! Tra obblighi, limitazioni, traffico, autovelox non ci sono più le condizioni per 'godersi' la moto. Parlo da chi ha visto e vissuto l'epoca romantica del mezzo. Lo girare in compagnia con un decimo dei pericoli. Magari (anche pericolosamente) con solo il casco in testa, con la voglia di divertirsi e non dover dimostrare nulla. Ora è esattamente il contrario. E' diventato uno status symbol avere l'elica piuttosto che l'harley. Le discussioni si limitano a chi c'è l'ha più grossa e non più sul romanticismo del vivere e vedere la vita da una prospettiva diversa. Che tristezza....
M'anfatti io "l'epoca romantica", mi spiace per voi, me la sono goduta tutta!!! Motociclettone da 100cv, giubbino jeans della Rifle, RayBan a specchio, capelli al vento e la tipa dietro con la sesta di reggiseno che ti sussurrra parole dolci all'orecchio. Dimenticavo, in tasca non il telefonino ma le chiavi della casa al mare....
monto sulla moto e via non mi vedete più......
Quandoque bonus dormitat Homerus
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Iscritto: 16/09/2011 Locazione: IN KAZAKISTAN
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Originariamente inviato da DrManettaPur condividendo alcune perplessità, non sono così pessimista. Si vive di cicli e ciclicamente si hanno fasi up e fasi down. Di motociclisti per le strade adesso ce ne sono tanti (e questo è positivo), però è tanta anche la maleducazione (e questo è negativo). Passata la fase "ribelle" di molti e fatta la scrematura di quelli che hanno la moto "solo per..." torneremo ad essere un po' più puri nel concetto e nell'utilizzo. Anche solo la stagione fa da filtro fra i vari livelli motociclistici. A fine settembre inizieremo a contare le pecore. È tutto il contesto che è cambiato...i conti non li possiamo fare a settembre, forse in un futuro remoto....
Quandoque bonus dormitat Homerus
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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E' vero, ma già la brutta stagione decima gran parte del "motociclettismo", lasciando un po' più motociclismo per le strade. Almeno nelle mie zone è così. Per i grandi cambiamenti occorre anche molto tempo. Però sono ottimista. Se siamo in molti a crederci ed a fare i giusti proseliti, ci riusciamo a cambiare le cose. Originariamente inviato da lumachinaMotociclettone da 100cv, giubbino jeans della Rifle, RayBan a specchio, capelli al vento e la tipa dietro con la sesta di reggiseno che ti sussurrra parole dolci all'orecchio. Dimenticavo, in tasca non il telefonino ma le chiavi della casa al mare....
In tasca ti sembrava di avere chiavi... in realtà era solo la felicità di avere l tipa con la sesta di reggiseno sulla sella posteriore, tanto alla casa al mare mica ci arrivavi. Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da DrManettaE' vero, ma già la brutta stagione decima gran parte del "motociclettismo", lasciando un po' più motociclismo per le strade. Almeno nelle mie zone è così. Per i grandi cambiamenti occorre anche molto tempo. Però sono ottimista. Se siamo in molti a crederci ed a fare i giusti proseliti, ci riusciamo a cambiare le cose.
Originariamente inviato da lumachinaMotociclettone da 100cv, giubbino jeans della Rifle, RayBan a specchio, capelli al vento e la tipa dietro con la sesta di reggiseno che ti sussurrra parole dolci all'orecchio. Dimenticavo, in tasca non il telefonino ma le chiavi della casa al mare....
In tasca ti sembrava di avere chiavi... in realtà era solo la felicità di avere l tipa con la sesta di reggiseno sulla sella posteriore, tanto alla casa al mare mica ci arrivavi. Giusto, quel certo rigonfiamento non era il telefonino. Comunque la tipa dietro in t-shirt e sesta di reggiseno è una esperienza che consiglio a tutti di provare La mia si chiamava Antonella, e chi se la scorda
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Quote: E come non citare i bruciasemafori, bravissimi nelle partenze sprint alla MotoGp e che poi posseggono gomme completamente piallate al centro del battistrada, tanto che le loro moto stanno dritte senza bisogno del cavalletto. Tutti, chi più chi meno, personaggi pericolosi.
Ogni riferimento a fatti cose e persone è puramente casuale
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da DrManettaPensavate che noi motociclisti fossimo al di sopra di ogni magagna, vero? Invece no. Anche noi rientriamo a pieno diritto nelle fave che percorrono le strade del mondo. Anzi, forse siamo le più grosse fave in assoluto...
Ci ritroviamo le domeniche mattine all'alba ai bar più scomodi della città, vestiti di tutto punto, per girare in gruppi più o meno omogenei avanti e indietro per le solite disastrate strade, arricchendo le casse degli enti statali preposti ai controlli stradali. Trovi i gruppi delle supersportive, con tute, stivali, guanti racing, moto spettacolari con su montati kit di modifiche da migliaia di euro che farebbero invidia a Rea e Davies, per poi ritrovarsi a guidare a 60 km/h in strade dissestate che nemmeno in una bombardata Bagdad. Trovi i gruppi degli hipster modaioli, dotati di moto moderne camuffate da vecchie e di moto vecchie camuffate da nuove, denominate cafè racer, sport heritage, modern classic e via dicendo, tutti belli acchittati con giubbottino in pelle, risvoltini e pezzolina old stile al collo che paiono usciti da una rivista patinata anni 70 o dalla televisione durante una puntata di Happy Days. Trovi i gruppi delle Harley, con i relativi proprietari indossanti il rigoroso gilè in jeans o pelle (e spesso solo quello indipendentemente che sia caldo o freddo), con profusione di teschi e simbologie incomprensibili, paonazzi per il troppo sole in estate e per il troppo freddo in inverno, magari piegati in due dal dolore di schiena derivante da posture fachiresche per la moto. Trovi i gruppi di giesseisti, che sbandierano il marchio dell'elica ai quattro venti orgogliosi e spavaldi, avendo giacche, pantaloni, casco, guanti, mutande con stampigliato il logo BMW, magari anche tatuato sulla pelle, giusto per non far capire a nessuno di che marca è quella moto enorme apparentemente sistemata per affrontare un viaggio di milioni di chilometri in strade sperdute nel deserto ed utilizzata per fare un passo appenninico da 20 km (se non per andare al bar).
Insomma, di fauna motociclistica interessante c'è n'è in abbondanza. Non parliamo poi del comportamento che tale fauna mantiene su strada... Anzi si, parliamone.
La volta che ho rischiato di più la vita in moto è stata proprio a causa di un motociclista. Salivo tranquillo con zavorrina al seguito per il passo dello Spino, lato San Sepolcro, quando da una curva (per me a sx) vedo spuntare una palla di fuoco bianca e rossa in discesa, a tutta velocità, che sbaglia completamente la curva. Il coglio..ne (anche un po' figlio di tro..), dotato di R1 bianca e rossa, credendosi Valentino Rossi alla Casanova Savelli, a gas spalancato e ginocchio a terra affronta la curva in discesa senza alcuna sanità mentale. E mi invade completamente la corsia. Io a salire a 70 km/h, lui a scendere oltre i 200. Una frittatona servita ai 300 km/h circa. Il coglio..ne (anche un po' figlio di tro..) fortunatamente avvezzo alla guida veloce non frena, ma prova a piegare ancora di più. Io, a bordo della mia Hornet fortunatamente agile, con un colpo di reni degno del miglior Cipollini in volata, cerco di buttare la moto il più possibile a destra, arrivando con le ruote sul ciglio dell'asfalto, anzi proprio sullo sterrato condito da un po' di erba. E poi ho pregato la dea del motociclismo. Evidentemente in quel momento era sveglia ed il grandissimo coglio..ne (anche un po' figlio di tro..) ha continuato la sua corsa verso valle ed io verso il passo, dove mi sono fermato ed ho cercato di fermare le pulsazioni cardiache in quel momento a 500. Vi garantisco che sul mio gomito sinistro ho sentito strusciare qualcosa del coglion..ne (anche un po' figlio di tro..), probabilmente lo specchietto della R1 bianca e rossa.
Questo per dire che non siamo esenti da colpe su strada e non siamo sempre vittime. Basta attendere una fila di auto in strada, una domenica col sole ed appunto un gruppo di anche soli due motociclisti per vedere dei numeri da circo (ma degli imbecilli). E questo vale per ogni tipo di moto e per ogni cilindrata perché l'ingarellamento scatta anche tra due possessori di Piaggio Ciao (tanto per citare il famoso ciclomotore).
Non parliamo poi dei lupi solitari, che ti arrivano alle spalle zitti zitti, ti studiano per qualche curva e poi ti fanno la staccata per dimostrare che sono più veloci, bravi, funamboli (in sintesi più imbecilli) di voi. Oppure dei missili da rettilineo, che ti devono fare i pelo ai 200 in sorpasso mentre procedi tranquillo e che poi ritrovi andare a due all'ora appena iniziano le curve. E come non citare i bruciasemafori, bravissimi nelle partenze sprint alla MotoGp e che poi posseggono gomme completamente piallate al centro del battistrada, tanto che le loro moto stanno dritte senza bisogno del cavalletto. Tutti, chi più chi meno, personaggi pericolosi.
Però... Però quando giri in moto e abbassi la visiera, tutto assume un altro significato e tutti i motociclisti che incontri diventano potenzialmente amici, compagni di viaggio e di avventura. La moto ed il casco annullano le differenze e non importa più nulla a nessuno del lavoro che fai, dei soldi che hai, del partito che voti e della squadra che tifi. Sei un motociclista e tanto basta.
Con un po' più di cervello nell'utilizzo della moto si potrebbe vivere meglio la nostra passione senza dover piangere ad ogni fine settimana troppi "amici" della strada.
Anche se ho cominciato ad andare in moto molto giovane sono arrivato tardi a frequentare certi ambienti, parlo di Club e Motoclub e le uscite domenicali che molto bene descrive l'amico Dr. Manetta. All'inizio ero un timidone, certo poi mi presentavo alle punte con quel cancellone di Nighthawk, mi ricordo i sorrisetti e le battutine. Poi però su strada le cose cambiavano, ben presto mi sono accorto che andavano tutti piano, o meglio, io avevo il mio passo e la mia andatura che non coincideva con quella degli altri, che quando la strada si faceva tutte curve agli altri il gas si chiudeva e paradossalmente a me si apriva. Da qui il nickname Lumachina, che per chi non avesse colto la sottile ironia ha un significato ben preciso Mi ricordo anche i tristi lunedì, a recuperare le moto e a trovare gli amici in ospedale. Ecco, io per fortuna quel periodo l'ho vissuto, anzi è meglio dire, l'ho scampato lamps
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 19/10/2012 Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
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Originariamente inviato da DrManettaPur condividendo alcune perplessità, non sono così pessimista. Si vive di cicli e ciclicamente si hanno fasi up e fasi down. Di motociclisti per le strade adesso ce ne sono tanti (e questo è positivo), però è tanta anche la maleducazione (e questo è negativo). Passata la fase "ribelle" di molti e fatta la scrematura di quelli che hanno la moto "solo per..." torneremo ad essere un po' più puri nel concetto e nell'utilizzo. Anche solo la stagione fa da filtro fra i vari livelli motociclistici. A fine settembre inizieremo a contare le pecore. Parlando circa 5 anni fa con un mio amico, grande motociclista e pilota, espressi più o meno le stesse perplessità e lui disse una cosa molto interessante: si ritornerà al motociclismo di una volta cioè il motociclismo di pochi Rispetto a 5 anni fa la situazione è diventata ancora meno fovaorevole Certo che quando mi trovo i 6/7 km di coda a Jesolo sono contento di trovarmi su una moto.... ma in quei casi pasterebbe un 50ino la grandezza non è mai vanaMolti nemici molto onore - Giulio Cesare
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Iscritto: 19/10/2012 Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
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Originariamente inviato da lumachinaOriginariamente inviato da snoopybaudico la mia in modo sereno e spero di non essere frainteso. La moto su strada è finita! Tra obblighi, limitazioni, traffico, autovelox non ci sono più le condizioni per 'godersi' la moto. Parlo da chi ha visto e vissuto l'epoca romantica del mezzo. Lo girare in compagnia con un decimo dei pericoli. Magari (anche pericolosamente) con solo il casco in testa, con la voglia di divertirsi e non dover dimostrare nulla. Ora è esattamente il contrario. E' diventato uno status symbol avere l'elica piuttosto che l'harley. Le discussioni si limitano a chi c'è l'ha più grossa e non più sul romanticismo del vivere e vedere la vita da una prospettiva diversa. Che tristezza....
M'anfatti io "l'epoca romantica", mi spiace per voi, me la sono goduta tutta!!! Motociclettone da 100cv, giubbino jeans della Rifle, RayBan a specchio, capelli al vento e la tipa dietro con la sesta di reggiseno che ti sussurrra parole dolci all'orecchio. Dimenticavo, in tasca non il telefonino ma le chiavi della casa al mare....
monto sulla moto e via non mi vedete più......
Quote:Diffido molto dei motociclisti su strada.... soprattutto perché prima di fare qualcosa non hanno la decenza di guardare gli specchietti
Perchè adesso in pista si usano gli specchietti? mammamia quanto sono rimasto indietro?! Inutile spiegare a te come funziona la pista Dalle nostre parti si dice: L'è inutile spiegarghe le robe al mus. Te perde tempo e te infastidis la bestia la grandezza non è mai vanaMolti nemici molto onore - Giulio Cesare
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da paoktmOriginariamente inviato da lumachinaOriginariamente inviato da snoopybaudico la mia in modo sereno e spero di non essere frainteso. La moto su strada è finita! Tra obblighi, limitazioni, traffico, autovelox non ci sono più le condizioni per 'godersi' la moto. Parlo da chi ha visto e vissuto l'epoca romantica del mezzo. Lo girare in compagnia con un decimo dei pericoli. Magari (anche pericolosamente) con solo il casco in testa, con la voglia di divertirsi e non dover dimostrare nulla. Ora è esattamente il contrario. E' diventato uno status symbol avere l'elica piuttosto che l'harley. Le discussioni si limitano a chi c'è l'ha più grossa e non più sul romanticismo del vivere e vedere la vita da una prospettiva diversa. Che tristezza.... M'anfatti io "l'epoca romantica", mi spiace per voi, me la sono goduta tutta!!!Motociclettone da 100cv, giubbino jeans della Rifle, RayBan a specchio, capelli al vento e la tipa dietro con la sesta di reggiseno che ti sussurrra parole dolci all'orecchio. Dimenticavo, in tasca non il telefonino ma le chiavi della casa al mare.... monto sulla moto e via non mi vedete più...... Quote:Diffido molto dei motociclisti su strada.... soprattutto perché prima di fare qualcosa non hanno la decenza di guardare gli specchietti Perchè adesso in pista si usano gli specchietti? mammamia quanto sono rimasto indietro?!
Inutile spiegare a te come funziona la pista
Dalle nostre parti si dice: L'è inutile spiegarghe le robe al mus. Te perde tempo e te infastidis la bestia
Torna a giocare che è meglio... comunque battute a parte quello che scrivi mi conferma che tu sei un troll della concorrenza venuto a gettare confusione su queste pagine, lo segnalerò alla redazione. Poi smettila di parlare male in privato di me con altri utenti, non attacca, le bugie hanno le gambe corte.
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 19/10/2012 Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
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Tu hai manie di persecuzione....
Curati
la grandezza non è mai vana
Molti nemici molto onore - Giulio Cesare
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Guest |