Io credo (anzi, sono fermamente convinto) che il mercato delle moto, e sostanzialmente della automotive in genere, si stia progressivamente radicalizzando, seguendo in parallelo l'andamento economico/sociale dei paesi occidentali (tradizionali fruitori di questi beni di consumo) e, parallelamente, si sta offendo ai paesi in via di sviluppo una base su cui puntare con grandi numeri. Il risultato, che progressivamente si sta realizzando, è un offerta incentrata ad un target economicamente solido per quel che riguarda i beni prodotti "in loco", seguendo degli standard costruttivi e con dotazioni sempre di alto livello (quello che comunemente è chiamato "prodotto premium",), e che di conseguenza è riservato a quelle fasce economico/sociali caratterizzate dalla solidità economica e da una alta propensione al consumo. Dall'altro capo, si tiene in vita un mercato "budget", in cui i margini di fatturato, in Europa, sono molto bassi, ma che permettono una sua "vita autonoma" solo se 1) utilizza linee di produzione e mano d'opera di paesi in via di sviluppo e dal basso costo del lavoro e/o (es. Mash); 2) utilizza ingenti capitali esteri e punta a prodotti specificamente "budget" ma che, per progettazione e target, è rivolto alla "middle class" occidentale, sempre più precarizzata nella disponibilità di risorse economiche stabili e che, quindi, può "fare lo sforzo" solo se questo non intacca la sua possibilità di far fronte ai consumi di base (SWM, ma anche BMW "cinese") 3) si pone sic et simpliciter come distributore di prodotti del "far east" o cinesi. Nel mezzo rimangono solo i giapponesi, che hanno linee di produzione e know how consolidati, e che quindi possono permettersi di produrre moto per tutte le fasce economiche e capaci di coprire (anche da sole) l'intera domanda di mobilità su due ruote del pianeta.
In soldoni, le cosidette "moto intelligenti", che possono esistere solo se c'è qualcuno che, pur al limite del poterselo permettere, è disporso a darsi un pizzicotto sulla pancia per portarsi a casa una moto che, però, non può essere solo uno sfizio. Per cui, Honda produce 6/7 modelli tutte con lo stesso motore e telaio; Suzuki utilizza lo stesso efficace layout (di due lustri) per riproporre la sua moto di maggior successo commerciale (Strom); Yamaha crea una gamma MT da proporre in tutte le salse (e secondo me non hanno ancora finito: manca la supersport, che diventa però più economico produrre e sviluppare, assorbendo il rischio dell'invenduto in un settore ormai alla canna del gas).
Io credo, infine, che non ha comunque senso ragionare di Aprilia in quanto tale, ma bisogna valutarla nel complesso del gruppo Piaggio. Ed in tal caso, forse è possibile considerare un investimento "a perdere", se c'è un piano di marketing che, comunque, ne giustifica le "mosse" e gli sviluppi.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

La questione concessionari è mooolto delicata.
In questi ultimi 5 anni hanno chiuso battente un sacco di imprese (a TA ce n'era una...). Al sud ci sono tanti multimarca, ed in tal caso si crea una concorrenza interna, perchè questi hanno sempre un rapporto privilegiato con una sola, e le altre ci sono giusto per rimanere riferimento, non per fatturare (le quote di vendita è difficile farle con una sola casa, figuriamoci due o più!).
Bisogna ricordare, infatti, che i concessionari sono soggetti autonomi dalle case. Comprano le moto, investono sul marketing, sul personale, sui locali. Per loro, da tempo, è diventato vitale il post-selling, l'assistenza. Cose che presuppongono corposi investimenti e, prima di tutto, l'aver venduto moto.
Poi, Giuseppe, tu davvero faresti grossi investimenti in questo settore in una realtà in gravissima crisi occupazionale come Taranto? E quale banca, in particolare, ti sosterrebbe l'investimento? Come presenti una start up e un business plan, con i dati attualmente vigenti sul posto?
Mi sa che tutti quanti, ed in particolare noi del sud, dobbiamo iniziare a guardare il "nostro" mondo in maniera più disincantata...

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

scusate...... ma ....avete mai provato qualche aprilia e quale?.........sono troppo care rispetto a chi?....fatemi dei paragoni................

poi non ho capito, tutti dicono che aprilia sà fare le moto ma poi si comprano le altre......perchè.....vanno meglio?

forse è il caso di dire che ognuno si compera la moto che gli piace e che si può permettere,per tutta una serie di ragionamenti o esigenze o gusti personali, anche perchè è così che deve essere.

però non capisco certe perle di saggezza in contrasto con quello che è la realtà.

Anche a mè piacciono altre moto di altre marche, ma magari non le prenderò perchè non posso permettermelo o magari hanno costi di gestione superiori alle mie aspettative o magari anche se belle sono meno prestazionali di quello che viene dichiarato( e da qui nasce il fatto che bisogna provarle per giudicare... o meglio fare dei paragoni).

a sentire molti di voi sembra quasi che le moto aprilia, non sono belle,costano troppo,non sono affidabili, non sono fatte bene, consumano troppo...e chi più ne ha più ne metta.

penso però che per esempio la dorsoduro è la motard per eccellenza e costa meno di altri marchi...vedi 750 e 1200.....la caponord non è quella che costa di più tra le on off, ma è quella che per prima ha messo le sospensioni attive che ora tutte le altre case mettono rincorrendo aprilia,che rsv 1000 e rsv4 e tuono siano moto diffici da battere e costano forse qualche cosa in più delle concorrenti, ma anche qui ci si dimentica che per gli altri modelli, gli altri marchi costano di più,che la mana , progetto del 2007 è stata schifata da tutti, ma oggi che honda fà una copia di questa, è meglio......spiegatemi dove e come , visto che sono veramente pochi quelli che la conoscono, che shiver costa sui 7500 euro ...sono tanti?....ma và come una scheggia, ma è vecchia e come sappiamo ,al bar bisogna far vedere l'ultimo modello che per forza??????? va meglio.

scusate ma di queste discussioni ne ho sentite molte e portano solo a far decadere ancora di più il made in italy.............

e continuiamo così, facciamoci del male,facciamo vedere che noi italiani siamo motociclisti perche prendiamo le moto non da chi le sà fare, ma da chi le sà vendere.....questo denota la nostra sapienza in campo meccanico motocilistico e fà evidenziare come siamo divisi in classi sociali invece di essere una comunità senza pregiudizzi solo con la passione delle moto.

comunque se uno cambia moto ogni 10000/20000 km.....come fà a stabilire l'affidabilità della moto?

io sono sempre tornato a casa con la moto e sono oltre a 40000 km.........con un aprilia fatta benè-che costa tantissimo-che è brutta- che è vecchia-che non và forte-che consuma troppo-che non frena-che è scomoda-...................ma sono in pochi ad averla,quindi mi differenzio dalla massa
ps: alla mia zav gli piace tantissimo perche piega ,consuma poco,è comoda,e sverniciamo moto che sono il doppio della nostra...di cavalli e di euro

a tutti i motociclisti saluti e divertimento sulle vostre cavalcature, che è quello l'importante e che ci fà rimanere vivi liberi e attivi

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vivi vivendo e lascia vivere...e nell'incertezza.....spalanca e spera che ti vada di c....fortuna

infatti wormbike, secondo mè tu hai capito perfettamente il concetto, anche se probabilmente hai un altro marchio ,questo non pregiudica il tuo spirito di osservazione e valutazione.
La massa delle volte crea delle deviazioni poco oggettive, quasi sempre a sfavore degli italiani che a quanto invenzioni sono sempre stati tra i primi nella storia.

quotone per tè

lampsss

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vivi vivendo e lascia vivere...e nell'incertezza.....spalanca e spera che ti vada di c....fortuna

Sono tecnicamente al top, non costano più delle altre (anzi), si rompono nella media, l'assistenza/distribuzione è un po' sotto la media.
Mi sembra la sintesi di quanto discusso fino ad ora.
I risultati di vendita sono però da "Borile" che ha, evidentemente, ben altri obbiettivi.
Cosa non funziona?
Non sono un esperto in materia, ma credo che, oltre ad aggiustare presto la lacuna assistenza/distribuzione, il marketing sia il settore su cui dovranno investire in futuro, magari affidandolo a persone più capaci delle attuali. Non si possono vincere mondiali e avere questo ritorno in vendite, così non può continuare a lungo per una semplice questione di bilanci.

Oppure, dobbiamo invocare il solito intervento straniero tipo Audi/Ducati, Mercedes/MV.
Se necessario, ben venga, anche se, i potenziali investitori europei, sembrano avere già fatto le loro spartizioni senza interessarsi di Aprilia.
Sarebbe divertente se si facesse avanti qualche giapponese (Toyota? Subaru?), loro saprebbero sicuramente cosa fare.
Troppa fantasia, è vero, ma qualsiasi soluzione è auspicabile e lo è al più presto, per non rischiare di perdere per strada un altro pezzo della nostra bellissima storia motociclistica.



P.S. qualcuno conosce i dati di vendita Aprilia in Europa? e nel mondo?

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"Chi non si aspetta l'inaspettato, non troverà la verità".

Non mi risulta che tra Messina e Reggio Calabria ci siano 350 km...

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Per gianni.carr che mezzo Aprilia hai e quanto lo hai pagato rispetto al listino? Scusa le domande ma te le faccio perché anche io vorrei prendere un'Aprilia.

Per fortuna che è un marchio italiano!

lamps

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Veterano

BMW R1200R

Motociclista e orgogliosamente BOOMERS

Date un'occhiata alla classifica delle vendite di moto e scooter nel primo trimestre 2015, dove "c...o" sta Aprilia? tra le moto bisogna guardare dal settantesimo posto in giù...Ora, pur non volendo discutere sulle qualità del marchio, perché quelle vendute si possono contare con le dita della manio e non col pallottoliere?

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The early bird takes the worm...

Tranquillo anche a me era bloccato.
TornandO a noi, hai detto di avere una mana 850 pagata 6250. Ma l'ha i presa nuova? In che anno? E di listino quanto costava? Grazie.
Ti faccio queste domande per capire che margine potrei avere sul prezzo di listino di dorsoduro 750 abs.