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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Originariamente inviato da roby1098per quanto riguarda comunque il trattare bene una moto, ricordarevi che nel libretto di uso e manutenzione non c'è scritto da nessuna parte che se vai in pista devi cambiare l'olio o che la devi far scaldare prima di partire o che la devi portare da venus.....ricordatevi che voi quando andate da un meccanico ufficiale dovete essere in buone mani chiunque sia e la qualità dell'assistenza deve essere identica ovunque così come il costo del tagliando, nel caso esistono gli avvocati! Hai pienamente ragione, ma poi per me scattano tre fattori: l'esperienza, le domande fatte a chi ha più esperienza di me, un pizzico di buon senso. Voglio dire che da me c'è un meccanico Ducati, molto più vicino a casa mia di quanto non sia Venus, ma non gliela porto perchè moltissimi mi hanno detto che lavora male, provando sulla loro pelle cosa significhi vedere uno che non sa nemmeno tirar giù le carene del 1098 appena uscito. Il libretto non dice che bisogna scaldarla prima di tirarla? Però un appassionato (e un po' lo sei se compri una moto) lo sa per esperienza che tutti i motori andrebbero scaldati. Infine il buon senso: se un uso normale richiede un cambio d'olio ogni 10.000 km, penso automaticamente che un uso intensivo del motore faccia diminuire quell'intervallo... Non vi pare? Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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io a volte mi chiedo come faccia la Ducati a vendere le moto negli USA con le leggi a garanzia del consumatore che vigono la.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 08/02/2001 Locazione: lodi
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Originariamente inviato da nicola66io a volte mi chiedo come faccia la Ducati a vendere le moto negli USA con le leggi a garanzia del consumatore che vigono la.
forse laggiù rispettano la legge o come accade per tante auto, sono differenti dalle nostre(stessa catena fiat) e non sono importate in italia; mi ricordo anni fa di una passat destinata al mercato americano) finita sul mercato italiano (non so come l'abbia avuta un amico) cinture a scorrimento automatico quando chiudevi la porta ed altre cose totlamente differenti dalle nostre, senza parlare della qualità visiva generale dell'auto... quello che so lo metto a disposizione di tutti quello che non so lo chiedo"Uno è lieto di poter servire"fazer 600 '03 "arcadia" [email protected]
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Iscritto: 28/01/2008 Locazione: SP
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Originariamente inviato da RedAceOriginariamente inviato da roby1098per quanto riguarda comunque il trattare bene una moto, ricordarevi che nel libretto di uso e manutenzione non c'è scritto da nessuna parte che se vai in pista devi cambiare l'olio o che la devi far scaldare prima di partire o che la devi portare da venus.....ricordatevi che voi quando andate da un meccanico ufficiale dovete essere in buone mani chiunque sia e la qualità dell'assistenza deve essere identica ovunque così come il costo del tagliando, nel caso esistono gli avvocati!
Hai pienamente ragione, ma poi per me scattano tre fattori: l'esperienza, le domande fatte a chi ha più esperienza di me, un pizzico di buon senso. Voglio dire che da me c'è un meccanico Ducati, molto più vicino a casa mia di quanto non sia Venus, ma non gliela porto perchè moltissimi mi hanno detto che lavora male, provando sulla loro pelle cosa significhi vedere uno che non sa nemmeno tirar giù le carene del 1098 appena uscito. Il libretto non dice che bisogna scaldarla prima di tirarla? Però un appassionato (e un po' lo sei se compri una moto) lo sa per esperienza che tutti i motori andrebbero scaldati. Infine il buon senso: se un uso normale richiede un cambio d'olio ogni 10.000 km, penso automaticamente che un uso intensivo del motore faccia diminuire quell'intervallo...
Non vi pare? hai perfettamente ragione, senon fosse però che la 1198r potrbbe comprarsela mia madre per andare a fare la spesa e anche se è ingnorante in materia non vuol dire che il mezzo si debba rompere,io sono un "meccanico" sistemo motori da 30000cv, e penso di sapere come si tratta un motore, ma la moto la può comprare chiunque senza che abbia alcuna esperienza e senza che deve chiedere a nessuno. per quanto riguarda il meccanico vicino a casa tua, è in questo che pecca molto ducati, non è giusto dare l0assistenza se la struttura e i tecnici non sono preparati!
GUIDA LA TUA MOTO COME SE L'AVESSI APPENA RUBATA!!!
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Iscritto: 30/08/2008 Locazione: Pianura Padana
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Originariamente inviato da Ego70Originariamente inviato da nicola66io a volte mi chiedo come faccia la Ducati a vendere le moto negli USA con le leggi a garanzia del consumatore che vigono la.
forse laggiù rispettano la legge o come accade per tante auto, sono differenti dalle nostre(stessa catena fiat) e non sono importate in italia; mi ricordo anni fa di una passat destinata al mercato americano) finita sul mercato italiano (non so come l'abbia avuta un amico) cinture a scorrimento automatico quando chiudevi la porta ed altre cose totlamente differenti dalle nostre, senza parlare della qualità visiva generale dell'auto... giusto qualche mese fa sono stato in fabbrica Ducati a Borgo Panigale. Le moto che sono destinate al mercato americano si differenziano nella catena di montaggio solo per le norme anti inquinamento
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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mi piacerebbe vedere mentre vengono assemblate se sono uguali uguali.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Originariamente inviato da roby1098hai perfettamente ragione, senon fosse però che la 1198r potrbbe comprarsela mia madre per andare a fare la spesa e anche se è ingnorante in materia non vuol dire che il mezzo si debba rompere,io sono un "meccanico" sistemo motori da 30000cv, e penso di sapere come si tratta un motore, ma la moto la può comprare chiunque senza che abbia alcuna esperienza e senza che deve chiedere a nessuno. per quanto riguarda il meccanico vicino a casa tua, è in questo che pecca molto ducati, non è giusto dare l0assistenza se la struttura e i tecnici non sono preparati! È vero anche questo, infatti le moto e le auto moderne hanno bisogno di molta meno manutenzione e di accorgimenti perchè da anni ormai si progettano a prova di cretino (soprattutto le auto). Provo a spiegarmi: una volta le moto e le auto si dovevano curare di più, ora gli intervalli di manutenzione si sono allungati molto; i motori sono progettati per funzionare anche con olii con 40.000 km (le auto) o con gradazioni non esattamente consone. Però è anche vero che l'inesperienza tipica dell'uomo quando prende in mano qualcosa di nuovo fa sì che all'inizio si facciano cose sbagliate, poi piano piano si impara e le cose che usa durano di più. Quanti PC ho dovuto formattare perchè pasticciavo, ora non formatto il mio PC da anni ed è sempre molto veloce. I sistemi operativi saranno molto più "user friendly", ma anche io ho imparato ad usarli col tempo. Sul fatto che non si debbano rompere quindi non sono d'accordo: non si devono rompere dopo 1.000 km, ma non ci si può nemmeno lamentare se si usa una 1198 R solo in mezzo al traffico e poi il motore va arrosto... Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 28/01/2008 Locazione: SP
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è qui che ti sbagli, se io uso un 1198r in mezzo al traffico e il motore va arrosto vuol dire che c'è qualche cosa che non va! perchè sul libretto non c'è scritto che non va usata in mezzo al traffico!! "ora sto facendo la parte del tipico ignorante" però purtroppo è vero perchè l'utente finale del mezzo deve essere in grado di poterselo gestire con quello che vi è scritto nel manuale di istruzioni e ciò è inoppugnabile (è per questo che nei manuali c'è scritto anche come si cambiano le marce!). ti porto un esempio, se hai la frizione a secco e la usi molto in città e col coperchio originale dopo poco sentirai un rumore strano quando rilasci la stessa, tutti sanno che è la polverina del ferodo che si deposita trà i dischi e provoca un patinamento che fa rumore. ma se tu vai all'officina e fai finta che non sai cos'è loro sono obbligati a levare il coperchio soffiare tra i dischi e mandarti via con un bel sorriso.....finita la garanzia ti arrangi!!! o paghi o te lo fai da solo o comunque ti adegui. con questo cosa voglio dire che NON CI SIAMO. purtroppo sulle moto non c'è scritto ATTENZIONE SE NON HAI ESPERIENZA VAI A FARE UN CORSO ma c'è scritto il prezzo accompagnato dalle lodi di un venditore che non vede l'ora che firmi l'assegno e la porti via poi se ti ammazzi, se ti si rompe si incendia rimani a piedi bestemmi ecc..ecc... non gli frega niente! è per questo che a me non frega più niente delle scuse, dei portachiavi e cappellini regalati per tenerti buono, fai una caz.....ata ti faccio chiamare dall' avvocato!
GUIDA LA TUA MOTO COME SE L'AVESSI APPENA RUBATA!!!
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Effettivamente hai ragione, a questo punto non saprei nemmeno cosa dire. È vero, una moto può andare in mano a chiunque e quindi si presume che tutto vada bene, in qualunque condizione di esercizio. Certo è che è un compito ingrato progettare con questo pensiero in testa... Però allora mi chiedo, tornando in topic: è giusto dire che una moto non è fatta bene perchè magari si rompe dopo 8 ore in pista con 35° C nell'aria e l'olio con 9.500 km sul groppone? Ora che ci penso forse sì, visto che un amico col Serie 1 accendeva d'estate l'aria condizionata a 16° C dopo che l'auto era stata tutto il giorno sotto al sole... e non s'è mai rotto nulla...
Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 30/08/2008 Locazione: Pianura Padana
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Originariamente inviato da nicola66mi piacerebbe vedere mentre vengono assemblate se sono uguali uguali. questo non te lo so dire
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Iscritto: 20/07/2010 Locazione: Vicenza Provincia
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Originariamente inviato da roby1098è qui che ti sbagli, se io uso un 1198r in mezzo al traffico e il motore va arrosto vuol dire che c'è qualche cosa che non va! perchè sul libretto non c'è scritto che non va usata in mezzo al traffico!! "ora sto facendo la parte del tipico ignorante" però purtroppo è vero perchè l'utente finale del mezzo deve essere in grado di poterselo gestire con quello che vi è scritto nel manuale di istruzioni e ciò è inoppugnabile (è per questo che nei manuali c'è scritto anche come si cambiano le marce!). ti porto un esempio, se hai la frizione a secco e la usi molto in città e col coperchio originale dopo poco sentirai un rumore strano quando rilasci la stessa, tutti sanno che è la polverina del ferodo che si deposita trà i dischi e provoca un patinamento che fa rumore. ma se tu vai all'officina e fai finta che non sai cos'è loro sono obbligati a levare il coperchio soffiare tra i dischi e mandarti via con un bel sorriso.....finita la garanzia ti arrangi!!! o paghi o te lo fai da solo o comunque ti adegui. con questo cosa voglio dire che NON CI SIAMO. purtroppo sulle moto non c'è scritto ATTENZIONE SE NON HAI ESPERIENZA VAI A FARE UN CORSO ma c'è scritto il prezzo accompagnato dalle lodi di un venditore che non vede l'ora che firmi l'assegno e la porti via poi se ti ammazzi, se ti si rompe si incendia rimani a piedi bestemmi ecc..ecc... non gli frega niente! è per questo che a me non frega più niente delle scuse, dei portachiavi e cappellini regalati per tenerti buono, fai una caz.....ata ti faccio chiamare dall' avvocato! ti do ragione al 100%
Tributo ad un grande campione http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Apro una parentesi per tornare sul titolo e sul significato del post, messo da maciste. Antiducatisti. Per lui ce n'è qualcuno, tra gli utenti abituali del forum. Vero? Secondo me, in parte. Però, a me pare più una vis polemica nei confronti dei "ducafondamentalisti". E di questi ce ne sono, eccome. Perchè qua non si tratta di affetto nei confronti della propria moto, ma spesso di puro fanatismo per tutto ciò che ha a che fare con il marchio di Borgo Panigale. E specifico marchio (o brand, come amano dire i pubblicitari). Infatti, la questione può dividersi in varie parti: 1) Ducati come brand Qui entrerebbe tutto. Dal giubbino griffato alle condizioni di lavoro dello stabilimento di Borgo Pangale. Dai lacci delle scarpe di Burgess al coprisedile posteriore della Monster. In questo caso, ogni critica o discussione che riguardi lo scibile motociclistico potrebbe essere un gesto da antiducatista. Ovviamente è pura follia. Non si può considerare un marchio come una religione, nè metterlo al centro dell'universo. 2) Ducati come prodotto Qui la questione diventa più stringente. E' infatti innegabile che Ducati produce moto eccellenti, così come sono evidenti gli sforzi per raggiungere lo standard qualitativo dei concorrenti. Però stiamo pur sempre parlando di una casa costruttrice che produce moto con un solo schema motoristico e con una quantità di varianti tali da non abbracciare tutti gli utenti. Infatti, a parte la Multistrada (comunque alto di gamma) e la bistrattata GT 1000 (comunque troppo potente ed impegnativa per buona parte dell'utenza), si tratta di una gamma esclusivamente indirizzata allo sport ed al tempo libero. E non venitemi a dire che se uno chiede una moto comoda, affidabile e adatta ad un neofita per fare 40 km al giorno anche in due si può consigliare una Monster 696! Per il resto, si tratta di ottime moto. A volte, sono state le migliori del proprio segmento di mercato. Però, non sempre riescono a rimanere le migliori, visto che la concorrenza si muove molto velocemente. Ad esempio, la 1198, appena uscita, era quasi da riferimento, ma ora sarà durissima scalzare la BMW S1000 RR. Se la nuova ci riuscirà, tanto di cappello; ma, comunque, gli altri faranno, comunque, di meglio. E' il mercato. Se vogliamo, poi, per forza inserire il valore aggiunto del brand, allora torniamo al punto 1), dove non esiste obiettività. 3) Ducati come scuderia Anche qui, la questione è particolare. I ducafondamentalisti hanno importato le gerarchie della F1 nel motociclismo. Mentre, tradizionalmente, il motociclismo si è sempre distinto nel considerare primario l'apporto del pilota rispetto alla moto (Nuvolari, prima di Bianchi; Agostini, prima di MV Agusta e Yamaha; Hailwood prima di MV, Honda, Ducati e molte altre; Roberts prima di Yamaha; Doohan prima di Honda; Rossi prima di Aprilia, Honda, Yamaha...), per loro la moto viene prima di tutto (o quantomeno, inscindibilmente da essa). Io non riesco a condividere questo punto di vista. Mi fa rabbia sentire i toni da quaresima dei commentatori RAI della F1 quando uno spagnolo, incapace di fare un sorpasso, perde il mondiale contro un tedeschino veloce e spericolato. E la rabbia mi sale ancor di più quando gli stessi gioiscono se, con il ritiro di un pilota italiano, un inetto brasiliano guadagna una misera posizione. Ora, con l'arrivo di Valentino Rossi in Ducati, si è arrivati al corto circuito. Il miglior pilota, per giunta italiano, non può più essere il nemico giurato (perchè il nemico era, lui, non la Yamaha. Vero?). Quindi, molti faticano a considerarlo degno della Rossa, proprio perchè, fino a ieri, ne cantavano tutti i difetti. E se (spero) poi vincesse? Per loro sarebbe una doppia gioia (come per me) o una gioia a metà (come ho paura che sarebbe...)? Sicuramente direbbero la prima opzione, ma in cuor loro...
Concludendo, a me piacerebbe che le moto ritornassero ad essere meravigliosi oggetti che ci portano in giro, ci regalano emozioni, ci fanno vincere le gare o ci fanno arrivare prima a casa. Quest'identificazione, del tutto artificiale e "americana" (cosa per cui si distinguono, infatti, i clienti Harley Davidson; ed è così cronico che per loro, effettivamente, la moto non esiste. Esiste solo l'Harley) spero ritorni ad essere ammirazione e riconoscimento per il prodotto, e non per uno scudetto.
P.S. X roby. D'estate, una GSX-R, dopo dieci minuti di guida cittadina e stradine a passo lento, scaldava così tanto da mandare aria bollente anche a chi seguiva con un'altra moto (io). Ed in una motofiaccolata fatta ad agosto (40°), dopo 8 km fatti a velocità bassissima, una Z750 ha sparato via il tappo del radiatore ed innaffiato tutta la piazzetta di Scilla. Comunque, questo per dire che i motori sportivi scaldano. E tanto. E' una loro caratteristica e poco o niente si può fare, se non andare ad una velocità tale da farle "respirare" bene.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Che bel post Wormbike, davvero complimenti! Avrei voluto scriverlo io per quanto sono d'accordo con te! Solo una cosa non avrei scritto, quella in grassetto: Originariamente inviato da WormbikeE non venitemi a dire che se uno chiede una moto comoda, affidabile e adatta ad un neofita per fare 40 km al giorno anche in due si può consigliare una Monster 696! Non sono d'accordo perchè penso che l'ultimissimo Monster sia ormai affdabilissimo. Avrei capito avessi scritto del Monster classe 1994, ma penso che la questione affidabilità sia risolta ormai no? Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 30/08/2008 Locazione: Pianura Padana
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Originariamente inviato da Wormbike E non venitemi a dire che se uno chiede una moto comoda, affidabile e adatta ad un neofita per fare 40 km al giorno anche in due si può consigliare una Monster 696! Mi sento di consigliare un Monster 696 per affidabilità ad un neofita, di certo non per comodità per due nei viaggi. Originariamente inviato da Wormbike Per il resto, si tratta di ottime moto Mi fa piacere che tu la pensi così Originariamente inviato da Wormbike Ducati come scuderia Anche qui, la questione è particolare. I ducafondamentalisti hanno importato le gerarchie della F1 nel motociclismo. Mentre, tradizionalmente, il motociclismo si è sempre distinto nel considerare primario l'apporto del pilota rispetto alla moto…per loro la moto viene prima di tutto Qui, come tu ben sai, la pensiamo diversamente. Io tifo la moto, la scuderia non il pilota. Per me può portare la moto alla vittoria Bayliss (magari!!!), Haga, Fabrizio, Falappa… diciamo che i piloti passano, la scuderia rimane. Come con le squadre di calcio, i giocatori vanno e vengono, la società rimane quella. Certo poi mi piacciono alcuni piloti per grinta, stile di guida e posso essere contento di vedere delle loro vittorie, ma di massima tifo la scuderia. Originariamente inviato da Wormbike Ora, con l'arrivo di Valentino Rossi in Ducati, si è arrivati al corto circuito. Il miglior pilota, per giunta italiano, non può più essere il nemico giurato (perchè il nemico era, lui, non la Yamaha. Vero?). Quindi, molti faticano a considerarlo degno della Rossa, proprio perchè, fino a ieri, ne cantavano tutti i difetti. E se (spero) poi vincesse? Per loro sarebbe una doppia gioia (come per me) o una gioia a metà (come ho paura che sarebbe...)? Sicuramente direbbero la prima opzione, ma in cuor loro... Anche qui sai bene come la penso. Da tifoso Ducati Rossi era un nemico in pista (e a volte non ho condiviso alcune mosse azzardate). Il vero nemico per me è e rimane Meda e tutti i tifosi ultras di Rossi che vedono lui come colui che ha inventato il motociclismo, che arrivano a fischiare un altro pilota e ad incentrare tutta una telecronaca solo o quasi su di lui. Se la Ducati dovesse tornare a vincere il mondiale portata alla vittoria da Rossi sarei molto contento per il 2° mondiale della scuderia, per vedere un binomio italiano vincente. Ma temo e tanto che i rossiniani (come Meda) comincino a cantarla su che si è vinto solo per merito di Rossi…così sarebbe un mondiale a metà….
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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1996 l'annata peggiore. 1994 e 1995 andavano bene. Almeno la mia andava bene.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 19/12/2008 Locazione: SARONNO
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Originariamente inviato da roby1098io credo che le critiche fatte alla ducati in maggior parte si possono distinguere in due fazioni: chi la vorrebbe e fa come la volpe con l'uva e chi ce l'ha e si è reso conto che l'iva è marcia.perchè dico questo, ameno che io non abbia una sfiga fantozziana con la rossa vi racconto brevemente ciò che mi è accaduto nel corso degli anni con ducati: 750ss '93 dopo 2 anni beveva olio che sembrava un due tempi e mi si son rotti i cuscinetti di banco, st2:niente da dire, 1098: spaccato un motore(cuscinetti di banco come il 750!), 3 E DICO 3 radiatori acqua, un colletore di scarico, un finale, e per finire a motore caldo non partiva più (tutti gli aggiornamenti eseguiti) a dimenticavo secondo tagliando 530 eurazzi perchè le cinghie erano violette... hipermotard evo sp: 100 metri e DICO 100 METRI uscito dal conce appena presa rischio di ammazzarmi alla prima curva perchè mi è esploso il paraolio della forcella e l'olio è andato sulla ruota!!! ora io amo la ducati, ma ho comprato un bmw!!! esteticamente la ducati mi fa battere il cuore ancora oggi ma mentre mi batte il cuore mi inizia anche a girare il ca.... se penso ai soldi spesi e ai mesi che sono stato senza moto, quindi ditemi quello che volete ma io mi sono giurato di non ricascarci...... sicuramente anche a me sarebbero girate le palle, eppure bisogna considerare che anche con le giapponesi si possono avere problemi, e' una cosa oggettiva.....io ho una kawa er 5 con cui ho appena fatto la patente e mi trovo bene, ma vorrei prendere una Ducati Multistrada 1100 S, visto che e' iuscita di produzione e ha prezzi + abbordabili. leggendo i pareri su questo sito di chi l' avuta, tutti hanno scritto che e' 1 gran moto. forse i modelli che hai comprato tu erano un po' indietro nel tempo, con una tecnologia obsoleta, e hanno avuto problemi che ora non hanno +....magari mi sbaglio, ma ultimamente sento in giro poche persone che hanno problemi con una Ducati............
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Iscritto: 06/10/2007 Locazione: MN
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Caro Worm sai xché il nemico era Valentino.....semplice xché tutti volevamo vedere il miglior pilota ITALIANO,su una moto ITALIANA che guardacaso é la preferita dai Ducatisti,inoltre molti di noi pensano che Stoner aveva vinto soprattutto xché s'era presentato con un mezzo che era troppo avanti rispetto le altre moto,nel 1^anno delle 800,mentre pensiamo che solo Valentino la possa domare indistintamente dalla capacità della motostessa (magari illudendoci,ma speriam di no).Poi sulle moto stradali x quanto riguarda l'affidabilità io dico...BISOGNA FARE I TAGLIANDI!!! e non fare solo gli sboroni comprando Ducati,sborsando molti quatrini e poi essere tirchi sulle manutenzioni.Oltre al fatto che come dice Roby,bisogna trovare meccanici capaci e non sbruffoni che promettono cose.... turche.....magari con centraline ecc.che servono (su strada) a fare i soldi dei venditori,subito,e poi dei meccanici a seguito di varie rotture! Io personalmente venerdì prox vado a vendere a malincuore il mio amato Multi1000 (granmoto) x prendere un 999s,questo xché ho voglia di +cv anche se sono stato fortunato xché,come ho detto in altri post,i concessionari Ducati si meritano x come trattano i clienti di fallire oggi,anche xché ormai i jap propongoni moto perfette in ciclistica,telai,motori super adrenalinici a prezzi comunque + vantaggiosi,anche se tutti li hanno ritoccati al rialzo x l'aumento della qualità che ormai si VEDE!
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Iscritto: 16/09/2010
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mi viene quasi da pensare che non sia Guzzi la moto italiana messa "peggio" in termini di manutenzione :D InsoliteProspettive
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Originariamente inviato da WormbikeHo messo la parola "affidabile" non perchè la Monster non lo sia (anche se richiede una cura maggiore di qualsiasi giapponese), ma perchè si tratta di una frase quasi standard, nelle richieste di consigli sulle moto. E poi, ovviamente, era uno specchietto per allodole. Messa lì la parola, anche decontestualizzata, ecco lì che saltano i pruriti. Meglio di un test psicologico! Non ho capito... Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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