Ragazzi, non ci posso ancora credere ... vi confesso che ieri all'annuncio ufficiale mi sono messo a piangere ... non ho parole.

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mi spezzo ma non piego ...

continuo a pensarci..... che tristezza!

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"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"

Sono i casi della vita, bisogna prenderne atto, sentire il dolore, ma la vita continua, è successo quando stava facendo quello che più gli piaceva.

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R1250RT - 70.000 km

nemmeno io riesco a metabolizzare la cosa, mi sembra un brutto incubo.
Un ragazzo solare, che bucava il televisore. Come tanti ragazzi della sua età.

Ho trattenuto le lacrime davvero a fatica, perchè pur credendo poco alla possibilità del miracolo, sotto sotto la speranza c'era, e quindi ho soffocato fino all'ultimo le emozioni, ma davanti alla tv tremavo.
Non ho mai conosciuto o incontrato Marco, ma è come se fosse morto un amico.


Sulla moto metterò un piccolo numero 58 a sua memoria
ciao Marco

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... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!

Ciao SIC

Ci mancherai

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Why black OR white? Black AND white, that's right!!!

Suzuki RF600R

Ci sono persone che non possono fare altro che entrarti nel cuore.
Marco era senz'altro uno di loro,una bella persona.
Un pilota,romagnolo come molti,con quella simpatia e genuinità che da quelle parti te la porti addosso dalla nascita,per tradizione.
Io credo che noi tutti vedevamo in lui un grande futuro,lo speravamo,speravamo che ci avrebbe fatto battere il cuore come il suo amico e collega Vale.forse per questo il dolore è ancora più grande.l'Italia ha perso un grande uomo,anche se era solo un ragazzino,di 24 anni.

Io non mi ero mai sentito così.mai.
La terribile notizia ha acceso un silenzio nella mia famiglia che ha lasciato posto solo alle lacrime,lacrime che faccio fatica a trattenere anche ora che scrivo,lacrime che non sono riuscito invece a tenerle dentro oggi,in solitudine in auto mentre partiva Revolver su Virgin radio,con la sua voce,la voce di Marco e delle sue battute con Ringo e Dipillo.
È veramente una tragedia.una tragedia nella tragedia.
Solo con la parola destino posso provare a spiegare tutto ciò.
Destino che sia stato proprio li,a sepang,e proprio con Vale.
Forse ci sono persone che sono sprecate per questo mondo.
Marco,tu sicuramente eri una di quelle persone.
Buon viaggio.
Ti ho voluto bene.

impossibile da credere... ho ancora negli occhi il SUO casco che rotola in mezzo alla pista

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Fa schifo diventare vecchi, ma è meglio delle alternative




Ora potrai correre tra le nuvole, con tutti quelli che come te, hanno perso la vita inseguendo la propria PASSIONE.
Ciao, SuperSic!

Ciao,tu hai lo stesso nome di uno dei tre della ditta,un nome può voler dire tutto o niente,a seconda del giorno o l'ora che è pronunciato.
Te ne sei andato in un attimo,forse neanche lo spazio tra uno scoppio e l'altro di un motore.
Andato e investito come nel traffico. Come l'anonimo scooterista di Brescia del racconto di Smallman. Ero al computer quando è successo,arriva il tuo omonimo dalla cucina,mi chiama Doc vieni a vedere alla televisione.
Troppe cose facevano presagire male,troppe cose sono andate storte in malesia.Ma quali?
-Non le gomme,quelle che avevi potevano reggere le nostre tre moto messe insieme,ma sono state loro?
-Non il vestiario,le tue blindature noialtri ce le sogniamo,ma hanno retto?
-Non il cinghietto del casco,ma in teoria doveva reggere il peso di un quindicenne,lo ha retto?
-Motore e elettronica,hanno fatto il loro lavoro?
Sono domande alla quale nessuno di noi potrà rispondere. Qualcuno parlerà di fredde percentuali. Qualcun altro dirà che nella tua lampada era finito "l'olio" Ma la tua scomparsa è reale,troppo reale e istantanea. Come ho detto nell'altro post,bisogna capire le cause se si riescono a capire. C'era qualcosa da correggere? Che i capoccioni si diano da fare e lo correggano. Penso che tutti noi qua sopra avrebbero dato il motorino di avviamento per saperti ancora vivo. Ma ora tu non ci sei più.
Probabilmente ora starai andando in giro lassù,se un lassù esiste. Ti voglio immaginare alla guida di un panhead,che solca le praterie infinite. E quando hai voglia di dare un pò di gas,sulla terra tuona. Quando c'è la nebbia è perchè fai un burn out. Magari hai già trovato qualcuno/a (che occuperà il buddy seat senza secondi fini) qualcuno che magari ci ha lasciato tanti anni fa. O magari stai prendendo una birra con un certo ayrton del passato. E siete vicino a un palco dove un gruppo sta dando il meglio che può.
Se vedi una bmw r32 salutami nonno werner....ciao marco da noialtri

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per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

anche da noi in famiglia dall'incidente al Sic e' sceso il gelo. dopo i primi attimi di stordimento abbiamo capito che la corsa della vita di Marco era finita ed abbiamo pianto tutti, come se tutto cio' fosse accaduto ad un fratello, ad un amico, ad un pilota che hai la fortuna sfacciata di avere come vicino di casa e con cui hai parlato, giocato, mangiato un sacco di volte.
il Sic ci manchera' per quella simpatia sincera che sapeva esternare in ogni occasione, per quelle doti di pilota che lo avrebbero sicuramente reso uno dei piu' grandi e per quelle doti caratteriali che ne facevano un combattente duro ma leale; ho gia' detto in altri post che era uno dei pochi con la tempra dei grandi del passato. uno dei pochi che avrei potuto immaginare a correre con gente come Uncini, Ferrari, Lucchinelli, Cadalora, Spencer, Reggiani e tanti altri.... tutta gente che non piagnucolava per un sorpasso un po' duro, come in troppi fanno oggi.
ci ha lasciato proprio lui, quello che quest'anno e' stato piu' volte duramente quanto ingiustamente attaccato, per usare un'eufemismo, da molti per la sua guida; ci ha lasciato non certo per una manovra sopra le righe ma per un destino beffardo che ha voluto coinvolgere in questo il suo migliore amico.
ho dovuto parlare un po' con Andrei dell'incidente, del Sic che se ne e' andato in quel modo; ho dovuto trovare un sacco di parole per cercare di spiegare un incidente grave, le conseguenze, chi resta e chi se ne va.....
una domenica veramente dura!

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"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"

Ricordiamolo così come era, con allegria!!...leggendo le sue frasi mi ha fatto ridere (fonte gazzetta.it)

"Per essere forti e essere vincenti, "bisogna arrivare a prendere la bandiera a schiaffi".

"Tempo fa sono andato ad allenarmi su una pista da cross. All'ingresso il custode mi riconosce, sorride e inizia a tempestarmi di domande: “Ma lei è Simoncelli? Il pilota famoso? Quello che corre in MotoGP?”. Rispondo tutto fiero: “Già, sono proprio io”. E lui: “Trenta euro!”.

"Anche quest'anno ho rinnovato il contratto con la fidanzata Kate"!

"C'è questa leggenda che tutti i piloti, insomma, c'hanno queste gran storie con le ombrelline. Ma io non ho mai...acchiappata una... Perché loro le ombrelline arrivano la mattina quando tu, la Madonna, sei teso da matti per la gara, e quindi non è che pensi alla gnocca pensi alla gara... Poi quando è finita la gara che magari è andata anche bene quindi la Madonna sei gasato che magari c'hai voglia anche di far festa... le ombrelline sono già andate via, e te rimani lì... ".

"In Estonia c'erano tante ragazze “simpatiche” ma non ho battuto chiodo".

"Sto come il porco a Natale".

"Mi stavo allenando nel cross quando mi si avvicina un tipo, mi fa un sacco di domande, mi presenta anche il figlio e poi, un attimo prima di andarsene, mi dice: “Comunque Dovizioso va più forte!”.

"Per sfinimento me li sono lasciati crescere. Tanto non ho bisogno di un parrucchiere: me li cura mia zia. Ma, Diobò, che caldo, e che fatica incastrarli nel casco! Il vantaggio è che già sono alto e mi regalano altri quattro centimetri".

"Ogni tanto mi capita che li taglio, quando mi rompono un po' i maroni".

Forse gli spagnoli dovrebbero giocare un po' più a carte, così almeno si rilassano. Però tira il[beep] a perdere anche a carte.

E però io penso che gli spagnoli devono farsi un po' un esame di coscienza, e pensare che se sono dietro, se non sono lì davanti in classifica, non è per colpa mia per il sorpasso che ho fatto lì, ma perché magari devono fare un po' meno pugnette e darci un po' più di gas"

"Praticamente boh avevo 14 anni, e andavo con lo scooterone del mio babbo su e giù per la stradina di casa. E mia mamma che faceva: “Diobò va piano, st'attento che arriva la zia su, st'attento ad andar giù”. Io, frega n'casso se arriva la zia. Io andavo giù a tutto gas. E' arrivata la zia... Ho visto la sagoma bianca con la scritta rossa Opel comparire. Ho avuto la prontezza di riflessi di prenderla appieno".

"Dalle cose che dici ho visto che l'hai letto il mio libro. Neanch'io l'ho letto così tanto".

"Ho deciso di prendere quella per la moto, perché volevo andare in giro con una moto più grossa di un 125 per strada. Ero tutto contento con la mia patente nuova. Dopo due giorni me l'hanno ritirata".

"I piloti in generale si stan tutti sui co.glioni, secondo me. Diciamo l'85%".

"Adesso se mi sveglio presto tipo queste mattine che c'ho il fuso orario, ancora mi butto nel lettone dei miei, mi piace da matti".

"Noi raccontiamo una barzelletta che se volete ve la racconto. Che si capisce quello, sennò non si capisce. Che c'è questo tipo che è uno sborone, che si chiama Calleghan. Allora lui si sveglia la mattina, si sveglia si lava la faccia, va nel guardaroba, apre il guardaroba: c'ha cinquanta paia di giacche, cinquanta paia di pantaloni, tutta roba firmata, guarda un po' lì e fa: “Ah! T'an avre el guardaroba, Calleghan!”. “Non c'avrai il guardaroba!...”. Niente, scende in garage, c'ha 10 Porsche, 4 Ferrari, la Madonna: “Ah! T'an avre el garage, Calleghan!”. Allora un giorno decide di andare a trovare sua sorella che si era fatta... si era fatta... suora. Allora va in questo convento, arriva all'entrata, trova una suora e gli chiede: “Guardi io sono Calleghan, cerco, cerco mia sorella”. E gli fa: “Ah, guardi sua sorella si è fatta suora di clausura, non può vedere più nessuno, perché lei si è sposata con Dio, e quindi non può, le altre persone non le può più vedere”. Lui un po' a malincuore se ne va. Risale sulla sua Porsche, sta per mettere in motto, ci pensa un attimo, e fa: “Ah! T'an avre el cognato, Callaghan!”

"Io vedo anche alcuni miei amici che magari capito finito il liceo, non sanno nemmeno loro che cosa fare, se andare all'università, se lavorare. Secondo me una cosa che aiuta a vivere in modo comunque più coraggioso è avere un obiettivo. Che sia di qualsiasi tipo, di sport o di lavoro. Però Diobò se te hai nella testa un obiettivo, un qualcosa che devi raggiungere, secondo me ti aiuta ad andare avanti senza paura".

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Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...

Non è che se ce lo hai grosso lo devi fare vedere per forza a tutti.....

In strada non va più forte il più bravo...ma il più....

SUPER SIC UNO DI NOI!!!