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Ducati in alluminio? Opzioni · Visualizza
Ateforp
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 10:48:21



Iscritto: 06/07/2011
Originariamente inviato da Federico.Devoto
Originariamente inviato da Ateforp

secondo te si flette normalmente come se fosse perpendicolare....


Ti sto chiedendo di dirmi quale forza sta "normalmente" flettendo la forcella in rettilineo. Stiamo parlando di una flessione dovuta all'urto con un eventuale dosso?


come dici giustamente tu le sospensioni non si accorgono di essere in curva.... ma le ruote si!

in tutti i casi.... probabilmente sbagliandomi.... penso che una ruota (gomma/cerchio) che gira ad altissima velocità piegata a 45° non tende a restare a 45° ma a raddrizzarsi e a schizzare via verso la tangente della curva e di conseguenza la forcella lavora in modo innaturale per tenerla giù (più da un lato che dall'altro)... in un ipotetico dosso questa forza raggiunge un picco e normalmente in piega questa forza che tende a raddrizzare è presente e costante...

io ci vedo lo stesso principio che segue l'antico gioco del cerchio che gli davi una spinta e la sua rotazione lo teneva perfettamente dritto e andava avanti.... così una ruota da moto... quando gira velocemente in rettilineo tende a stare lì dove e in modo stabile.... se la inclini..... compare una forza che tende a farla tornare dritta... e che ovviamente una sospensione o una forcella devono contrastare

e ora forse ti dico una c...ata ma ritengo che la prova di quello che penso abbia a che fare col fatto che se pinziamo forte in curva senza far cadere la moto..... la moto schizza subito perpendicolare..... se le forcelle lavorassero in moto ottimale in curva come in rettilineo.... pinzando in curva le forcelle si comprimerebbero equamente e questo fenomeno non accadrebbe...

è come se tutte le volte che ho pinzato forte in curva oppure ho preso un tombino in curva senza cadere le forcelle mi avessero detto " senti... io fino a un certo punto in piega lavoro... ma oltre... per dare il massimo ho bisogno di essere dritta!!"

probabilmente quello che scrivo deriva da miei limiti di ragionamento fisici..... e ogni volta cerco sempre di capire un po' di più da te... grazie

anche io ti auguro di riuscire a contattare chi di dovere! se si può fare pubblicità a una trasmissione televisiva ti posso dare un imbeccata qui sul forum! otto si può??? he he he
Federico.Devoto
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 13:03:37


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da Ateforp
Originariamente inviato da Federico.Devoto
Originariamente inviato da Ateforp

secondo te si flette normalmente come se fosse perpendicolare....


Ti sto chiedendo di dirmi quale forza sta "normalmente" flettendo la forcella in rettilineo. Stiamo parlando di una flessione dovuta all'urto con un eventuale dosso?


come dici giustamente tu le sospensioni non si accorgono di essere in curva.... ma le ruote si!

in tutti i casi.... probabilmente sbagliandomi.... penso che una ruota (gomma/cerchio) che gira ad altissima velocità piegata a 45° non tende a restare a 45° ma a raddrizzarsi e a schizzare via verso la tangente della curva e di conseguenza la forcella lavora in modo innaturale per tenerla giù (più da un lato che dall'altro)... in un ipotetico dosso questa forza raggiunge un picco e normalmente in piega questa forza che tende a raddrizzare è presente e costante...

io ci vedo lo stesso principio che segue l'antico gioco del cerchio che gli davi una spinta e la sua rotazione lo teneva perfettamente dritto e andava avanti.... così una ruota da moto... quando gira velocemente in rettilineo tende a stare lì dove e in modo stabile.... se la inclini..... compare una forza che tende a farla tornare dritta... e che ovviamente una sospensione o una forcella devono contrastare

e ora forse ti dico una c...ata ma ritengo che la prova di quello che penso abbia a che fare col fatto che se pinziamo forte in curva senza far cadere la moto..... la moto schizza subito perpendicolare..... se le forcelle lavorassero in moto ottimale in curva come in rettilineo.... pinzando in curva le forcelle si comprimerebbero equamente e questo fenomeno non accadrebbe...

è come se tutte le volte che ho pinzato forte in curva oppure ho preso un tombino in curva senza cadere le forcelle mi avessero detto " senti... io fino a un certo punto in piega lavoro... ma oltre... per dare il massimo ho bisogno di essere dritta!!"

probabilmente quello che scrivo deriva da miei limiti di ragionamento fisici..... e ogni volta cerco sempre di capire un po' di più da te... grazie

anche io ti auguro di riuscire a contattare chi di dovere! se si può fare pubblicità a una trasmissione televisiva ti posso dare un imbeccata qui sul forum! otto si può??? he he he


No, la ragione è un'altra, ed è semplicissima: in un sistema accelerato qual è la nostra moto in curva, se introduciamo una nuova accelerazione verso avanti (così noi vediamo dalla nostra sella l'azione dei freni, e difatti scivoliamo verso avanti) questa forza si svilupperà secondo la direzione tangente alla curva. Di conseguenza, rispetto al sistema-moto in rotazione, esisterà una componente agente sul baricentro che tirerà verso l'esterno, raddrizzandoci istantaneamente la moto.
Per l'altra faccenda, se una ruota si inclina su un lato, le forze giroscopiche tendono a farla sterzare verso lo stesso lato. E la ruota finisce per compiere un cerchio, comportandosi più o meno come una trottola.
Ultima cosa, il dosso. Non abbiamo ancora parlato delle reazioni d'urto della ruota sul dosso. L'urto genera una forza di rimbalzo che agisce normalmente al piano di contatto, come qualunque buon giocatore di biliardo sa bene. La casistica è ampia, ma una cosa la possiamo dire: la maggior parte delle volte esisterà una componente trasversale alla moto, diretta verso l'esterno, e che è l'unica diretta responsabile di quella torsione che hai visto sulla moto di Lorenzo. Più la riduciamo, meglio sarà: perchè a quella torsione corrisponde uno slittamento laterale della gomma, cioè una perdita parziale di aderenza. Una gomma che non segue più la famosa linea del taglio è una gomma che sta andando in deriva.

PS: lasciamo stare Otto, ha senz'altro da fare abbastanza per conto suo. E il suo compito è quello di moderare il forum. Non chiediamogli di fare cose che non gli competono: diversamente, farebbe bene Valentino a pretendere di disegnare il telaio, o no?

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Federico.Devoto
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 14:05:18


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da ermes_85
Federico, la nuova panigale che tu sappia, è esente da sto problema?


Ho appena dato un'occhiata alla Panigale. Bel motorazzo. Più compatto, corsa corta (e volantini piccoli), cambio sovrapposto e motore portante. Quindi forcellone più lungo, quello è l'unico elemento che potrebbe torcere. Ma non ho dubbi che sarà tutto ineccepibile. Ho perfino letto che qualcuno si preoccupa che abbiano compensato il baricentro più alto del nuovo motore. Ma se la moto è leggera in assoluto, potrà essere un vantaggio. Mi spiace solo per due dettagli: frizione in bagno d'olio (a me garba assai l'innesto rude e maschio) e il cambio non estraibile (peraltro complicato, col motore portante). Vabbè.

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
ermes_85
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 15:24:04



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
Originariamente inviato da Federico.Devoto
farebbe bene Valentino a pretendere di disegnare il telaio, o no?


confuso Scusami ma questa non l'ho capita.

Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
ermes_85
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 15:26:55



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
Originariamente inviato da Federico.Devoto
Originariamente inviato da ermes_85
Federico, la nuova panigale che tu sappia, è esente da sto problema?


Ho appena dato un'occhiata alla Panigale. Bel motorazzo. Più compatto, corsa corta (e volantini piccoli), cambio sovrapposto e motore portante. Quindi forcellone più lungo, quello è l'unico elemento che potrebbe torcere. Ma non ho dubbi che sarà tutto ineccepibile. Ho perfino letto che qualcuno si preoccupa che abbiano compensato il baricentro più alto del nuovo motore. Ma se la moto è leggera in assoluto, potrà essere un vantaggio. Mi spiace solo per due dettagli: frizione in bagno d'olio (a me garba assai l'innesto rude e maschio) e il cambio non estraibile (peraltro complicato, col motore portante). Vabbè.


Secondo te sarà migliore dell'attuale 1198?

Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
Federico.Devoto
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 15:38:08


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da ermes_85
Originariamente inviato da Federico.Devoto
farebbe bene Valentino a pretendere di disegnare il telaio, o no?


confuso Scusami ma questa non l'ho capita.


Vuol dire che il tecnico deve progettare, il pilota aprire il gas, il moderatore deve moderare e gli utenti non devono rompere. In sintesi, eh? Ascolta che c'ho 'n segreto da dirti

In latino "sutor ne ultra crepidam", in milanese "ofelè, fa el to mestè..." . Il nostro mestiere qui dentro è confrontarci.

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Federico.Devoto
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 15:42:55


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da ermes_85
Secondo te sarà migliore dell'attuale 1198?


Sì. Ma solo la pista può dare conferme o evidenziare problemi.

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
ssche
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 16:18:04


Iscritto: 26/11/2010
Originariamente inviato da Federico.Devoto
Originariamente inviato da ssche
Quando il telaio anteriore tende a flettersi per seguire la curva, aiutando la moto a girare...


Ecco, è questa la frase che contesto e che lascia intendere che sia cosa risaputa che per seguire meglio la curva il telaio debba flettersi in qualche modo. Il fatto che le moto che curvano meglio abbiano un telaio più flessibile non autorizza nessuno a stabilire un rapporto causa-effetto tra queste due cose, per la semplice ragione che il sillogismo non ha alcuna validità fisica o matematica. Anzi, la fisica afferma il rovescio, e la storia lo dimostra al di là degli episodi e delle incertezze che via via son state affrontate e superate negli anni. C'era perfino chi disse a suo tempo che era fisicamente impossibile superare i 45 gradi. Forse per un fatto estetico, forse per una sorta di apparente buon senso dettato dalla simmetria (che per molte cose in fisica assume la sua importanza, sia chiaro), sta di fatto che non c'era alcuna ragione solida nè meccanica nè matematica che lo escludesse a priori. Ma al comune sentire pareva semplicemente logico e naturale. Oggi ci ridiamo: ma cerchiamo di non fare gli stessi errori, eh?
Per quanto mi riguarda affermo tranquillamente che più un telaio è rigido, più la moto potrà curvare veloce. Con l'unico limite che un telaio sempre più perfetto evidenzierà in modo sempre maggiore le imperfezioni di tutto il resto, forcella innanzi tutto. E saranno quelli i limiti del futuro, le sospensioni. Esattamente come in passato, ora che ci penso. In altre parole, fermo restando il contorno, il telaio sempre più rigido porterà a miglioramenti sempre più piccoli (ma sempre miglioramenti, sia chiaro) perchè le forcelle così come son concepite mostreranno sempre più chiaramente i propri limiti. Ma tutto questo non spiega la pesantezza della Ducati nel cambiare traiettoria. La prova del nove l'abbiamo fatta a Jerez, col telaio flessibile in alluminio a doppio trave che stava dietro ai tempi della 800 Honda nonostante fosse 1000. Ma anche a Motegi, dove hanno ottenuto un miglioramento per tutto il weekend - fino alla caduta, si capisce - lavorando finalmente sul baricentro per quanto possibile, e cioè ancora poco rispetto a tutti gli altri. Ma già si migliorava.
Adesso, in conformità con la storia e la fisica, prova per un momento - anche se la cosa non ti convince, ti chiedo di farlo come pura ipotesi - ad assumere che la flessibilità del telaio non faccia andare le moto più veloci e spingiti col ragionamento alle conclusioni estreme. Prova ad analizzare tutto il resto. Valuta le differenze con le altre moto e vedi se quelle differenze hanno ripercussioni fisicamente dimostrabili sul comportamento della moto. Te lo chiedo perchè io a suo tempo ho fatto esattamente il rovescio: ho provato ad ignorare le differenze indotte dal baricentro e mi son concentrato a calcolare gli effetti, a parità di tutto, di un telaio più flessibile. Sai dove mi son ritrovato? Sulla Ducati del Capirex e di Gibernau, che era pesante come l'attuale nelle variazioni di piega (a parte i volani, lì abbiam solo peggiorato le cose nell'ultimo anno), aveva poco grip, si sollevava poco e galleggiava nulla al retrotreno. Si comportava cioè come quella attuale, con la sola differenza che si dimenava come un'odalisca; e il povero Capirex, che si sbatteva di qua e di là mettendoci una forza sovrumana e guidando non certo in punta di manubri, pareva lì lì per cascare da un momento all'altro. Il telaio era un più flessibile traliccio, e il baricentro era suppergiù come l'attuale: troppo basso.

brindisi www.telaio.splinder.com brindisi



Ciao , non sono sparito e non mi sono dimenticato, sto solo cercando a destra e manca per poterti rispondere con cognizione di causa e sino ad ora, mi duole ammetterlo, ma da tutte le parti si parla di telai che flettono, telai che torcono, ma non ho ancora trovato (probabilmente perchè a sto punto hai ragione, ma mi riservo qualche tempo per proseguire la ricerca) nulla che parli del (a sto punto aggiungo "presunto") aiuto del telaio nelle curve. Mi sa che devo cominciare a variare il punto di vista, se prima partivo dal presupposto che (solo nelle curve sia chiaro) un telaio aiutasse la moto a girare, adesso provo a partire dall'opposto, in curva il tealio flette, cosa può provocare? Vedrò se riuscirò a dare una risposta anche se la vedo dura, non essendo io un ingegnere. Ho trovato una ricerca molto dettagliata fatta dall'università di Padova, dove si cerca sperimentalmente il miglior settaggio nelle moto da competizione proprio in curva, ma anche li, si parla di tutto, Pneumatici, forcella anteriore e forcellone posteriore, rapporti e chi più ne ha..., fuorchè delle problematiche date dalla torsione del telaio.

Da quella relazione ho chiaramente capito che non ho alcuna possibilità, in base alle mie conoscenze di fisica, di proporre alcun modello su cui si possa fare una seria valutazione, troppe le variabili in gioco.

Alla prossima su questo argomento.

Grandissimo Vale Grandissimo Hayden
------------Grandissima Ducati-----------

------------Grandissima Ducati-----------
ssche
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 16:28:52


Iscritto: 26/11/2010
Originariamente inviato da Federico.Devoto
Originariamente inviato da Ateforp
il problema è... e penso lo sia anche per gli ingegneri... se la flessibilità del telaio rappresenti o meno un bene per la percorrenza in curva... e ipotizzando un telaio rigidissimo.... se le sospensioni possano farsi carico interamente di mitigare le asperità del terreno e tutto quanto c'è di "non previsto" mentre si è in piega.


A questo ho risposto qui sopra, Capirex più che ad un Gran Premio pareva partecipare a un rodeo...

Originariamente inviato da Ateforp
in conclusione... penso che la soluzione migliore sia un telaio perimetrale inquanto rossi e burgess ci lavorano da una carriera... ed è con quello che sono arrivate le glorie per entrambi...

se ducati assume il violinista più bravo di tutti i tempi non può fargli suonare il contrabasso.... daccordo che le note sono le stesse..... ma.................................gira


Il telaio perimetrale risolverà qualcosa ma solo perchè permetterà un diverso layout dell'intera moto, con pesi e centraggi differenti. E su una moto ben bilanciata torneranno ad essere apprezzabili anche le regolazioni di fino di Rossi e Burgess. Per il momento è inutile parlare di pagliuzze quando c'è di mezzo la trave. Ma otterrebbero gli stessi risultati (perfino migliori, e Silverstone lo dimostra) anche col motore portante se i centraggi fossero corretti. Il guaio sarà che magari con diverso telaio, e diversi centraggi, ogni risultato positivo verrà attribuito al telaio piuttosto che al centraggio, convincendo se stessi e gli altri di aver capito il problema. E non è un bene per il futuro, lo scrivevo già il 24 settembre. Poi l'ultima tua frase è un capolavoro, ti dò ragione in pieno: ma ci son colpe da entrambe le parti. Valentino, quando pensa di dettare soluzioni a problemi di cui non ha capito l'origine "ma siccome gli altri son così, allora è quello di sicuro", e la Ducati quando paga un pilota e crede di aver assunto un deus ex machina che per divinazione sappia individuare e risolvere senza neppure calcolarle le magagne di un progetto nato dalla semplice vestizione di un motore sviluppato senza tenere conto delle esigenze ciclistiche . Occorre una riflessione, non un divorzio. Perchè lì dentro, cantonate a parte chè quelle posson capitare a chiunque, sono i migliori del mondo. Devono solo recuperare lucidità e riprendersi dal caos diagnostico. Ci arriveranno, e vinceremo di nuovo il mondiale con Rossi.


Vorrei solo rivedere la frase:
"se ducati assume il violinista più bravo di tutti i tempi non può fargli suonare il contrabasso.... daccordo che le note sono le stesse..... ma"
E' più forma che sostanza, non è un cambio di strumento, ma un cambio di "marca" dello stesso strumento. Telaio, rigido o meno che sia, sempre telaio è. Scusate la disquisizione.

Grandissimo Vale Grandissimo Hayden
------------Grandissima Ducati-----------

------------Grandissima Ducati-----------
Federico.Devoto
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 16:37:33


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da ssche

Vorrei solo rivedere la frase:
"se ducati assume il violinista più bravo di tutti i tempi non può fargli suonare il contrabasso.... daccordo che le note sono le stesse..... ma"
E' più forma che sostanza, non è un cambio di strumento, ma un cambio di "marca" dello stesso strumento. Telaio, rigido o meno che sia, sempre telaio è. Scusate la disquisizione.

Grandissimo Vale Grandissimo Hayden
------------Grandissima Ducati-----------


Ah...io l'avevo capita così: "se in un team assumi il miglior pilota, non puoi pretendere che faccia anche il progettista. Sempre di moto si parla, ma...". Poi magari ho sbagliato io ad interpretare, ce lo può dire solo Ateforp ciao

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Federico.Devoto
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 16:38:50


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da ssche


Alla prossima su questo argomento.

Grandissimo Vale Grandissimo Hayden
------------Grandissima Ducati-----------


Certo, ci conto. La birra da soli non ha lo stesso gusto brindisi

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
ssche
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 16:52:59


Iscritto: 26/11/2010
Originariamente inviato da ermes_85
Mi manca l'ultima risp di federico, e poi ho letto tutto... cmq Federico, mi hai quasi convinto, l'unica cosa che mi chiedo è: com'è possibile che un ingegner come preziosi, soprannominato il genio, che ha inventato una soluzione così innovativa (anche se ci avevano già provato) nel provarle tutte, prima di abbandonare il suo progetto, non abbia ancora capito che la soluzione sta nel baricentro? Se fosse vero avrebbe dell'incredibile. NO?


Provo anch'io a darti la mia versione, benchè ancora non sia troppo convinto che il problema sia escluvivamente il baricantro troppo basso.

Ferme restando le notevoli doti di Preziosi, adottando il motore portante, era palese che risultasse poi molto complicato spostarlo, ma questo problema è stato risolto (almeno sulla carta) posizionandolo dove, i loro calcoli, lo ritenevano più compatibile. Questo non vuole dire che la teoria sia sbagliata e che Preziosi non ci capisca, ma sta solo ad indicare che, tra teoria e pratica, c'è sempre qualcosa che non collima alla perfezione. Ogni volta che vedo discrepanze tra teoria e pratica, mi viene sempre in mente il funzionamento del telavisore (parlo dei vecchi a tubo catodico), che per farlo funzionare al meglio, si rendeva sempre necessario inserire delle resistenze per un perfetto indirizzo del fascio di elettroni del tubo.

Grandissimo Vale Grandissimo Hayden
------------Grandissima Ducati-----------

------------Grandissima Ducati-----------
Federico.Devoto
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 17:15:25


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da ssche
Originariamente inviato da ermes_85
Mi manca l'ultima risp di federico, e poi ho letto tutto... cmq Federico, mi hai quasi convinto, l'unica cosa che mi chiedo è: com'è possibile che un ingegner come preziosi, soprannominato il genio, che ha inventato una soluzione così innovativa (anche se ci avevano già provato) nel provarle tutte, prima di abbandonare il suo progetto, non abbia ancora capito che la soluzione sta nel baricentro? Se fosse vero avrebbe dell'incredibile. NO?


Provo anch'io a darti la mia versione, benchè ancora non sia troppo convinto che il problema sia escluvivamente il baricantro troppo basso.

Ferme restando le notevoli doti di Preziosi, adottando il motore portante, era palese che risultasse poi molto complicato spostarlo, ma questo problema è stato risolto (almeno sulla carta) posizionandolo dove, i loro calcoli, lo ritenevano più compatibile. Questo non vuole dire che la teoria sia sbagliata e che Preziosi non ci capisca, ma sta solo ad indicare che, tra teoria e pratica, c'è sempre qualcosa che non collima alla perfezione. Ogni volta che vedo discrepanze tra teoria e pratica, mi viene sempre in mente il funzionamento del telavisore (parlo dei vecchi a tubo catodico), che per farlo funzionare al meglio, si rendeva sempre necessario inserire delle resistenze per un perfetto indirizzo del fascio di elettroni del tubo.

Grandissimo Vale Grandissimo Hayden
------------Grandissima Ducati-----------



Perfetto Applause I problemi vanno risolti partendo dal più grave. Una volta era il telaio, e abbiam rischiato di vincere comunque un mondiale. Risolto quello, è il baricentro: ma intanto un mondiale l'abbiam messo in cascina. La prossima moto sarà un osso duro per tutti. E ci arriveremo con la nostra testa, non "copiando senza aver capito". C'è una bella differenza: e in questo sta proprio lo spirito Ducati, la genialità nel voler capire a prescindere da ciò che gli altri realizzano. Poi anche la prossima avrà i suoi problemi, ma sempre più marginali. Mentre il vantaggio di aver saputo innovare col motore strutturale diventerà sempre più evidente. Non vedo affatto buio, in tutto questo.

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Ateforp
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 22:24:14



Iscritto: 06/07/2011
he he he no a tutti e due!!!!!

quella del violinista significa: hai assunto il pilota più titolato al mondo... ha raggiunto i suoi traguardi utilizzando una moto che in curva rispetto alla ducati è "un bisturi".... non dico comperare una yamaha e metterci le carene rosse... ma per fare fruttare l'investimento rossi gli va dato qualcosa di simile a quello che gli ha fatto vincere i 9 titoli.... una moto che faccia fruttare l'esperienza sua e di burgess nella messa a punto e nella guida
Federico.Devoto
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 22:38:39


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da Ateforp
he he he no a tutti e due!!!!!

quella del violinista significa: hai assunto il pilota più titolato al mondo... ha raggiunto i suoi traguardi utilizzando una moto che in curva rispetto alla ducati è "un bisturi".... non dico comperare una yamaha e metterci le carene rosse... ma per fare fruttare l'investimento rossi gli va dato qualcosa di simile a quello che gli ha fatto vincere i 9 titoli.... una moto che faccia fruttare l'esperienza sua e di burgess nella messa a punto e nella guida


Allora ha ragione ssche, l'aveva capita giusta.

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Ateforp
Inviato: giovedì 13 ottobre 2011 23:01:13



Iscritto: 06/07/2011
Quote:
Per l'altra faccenda, se una ruota si inclina su un lato, le forze giroscopiche tendono a farla sterzare verso lo stesso lato. E la ruota finisce per compiere un cerchio, comportandosi più o meno come una trottola.
quindi ipotizzando una ruota che gira da sola sull'asfalto a 120 km/h inclinata di 45 gradi......

io penso che le forze giroscopiche la facciano drizzare immediatamente perpendicolare all'asfato.... almeno finche la rotazione e la velocità non diminuiscono... a quel punto si inclina e inizia a disegnare dei cerchi.... come dici tu

secondo te invece.... una ruota in quelle condizioni.... resta sui 45°....o comunque incrementa ancora l'angolo di curva...

mi sa che il mio limite di concezione fisica è questo.... siamo in disaccordo su questo boh
Federico.Devoto
Inviato: venerdì 14 ottobre 2011 00:09:00


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da Ateforp
Quote:
Per l'altra faccenda, se una ruota si inclina su un lato, le forze giroscopiche tendono a farla sterzare verso lo stesso lato. E la ruota finisce per compiere un cerchio, comportandosi più o meno come una trottola.
quindi ipotizzando una ruota che gira da sola sull'asfalto a 120 km/h inclinata di 45 gradi......

io penso che le forze giroscopiche la facciano drizzare immediatamente perpendicolare all'asfato.... almeno finche la rotazione e la velocità non diminuiscono... a quel punto si inclina e inizia a disegnare dei cerchi.... come dici tu

secondo te invece.... una ruota in quelle condizioni.... resta sui 45°....o comunque incrementa ancora l'angolo di curva...

mi sa che il mio limite di concezione fisica è questo.... siamo in disaccordo su questo boh


Pardon, ho crashato sul più bello...
Spiego un momento come funziona il giroscopio: se nessuno lo tocca, mantiene indefinitamente il suo piano di rotazione. Ma se applichiamo una forza per spostarne l'asse, reagisce resistendo (quindi tentando di mantenere la stessa inclinazione) ma ruotando il proprio asse sul piano normale alla forza applicata (precessione). In pratica, se la ruota cammina dritta ma a 45 gradi è soggetta ad una forza peso che tenderebbe a farla inclinare di più, ma non ci riesce: l'effetto di reazione giroscopica farà invece sterzare la ruota verso il lato su cui è inclinata. Se la velocità resta la stessa, la ruota resterà inclinata a 45 gradi mentre percorre una traiettoria perfettamente circolare. La forza verticale (peso, nel nostro caso) non riesce a variarne l'inclinazione, ma finchè è applicata la fa sterzare. La ruota che fa i cerchi sarà quindi soggetta alla forza centrifuga che, sommandosi alla forza peso, genererà una risultante continuamente in asse con la ruota (45 gradi, nella nostra supposizione) e il sistema è bilanciato. Quindi la ruota che fa i cerchi non cade finchè non perde velocità. Le moto stanno in piedi per questo. E anche certi treni... capito?

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
Ateforp
Inviato: venerdì 14 ottobre 2011 08:33:14



Iscritto: 06/07/2011
diciamo che per ora devo riflettere su questo punto.... è da li che partono tutte le mie disquisizioni.... dal fatto che un sistema bilanciato per te.... per mè non lo è....

grazie di avermi fatto da tutor cepu federico he he he
ermes_85
Inviato: venerdì 14 ottobre 2011 12:07:48



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
E' la prima volta che Rossi parla di chatering (spero di aver scritto giusto) con la ducati, mi sa che ci avevi visto giusto, che l'alluminio, peggiora l'attuale progetto... cmq non ci sono miglioramenti, e si che settimana scorsa si pensava fossero stati fatti passi in avanti.

Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
Federico.Devoto
Inviato: venerdì 14 ottobre 2011 12:58:15


Iscritto: 21/09/2011
Originariamente inviato da ermes_85
E' la prima volta che Rossi parla di chatering (spero di aver scritto giusto) con la ducati, mi sa che ci avevi visto giusto, che l'alluminio, peggiora l'attuale progetto... cmq non ci sono miglioramenti, e si che settimana scorsa si pensava fossero stati fatti passi in avanti.


Mi autoquoto: un telaio rigido obbliga la sospensione a lavorare. Hanno voluto l'alluminio? Ecco qua, adesso hanno sempre problemi di grip ma Rossi ha pure il chatering. E per risolverlo, devono rivedere la forcella che fino a ieri era a posto. Bel lavoro mah

Ho letto che la moto "ha lo stesso setup di Motegi", quindi non sanno spiegarsi il problema. Secondo me qui si sconfina nella superstizione e nell'esoterismo: che significa, abbiamo lo stesso setup? Ma allora vi siete ricordati di indossare pure le stesse mutande, magari al rovescio che porta bene? Ogni pista richiede una diversa altezza del baricentro per compensare la variazione di grip dell'asfalto diverso, anche a parità di gomma.
Due parole sul settaggio: disattivi l'elettronica, prendi la moto in rettilineo e vedi fin dove puoi frenare senza perdere l'anteriore: se la moto perde l'anteriore in fretta, senza sollevarsi granchè, il baricentro va alzato. E va alzato fino a che la moto, in piena frenata, non tende a ribaltarsi. E questa prova la devi fare con gomme da gara, meglio se usate, e serbatoio vuoto. Stesso discorso per il retrotreno, spostando il baricentro sulla linea ideale che passa per il baricentro già ottenuto e per il punto di contatto della ruota anteriore a forcella compressa, finchè la moto non tende a sollevarsi troppo. E l'altezza del baricentro ben difficilmente sarà quella della pista precedente, a meno che non abbiano lo stesso asfalto e la stessa temperatura. L'intervento dell'elettronica poi avviene di conseguenza. Gli unici setup che vale la pena trascinarsi da pista a pista sono gli smorzamenti degli ammortizzatori e l'inclinazione del cannotto. Ma pure quelli, una volta stabilita l'altezza del baricentro e tempo permettendo, si prova ad adeguarli alla ricerca di soluzioni più specifiche. Secondo me, eh?

Da tutto questo possiamo evincere solo una cosa: a Motegi l'asfalto aveva un ottimo grip, e senza alzar troppo il baricentro la moto già era più equilibrata. Probabilmente a Motegi il giusto assetto rientrava nel range delle possibili regolazioni di quota.

Non mi interessa aver ragione a tutti i costi, ma ragionare a tutti i costi
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