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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da Fede7304 • Uno scalzacani al manubrio, come il sottoscritto, ha sicuramente qualcosa da imparare pure dal proprio dentista (che è sessantenne, ha il garage pieno solo di BMW vintage – una specie di mini-collezione - ... Ma guida la moto da 40 anni almeno). Quindi non tornerei a casa “a mani vuote”
non ne sarei così sicuro perchè il tuo dentista potrebbe essere un perfetto incapace inconsapevole di esserlo. Fidati che gente di una generazione prima della mia che non avrebbero mai dovuto iniziare ad andare in moto ne ho vista tanta. Quote:Sicuramente quello non è il sito di una Onlus. Non c’è scritto: “Siamo in missione per conto del Dio dei motociclisti... Salviamo vite, istruendo gli impediti. Pagateci la benzina e siamo a posto”. Un tornaconto ci sarà di sicuro.
infatti chissà perchè nel giro di 5 anni son nate tutte ste cose alla b&b&m Quote:Tu affermi con decisione, che non ci sono pro in questi corsi. E "ne sai qualcosa". Puoi motivare meglio l'affermazione? Bada che chiedo per SAPERE. Assolutamente non per polemizzare... Non conoscendone nulla... il perchè l'ho già scritto in passato. Nel 2012 ho fatto quello da istruttore FMI. Per cui facciamo un doveroso distinguo tra un corso su strada ed uno su pista. Quello su pista è estremamente specifico, solitamente ci si va con una naked o carenata sportiva, si gira in un ambiente chiuso, dove le stesse azioni possono essere ripetute più volte con interfaccia continua con l'istruttore. Sempre sperando che l'istruttore non sia un babbano improvvisato autoreferenziato. Cosa che può capitare. A quel punto dopo che ti si è detto e fatto vedere cosa e come fare dipende solo dal tuo istinto di conservazione provare a fare staccate ed inserimenti che mai faresti su nessuna strada. Capitolo corso su strada: quello finisce ancor prima d'iniziare perchè per avere un senso porta a violare 3 articoli fondamentali del codice della strada: limite di velocità; velocità consoni alla situazione della strada, corretta posizione durante la marcia. Per cui come istruttore cosa dovrei fare? Insegnarti a prendere delle multe? Inoltre cè una grossa incognita tecnica, cioè che ti presenti con una moto di cui potrei non conoscere nulla di come di come piega, di come frena, di come gira il motore, di come vanno un'altra mezza dozzina di cose. Per cui se dopo 2 ore che mi sbagli tutte le curve strette a dx come faccio a capire se è colpa tua che non ce la farai mai, o del bidone che stai guidando? fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
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Nicola, sai bene che ci sono corsi di guida "sicura" in pista, il cui scopo è spiegare i fondamentali dell'uso dinamico, non come entrare alla "in[beep]" in una curva da pista,
perché sai bene che le leggi della Fisica sono sempre le stesse,
e non ha senso parlare di guida "sicura" su strada se prima non hai ben chiaro i fondamentali dell'uso dinamico, ma soprattutto se i fondamentali non sono istintivi, io ne so qualcosa su cosa vuol dire non avere certi istinti automatici ...
e Fede, di cui credo alla sua buonafede, penso che vorrebbe saperne di più sui fondamentali della guida dinamica di un mezzo che vive esclusivamente di equilibrio dinamico, oltre a passare un bel WE mentalmente "spensierato" per se stesso,
è tutto qui
mica vuole diventare un pilota da campionato ....
... c'è gente per tutto...
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da andrea.matteo Nicola, sai bene che ci sono corsi di guida "sicura" in pista, il cui scopo è spiegare i fondamentali dell'uso dinamico, non come entrare alla "in[beep]" in una curva da pista
guida sicura su pista è come prendere il brevetto di sub nella piscina fuori terra che si mette in giardino. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da EsseEffe750Originariamente inviato da Aldo RomaOriginariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da Aldo RomaPer quanto riguarda l'uso in pista forse ti insegneranno delle cose che nemmeno immaginavi, ci sono delle tecniche di guida che da solo non ci arriveresti mai ad impararle. infatti non si imparano al limite se ne viene a sapere l'esistenza. ...mi scusi
Io invece sono stato autodidatta per fare l'ortolano... belli quei peperoncini, me ne servirebbero giusto un paio da infilare su per il c... di una persona, sai che spasso.
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
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Iscritto: 04/05/2005 Locazione: PR
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Originariamente inviato da andrea.matteo e Fede, di cui credo alla sua buonafede, penso che vorrebbe saperne di più sui fondamentali della guida dinamica di un mezzo che vive esclusivamente di equilibrio dinamico, oltre a passare un bel WE mentalmente "spensierato" per se stesso,
è tutto qui
mica vuole diventare un pilota da campionato ....
(grazie per la fiducia)Game, set, match. Colpito ed affondato. E' proprio e puramente così.
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da andrea.matteo Nicola, sai bene che ci sono corsi di guida "sicura" in pista, il cui scopo è spiegare i fondamentali dell'uso dinamico, non come entrare alla "in[beep]" in una curva da pista
guida sicura su pista è come prendere il brevetto di sub nella piscina fuori terra che si mette in giardino.
dissento, è mio parere che quello che impari con un buon corso su pista puoi, anzi devi, farne tesoro quando sei su strada dopodichè mi taccio
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 05/08/2007 Locazione: LIVORNO
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Fede, io ho fatto 3 corsi su strada GSSS. Avevo cominciato ad andare in moto da due-tre anni. All'inizio ti formano gli amici. Poi fa piacere vivere tre giorni in una scuola motociclistica, con alunni e docenti moto simpatici. E allo stesso tempo impari e ricevi una formazione valida. Non sono diventato niente di che, ma alcuni loro insegnamenti si sono radicati in me. E li ho trovati validi. Adesso vorrei provare a fare un corso in pista. Chiaramente circuiti didattici, quale Castelletto e simili. Infatti ho cambiato moto, passando dalla Tracer GT alla Triumph street triple 765 R. Purtroppo mi arriverà ad anno nuovo. E il numero magico dei miei 60 anni si avvicina (Luglio).
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Qui a sessantanni ti danno per spacciato
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 17/08/2007 Locazione: VR
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Originariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da andrea.matteo Nicola, sai bene che ci sono corsi di guida "sicura" in pista, il cui scopo è spiegare i fondamentali dell'uso dinamico, non come entrare alla "in[beep]" in una curva da pista
guida sicura su pista è come prendere il brevetto di sub nella piscina fuori terra che si mette in giardino.
Nella subacqyea, prima di andare in acque aperte, le prove degli esercizi si fanno proprio in piscina Secondo me, invece della boiata dell'otto, dovrebbero far fare un corso in pista, prima di "liberarli" su strada e alla fine l'esame patente.
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. O. W.
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Iscritto: 04/05/2005 Locazione: PR
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Originariamente inviato da byemme62Fede, io ho fatto 3 corsi su strada GSSS. Avevo cominciato ad andare in moto da due-tre anni. All'inizio ti formano gli amici. Poi fa piacere vivere tre giorni in una scuola motociclistica, con alunni e docenti moto simpatici. E allo stesso tempo impari e ricevi una formazione valida. Non sono diventato niente di che, ma alcuni loro insegnamenti si sono radicati in me. E li ho trovati validi. Adesso vorrei provare a fare un corso in pista. Chiaramente circuiti didattici, quale Castelletto e simili. Infatti ho cambiato moto, passando dalla Tracer GT alla Triumph street triple 765 R. Purtroppo mi arriverà ad anno nuovo. E il numero magico dei miei 60 anni si avvicina (Luglio).
Grazie molte per la cortese ed "avvincente/convincente" testimonianza diretta. ... Ti sei ordinata una motina da niente*...Congratulazioni. *= ironico!
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da Fede7304 Game, set, match. Colpito ed affondato. E' proprio e puramente così.
alla fine della fiera sei tu che paghi. per cui fai un po' come vuoi. ormai ho capito che quando uno parte deciso per buttare dei soldi, anche se chiede un parere in realtà non gliene frega niente delle opinioni contrarie alle sue, basta che ce ne ne sia uno che la pensa come lui ed è contento. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da paolo_53
Nella subacqyea, prima di andare in acque aperte, le prove degli esercizi si fanno proprio in piscina
appunto; le prime 2 prove, non il brevetto fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 17/08/2007 Locazione: VR
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Originariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da paolo_53Nella subacqyea, prima di andare in acque aperte, le prove degli esercizi si fanno proprio in piscina
appunto; le prime 2 prove, non il brevetto No , sempre, prima in acque confinate e poi in acque libere. Non mi riferisco alle prove, ma agli esercizi necessari per prendere il brevetto e non solo per l'open water diver, ma per tutti. Anche il divemaster che è già a livello professionale.
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. O. W.
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Iscritto: 05/08/2007 Locazione: LIVORNO
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GSSS fa un corso con base un agriturismo vicino a Reggio Emilia. https://www.gsss.it/corsi-in-moto/gsss-classic/classic-emilia/Puoi risparmiare qualcosa evitando il pernotto, perdendo però la goliardia godereccia che secondo me è un plus ultra del corso, tangibile anche con i kg che prendi. Il vantaggio è che girando per posti a te vicini, potrai avere occasione di ripercorrerli da solo avendo bene in testa le nozioni impartite dagli istruttori. E prova e riprova le stesse curve, avrai modo di verificare nel tempo (anche breve) i tuoi miglioramenti. Sto facendo un veloce passaggio da moto turistiche a moto più basiche, passando dal GS al Tracer e ora a questa. Dimagrissi anche io così facilmente e con la stessa soddisfazione.
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Originariamente inviato da nicola66 Capitolo corso su strada: quello finisce ancor prima d'iniziare perchè per avere un senso porta a violare 3 articoli fondamentali del codice della strada: limite di velocità; velocità consoni alla situazione della strada, corretta posizione durante la marcia. Per cui come istruttore cosa dovrei fare? Insegnarti a prendere delle multe?
Ma infatti il corso in pista per migliorarsi su strada trova un senso in quello che dici. Una curva è una curva ovunque. E se il "pilotino" ne sbaglia l'impostazione lo si vede in pista come su strada. Ed in pista hai il vantaggio di poter ripetere la medesima curva cento volte per correggere l'impostazione senza correre il rischio di essere multato o preso in pieno dalla corriera delle 17.30 che riporta le badanti al paese. Logico che occorrono itruttori con la I maiuscola e non smanettoni raccattati al bar del passo. Solito discorso sulla moto "bidone": se un istruttore è un Istruttore, sale in sella e verifica che la moto del pivello impedito abbia tutto in regola. Tanto per portare un esempio, un mio amico anni fa fece un corso simile con la Hornet 600. Non riusciva, come del resto nelle girate domanicali, a chiudere le curve a destra. Tra noi pivelli si pensava al solito discorso "le curve a destra sono più strette... le curve a destra spesso sono cieche... il lato destro è quello della razionalità e quello sinistro quello del cuore..." e [beep]te varie. L'istruttore, per cercare di capire il rpoblema, salì sul suo mezzo e dopo tre o quattro curve in pista scese perché si accorse che una forca era sfilata più dell'altra, di poco, ma sufficiente a rompere le scatole. Sistemato il problema di ciclistica, il mio amico risolse anche il problema delle curve Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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quello che hai riportato è un caso più unico che raro, estremamente difficile se non impossibile che un istruttore verifichi la moto degli allievi. Responsabilità troppo grande. Io non lo farei mai.
riguardo al fatto che le curve di una pista siano uguali a quelle della strada vale solo sul piano geometrico. La pista è un senso unico largo 10 metri in mezzo al prato con una caratteristica praticamente introvabile su strada, cioè ha i punti di corda ben definiti.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Lapalissiano. Però in pista si può comunque simulare una mezzeria come in strada e verificare impostazione di guida e postura del pilota, cioè i fondamentali della guida. Alla fine le regole del guidare civile si dovrebbero già conoscere. Mentre invece come stare in sella in curva o in frenata no.
Sulla questione "prova moto" mi fido di te. Non ho esperienza diretta di come funzioni un corso. Forse in quell'occasione ad un occhio esperto era palese un problema del mezzo ed ha provveduto di persona a verificare. Però per una prova in un ambiente chiuso come una pista non vedrei grossi problemi di responsabilità. Basterebbe far firmare una liberatoria per eventuali danni, credo.
Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 04/05/2005 Locazione: PR
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Originariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da Fede7304 Game, set, match. Colpito ed affondato. E' proprio e puramente così.
alla fine della fiera sei tu che paghi. per cui fai un po' come vuoi. ormai ho capito che quando uno parte deciso per buttare dei soldi, anche se chiede un parere in realtà non gliene frega niente delle opinioni contrarie alle sue, basta che ce ne ne sia uno che la pensa come lui ed è contento. ... Eh?! Scusami tanto... Non ho la benché minima intenzione di aprire inutilissime diatribe... Ma, per quel che mi riguarda, risposta ai limiti dell'irricevibile. Perlomeno: ... con questi "toni"... Da quando ho aperto questo topic, sono intervenute quasi 10 persone (non le ho contate.,.. vado a sboccio...). ... Compresa testimonianza diretta di plurima partecipazione al corso che più mi attira, specificamente/globalmente. Con feedback positivo, sia per il lato apprendimento (ok, non super-superlativo, ma mica mi aspetto di uscirne pilota provetto e smaliziatissimo, fidati!), che per il lato godereccio/socializzante/vacanziero (... il che ci sta sempre bene, soprattutto per chi vive di routine tutto l'anno, come il sottoscritto). ........Ed ovviamente compreso il tuo contributo, del quale ti ringrazio e che ho letto con molta più attenzione e considerazione di quanto pensi. Poi una si dispone i propri piatti sulla bilancia. Compresa la volontà di spendere in "vaccate", of course. E questa, poi così tanto vaccata, non mi parrebbe. Ogni anno, puntuale come il Natale ed il 730, arriva il momento in cui mia moglie organizza le due settimane al mare, col figlio e la (mia) suocera. E cerca di coinvolgermi; facendo pure leva sul sentimento paterno ed obbligandomi a trovare ogni scusa possibile immaginabile. per defilarmi. Premesso che voglio bene a moglie e figlio e mia suocera è l’antitesi della rompi*alle, io lo ODIO il mare. Una ostile distesa d’acqua circondata di spiagge piene di molestie. Archimede, per il sottoscritto, era solo un vecchio pazzo. 20 anni consecutivi senza mettere un solo piede su quella sabbia. Quelli sono soldi sprecati per me. Almeno qui mi diverto ed imparo qualcosina di utile. Hai esordito dicendo “nel 2012 ho fatto il corso da istruttore FMI”. Tanto di cappello... e senza alcuna ironia, giuro. Evidentemente le tua capacità e le conseguenti aspettative sono/erano ben maggiore delle mie. Io sono ancora in attesa di qualcuno che mi spieghi/mostri/corregga su come affrontare correttamente un tornante. Perché non lo ha mai fatto nessuno. Istintivamente mi viene da pensare che se – per esempio – il tornante è a destra ed io “entro stretto” contro la mia destra, poco ma sicuro che in uscita di curva , finisco in braccio a chi viene dall’altra parte, invadendogli la corsia. Quindi in ingresso di curva mi pare meglio “allargarsi” verso il centro strada. Ma siamo alle deduzioni dalla fisica elementare. Inoltre: sarà SICURAMENTE una incapacità di comprensione mia, ma quella tua affermazione per cui, per avere senso, un corso su strada porta giocoforza a violare il CDS, scusami, non la ho ben capita. In che senso? Certo che se l’istruttore (o presunto tale) esordisce (per esempio assurdo) dicendo: “adesso vi insegno a guidare in strada, come su una pista a senso unico, tutta vostra, infischiandovene di linee di mezzeria e limiti di velocità” , io me ne vado e chiedo il rimborso, minacciando denunce. E' esattamente il contrario di ciò che mi aspetto... Tipo l'essere aiutato ad imparare a fare la curva più fluidamente/"tecnicamente"/rapidamente possibile, ma restando BEN dalla mia parte. Sta di fatto che l’unico palesemente “contrario” alla faccenda mi sembri tu. Oggettivamente, come puoi scrivere “basta che ne trovi UNO favorevole”? Avessi (io) scritto: "ho letto tutti e 10... di mio non ne so niente... ma mi fido solo di nicola e voi altri non ne capite evidentemente una mazza"? Cosa avrebbero avuto da dirmi i ns compagni? Sono io quello che ha alcuni disagi a rapportarsi serenamente con le opinioni altrui? ...Sicuro?
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Iscritto: 05/08/2007 Locazione: LIVORNO
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SS GSSS (voglio abbondare con le S per indicare santissimo GSSS) E' tutta salute, come si suol dire. Dopo tre giorni torni a casa con 3 kg in più, e ti regoli perché devi guidare, con degli automatismi che prima non avevi (se superi la mezzeria ti fanno dei[beep]atoni che nemmeno le austere maestre dei nostri nonni riuscivano a fare) e con la curiosità di testare quello che ti hanno detto e ridetto. E te duro. Ci provavi e riprovavi ma toppavi sempre. Poi, torni a casa, e senza accorgertene, ti riesce. E sei contento. Contento nel fare cose semplici ma di vitale importanza. Su strada non si scherza. Magari lo condividi con qualcuno del corso col quale ti eri scambiato il cellulare. E ti accorgi che l'entusiasmo è lo stesso.
Dopo qualche anno che feci l'ultimo corso, fatto sempre nella classe iniziale di tre ('sti cornutazzi di compagni di corso li trovavo sempre più bravi di me benché io fossi cresciuto...abbastanza), mi comprai un GS usato. Caso volle che dovevo andare a fare le cure termali a Boario terme, io solo perché a mia moglie non interessavano. Chiaramente andai in moto. E che moto!!! Primo giro che feci, giusto per assaporare le quote alpine, fu lo Stelvio lato 48 tornanti in salita. Da bestemmie! Visuale zero e in ogni tornante trovavo un motivo valido per aggiungere una croce al demente di turno: ciclista che taglia il tornante alla [beep] di cane (velocità max km/h 3,25 e notare la virgola perché era in pieno sorpasso del collega di scalata che invece andava a km/h 3,02), camper nel senso contrario, quindi in discesa, convinti di fare la curva con una sola manovra. Quindi allargano, poi stringono, poi frenano e spengono il motore perché si sono incastrati. Fotografi con esposizione su tempi lunghi, molto lunghi, che sono nel punto del tornante per me utile a fare la manovra corretta. Tutta questa descrizione al confine della realtà, ma in realtà era tutto vero e il solo confine è quello italo-svizzero, per dire che gli insegnamenti ricevuti nel corso GSSS mi sono stati preziosi. Arrivare a metà tornante in salita e dover rallentare/fermarsi per evitare collisioni, non andare in confusione, ecc.. primo in giro sui monti, o meglio montagna, con il GS, bestia da 260 kg e 1200 cc. Contento? Sì, lo sono. In tanti hanno fatto meglio. Non è un problema.
Il motivo principale per cui hi scritto queste 4 righe è per portare, spero, il sorriso. Mi da fastidio quando qualcuno, dall'alto del suo sapere e della sua esperienza, non perde occasione di attaccare (il termine è un po' duro ma mi veniva di dire "rompere i cogl,,,,ni") chi vuole condividere il proprio entusiasmo/paure/curiosità. Che poi è la cosa più bella che ci sia, specialmente stando dietro a una freddo monitor (anche se è a bollore).
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Iscritto: 23/09/2010 Locazione: transpadana
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Purtroppo i monitor piatti non scaldano più, altrimenti almeno in estate qualcuno si stancherebbe restandovi troppo tempo vicino, e si dedicherebbe ad altro.
chi è senza peccato...
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