Dopo le prove che ho fatto recentemente dei vari modelli di moto, di varie cilindrate ed in varie configurazioni, è maturato in me un dubbio che già da tempo era in embrione, ovvero: dopo che si è guidato moto con una cilindrata elevata, si riesce poi a tornare indietro?

Mi spiego: abituato ormai alla mia moto, salire e guidare dei mezzi con molti meno cavalli di quello che possiedo mi ha lasciato piuttosto sconcertato.
Se ti abitui ad avere tutta un altra consistenza tra le gambe (non sogghignate, non parlo delle dotazioni del nero di uozzapp ) in termini di peso, di ciclistica, di freni e non ultimo di motore, tornare indietro in tutto lascia la sensazione di avere perso qualcosa e si rischia di rimanere delusi.

Come il detto che recita "al meglio ci si abitua subito, ma al peggio non ci si abitua mai" non vorrei che una volta saliti di categoria motoristica non si riesca più a scendere.

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Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti

In generale, è più difficile rinunciare alla cilindrata che non ai cavalli. Detto questo, dipende anche da cosa si vuol fare: se l'uso non cambia è improbabile scendere di cv e cc, se l'uso è un altro allora può cambiare tutto.

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L'istruzione è l'arte di rendere l'uomo etico.

conta di più quella che tu definisci configurazione che la cilindrata.

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fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve

Non ho idea di quale sarà la mia prossima moto perché dipende solamente da un punto di vista economico, tuttavia se mi dicessero "Marco scegli una moto con cui fare la stagione" vorrei un KTM 790.

Sono passato dal 675, al 1200, all'attuale 900 ma sono 3 moto che non centrano assolutamente niente l'una con le altre.

Secondo me un fattore fondamentale è se si cambia anche categoria oppure no; se si resta in "casa", credo comunque che dipenda tutto dal motivo per cui si cambia! Nel senso, se abbassi i cc perché non hai i soldi è un discorso, se abbassi perché hai trovato una moto che pur essendo più contenuta ti da comunque grandi soddisfazioni allora non vedo il problema.

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Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!

ci sono tante variabili,
di cui una se la "piccola" è fatta in economia o mantiene una dotazione di livello.

Ad esempio, per esasperare il concetto, so mica a quanto rinunci se passi dalla Adv 1290R alla 790R utilizzandole per quello che sono state pensate,

se quella sessantina di cv in meno ti mancherebbero tanto a fronte di 28kg in meno ed avendo comunque una ciclistica di prim'ordine e pur sempre 95cv ....

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... c'è gente per tutto...

ultimamente ho provato, oltre alla mia, ovviamente:
FJR 1300, grossa, pesante, lunga, non la vorrei;
GSX S 1000, buoni telaio, freni, sospensioni, motore piacevole, ma un po' di on off e gambe un po' troppo piegate;
SADV 1290: ottima moto, ma alta, larga, troppo grande per me;
BMW S1000XR, motore, freni e cambio ottimi, anzi di più, ma posizione che non mi piace, con manubrio troppo alto e largo, e seduta infossata.
Kawa H2 Sx: motore esagerato, ma in basso un po' deludente, moto imponente, pesante, troppa roba
La Duke 790 si guida con facilità, ha un quickshift piacevole, e la frizione è tenera, non c'è on off o off-on, le sospensioni sono buone, il motore va che è una meraviglia e in basso è più regolare dei 1290, si frena con il solo dito medio.
La sella è alta abbastanza da consentirmi una posizione comoda con le gambe non troppo piegate, l'estetica non è sconvolgente ma neppure mi dispiace.
Insomma per me non ha difetti, e ha il pregio di costare meno di 10.000 euro.
Forse si può confrontare con la MT 09, ma la Yamaha, quando l'ho provata, a fronte di un motore davvero gustoso, ha sospensioni da rivedere e un effetto on off fastidioso, oltre alla tendenza ad imbizzarrirsi con troppa facilità.

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chi è senza peccato...

Nella tua post ritrovo quello che mi ha detto un mio collega con la KTM 990 smt.

Bella la tua moto... ma ha poco motore...

le prime 2 volte che ho dato gas a piene mani io volevo tornare piangendo dalle SV.

Poi ti abitui.


Per come vado io basta e avanza un 50ino col variatore ma se avessi la possibilità l'ultimo step lo farei con la Multistrada 950.
Oltre, per come le uso io, non avrebbero senso.

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D i n k 5 0 LOVER
Moto e padelle https://www.instagram.com/ing.fame/

Se si ragiona razionalmente e si confrontano le potenzialità di una moto con l'utilizzo che se ne fa (e che siamo capaci di fare) molto probabilmente basterebbe un 500 cc bicilindrico o poco di più, soprattutto ragionando in ottica stradale. Almeno a me sicuramente basterebbe. Però... c'è sempre un però (mi autocito). Una cubatura più grossa, anche a parità di dotazioni, ti permette di viaggiare in estrema comodità, tranquillità e sicurezza.
La performance del motore è davvero differente e non sto parlando nell'ottica del gomito a terra e col gas sempre spalancato, anzi. Anche in un utilizzo normale l'erogazione di un motore di grande cubatura a me sembra migliore, così come mi sembra più stabile una ciclistica di una moto progettata per sostenere un pompone milletre o un quadricilindrico millone. Restando in casa KTM, ad esempio, ho commesso l'errore di provare la 1290 prima della 790. Bellina, la piccola. Reattiva, nervosa, giocosa... Ma la 1290 è altra roba, anche a parità di dotazioni. E' come confrontare una graziellina con una bici da corsa in carbonio. La differenza su strada si sente.

Naturalmente tutti pareri assolutamente personali. Poi, per carità, se per una questione economica dovessi tornare indietro e per usare le due ruote dovessi guidare una 400 od uno scooter lo farei. Sempre meglio questi di niente. Ma sarebbe comunque un accontentarsi...

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Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti

Non ne sarei così sicuro

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Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!

Ehh.. ma il punto è proprio questo. Se devi lasciare passare del tempo per dimenticarti quello che ti ha dato una prova in termini di sensazioni, vuol dire che ti mancherà qualcosa

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Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti