Grande Max, anche se nn sono suo tifoso gli va dato il merito di esserselo meritato tutto sto mondiale, a quelli che dicono che è l' rsv4 ad esser troppo superiore al resto del gruppo vorrei far notare quanti punti ha fatto il buon Camier con lo stesso mezzo ed il fatto che tutti tranne Kawasaki hanno vinto almeno 1 gara, mai visto 1 anno con tanti vincitori diversi!

Riguardo ai tifosi con paraocchi 46 nn mi esprimo xchè mi bannerebbero subito, basta il fatto che la stragrande maggioranza di loro nn ha mai guidato 1 mezzo a 2 ruote x esprimere il livello della loro competenza..mi ricordano tanto molti tifosi di Tomba spuntati dal nulla 15 anni orsono, gente che magari era nata e sempre vissuta al mare senza vedere 1 fiocco di neve in vita loro, li sentivi disquisire con aria esperta di lamine e sciolina..ma vafff!!!

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"..alcuni motociclisti sembrano dei giocatori di biliardo che, anziché ingegnarsi di spedire tra sponde le palle dove vogliono mandarle, senza affanni e col cervello, credono che il risultato lo ottieni meglio percuotendo con la stecca ogni cosa si trovi sul panno verde, e il panno stesso." copyright Zeljko

non sono un tifoso d Biagi e neanche mi sta molto simpatico ma sono contento che un pilota italiano abbia portato una moto e un team italiano a vincere il campionato del Mondo di moto derivate di serie.

A parti invertite tra Rossi e Biagi in molti tra Media e tifosi avrebbero fatto notare la vittoria del mondiale contro i mille problemi dell'altro...ma in questo caso nessuno lo fa.

Dopo 22 anni di Mondiale Superbike, finalmente un pilota italiano arriva a diventarne Campione del Mondo. Un grande Max Biaggi completa il cammino di una stagione dominata, dall'alto della sua guida perfetta e della sua concretezza. Non è stato protagonista della gara decisiva, ma ha fatto tutto quello che serviva per ottenere il risultato finale. Una cattiva prima gara, affrontata con calma dopo un grave errore. Ha preso pochi punti, ma sufficienti a costringere Haslam a dover dare tutto per tutto in gara 2. Ed in gara 2 mette pressione al leone inglese, costringendolo a strafare ed a spremere oltremodo la sua GSX-R, portandola al lumicino.
Onore al vinto. Haslam ha davvero dato il 150% per riuscire a rimandare la festa Aprilia. Ma, andando oltre i suoi limiti e quelli della moto, ha commesso gli errori che hanno permesso a Biaggi di limitare i danni, fino al ritiro per esplosione del motore. Un degno avversario.
Le gare sono state bellissime, con gli outsider protagonisti assoluti. Le Ducati partivano con il favore del pronostico, ed infatti la doppietta della migliore Ducati è arrivata. Checa ha vinto entrambe le gare lottando e risalendo la corrente, dopo una qualifica sfortunata. Insieme a lui, il redivivo Lanzi, che ha ricordato quel giovane talento capace di guadagnarsi la Ducati ufficiale a suon di risultati. Altro grande protagonista è stato Sykes, che ha rivelato la raggiunta competitività della Kawasaki ZX10-R, proprio quando questa va in pensione per lasciare il posto alla nuova versione (già velocissima nei test privati). Ha incantato, il giovane inglese, e lascia molti interrogativi al management Kawasaki, che ha preferito confermare Vermeulen al fianco del nuovo talento Lascorz. E' evidente che la rabbia agonistica si è sommata alla necessità di far vedere di cosa è capace, per trovare una sistemazione nella griglia del 2011. Ad un buon Haga in gara 1, non c'è stata replica. Complessivamente, una gara deludente per il team ufficiale di Borgo Panigale. Vista la doppia vittoria di Checa, si può parlare di un autentico passaggio di consegne.
La gara più bella, comunque, è stata sicuramente la Supersport. I due contendenti per il mondiale, Sofoglu e Laverty, hanno battagliato tutta la gara, ricordando l'epico duello Bayliss/Edwards. Staccate di traverso, entrate assassine e staccate incredibili, fino al cinematografico epilogo: sorpasso all'ultima curva e scivolata di Laverty, che travolge l'avversario. Giusto il tempo di far passare il terzo, poi vincitore, Pirro, ed i due irriducibili salgono sulle moto ferite e tagliano il traguardo in seconda e terza posizione. Cose turche!

P.S.
Io non riesco a capire per quale motivo i meriti e le capacità di un pilota devono essere sempre rapportate ad altri, anche fuori contesto. Sarebbe ora di finirla con questi dualismi calcistici. Questo forum dovrebbe essere frequentato da amanti delle moto, da gente che ama guidare ed apprezza chi della guida fa un'arte.
A quel livello, tutti i piloti sono da ammirare. Il carattere, le dichiarazioni post gara, il taglio dei capelli, ecc... cosa strapiffero ci interessa? Questi sono piloti. Apprezziamoli per quello che fanno meglio. Il resto lasciamolo agli pseudogiornalisti gossippari ed ai calciofili da bar. Noi sappiamo cosa può voler dire fare la doppia Rivazza portando la terza a limitatore con il ginocchio a terra. Chi lo sa fare merita sempre un applauso.
E per chiarire: Biaggi è stato l'unico pilota a vincere con l'Aprilia RSV4. E' stato colui che ha indirizzato lo sviluppo che l'ha resa la moto da battere, ed è colui che, con la sua puntigliosità e la sua esperienza, è riuscito a dare le indicazioni giuste per correggerne le imperfezioni. Giusto per fare un'esempio, in due anni il celebrato veterano della SBK Corser non ha cavato un ragno dal buco con una moto dal potenziale altissimo quale è la BMW S1000 R.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Ieri ce l'ho fatta guardarmi anche gara 2 e dal basso della mia inesperienza, posso soltanto dire che mi hanno emozionato tantissimo e poi la soddisfazione di vedere sia moto che pilota italiani vincere, ed in quella maniera (intendo impegno di tutti i piloti li davanti [anche se la kawa un po' ha rotto]), beh, stupendo.

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per ora, fortunatamente, max non ha fatto polemiche, se ti riferisci a lui...... spero che continui e non sminuisca quella che e' un'impresa con assurde ripicche.

intanto cominciamo noi......

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"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"

Il binomio, Biaggi Aprilia da sempre ottimi risultati.
Complimenti a loro


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Podio

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Tra lucidità e follia, c'è una sottile striscia rossa.

101% pol47

Allora ho poca memoria, perchè x me era il primo anno in moto Gp x Biaggi

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Tra lucidità e follia, c'è una sottile striscia rossa.

Di permaloso, c' è solo il tuo intervento

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Tra lucidità e follia, c'è una sottile striscia rossa.

Ho ancora buona memoria

Tratto da Wikipedia


500 cc [modifica]

Nonostante un esordio trionfale e un'ottima prima stagione, i suoi risultati complessivi nella classe 500 furono meno brillanti rispetto a quanto fatto in 250. Nella stagione agonistica 1998 Biaggi, rimasto alla Honda (sempre nel team privato di Erv Kanemoto), debuttò con successo vincendo il Gran Premio del Giappone disputato a Suzuka, essendo partito dalla pole position ed avendo effettuato il giro più veloce in gara, impresa riuscita oltre a lui, solo al finlandese Jarno Saarinen 25 anni prima. Nel corso della stagione vinse anche il Gran Premio della Repubblica Ceca, ma l'evento clou del campionato fu a Barcellona il 20 settembre 1998 durante il gran premio di Catalogna.

A 9 giri dal termine una caduta coinvolse la Yamaha del francese Bayle e la Honda dello Spagnolo Alex Criville, i commissari di gara esposero le bandiere gialle (indicanti divieto di sorpasso per ragioni di sicurezza) mentre Biaggi si contendeva con Alex Barros il comando della corsa. Nella zona dell'incidente Biaggi sorpassò il brasiliano che lo risorpassò immediatamente: entrambi furono sanzionati con uno stop and go (sosta forzata di dieci secondi presso i box senza poter apportare modifiche all'assetto della moto). Barros entrò ai box scontando la penalità e finendo poi la gara al 7º posto, Biaggi decise di non scontare la penalità e fu squalificato dalla gara che fu vinta dal suo diretto avversario, l'australiano Mick Doohan, che prima di quella gara era secondo nel mondiale proprio dietro a Biaggi. Biaggi e Barros fecero ricorso sostenendo che nel punto dove erano avvenuti i reciproci sorpassi fosse stato per loro impossibile vedere le bandiere gialle, ma la giuria internazionale respinse i ricorsi infliggendo a Biaggi un'ammenda di 5.000 franchi svizzeri (poco più di 6 milioni di lire) [5].

Con questa bandiera nera subita, Biaggi stabilisce il non lusinghiero record di squalifiche in carriera nel motomondiale: 3 [6] .

Al termine della stagione Biaggi chiuderà al secondo posto nella classifica mondiale, dietro a Doohan con 52 punti di distacco,
terzo Alex Criville a 10 Punti dal Romano [7


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Tra lucidità e follia, c'è una sottile striscia rossa.