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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da emilio.sansone sulla carta questo sistema sembra davvero eccezionale ma anche il wankel sembra, sulla carta, più intelligente dei pistoni cioè, se non esistessero e uno studente arrivasse con un'idea di motore a pistoni, lo boccerei; eppure.... se ci pensate, il meccanismo mentale è incredibile: far scoppiare una nuvola di gas che, dilatandosi, spinge un pistone, che è collegato a una biella, che è collegata a un albero a gomiti, che, girando, fa tornare su il pistone e nel frattempo trasmette il moto a un complesso meccanismo di ingranaggi che si mettono in moto solo dopo l'intervento di una serie di dischi che strisciano fra loro non vi sembra un po' complicato? e infatti molta energia viene dispersa in calore, attriti, ecc... per forza: ci sono una marea di pezzi che si muovono, alte pressioni, alte temperature, ecc... per me il motore alternativo è idiota mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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La diatriba tra motore a pistoni e rotativi vari era già iniziata al tempo del vapore. In campo ferroviario il motore rotativo (turbine di vario tipo più o meno elaborate) hanno sempre dato risultati deludenti perchè non "versatili" a tutti i giri. Il motore a pistoni,relativamente più facile da realizzare e da manutenzionare. In campo navale i motori alternativi a vapore hanno avuto vita facile almeno fino agli anni 50 . Addirittura un paio di transatlantici HAPAG hanno vinto il nastro azzurro con motori alternativi con il quale non si pensava si potesse andare oltre 20 nodi. Ci sarebbe un modo per rendere competirivo il rotativo,si pensi ai camion di riduttori rotti dai coreani nelle prove o ai vari esperimenti finiti male. E questo sarebbe la trasmissione termico-elettrica o termico-idraulica. Insomma rendere INDIPENDENTE il numero dei giri motore dal numero dei giri delle ruote. Se il peso non fosse il problema un paio di motori elettrici da 50 kw uno "dentro" alla ruota davanti e uno "dentro" la ruota dietro con coppie con uno zero in più del goldwing e un motogeneratore al posto del motore standard. Il "cambio" sarebbe elettrico per fare commutazioni serie parallelo e sul numero di poli. Basterebbe una leva sul serbatoio come le wla anteguerra . Tanto la manovri una volta sola a (supponiamo) 80 all'ora e la ricommuti se scendi sotto quella velocità. Se si migliora l'efficenza termica (che fa pena su quelli attuali) si compensano le perdite elettriche. Girare a valle del riduttore a 3600 giri costanti ha un rendimento migliore che non aumentare e scendere di giri ogni 20 metri. Il punto debole del rotativo è solo la lentezza con cui prende e perde giri. Se lo si fa girare costante si taglia la testa al toro. Difatti mi auspico una crescita dei rotativi vari sui generatori di corrente. Rolls royce e General Electric hanno costruito rotativi anche da 200 MW facendo piccole centrali elettriche con motori a palette. Ma è roba che accendi,gira "costante" per mesi e poi spegni quando non ti serve più. Enel aveva una centrale "turbogas",eccola qui http://www.enel.it/it-IT/impianti/mappa/dettaglio/giugliano-in-campania-na-/p/090027d98192f7d1ed è un rotativo a tutti gli effetti . Ma comunque non deve variare i giri a ogni semaforo. La tecnologia deve andare avanti. Purtroppo non avremo più il minimo "putum putum" con la moto che scuote a 800 giri ma se posso avere un bestione da 300 kg stile-goldwing che fa 50 con un litro di kerosene perchè no?
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi. Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo. Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Considerando anche che parte tutto dal vapore e lo stantuffo del motore a vapore. Che parte dal coperchio su una pentola che bolle. Quando mi trovate un coperchio rotativo o a turbina sulla pasta e fagioli ne riparliamo.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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http://youtu.be/0zXckjRRmmghttp://youtu.be/g3OLhFx8KZY mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 06/11/2011 Locazione: A 4 km dalla centrale nucleare...
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Originariamente inviato da emilio.sansoneTi rispondo in breve e senza troppi fronzoli, Herr:
Relativamente alle tenute non credo che siano rigide. Presumibilmente si tratta di elementi elastici per cui, anche se il rotore dovesse tendere a dilatarsi per forze centrifughe (ma non tanto da arrivare al "grippaggio", presumo ), non mi pare che le pressioni di contatto aumenterebbero di molto. Inoltre il rotore è di forma "tondeggiante". Niente cuspidi. In pratica pressioni di contatto basse, luci ricavate sul "rotondo che viaggia" e fasce elastiche ferme.
Per quanto riguarda i problemi di efficienza termodinamica non direi che ci sia molto da aggiungere a quanto già detto, se non che, a parte i punti percentuali del ciclo sperimentale proposto, il Wankel consumava molto proprio perché le camere di scoppio avevano una forma "laminare" poco efficiente che costringeva all'uso delle due candele sequenziali per tentare di bruciare tutta la miscela.
Per quanto riguarda il lavaggio si tratta di vedere in che misura riescono a ottimizzare i collettori e gli scarichi.
Sta di fatto che mi pare uno dei pochi tentativi realmente innovativi rispetto al motore del vecchio Felix, senza il quale, comunque, difficilmente avrebbe trovato un certo spazio questo progetto.
Per il resto (ripeto), visto che non siamo noi i titolari del tentativo, lasciamoli lavorare. Se verrò a sapere che questo strano "ufo" è stato montato su un veicolo marciante, mi permetterò di riesumare questo argomento. Per il momento si parla di un prototipo che ha dato al banco 40 HP. Ma loro, gli sviluppatori, affermano che il loro propulsore può andar bene per potenze tra 1 e 1000 HP (ellavacca!!!) A mio parere, le guarnizioni non possono essere tanto elastiche, per lo meno non più elastiche dei segmenti di un pistone o delle stesse guarnizioni del rotore di un Wankel. Le forze centrifughe sono presenti sia con che senza le guarnizioni, a pari massa e dimensione dei due rotori non vedo motivo di considerare una differente pressione di contatto tra guarnizione e rotore o tra guarnizione e statore. Allo stesso tempo, parlando di usura per strisciamento, conta la velocità relativa tra i due corpi: che la guarnizione si muova contro uno statore o che un rotore si muova contro una guarnizione ferma, se la velocità relativa tra i due corpi è la stessa, l'usura è la stessa. Un po' come dire: che strofini la carta vetrata su un pezzo di legno o che strofini il pezzo di legno sulla carta vetrata, sempre il legno si consuma della stessa quantità... Sicuramente è un tentativo di rinnovare una tecnologia, e come ho già detto, ben venga!!! Quello che scrivo è solamente una personalissima analisi critica di quello che mi si dice, la stessa che farei (e che faccio) quando parlo con i miei amici di auto, di moto, di biciclette, di quello che capita... Sete di sapere, vedila così... Originariamente inviato da doc elektroInsomma rendere INDIPENDENTE il numero dei giri motore dal numero dei giri delle ruote. Se il peso non fosse il problema un paio di motori elettrici da 50 kw uno "dentro" alla ruota davanti e uno "dentro" la ruota dietro con coppie con uno zero in più del goldwing e un motogeneratore al posto del motore standard. Il "cambio" sarebbe elettrico per fare commutazioni serie parallelo e sul numero di poli. Basterebbe una leva sul serbatoio come le wla anteguerra . Tanto la manovri una volta sola a (supponiamo) 80 all'ora e la ricommuti se scendi sotto quella velocità. Se si migliora l'efficenza termica (che fa pena su quelli attuali) si compensano le perdite elettriche. Girare a valle del riduttore a 3600 giri costanti ha un rendimento migliore che non aumentare e scendere di giri ogni 20 metri. Doc, a mio modestissimo parere, hai avuto la visione corretta del futuro... O meglio, ce lo immaginiamo allo stesso modo... @otto: il motore alternativo è un coacervo di perdite, hai ragione. Va "solo" trovato un modo di avere un volume variabile che possa essere ricondotto ad un moto rotatorio da fornire alle ruote. Il tutto che sia, possibilmente, leggero, poco ingombrante, relativamente poco inquinante e facilmente costruibile.
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Iscritto: 09/04/2013 Locazione: Como dintorni
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Originariamente inviato da otto ..... per me il motore alternativo è idiota
Affermazione chiara, secca, precisa e condivisibile. Purtroppo negli ultimi 150 anni l'umanità ha deciso di muoversi utilizzando per lo più il petrolio, in alternativa alle proprie gambe. C'era pronto il meccanismo biella/manovella dai tempi del Carro di Cugnot e là sono cominciati i guai. Se Cugnot, benemerito e ben visto da Napoleone, si fosse fatto gli affaracci suoi, probabilmente qualcun altro avrebbe tentato di sviluppare prima il motore rotativo, anche per la trazione terrestre. Ma siccome anche gli inventori partono da quello che c'è già, tutti dissero: "Cugnot fu alternativo a vapore, noi saremo alternativi a petrolio". E giù tutti a sviluppare il pistone. Ecco perché al momento ci sono pochi rotativi in giro. Anzi, per la verità, forse sarebbe da tempo scomparso pure il Wankel se Mazda non si fosse intestardita a tenerlo in vita. Naturalmente ho semplificato al massimo il ragionamento. Se invece si fosse partiti direttamente dal puro moto rotatorio anche per la trazione terrestre, può darsi che ora avremmo dei rotativi molto efficienti anche sulle improvvise variazioni di carico e di regime. Così "a naso", per esempio, per aumentare l'effetto frenante su un rotativo "puro" privo di valvole basterebbe mettere una "farfalla" sulla luce di aspirazione, così come succede su un qualsiasi alternativo a benzina. Ma nel frattempo la situazione si è molto modificata. A furia di bruciare petrolio abbiamo inguaiato il pianeta. E quindi si parla sempre più insistentemente di veicoli elettrici e ibridi. In particolare proprio questi ultimi, gli "ibridi", sembrano oggetto di particolare attenzione da parte di vari produttori del settore automobilistico. Ciò lascia ipotizzare che effettivamente il motore rotativo possa trovare maggiormente mercato come caricabatterie in tempo reale: regime costante, basse potenze e (possibilmente) rendimenti elevati. Sarebbe facile, per esempio, asservire automaticamente un rotativo a benzina o a gasolio ad alto rendimento e a regime costante a un motore elettrico da trazione. Esempio: Voi siete gli orgogliosi possessori di una moto ibrida. La moto è potente e leggera, perché non deve portarsi a rimorchio 100 chili di batterie. State facendo un lungo viaggio autostradale. Il rotativo a benzina di ricarica è in funzione e sta azionando il generatore, che a sua volta sta "pompando" la batteria. Ma voi siete smanettoni. A un certo punto un segnale visivo/acustico vi dice: "Fermati! La batteria è scarica". Vi fermate al primo autogrill. Il rotativo rimane in funzione (se il serbatoio non è vuoto... ). Prendete un caffè, fate un giretto, tornate alla moto. Ipotesi 1): Il rotativo è spento. Ciò vuol dire "batteria carica". Ripartite tranquilli. Ipotesi 2): Il rotativo è ancora in funzione. Guardate la strumentazione e leggete: "autonomia 150 Km". La fidanzata dista 60 Km da dove vi trovate. Ripartite tranquilli. Arrivate a casa della fidanzata. Spegnete la moto. Il rotativo è in funzione, perché la batteria non è ancora carica. La fidanzata è molto arrabbiata perché non avete ancora fissato la data del matrimonio. Tornate alla moto. Ripartite, senza curarvi se il rotativo è acceso o spento... P.S.: Speriamo che le gentili pulzelle che frequentano questo Forum non leggano questo intervento... Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
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Iscritto: 24/02/2009 Locazione: vigevano e pavia
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Leonardo ci e' arrivato nel 500. nel suo carro armato 2 uomini girando in tondo spingendo una barra trasmettevano il moto tramite una rudimentale coppia conica.
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Iscritto: 19/10/2012 Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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quindi, se non ho capito male, l'idea migliore è un wankel che carica le batterie di un motore elettrico: in questo caso le batterie devono per forza essere molte oppure ne bastano un paio? mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 09/04/2013 Locazione: Como dintorni
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Originariamente inviato da otto
quindi, se non ho capito male, l'idea migliore è un wankel che carica le batterie di un motore elettrico: in questo caso le batterie devono per forza essere molte oppure ne bastano un paio? Mah, Otto... diciamo che relativamente ai veicoli ibridi sembrerebbe che pure il Wankel è fuori gioco. Su quel tipo di mezzi mobili, per avere un reale vantaggio in termini di rendimento e di consumi, bisognerebbe impiegare dei motori ausiliari di ricarica che bruciano derivati petroliferi ma che hanno un rendimento globale notevolmente superiore rispetto agli attuali motori da autotrazione, Wankel compreso. Potrebbe andar bene, per esempio, quel generatore ad onde d'urto (che hai sopra evidenziato) che sulla carta promette di riuscire a trasformare più di metà del litro di benzina in energia "fruibile" (in questo caso elettrica). In tal caso con 20 litri di serbatoio sarebbe possibile percorrere tra 600 e 800 Km, con notevoli vantaggi per l'ambiente e per l'utilizzatore del veicolo. Altrimenti ci stiamo prendendo in giro anche con la trazione ibrida. Se il motore ausiliario ha un rendimento basso è meglio portarsi dietro batterie pesanti e ricaricarle con la presa di corrente. Il motore di ricarica funzionerebbe in tal caso come un gruppo elettrogeno in situazioni d'emergenza. Ma così ambiente (e portafogli, presumibilmente) continuerebbero ad essere violentati esattamente come ora... Questo è quanto mi pare di poter affermare, in sintesi, relativamente alla trazione cosiddetta ibrida. Naturalmente è un'opinione soggettiva. Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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uhm peccato allora per andare elettricamente senza vincoli di rotaie e senza peso l'unica soluzione sarebbe questa? una megastruttura sopra e sotto che costerebbe un botto... mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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oppure questa: autopiste elettriche per autostrade e strade principali e poi batterie sull'auto per avere un po' di km di autonomia dalla pista a casa propria uhm... mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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A me dell'ambiente non frega un tubo ma obbiettivamente buttare 2/3 di quello che si paga la dice lunga sul cosa effettivamente si ha sotto al popò. L'idea delle auto dell'autoscontro è meno sbagliata di quanto sembra. Nello schifoso traffico urbano delle macchine ferma due macchine ferma la velocità è minima e consumo e inquinamento alle stelle. Se poi aggiungiamo i catalizzatori freddi,i motori freddi che non si scaldano. Inoltre finchè il motore non è caldo le moderne,intelligenti e ecologiche centraline arricchiscono all'inverosimile e tengono il minimo a 4000 giri perchè abbiamo il riscaldamento interno al massimo e tutte le utenze elettriche inutili accese perchè si deve "stare comodi". Beh,le signore che fanno il giro dell'isolato col suv e vanno a comprare le sigarette lasciandolo in tripla fila è bene che capiscano. Con le buone o senza. Supponiamo di avere TUTTI,una per famiglia una XIXA da 90 volt e 1,8 KW come quella della foto dell'autopista. E avere TUTTI sotto casa nelle città la sovrastruttura che consente il transito e spazi sovradimensionati per la sosta. Se uno deve girare nel solo centro cittadino probabilmente ci metterò lo stesso tempo. Sfiorano i 7 kmh che più o meno è la stessa velocità del traffico caotico. Ovvio che il sistema di portare (e a questo punto "far pagare" che è la prima cosa che interessa chi promuove ciò) corrente e ricarica alle batterie sarà quello da sviluppare maggiormente. La moto di prima con i motori elettrici dentro alle ruote potrebbe alimentarsi ad induzione nelle zone elettrificate dove ci sono o col motore-generatore se non ci sono. Ma anche qui lo sfortunato wankel non sta bene al suo posto. Se non guadagnamo almeno un 20% di rendimento termico non andiamo da nessuna parte. Il wankel serve solo per avere cavalli in poco spazio e nulla più. Un pò come quelle schifezze di motori da forumula 1 1500 cc una valangata di cavalli e consumi alti perchè il rendimento fa pena come tutti i motori a pistoni... Lo stesso motore con rendimento 100% avresti gli stessi CV e con un serbatoio del minicaliffo fai il granpremio Ma arrivare a quello non interessa quasi a nessuno.
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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Iscritto: 19/10/2012 Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
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Originariamente inviato da doc elektroAL'idea delle auto dell'autoscontro è meno sbagliata di quanto sembra.
tra l'altro con un mega reticolato elettrico sulle strade si dovrebbe anche risolvere il problema dei piccioni.... e dalla fame nel mondo la grandezza non è mai vanaMolti nemici molto onore - Giulio Cesare
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Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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se si usa l'attuale tecnologia sarebbero 90 o 110 volt CC. Direi di passare al 400 V cc Troppo pochi i primi per una grigliata. Più che altro friggiamo qualche ladro arrampicatore con i secondi. Considera che 1 Kw a 100 volt sono 10 A . Le auto dell'autoscontro ne assorbono 16 e i raddrizzatori in cabina ne forniscono anche 500 di amper (limite massimo) a quella tensione. Di solito hanno degli ottimi trasformatori trifase in aria a 5 colonne. Si sono nulla nei confronti delle diverse migliaia nel campo ferroviario (lì ci sono 3400 volt a parte le schifezze ad alta velocità) ma metti insieme un pò di auto e servono linee mostruose come dimensionamento
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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Iscritto: 09/04/2013 Locazione: Como dintorni
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Beh... coraggio... non fasciamoci la testa prima di averla rotta. E' chiaro che se i "benefattori" che gestiscono energia e viabilità ci dovessero rifare tutta la rete del trasporto su gomma "in chiave elettrica" ci succhierebbero sangue e midollo fino al prossimo millennio. Speriamo perciò che nel frattempo quei bravi ricercatori dei quali si è detto più sopra, o anche altri, riescano a sviluppare per bene e a commercializzare un rotativo a "petrolio" ad alto rendimento appositamente previsto per veicoli ibridi. Comunque anche nella peggiore delle ipotesi (e cioè che quelle ricerche vengano bloccate o non raggiungano risultati pratici apprezzabili) non facciamoci fregare: conviene passare direttamente dal petrolio alla trazione elettrica "pura": Tutti i distributori di carburante, in tale ipotesi, potrebbero essere riconvertiti in "stazioni di ricarica e permuta batterie". Se non si ha fretta, si attende la ricarica. Se si ha fretta si mollano le batterie scariche, si prendono quelle cariche e si va. Il distributore ricarica le batterie scariche e le molla a qualcun altro, e così via. Naturalmente si paga solo la ricarica e un modesto supplemento aggiuntivo sull'uso delle batterie, in caso di permuta scariche/cariche. Così il "salasso petrolifero" dovrebbe comunque diminuire.. Le centrali elettriche, generalmente, hanno rendimenti molto più elevati dei motori da autotrazione. Naturalmente direbbero che devono scaricare i costi di riconversione e di potenziamento della rete elettrica sul consumatore, ma la relativa "succhiata" dovrebbe esser più leggera rispetto ad altre ipotesi. Che dite?... Se pò fà?... Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
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Iscritto: 06/11/2011 Locazione: A 4 km dalla centrale nucleare...
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Originariamente inviato da emilio.sansoneCosì il "salasso petrolifero" dovrebbe comunque diminuire.. Le centrali elettriche, generalmente, hanno rendimenti molto più elevati dei motori da autotrazione. Il rendimento termoelettrico medio italiano è attorno al 40%, un motore a combustione interna varia tra il 32 e il 37%.
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Iscritto: 09/04/2013 Locazione: Como dintorni
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Originariamente inviato da Herr Fritz 27Originariamente inviato da emilio.sansoneCosì il "salasso petrolifero" dovrebbe comunque diminuire.. Le centrali elettriche, generalmente, hanno rendimenti molto più elevati dei motori da autotrazione. Il rendimento termoelettrico medio italiano è attorno al 40%, un motore a combustione interna varia tra il 32 e il 37%. Bravo, Herr... sempre col "fiato sul collo" quando si parla di argomenti tecnici, eh? Bene. Andiamo al dunque: Qua non si parlava solo di rendimento "termoelettrico". Si parlava di rendimento (medio) delle centrali elettriche nazionali. ivi comprese quelle idroelettriche, ecc. A tale proposito mi risulta che l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha stabilito fin dal 2008 (delibera EEN 3/08) un fattore di conversione di 0.187/1000 tep/KWh, equivalente a un rendimento del 46%. Ma nel frattempo, anche sul solo termoelettrico, si cominciano ad affermare gli impianti a ciclo combinato gas/vapore che realmente dovrebbero riuscire a sfiorare il 60%. E siccome qua si stava parlando del "futuribile", me ne sono fregato del solo rendimento termoelettrico attuale, dato che già ora il parametro "globale" si dovrebbe attestare attorno al 50%. Però... detto da amico, Herr... rilassati, ogni tanto. Non tutti sono cattivi o incompetenti come pensi. Di qualcuno ci si deve pur fidare. Chiaramente tutti possiamo sbagliare. A tale proposito ti consiglio umilmente di rivedere le tue idee su quelle famigerate fasce elastiche dei motori rotativi: non mi pare che sia come dici tu... ovviamente mi posso sbagliare... ma se vuoi riparlarne non farlo in pubblico... vorremo mica fare due palle così a tutti gli altri sul "sezionamento longitudinale del pelo"?...E' primavera, Herr... rilassati... Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
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Iscritto: 06/11/2011 Locazione: A 4 km dalla centrale nucleare...
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Originariamente inviato da emilio.sansone Bravo, Herr... sempre col "fiato sul collo" quando si parla di argomenti tecnici, eh? Bene. Andiamo al dunque:
Qua non si parlava solo di rendimento "termoelettrico". Si parlava di rendimento (medio) delle centrali elettriche nazionali. ivi comprese quelle idroelettriche, ecc. A tale proposito mi risulta che l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha stabilito fin dal 2008 (delibera EEN 3/08) un fattore di conversione di 0.187/1000 tep/KWh, equivalente a un rendimento del 46%.
Ma nel frattempo, anche sul solo termoelettrico, si cominciano ad affermare gli impianti a ciclo combinato gas/vapore che realmente dovrebbero riuscire a sfiorare il 60%.
E siccome qua si stava parlando del "futuribile", me ne sono fregato del solo rendimento termoelettrico attuale, dato che già ora il parametro "globale" si dovrebbe attestare attorno al 50%.
Però... detto da amico, Herr... rilassati, ogni tanto. Non tutti sono cattivi o incompetenti come pensi. Di qualcuno ci si deve pur fidare. Chiaramente tutti possiamo sbagliare. A tale proposito ti consiglio umilmente di rivedere le tue idee su quelle famigerate fasce elastiche dei motori rotativi: non mi pare che sia come dici tu... ovviamente mi posso sbagliare... ma se vuoi riparlarne non farlo in pubblico... vorremo mica fare due palle così a tutti gli altri sul "sezionamento longitudinale del pelo"?...E' primavera, Herr... rilassati... I conti tornano più o meno con quelli che avevo già provato a fare, a braccio e spanna quindi tutto meno che precisi, per cui arrivavo ad un 44%. L'aver indicato solo quello termoelettrico è stata una questione di fretta (da sempre cattiva consigliera). Per il ciclo combinato hai ragione, un rendimento classico è attorno al 60%, si va verso il 65% immagino. Poi quando si riesce a sfruttare anche il calore residuo per il teleriscaldamento si arriva a valori più notevoli (ma non c'entra niente ora). Il combinato è nato perchè i turbogas possono essere alimentati solo con combustibili raffinati, quindi costosi, senza però avere un rendimento notevole. Il ciclo a vapore che viene aggiunto serve a giustificare la spesa per quel carburante "pregiato" e il tutto passa attraverso il rendimento complessivo dell'impianto. Però, credo, a livello di costi non sono ancora competitivissimi; a naso direi che la spesa è giustificata, ma che l'investimento sia decisamente a lungo termine. L'avversario principale sono le centrali a polverino di carbone, con un rendimento elettrico minore, ma un rendimento economico più immediato. Futuristicamente magari si arriverà anche al 60% globale e, come ti avevo già detto (e fatto stupire), a mio parere il futuro è elettrico, pochi santi. Per quanto riguarda il contorno al post, la tecnica mi piace quindi cerco di tenermi informato o, per lo meno, quando capita che mi può servire, cerco di fare chiarezza a me prima che ad una ipotetica persona a cui devo parlare. Non penso che nessuno qui dentro sia incompetente, io stesso sono un perfetto incompetente sulla maggior parte dello scibile umano, semplicemente se si parla di tecnica, dove la mia incompetenza è solo leggermente meno che totale, mi piace informarmi, valutare criticamente (con spirito critico, cioè non prendere tutto per vero) e adoperare quelle quattro cose che volente o nolente mi hanno inculcato in questa zucca dura. Parlando di fasce elastiche, ci può stare benissimo che sbagli, non sarebbe la prima volta, semplicemente usando le mie scarsissime conoscenze giungo a quelle conclusioni. Se mi dai qualche riferimento su cosa leggere/dove guardare per rivedere le mie posizioni, sono ben lieto di farlo e, se avrò sbagliato, non ho nessun problema a chiederti scusa in mondovisione. Mi devo vergognare per aver fatto un errore pur avendo usato fino in fondo quelle quattro cose che credo di sapere??? No, e se dovrei farlo non mi interessa, non me ne vergogno comunque. Ho sbagliato e sbagliando imparo. Per il resto, se mi conoscessi "di persona", sapresti che sono la persona più rilassata di questa terra, che sia primavera o che sia autunno... P.S. Tornando al Wankel, sapevate che fine ha fatto??? Guardate e stupitevi...
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Iscritto: 09/04/2013 Locazione: Como dintorni
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Originariamente inviato da Herr Fritz 27...Guardate e stupitevi... Dai, Herr... fai il bravo... non pretenderai che l'umanità frequentante questo luogo si legga tutto quel "papiello" sul Wankel utilizzato come tensionatore per cinture, e per giunta risalente al 1994? Fai il bravo, Herr... non so come la pensano gli altri, ma se tu mi volessi costringere a uno sforzo simile me la darei a gambe. Ricordo vagamente che cominciai a marinare la scuola in quinta elementare: si pretendeva che imparassi una poesia a memoria... Se un idiota ti dice "cretino!" sorridi: vuol dire che sei intelligente.
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Guest |