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Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
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Originariamente inviato da nicola66.... C'è un ragionamento di base sbagliato nella testa della maggioranza dei motociclisti, cioè di usare la strada per divertirsi.... Presente! mi diverto andare in moto per strada, per carità, da paracarro, però mi diverto e tanto, e nonostante abbia "dato", dopo questi 4 mesi che son tornato in sella ho scoperto che ...... mi diverto come prima, che ci vogliamo fare e non c'è nessun ragionamento sbagliato nel divertirmi per strada, tanto più che conosco la "legge" della strada e ci sono tanti modi per godersi la strada, è solo un tuo problema considerare sbagliato il godersi la strada, tientelo per te .... mentre io mi godo la strada
... c'è gente per tutto...
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Iscritto: 17/08/2007 Locazione: VR
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Originariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da Marco.Triple E mi ha anche dato maggior forza e convinzione nel portare avanti la mia formazione per diventare un bravo istruttore, perché molti incidenti, come in questo caso, si devono evitare.
io l'ho fatto 7 anni fa il corso istruttore FMI. 2gg al Mugello. l'ho presa l'abilitazione. messa via nel cassetto e dimenticata. è una causa persa. io per primo non ci credo che si possa insegnare ad uno ad andare in moto per strada. al contrario provare ad apprendere da uno capace tecniche specifiche di guida in pista, che sia velocità, cross, enduro, trial, quello è possibile che qualche risultato lo dia. Hai ragione che il posto per imparare è la pista e per esperienza quando uno ha frequentato un pò la pista, anche solo per i corsi, difficilmente esagera in strada perchè i pericoli li vede in maniera diversa. Fermo restando che in pista si possono provare tutte le tecniche in perfetta sicurezza, una volta apprese si devono mettere in pratica in strada e cosa c'è di meglio se non seguire, magari un istruttore e farsi "criticare" per migliorarsi, non per essere più veloci, ma più sicuri. E lo sai anche tu che in strada anche a velocità codice si vedono svarioni che fanno rabbrividire, basta guardare in qualche tornante o curva un pò più impegnativa. Anche tu qualche volta, tempo fa, ti sei messo davanti a qualche compagno di viaggio e hai fatto vedere come si va in strada. Questi magari non te lo hanno detto, ma sicuramente ne hanno tratto beneficio. Chiaramente tutti gli insegnamenti vanno adeguati la luogo che si sta frequentando ma fatti da uno che sa quello che insegna aiutano, eccome se aiutano.
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. O. W.
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Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
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di quelli che conosco i più disgraziati su strada sono pistaioli, inteso come livello di assunzione del rischio,
e sono consapevoli del grande divario fra strada e pista, ma nonostante ciò si divertono pure a sorpassare in monoruota, fra un'auto e l'altra, intesa nel senso contrario....
la pista non ti dona il "cervello", con quello ci nasci.
p.s. i "migliori" su strada (capisci ammé) sono quelli che praticano il Motard....
... c'è gente per tutto...
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Iscritto: 17/08/2007 Locazione: VR
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Originariamente inviato da andrea.matteodi quelli che conosco i più disgraziati su strada sono pistaioli, inteso come livello di assunzione del rischio,
e sono consapevoli del grande divario fra strada e pista, ma nonostante ciò si divertono pure a sorpassare in monoruota, fra un'auto e l'altra, intesa nel senso contrario....
la pista non ti dona il "cervello", con quello ci nasci.
p.s. i "migliori" su strada (capisci ammé) sono quelli che praticano il Motard....
Parlavo delle persone normali, non dei dementi, che ne trovi dappertutto non solo tra i "pistaioli" ma anche tra gli automobilisti e tutti gli utenti della strada.
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. O. W.
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da paolo_53 Anche tu qualche volta, tempo fa, ti sei messo davanti a qualche compagno di viaggio e hai fatto vedere come si va in strada.
decine di volte non c'è stato niente da fare. nonostante gli mostrassi come si potesse camminare veloce (abbondantemente oltre i 100) restando perfettamente in corsia e senza neanche usarla tutta (ma con una africa twin del 1997) dietro, con moto che praticamente andrebbero da sole, era tutto un arrivare lungo, frenare per niente, correggere 3 volte l'inclinazione. I consigli gratis non li sente nessuno. Sai quando li ascoltano? Se glieli fai pagare. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 17/08/2007 Locazione: VR
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Originariamente inviato da nicola66[size=4]Originariamente inviato da paolo_53 Anche tu qualche volta, tempo fa, ti sei messo davanti a qualche compagno di viaggio e hai fatto vedere come si va in strada.
decine di volte non c'è stato niente da fare. nonostante gli mostrassi come si potesse camminare veloce (abbondantemente oltre i 100) restando perfettamente in corsia e senza neanche usarla tutta (ma con una africa twin del 1997) dietro, con moto che praticamente andrebbero da sole, era tutto un arrivare lungo, frenare per niente, correggere 3 volte l'inclinazione. I consigli gratis non li sente nessuno. Sai quando li ascoltano? Se glieli fai pagare.[/size] Per la maggior parte hai ragione, ma dai qualcuno ne ha approfittato a Gratissssss Tanto quelli che non vogliono sentirli non si sognano di pagarli, sono già bravissimi
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. O. W.
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Originariamente inviato da nicola66 è solo un mare di luoghi comuni.
Se si parte con questa idea, difficilmente si riuscirà ad insegnare alle persone, proprio perché ai 100 km/h ci arriva chiunque, anche il più impedito. L'istruttore di guida dovrebbe correggere il difetto che uno presenta nella propria guida affinché a velocità superiori il rischio diminuisca. Tanto nessuno farà i 50 km/h. Se poi trovi persone "dure" di comprendonio che non vogliono migliorare peggio per loro. Ma se tra dieci imbecilli, anche solo due ti danno retta e si migliorano, il tuo mestiere di istruttore ha avuto un senso. In fin dei conti si gira in moto per divertirsi. E divertirsi in moto non è un concetto sbagliato in se, anzi, è la vera ragione per cui si mette il sedere sulla sella. Lo sbaglio è che molti confondono il divertimento con il rischiare la vita ad ogni curva. E su questi, concordo, c'è poco da fare. Ma ce ne sono molti (io mi sento tra questi) che vivono il mondo a due ruote con altra indole. Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
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Originariamente inviato da nicola66I consigli gratis non li sente nessuno. Sai quando li ascoltano? Se glieli fai pagare. Avrei detto il contrario, ma che problema c'è?! Li facciamo pagare Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da DrManettaOriginariamente inviato da nicola66 è solo un mare di luoghi comuni.
Se si parte con questa idea, difficilmente si riuscirà ad insegnare alle persone, proprio perché ai 100 km/h ci arriva chiunque, anche il più impedito. vero. però bisogna vedere per quanti km sopravvivi andando a 28 metri al secondo senza un idea precisa di quello che stai facendo. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da Marco.TripleOriginariamente inviato da nicola66I consigli gratis non li sente nessuno. Sai quando li ascoltano? Se glieli fai pagare. Avrei detto il contrario, ma che problema c'è?! Li facciamo pagare si infatti. gli psicologi ci campano alla grande su questo principio. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Originariamente inviato da nicola66 vero. però bisogna vedere per quanti km sopravvivi andando a 28 metri al secondo senza un idea precisa di quello che stai facendo.
E', ma infatti un buon istruttore cerca di farli sopravvivere per più chilometri possibile. Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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solo che un istruttore non può portare il giovane sprovveduto sulla SS62 della Cisa dove il limite massimo è 70kmh, ma con oltre la metà del percorso con quello dei 50kmh, per fargli vedere cosa va fatto per andare ai 100. E' istigazione a delinquere. E ti assicuro che per fare i 45km della Cisa a norma di legge, tranne forse 2 o 3 tornanti che ai 50 non si riesce a farli, non è necessario alcun corso di guida. Il giovane sprovveduto non è interessato ad andare a norma di legge.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Basterebbe organizzare dei corsi in pista, ai quali il giovane sprovveduto, arrapato all'idea di calcare asfalto contornato da cordoli bianchi e rossi come fanno i suoi eroi del motomondiale, sarebbe ben felice di aderire. Peccato che di corsi e di circuiti a portata di strada e portafogli ce ne siano non tantissimi.
Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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no guarda, la tecnica di guida in pista e quella fattibile in strada non sono neanche parenti. a meno che la pista, sia sufficientemente tortuosa da essere paragonabile ad una strada di montagna e sia preddisposta come una strada, cioè con una corsia di 3 metri ben delimitata in cui stare sempre dentro durante la marcia. Far girare uno sprovveduto su un'autostrada a senso unico dandogli come riferimento i punti di corda dei cordoli poi genera un conducente che taglierà tutte le curve che potrà tagliare e che sarà quasi sempre in mezzo alla strada.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Basta un kartodromo e il problema è risolto. Poi sta all'istruttore (che si spera non sia uno sprovveduto) ad adattare situazioni ed ambiente in modo tale che siano sovrapponibili alla realtà. Alla fine, come dico dall'inizio, l'importante è scovare i difetti più gravi del "pilotino" di turno e correggerli. Già questo sarebbe un grande passo in avanti.
Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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si perchè c'è pieno di kartodromi. uno per comune.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Originariamente inviato da nicola66si perchè c'è pieno di kartodromi. uno per comune.
No, infatti. L'ho sottolineato anche io, purtroppo. E pensare che l'Italia era (o forse è meglio dire sarebbe stato) il regno dei motori... Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
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Beh dai, kartodromi ce ne sono parecchi, il "problema" è che appunto ci girano in kart oppure con le minimoto, ovviamente. Andarci con moto di grosse sarebbe problematico, anche da gestire... Oltre al fatto che verrebbero meno i requisiti di sicurezza che un corso serio impone.
Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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parecchi? dove? non confonderti con questi fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
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Vero Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
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