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Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
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Originariamente inviato da pigsurfnero Ah però, molto interessante questo scritto Se mai un giorno potessi andare a correre lì me lo ripasso Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
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Iscritto: 11/11/2011
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Originariamente inviato da luca_bergDi solito un forum non è popolato da malati, guaritori e rompi[beep], ma da amici che si confrontano serenamente e senza spocchia. Di solito Concordo, pero'sono convinto che determinati personaggi dal vivo siano molto piu' tranquilli ed anonimi, sono in giro da troppi anni per non saperlo. Dal vivo con quel tipo di atteggiamento si rischia molto, non si sa mai chi si puo' incontrare, puo' darsi che si peschi "la luna nera" che pone fine al discorso (non solo motociclisticamente), la spocchia e la ganasseria non pagano mai e in genere nascondono disagi e fragilita'. Peccato : il personaggio in questione e' motoristicamente competente e potrebbe dare un contributo molto buono a questi forum.......citando Guccini e' evidente che a lui "piace non piacere"....contento lui contenti tutti.
" Se qualche volta vedi saltare dalla finestra un banchiere svizzero,salta dopo di lui. Di sicuro c'e' qualcosa da guadagnare."
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Iscritto: 23/09/2010 Locazione: transpadana
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Non me ne frega niente se anch’io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato. Ma sarebbe buona cosa non esagerare... chi è senza peccato...
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Iscritto: 11/11/2011
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Originariamente inviato da luca_bergNon me ne frega niente se anch’io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato.
Ma sarebbe buona cosa non esagerare... Bravo Luca, vedo che conosci bene il Cirano Gucciniano, basterebbe non esagerare, ma su questo dubito fortemente.....come vedi ho messo il simbolino del Titanic che se non sbaglio vuol dire "causa persa", ciao.
" Se qualche volta vedi saltare dalla finestra un banchiere svizzero,salta dopo di lui. Di sicuro c'e' qualcosa da guadagnare."
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Iscritto: 06/03/2018 Locazione: Provincia di Torino
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Originariamente inviato da ProieOriginariamente inviato da luca_bergNon me ne frega niente se anch’io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato. Ma sarebbe buona cosa non esagerare...
Bravo Luca, vedo che conosci bene il Cirano Gucciniano, basterebbe non esagerare, ma su questo dubito fortemente.....come vedi ho messo il simbolino del Titanic che se non sbaglio vuol dire "causa persa", ciao. Concordo in pieno con tutti e due, io non trovo di nessun senso iscriversi ad un forum e avere questo atteggiamento...Non lo capisco Non porta giovamenti a nessuno, e fa partire incazzature gratis Ma il mondo è bello perché è vario, no....
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Iscritto: 02/03/2010 Locazione: torreglia (pd)
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Originariamente inviato da lori.campa Bene!Ed allora buona strada e che il tuo prossimo post si intitoli "ho strusciato i piolini delle pedane in un tornantone in discesa con piena visibilita'"
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Iscritto: 04/11/2014 Locazione: MILANO
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Originariamente inviato da ProieOriginariamente inviato da FABIKE1971Originariamente inviato da ProieOriginariamente inviato da Tropp10HPOriginariamente inviato da paolo_53Quando qualche ragazzo chiede dei consigli sul modo di guidare mi sorge sempre una domanda: perchè se uno vuole imparare a sciare va dal maestro di sci, e così via per tennis, nuoto, sub e quasi tutti gli altri sport anche non pericolosi, mentre non c'è questa cultura nella guida motociclistica? La guida in moto è sicuramente più pericolosa degli sport che ho nominato, eppure anche i genitori non hanno la cultura di portare i propri figli ad imparare da un istruttore, ma sembra basti per tutti conseguire la patente e via. Personalmente ho sempre cercato di insegnare alle mie figlie la guida della moto fino al livello da me potuto, ed ad una in particolare che è l'unica veramente appassionata di moto quando ha conseguito la patente per guidare tutte le moto, come prima cosa le ho regalato un bel corso di guida. Personalmente consiglio sempre a chi deve imparare di andare da un bravo istruttore, che si impara meglio, in sicurezza, senza portarsi appresso errori propri o dell'amico che in buona fede ti fa strada. Mi allaccio a questo discorso per dire che sto cercando da tempo un buon corso di guida, ma la maggior parte sono o su pista, o su strada ma di diversi giorni. Un corso su strada di un giorno (a un prezzo onesto aggiungerei) è veramente difficile da trovare. Mi offro volontario, siccome mi piace come scrivi (con modestia e ironia) possiamo organizzare un giretto io e te , Marco mi conosce bene e se vuoi possiamo fare una giornata insieme, sono convinto che in un solo giorno impareresti molto,soprattutto in termini di approccio al mezzo, se non ho capito male Sabato 12 Maggio sarai presente al pranzo di Pomponesco e quindi (se ti va) potremo parlarne....mi auguro che tu non capisca male questo scritto che non ha alcuna vena di presunzione,ciao. Ciao A tutti, mi allaccio a questo messaggio di Proie ( i cui interventi leggo sempre con piacere ed attenzione ) e nel caso fosse disponibile mi aggregherei volentieri al "corso". Io di anni ne ho parecchi e nonostante i KM alle spalle sinceramente non ho ancora capito bene come fare i tornanti in modo fluido come vorrei. In base alla mia esperienza posso dirti che cambia moltissimo da moto a moto ( per assurdo i tornanti migliori li ho fatti con una GoldWing 1800 ma ho il forte sospetto che quella moto abbia al suo interno un piccolo diavoletto Giapponese che stabilizza e aiuta ), la Hornet avendo il manubrio alto invece che i semi manubri è sicuramente meglio di quelle con impostazione più sportiva. Non avere comunque fretta, il miglior consiglio che mi diede il mio meccanico ( che mi ha insegnato a guidare ) è stato: più piano vai all'inizio e più forte vai dopo, più piano entri nelle curve e più forte esci.
Caro Fabike 1971 ti ringrazio molto per la cortesia che usi nei miei confronti, poi voglio invitarti (se sei disponibile) Sabato 12 Maggio a Pomponesco dove facciamo un pranzo tra molti utenti di Moto.it (cosi' avro' il piacere di presentarteli)....per il giro piu' che volentieri,ci possiamo organizzare e vedrai che ci divertiremo, io sono sempre disponibile con le persone gentili ed educate,ciao. Caro Proie, ti ringrazio per l'invito, i pranzi dopo le moto ( o forse anche prima ) sono la mia passione… Purtroppo il sabato mi devo giostrare tra bambina, cane, moglie, suocera, spesa ecc. ecc. in più ho scoperto ieri che la batteria mi ha mollato miseramente quindi avrò bisogno di un po' di tempo per rimettere la moto in condizioni operative. Se ti va ti mando un messaggio privato, vedo che sei di Legnano e io lavoro a Cantalupo che dista pochi Km quindi magari riusciamo ad organizzarci per un caffè e poi in seguito l'agognato giro / training. Buona Giornata
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Iscritto: 06/03/2018 Locazione: Provincia di Torino
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Originariamente inviato da beciu Grande Beciu !!! speriamo dai
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da beciu ma allora dillo che non sei + un ragazzino e che il 125 è sparito da tempo. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 06/03/2018 Locazione: Provincia di Torino
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Quote:ma allora dillo che non sei + un ragazzino e che il 125 è sparito da tempo. Ok dopo questo messaggio si capisce tutto...
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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idem.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 06/03/2018 Locazione: Provincia di Torino
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Originariamente inviato da nicola66idem.
Bene allora che cavolo ci fai ancora qui a scrivere???
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Iscritto: 23/09/2010 Locazione: transpadana
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Iscritto: 26/09/2016
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Ciao Lori, Anche io, nonostante gli anni di moto, mi sento ancora un principiante. Devo dire che i commenti riguardo un bel corso di guida sono stati illuminanti. Stupidamente. Perché è una possibilità che abbiamo sotto il naso e nessuno la considera. Figurati. Nel tempo libero io insegno a ballare e sono il primo a sostenere che non si impara a ballare guardando video su youtube. È ovvio che vale lo stesso per guidare la moto. Quindi, riparerò di persona appena possibile :-) Tuttavia! Nonostante le premesse... (colpo di scena) Qualche anno fa ho migliorato il mio comportamento in strada dopo aver letto il libro "Il manuale della sicurezza in moto" di Claudio Angeletti, disponibile gratuitamente a questo indirizzo: http://www.motovespairpina.altervista.org/Sicurezzamoto.pdfIo ne ho ordinato una copia cartacea per onorare il lavoro. Chiaramente questo libro non ti renderà un pilota da competizione, ma a me ha dato alcune dritte molto utili (tra cui l'uso del controsterzo e dell'effetto giroscopico). Nello specifico, riguardo i tornanti, l'autore consiglia una tecnica utile per tutte le curve lente. Premessa: la moto gira come conseguenza della forma conica del profilo della ruota, e non perchè si sterza. Quindi è necessario piegare bene la moto per sterzare di più. A basse velocità, sotto i 30 all'ora, l'effetto giroscopico che da stabilità alla moto è sensibilmente ridotto. Anche la forza centrifuga è al minimo. Quindi fare un tornante lento buttando il corpo all'interno e il ginocchio a terra è difficile se non impossibile. Al contrario, Angeletti suggerisce di tenere il busto eretto e di lasciare piegare della moto sotto al pilota. Io, nella pratica, ho trovato utile rilassare ed inclinare il bacino (movimento alla "salsa"). Bacino e gambe guidano e seguono l'inclinazione della moto, mentre il busto sta eretto e rilassato dando stabilità alla moto. L'inclinazione della moto la controlli con la pressione sulle pedane e l'utilizzo dell'addominale trasverso per guidare l'inclinazione del bacino. In tal modo si riesce ad inclinare di più la moto e quindi diminuire il raggio di curvatura della traiettoria. Ripeto, questo vale per curve/tornanti a velocità molto ridotte, intorno ai 10-20 Km/h, con la seconda a bassi giri. Spero che il consiglio di sia utile. Ciao, Fabrizio P.S.: Accetto consigli per altri libri interessanti.
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da fnunnari1Ciao Lori,
Premessa: la moto gira come conseguenza della forma conica del profilo della ruota, e non perchè si sterza.
anche per quello. ma se il manubrio non lo giri la moto non svolta. ma fa come se non l'avessi scritto. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 06/03/2018 Locazione: Provincia di Torino
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Iscritto: 06/03/2018 Locazione: Provincia di Torino
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Originariamente inviato da fnunnari1Ciao Lori,
Anche io, nonostante gli anni di moto, mi sento ancora un principiante. Devo dire che i commenti riguardo un bel corso di guida sono stati illuminanti. Stupidamente. Perché è una possibilità che abbiamo sotto il naso e nessuno la considera. Figurati. Nel tempo libero io insegno a ballare e sono il primo a sostenere che non si impara a ballare guardando video su youtube. È ovvio che vale lo stesso per guidare la moto. Quindi, riparerò di persona appena possibile :-)
Tuttavia! Nonostante le premesse... (colpo di scena)
Qualche anno fa ho migliorato il mio comportamento in strada dopo aver letto il libro "Il manuale della sicurezza in moto" di Claudio Angeletti, disponibile gratuitamente a questo indirizzo: http://www.motovespairpina.altervista.org/Sicurezzamoto.pdf Io ne ho ordinato una copia cartacea per onorare il lavoro.
Chiaramente questo libro non ti renderà un pilota da competizione, ma a me ha dato alcune dritte molto utili (tra cui l'uso del controsterzo e dell'effetto giroscopico).
Nello specifico, riguardo i tornanti, l'autore consiglia una tecnica utile per tutte le curve lente. Premessa: la moto gira come conseguenza della forma conica del profilo della ruota, e non perchè si sterza. Quindi è necessario piegare bene la moto per sterzare di più. A basse velocità, sotto i 30 all'ora, l'effetto giroscopico che da stabilità alla moto è sensibilmente ridotto. Anche la forza centrifuga è al minimo. Quindi fare un tornante lento buttando il corpo all'interno e il ginocchio a terra è difficile se non impossibile. Al contrario, Angeletti suggerisce di tenere il busto eretto e di lasciare piegare della moto sotto al pilota. Io, nella pratica, ho trovato utile rilassare ed inclinare il bacino (movimento alla "salsa"). Bacino e gambe guidano e seguono l'inclinazione della moto, mentre il busto sta eretto e rilassato dando stabilità alla moto. L'inclinazione della moto la controlli con la pressione sulle pedane e l'utilizzo dell'addominale trasverso per guidare l'inclinazione del bacino. In tal modo si riesce ad inclinare di più la moto e quindi diminuire il raggio di curvatura della traiettoria.
Ripeto, questo vale per curve/tornanti a velocità molto ridotte, intorno ai 10-20 Km/h, con la seconda a bassi giri.
Spero che il consiglio di sia utile.
Ciao, Fabrizio
P.S.: Accetto consigli per altri libri interessanti.
Ciao Fabrizio, Ti ringrazio per i consigli e il link del libro che guarderò volentieri, stamattina ho fatto un bel giretto con un'amico più esperto di me ed ho messo in pratica i consigli che mi hanno dato molti amici più esperti e competenti. E confesso che va molto meglio, mi sento più sicuro e piano piano prendo sempre più confidenza con il mezzo; ho notato anche che mi serve tanto stare il più possibile in sella per migliorare il tutto nella sua comlessita' ma sono sulla strada giusta... Come Prossimo step vorrei fare un corso (visto già su internet uno interessante in Lombardia, in Piemonte non ho trovato nulla) che offre diversi livelli partendo dal principiante in singolo o massimo 2 persone. P.S: se avete luoghi da consigliarmi in Piemonte o vicinanze scriveteli pure così do' un'occhiata
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Iscritto: 19/04/2005 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da fnunnari1Ciao Lori, ............................................... Claudio Angeletti, disponibile gratuitamente a questo indirizzo: http://www.motovespairpina.altervista.org/Sicurezzamoto.pdfIo ne ho ordinato una copia cartacea per onorare il lavoro. Chiaramente questo libro non ti renderà un pilota da competizione, ma a me ha dato alcune dritte molto utili (tra cui l'uso del controsterzo e dell'effetto giroscopico). Spero che il consiglio di sia utile. Ciao, Fabrizio P.S.: Accetto consigli per altri libri interessanti. Ho iniziato a leggerlo e l'ho trovato interessante. Certe volte la malattia dell'esperienza ci fa dare troppe cose per scontate e ci impedisce di TRASFERIRE la nostra conoscenza. Penso che sia importante come dice in premessa il libro aumentare la cultura tecnica non lasciando tutto alla sola pratica. Penso che se potessi decidere io cambierei radicalmente i corsi pratici per il conseguimento della patente. Un consiglio a Lori. Adesso diventerai sempre più bravo e arriverai ad aumentare le tue sensazioni di sicurezza ma fai attenzione perchè la fase più pericolosa del motociclismo vissuto sulla strada è proprio quando ti senti sicuro. E' lì il momento di capire con saggezza ed intelligenza che il limite non è dato dalle tue capacità ma dalla strada stessa che nasconde tantissimi pericoli e variabili. E' in quella fase che dovrai imparare tutto da capo : ad andare piano Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !
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Iscritto: 06/03/2018 Locazione: Provincia di Torino
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Originariamente inviato da pigsurfneroOriginariamente inviato da fnunnari1Ciao Lori, ............................................... Claudio Angeletti, disponibile gratuitamente a questo indirizzo: http://www.motovespairpina.altervista.org/Sicurezzamoto.pdfIo ne ho ordinato una copia cartacea per onorare il lavoro. Chiaramente questo libro non ti renderà un pilota da competizione, ma a me ha dato alcune dritte molto utili (tra cui l'uso del controsterzo e dell'effetto giroscopico). Spero che il consiglio di sia utile. Ciao, Fabrizio P.S.: Accetto consigli per altri libri interessanti.
Ho iniziato a leggerlo e l'ho trovato interessante. Certe volte la malattia dell'esperienza ci fa dare troppe cose per scontate e ci impedisce di TRASFERIRE la nostra conoscenza. Penso che sia importante come dice in premessa il libro aumentare la cultura tecnica non lasciando tutto alla sola pratica. Penso che se potessi decidere io cambierei radicalmente i corsi pratici per il conseguimento della patente.
Un consiglio a Lori. Adesso diventerai sempre più bravo e arriverai ad aumentare le tue sensazioni di sicurezza ma fai attenzione perchè la fase più pericolosa del motociclismo vissuto sulla strada è proprio quando ti senti sicuro. E' lì il momento di capire con saggezza ed intelligenza che il limite non è dato dalle tue capacità ma dalla strada stessa che nasconde tantissimi pericoli e variabili. E' in quella fase che dovrai imparare tutto da capo : ad andare piano
È si in quel momento, quando si ha più esperienza e ci si sente sicuri, é il momento più pericoloso forse.. Ma si passa con calma, tranquillità e pazienza
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Iscritto: 04/07/2011
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Salve, aggiungo i miei 2c. Molti dei consigli che ho letto sono validi, costruttivi e condivisibili, parlo per esperienza personale. Parlando di corsi io ho fatto, propio per gestire meglio certe situazioni, sia il GSSS sia un corso in pista con Pedersoli.
Fai il GSSS. Subito. Adesso. Non pensarci neanche su! Quando padroneggi le tecniche che ti insegnano lì, e ci vogliono tempo e km, ti assicuro che la tua consapevolezza e guida sarà ad un livello che molti sognano. Punto. Tutto il resto sono rosicate di gente che parla di cose che non sa. Però devi voler capire, applicarti anche se certe cose ti sembrano strane, come in tutti i corsi.
Poi... Poi arrivi al limite, se ti piace guidare, anche di quelle tecniche. Che sono alti, mooooolto alti, fidati. Coi km reinterpreti il tutto, ti costruisci un tuo stile, che spesso dipende anche dalla moto che usi in quel momento. E arrivi al limite. Sulla strada. Che la tua bella è ancora lontana dal solo impensierirsi delle pieghe o delle frenate che fai.
Qui serve la pista. Per capire il tuo di limite.
E poi km, km, km, km. Col bello, con la pioggia, in montagna, in pallostrada... Il più possibile in compagnia, per imparare e divertirsi sempre di più :-)
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