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Iscritto: 17/10/2011 Locazione: Milano
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Oggi sul corriere ho letto un articolo ed ho scorso le foto di 5 amici americani che dal 1982 ad oggi, ogni 5 anni, si ritraggono in foto nella medesima posizione: http://www.corriere.it/esteri/12_luglio_27/usa-cinque-amici-foto-trenta-anni-distanza-burchia_d567a656-d7dd-11e1-8002-9a53ae83214f.shtml E' una notizia che all'inizio ha suscitato la mia curiosità ma nulla più. Ho iniziato a confrontare facce, capelli, mani, vestiti e altri dettagli giusto per vedere come questi elementi erano cambiati nel corso degli anni ed ho archiviato il tutto nel mio cervello alla sezione "notizie curiose". Nel rivedere le foto dopo un paio d'ore, inspiegabilmente, il mio cervello ha innescato una serie di rflessioni. Anzitutto è sorprendente che un'amicizia duri, ma soprattutto che PERMANGA nel tempo per 30 anni. I soggetti non si sono RIVISTI dopo 30 anni e hanno riscattato la foto che fecero da adolescenti: si sono rivisti ogni 5 anni, a cadenze regolari (metti anche una volta 6 anni dopo e la successiva a 4 anni di distanza, ma comunque regolarmente). Poi, ammesso che un'amicizia duri e permanga 30 anni, è straordinario che questo succeda tra 5 individui, non tra 2 o 3! Infine, posto che un'amicizia duri e permanga 30 anni tra 5 individui, è ancora più straordinario che i soggetti abbiano ancora lo spirito, la voglia e la fantasia ma soprattutto trovino ancora il tempo di organizzarsi per incontrarsi nello stesso posto e mettersi in posa come da ragazzi e questo regolarmente, ogni 5 anni! Immaginate in Italia come sarebbe? Uno lavora a Milano, l'altro si è trasferito a Torino e vorebbe raggiungere gli altri però..."sai, mia moglie, le avevo promesso di andare all'outlet, no il mese prossimo non posso, sono in ferie". E' ancora grazie se gli "amici" che abbiamo oggi si ricordano di te a Natale anche se tutto è sempre filato liscio con loro e ammesso pure che non ci siano stati litigi o incomprensioni. Tutto questo mi fa pensare che gli americani - non tutti ovviamente e non sempre - popolo "giovane" a cui noi con la nostra cultura millenaria dovremmo insegnare loro come stare al mondo, ci offrono IN ALCUNI CASI straordinari esempi di profonda amicizia e di socialità che in Italia io faccio fatica a trovare ai giorni nostri.
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Iscritto: 22/11/2001 Locazione: MI
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Originariamente inviato da Urban_CowboyOggi sul corriere ho letto un articolo ed ho scorso le foto di 5 amici americani che dal 1982 ad oggi, ogni 5 anni, si ritraggono in foto nella medesima posizione:
http://www.corriere.it/esteri/12_luglio_27/usa-cinque-amici-foto-trenta-anni-distanza-burchia_d567a656-d7dd-11e1-8002-9a53ae83214f.shtml
E' una notizia che all'inizio ha suscitato la mia curiosità ma nulla più. Ho iniziato a confrontare facce, capelli, mani, vestiti e altri dettagli giusto per vedere come questi elementi erano cambiati nel corso degli anni ed ho archiviato il tutto nel mio cervello alla sezione "notizie curiose".
Nel rivedere le foto dopo un paio d'ore, inspiegabilmente, il mio cervello ha innescato una serie di rflessioni.
Anzitutto è sorprendente che un'amicizia duri, ma soprattutto che PERMANGA nel tempo per 30 anni. I soggetti non si sono RIVISTI dopo 30 anni e hanno riscattato la foto che fecero da adolescenti: si sono rivisti ogni 5 anni, a cadenze regolari (metti anche una volta 6 anni dopo e la successiva a 4 anni di distanza, ma comunque regolarmente).
Poi, ammesso che un'amicizia duri e permanga 30 anni, è straordinario che questo succeda tra 5 individui, non tra 2 o 3!
Infine, posto che un'amicizia duri e permanga 30 anni tra 5 individui, è ancora più straordinario che i soggetti abbiano ancora lo spirito, la voglia e la fantasia ma soprattutto trovino ancora il tempo di organizzarsi per incontrarsi nello stesso posto e mettersi in posa come da ragazzi e questo regolarmente, ogni 5 anni! Immaginate in Italia come sarebbe? Uno lavora a Milano, l'altro si è trasferito a Torino e vorebbe raggiungere gli altri però..."sai, mia moglie, le avevo promesso di andare all'outlet, no il mese prossimo non posso, sono in ferie".
E' ancora grazie se gli "amici" che abbiamo oggi si ricordano di te a Natale anche se tutto è sempre filato liscio con loro e ammesso pure che non ci siano stati litigi o incomprensioni.
Tutto questo mi fa pensare che gli americani - non tutti ovviamente e non sempre - popolo "giovane" a cui noi con la nostra cultura millenaria dovremmo insegnare loro come stare al mondo, ci offrono IN ALCUNI CASI straordinari esempi di profonda amicizia e di socialità che in Italia io faccio fatica a trovare ai giorni nostri.
Sai che ho pensato le stesse cose?
Neapolitan power - Anima terrona
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Riflessione interessante e conclusioni condivisibili. Però, a parte l'eventuale amicizia, può anche essere che sia proprio l'idea della foto a far si che queste cinque persone si reincontrino. In questo caso, i rapporti tra loro sono secondari, rispetto al fine ultimo, legato ad una idea che li lega da trent'anni: fermare il tempo dentro loro stessi mentre l'immagine conferma che il tempo passa. Ecco, forse anche in questo c'è un che di positivo. Un'idea, sia pur banale, viene portata avanti con pervicacia, diventando un evento importante per la vita di questi uomini. Il fatto che noi ne stiamo a parlare, del resto, conferma che, in realtà, tanto banale non è...
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 02/01/2005 Locazione: MI - PC
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Nulla di stupefacente, credimi, almeno per un 65enne come il sottoscritto. L'amico da piu' lunga data, poi, e' un compagno delle elementar, GIulio, che mi fu anche testimone di nozze. Ora ci vediamo raramente poiche' entrambi siamo pochissimo a Milano - lui nel Chianti, io nel piacentino, ma......telefono, internet, FB aiutano. Bella cmq la tua riflessione. Sai, noi vecchietti tendiamo a considerare i giovani molto freddi, ma in realta' rapporti individuali dimostrano esattamente il contrario. Quanto agli americani ed agli anglosassoni in generale le mie esperienze in viaggio sono del tutto negative: amiconi, baci, abbracci, my friend di qui e di la...e tutto fisceli, mai ricevuto risposte alle email. Ora lo so e faccio come loro.
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Iscritto: 17/10/2011 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da solaNulla di stupefacente, credimi, almeno per un 65enne come il sottoscritto. L'amico da piu' lunga data, poi, e' un compagno delle elementar, GIulio, che mi fu anche testimone di nozze. Ora ci vediamo raramente poiche' entrambi siamo pochissimo a Milano - lui nel Chianti, io nel piacentino, ma......telefono, internet, FB aiutano.
E' bello leggere dei casi in controtendenza rispetto al sentire comune ma, per quanto mi riguarda non ho dei legami così forti da immaginare che questi perdurino negli anni con la tenacia che sembrano dimostrare i 5 amici in foto. Anche l'esperienza dei miei è stata più o meno come la mia, molte buone conoscenze, molti do ut des, molte cene offerte e ricevute ma, a conti fatti, erano per lo più amicizie superficiali. Quanti "amici", tutt'ora, t'invitano nel posto tale o per la tal'altra occasione e poi cambiano idea, spariscono e ricompaiono dopo settimane con un messaggio come se nulla fosse? Quante meschinerie, quante bassezze, quante piccole infamità quotidiane siamo tutti i giorni disposti ad abbozzare in nome del quieto vivere? Tu che hai 65 anni me lo insegnerai a me che ne ho "solo" 40. Se invece mi dimostri il contrario verrò immediatamente a vivere dalle tue parti... Originariamente inviato da solaQuanto agli americani ed agli anglosassoni in generale le mie esperienze in viaggio sono del tutto negative: amiconi, baci, abbracci, my friend di qui e di la...e tutto fisceli, mai ricevuto risposte alle email.
Dici? Non ho grandi esperienze di amicizie anglosassoni, benchè sia andato parecchio in UK e qualche volta in USA ma mi sarei aspettato qualcosa di più da loro, se consideri che buona parte dei loro film, quando non sono horror o d'azione, trattano molto spesso per l'appunto il tema dell'amicizia e del legame forte: il college, il campus, la birra al pub con grandi pacche sulle spalle, le goliardate e il tutti-per-uno alla "fandango". Io invece ho esperienza di cultura e paesi ex-URSS, avendo viaggiato e soggiornato a lungo in Russia e in Ucraina. Sono partito molto ben disposto anche perchè sono un ragazzo della Guerra Fredda e ho vissuto il fascino e le suggestioni delle spy story e dei romanzi di Le Carré. Mi aspettavo gente di gran cultura e di spessore, gente che per anni ha saputo condividere piccoli piaceri come bere un te con un'altra famiglia in un appartamento col bagno sul ballatoio, gente che aveva anteposto ai valori della ricchezza l'attenzione per l'anziano, il bambino, le colonie, gli scacchi nei parchi. E invece non ho mai visto un numero così elevato di consumisti e individualisti. Se ci deludono anche le bestie è proprio finita
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Iscritto: 28/08/2005 Locazione: Capriate San Gervasio (BG)
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Originariamente inviato da WormbikeRiflessione interessante e conclusioni condivisibili. Però, a parte l'eventuale amicizia, può anche essere che sia proprio l'idea della foto a far si che queste cinque persone si reincontrino. In questo caso, i rapporti tra loro sono secondari, rispetto al fine ultimo, legato ad una idea che li lega da trent'anni: fermare il tempo dentro loro stessi mentre l'immagine conferma che il tempo passa. Ecco, forse anche in questo c'è un che di positivo. Un'idea, sia pur banale, viene portata avanti con pervicacia, diventando un evento importante per la vita di questi uomini. Il fatto che noi ne stiamo a parlare, del resto, conferma che, in realtà, tanto banale non è... Sulla foto, l’amicizia e le sfide nel tempo……. Ho letto alcune ottime osservazioni e tendo a concordare con Worm, credo anch’io di più nell’idea auto-celebrativa di documentarsi nel tempo. Che poi paradossalmente uno potrebbe anche scegliere di farsi fotografare a 18 anni vicino ad una pianticella di 10 cm e continuare a farlo tutti gli anni a fianco di una pianta diventata poi di 6 mt. Ma loro hanno scelto di farlo in compagnia, tra amici. Prova di amicizia inossidabile? Oppure una prova di caparbietà e di disciplina nel protrarre una sfida nel tempo? Boh, chi lo sa. Per il resto, non me la sento di esprimere considerazioni sulla capacità o propensione nel mantenere o meno un amicizia da parte di un popolo piuttosto che di un altro. La mia concezione di amicizia è molto semplice: io con tutti mi faccio sentire molto raramente, se c’è bisogno di una qualsiasi cosa ci sono, ma se rivedo un amica dopo anni non voglio paternali polemiche del tipo “Sei la solita, non ti fai mai sentire”. L’atteggiamento che mi piace di più è rivedere una cara persona anche dopo 10 anni e ridersela allegramente ed in leggerezza come se ci fossimo lasciate la settimana prima. Invece il pensiero comune vede l’amicizia legata al mantenere un legame con una certa frequenza nel tempo, altrimenti diventa superficialità, opportunismo, menefreghismo, etc. etc.; sembra che debba essere come un conto in banca e fruttare/ricambiare qualcosa in base a quanto tu hai dato. Mah…….. io non mi sento così, davvero, non sento il bisogno di vicinanza o dimostrazioni di nessun tipo. Sarà che sono una figlia unica cresciuta in solitaria e che mi ritengo la migliore amica di me stessa. Diciamo che mi basto ampiamente, ecco….. Besos a todos… [/url]
Se tu mi paghi come dici tu, io lavoro come dico io. Se tu mi paghi come dico io, io lavoro come dici tu.
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Iscritto: 17/10/2011 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da Sunshine01
Invece il pensiero comune vede l’amicizia legata al mantenere un legame con una certa frequenza nel tempo, altrimenti diventa superficialità, opportunismo, menefreghismo, etc. etc.; sembra che debba essere come un conto in banca e fruttare/ricambiare qualcosa in base a quanto tu hai dato. Mah…….. io non mi sento così, davvero, non sento il bisogno di vicinanza o dimostrazioni di nessun tipo. Sarà che sono una figlia unica cresciuta in solitaria e che mi ritengo la migliore amica di me stessa. Diciamo che mi basto ampiamente, ecco…..
Ognuno è libero di pensarla diversamente e ogni idea è rispettabile. Semplicemente quella che tu descrivi, per me, il mondo e le esperienze che ho vissuto io, non si chiama "amicizia". Tutto qui.
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Iscritto: 11/09/2009 Locazione: provincia di Varese
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Originariamente inviato da Urban_Cowboy
Quanti "amici", tutt'ora, t'invitano nel posto tale o per la tal'altra occasione e poi cambiano idea, spariscono e ricompaiono dopo settimane con un messaggio come se nulla fosse? Quante meschinerie, quante bassezze, quante piccole infamità quotidiane siamo tutti i giorni disposti ad abbozzare in nome del quieto vivere? Tu che hai 65 anni me lo insegnerai a me che ne ho "solo" 40. Se invece mi dimostri il contrario verrò immediatamente a vivere dalle tue parti...
Condivisibilissimo, mi piace questo argomento perché mi da modo di parlare di un concetto in cui credo FORTISSIMAMENTE.... Prima di dire AMICO (non solo con la A maiuscola ma tutto volutamente in maiuscolo) ci metto veramente tanto. Non ti chiamo amico solo perché ti ho conosciuto su facebook....sarebbe un offesa alla parola "amico". Fino ad oggi posso dire che il mio più grande AMICO di sempre è mio fratello mentre la più grande AMICA mia sorella, solo loro non tradiranno mai saranno sempre a diposizione per momenti di puro divertimento ma anche di dolore e consolazione .Sui genitori non mi pronuncio perché il Papà deve essere Papà e la Mamma è Mamma...gli amici sono un altra cosa. ps non ho detto della moglie.... anche li è poco assimilabile ad una semplice AMICA...ma sicuramente un AMICA con una marcia in più.... ;-) pps di veri amici cmq ne conto sulle dita di una mano.... Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...
Non è che se ce lo hai grosso lo devi fare vedere per forza a tutti.....
In strada non va più forte il più bravo...ma il più....
SUPER SIC UNO DI NOI!!!
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