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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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da un po' di tempo sono nati in italia dei grandi magazzini cinesi, marchio Aumai, che hanno rilevato molti spazi commerciali occupati da altri negozi sono entrato a dare un'occhiata e sono rimasto favorevolmente colpito da diverse cose; innanzitutto, a differenza dei negozietti cinesi in cui regna il caos, qui c'è un ordine e una pulizia impeccabile, l'assortimento è notevole (esempio 50 tipi diversi di shampoo o di sapone ecc...) e poi, con mi a grande sorpresa, tantissimi prodotti italiani sì, proprio italiani made in italy: ci sono tantissime marche italiane, meno note dei brand più conosciuti e pubblicizzati in tv, che fanno ottimi prodotti a basso costo ho acquistato una serie di strumenti per la cosmesi e l'acconciatura (non per me ) come per esempio ferri, piastre, ecc... tutti rigorosamente italiani, tutti perfettamente funzionanti, tutti a prezzo veramente ottimo, tutti già provati e utilizzati più volte senza riscontrare il minimo malfunzionamento allora mi sono fatto un giro negli altri reparti e ho notato proprio che i prodotti made in china sono pochissimi e che si da la preferenza ai made in italy trovo che sia un'ottima cosa, soprattutto se consideriamo che molte marche italiane famose delocalizzano ovunque, mentre invece questi cinesi, pur potendo contare sull'importazione di gigantesche quantità di prodotti del loro paese, scelgono di commercializzare prodotti nostri temevo che l'apertura di questi centri sarebbe stata l'ennesima invasione, eppure non è così (almeno per i prodotti, gli addetti invece sono tutti cinesi) mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 24/02/2009 Locazione: vigevano e pavia
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Hanno capito che la gente cominciava a diffidare (giustamente) del prodotto made in China, dopo la prima grande abbuffata allettata dal basso prezzo. Hanno però innescato un altro fenomeno, danno lavoro di preferenza ai loro connazionali. Questo grazie anche alla mancata attenzione da parte della nostra Confcommercio e dai suoi iscritti, tutti tendenti a isolarsi nel loro piccolo mondo e ovviamente a morire economicamente pian piano. Fenomeno avviato anche nel settore moto e non solo nell'abbigliamento a lei dedicato.
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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quella di dare lavoro ai proprio connazionali o conterranei è una vecchia abitudine che io considero razzista, da qualsiasi parte essa provenga
è un fenomeno, legato all'immigrazione, che inizialmente tende a mettere in stretta relazione chi proviene da una stessa area; addirittura c'è molta più vicinanza tra loro di quanto avvenga nel loro paese d'origine
è comprensibile perché, trovandosi in una zona che non si conosce, si tende a creare legami che danno sicurezza; penso sia un fenomeno strettamente legato anche al livello di cultura personale: il docente universitario che va in un'altra città in italia o all'estero avverte meno il bisogno di vicinanza
però parlo di razzismo perché queste aziende non solo negano, ma non prendono neanche in considerazione il fatto che una persona che è nata e vive nella città in cui loro stabiliscono la sede possa entrare a far parte dell'organico
non voglio fare di tutta l'erba un fascio, però mi baso su quello che vedo, e faccio delle medie
in un ristorante italiano possono lavorare italiani e stranieri; in un ristorante cinese io non ho mai visto un italiano, a meno che non occupasse un ruolo di dirigente o ne fosse il proprietario
è vero che di solito sono gli stranieri o gli immigrati ad occupare e richiedere preferibilmente i posti di manovalanza, però sta di fatto che in certi posti non vedi mai un autoctono
ristoranti cinesi: solo cinesi ristoranti arabi: solo arabi ristoranti gestiti da napoletani (esempio): solo napoletani, mai un milanese o un comasco... e lo stesso vale per parrucchieri e moltissime altre attività: ciò significa che spesso chi si sposta per lavoro fa spostare anche altri e si disinteressa totalmente del luogo in cui si è spostato che però gli ha dato sia accoglienza che possibilità di crescita
poi è ovvio che ci possono essere mille esempio di attività in cui questo non accade
tornando all'Aumai è comunque apprezzabile il ricorso (almeno) a prodotti italiani
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 24/02/2009 Locazione: vigevano e pavia
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E' una situazione naturale, è successo così ai nostri emigranti, il quartiere Little Italy a Newyork ti dice niente? Ci vogliono un paio di generazioni per amalgamarsi e se l'ambiente è "ostile" anche di più.
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Iscritto: 03/09/2001 Locazione: MI
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Fin quando non li chiuderanno perche' vendono merce contraffatta con contraffatto marchio "Made in Italy". Ma e' quello che ci meritiamo!
"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni. E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri! Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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otto la domanda vera da porsi è: ma da dove vengono i capitali per aprire e riempire sti negozi? perchè ti posso garantire che non sono capitali che escono da una banca.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 20/07/2010 Locazione: Vicenza Provincia
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Proprio come scrivevo qui 2 anni fa, ci mangeranno vivi, e questa è l'ennesima prova. Siamo destinati a soccombere, e non mi stupisce affatto che siano nati negozi cinesi che vendono merce ns, tra non molto ci si fiderà del marchio del negozio, ed allora andremo a comprare anche i prodotti cinesi (senza guardare l'etichetta insomma).... tutto come previsto....
Tributo ad un grande campione http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
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Iscritto: 24/02/2009 Locazione: vigevano e pavia
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Dalla loro banca privata, se non addirittura direttamente dalla madre patria. Nuovo fenomeno di colonizzazione. In Africa si espandono a livello cubico.
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Iscritto: 16/06/2007 Locazione: BN
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Originariamente inviato da nicola66otto la domanda vera da porsi è: ma da dove vengono i capitali per aprire e riempire sti negozi? perchè ti posso garantire che non sono capitali che escono da una banca. Conosco personalmente il proprietario di una catana di supermercati, uno dei suoi locali (chiuso x scarso lavoro) è stato fittato da un cinese che ci ha aperto un merket generico e paga 15000 e dico quindicimila € di affitto. Vende di tutto, dall abbigliamento agli accessori x auto...e ha una commessa italiana solo nella mia città che conta poco piu di 60000abitanti ci sono circa una decina di negozi cinesi di cui 2 veramente grandi, e 2 ristoranti cinesi. ....Stanno colonizzando il mondo.. ps x 8: Credo che un milanese/comasco non ci lavorerebbe mai in una pizzeria napoletana Italians do it BETTER!!!
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da fenderFin quando non li chiuderanno perche' vendono merce contraffatta con contraffatto marchio "Made in Italy".
Ma e' quello che ci meritiamo! ok come al solito il discorso è andato in malora proseguitelo voi io parlavo di merce ITALIANA prodotto da aziende ITALIANE, che tra l'altro conosco personalmente, i cui prodotti sono venduti in una catena di market cinesi, mentre invece altre marche italiane più blasonate fanno costruire all'estero la merce contraffatta non c'entra niente; quella è tutta un'altra storia mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da nicola66otto la domanda vera da porsi è: ma da dove vengono i capitali per aprire e riempire sti negozi? perchè ti posso garantire che non sono capitali che escono da una banca. ma cosa c'entra col discorso iniziale? boh mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 20/07/2010 Locazione: Vicenza Provincia
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Originariamente inviato da ottoOriginariamente inviato da nicola66otto la domanda vera da porsi è: ma da dove vengono i capitali per aprire e riempire sti negozi? perchè ti posso garantire che non sono capitali che escono da una banca.
ma cosa c'entra col discorso iniziale?
boh Centra, perchè non sono cmq soldi ns, sono soldi che vengono dalla cina, ed il guadagno va in cina, appena si gireranno, (venderanno loro prodotti, e noi li comprerem, perchè ormai abituati a trovarli li) non guadagneremo più neanche quello...
Tributo ad un grande campione http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
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Iscritto: 20/07/2010 Locazione: Vicenza Provincia
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ma il problema principale, è che i prodotti cinesi, non son tnto più scadenti dei prodotti italiani di fascia bassa, anzi...
Tributo ad un grande campione http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
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Iscritto: 03/09/2001 Locazione: MI
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Originariamente inviato da ottoOriginariamente inviato da fenderFin quando non li chiuderanno perche' vendono merce contraffatta con contraffatto marchio "Made in Italy".
Ma e' quello che ci meritiamo!
ok come al solito il discorso è andato in malora
proseguitelo voi
io parlavo di merce ITALIANA prodotto da aziende ITALIANE, che tra l'altro conosco personalmente, i cui prodotti sono venduti in una catena di market cinesi, mentre invece altre marche italiane più blasonate fanno costruire all'estero
la merce contraffatta non c'entra niente; quella è tutta un'altra storia
Scusa..... ma lo sai cosa significa contraffazione? C'e' un mondo pieno di borse ed occhiali di Gucci, praticamente irriconoscibili e pensi davvero che questi non siano in grado di produrre tagliaunghie e metterci il marchio "Made in Italy", "CE" e via discorrendo? E lo senti quanti esercizi commerciali cinesi vengono chiusi o sanzionati ogni giorno da Nas ed affini? La realta' e' che ci stanno colonizzando ma alcuni fanno fatica ad accorgersene: l'occidente si e' inventato il mercato globale e la Cina ora lo usa! Pensavo di dare un piccolo contributo a questa discussione ma se pensi che io l'abbia mandata in malora parla pure da solo!'
"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni. E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri! Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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il discorso avrebbe senso se io non conoscessi personalmente alcuni produttori che mi hanno detto che vendono molto ad Aumai; alcuni prodotti li ho disegnati io per cui mi sono informato su che fine fanno; e infatti me lo sono visti nel negozio sotto casa e, visto che vivo di royalty, so quanti numeri ne fanno fuori (se fossero contraffatti non beccherei un centesimo ma fortunatamente non è così) comunque, una catena che sta mettendo decine di ipermercati da migliaia di metri quadri l'uno non può vendere tanta merce contraffatta alla luce del sole non è come i piccoli negozietti cinesi che vivono su questo però, per carità, qui è pieno di esperti che sanno tutto di tutto e hanno tutte le sentenze già scritte mi arrendo mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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A saluzzo hanno aperto un grosso negozio cinese e si è aggiunto a quello che c'era a genola. Girando dentro si trova un pò di tutto COMPRESI prodotti italiani (confermo shampoo e detersivi) che effettivamente vengono venduti a prezzi molto bassi,più bassi di quelli italiani. E per altri prodotti il risparmio scende ma comunque rispetto al supermercato "autoctono" si risparmia sempre qualcosa. Che cosa ci sia dietro? Non saprei ,certo che per esempio lo stesso cavo per computer,nella stessa confezione ,venduto a metà prezzo rispetto al negozio del centro la dà da pensare. Soldi sporchi da riciclare? Più onestà? Più smercio e prezzi migliori? Vecchi fondi di magazzino? Tutto è possibile...già all'epoca dell'"upim" anni 80 c'erano variazioni del 50 % sullo stesso prodotto da un supermercato all'altro. Che dire....prima di dedicarsi alle spese folli,controllare bene cosa si compera....non vado oltre se no mi date del nazi...perchè metterei un dazio a tutto cosa viene prodotto fuori da nazioni bianche. Prima di comperare qualcosa verificare anche il codice a barre,nelle prime tre cifre si nascondono soprprese ammesso che non sia falso pure lui... l'unica cosa che a me sta molto sul naso è quando prodotti italiani o che si vantano tali con tanto di scritte sono poi prodotti in cina....ho una lunga lista nera nel computer
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi. Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo. Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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Iscritto: 20/07/2010 Locazione: Vicenza Provincia
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Originariamente inviato da ottoil discorso avrebbe senso se io non conoscessi personalmente alcuni produttori che mi hanno detto che vendono molto ad Aumai; alcuni prodotti li ho disegnati io per cui mi sono informato su che fine fanno; e infatti me lo sono visti nel negozio sotto casa
e, visto che vivo di royalty, so quanti numeri ne fanno fuori (se fossero contraffatti non beccherei un centesimo ma fortunatamente non è così)
comunque, una catena che sta mettendo decine di ipermercati da migliaia di metri quadri l'uno non può vendere tanta merce contraffatta alla luce del sole
non è come i piccoli negozietti cinesi che vivono su questo
però, per carità, qui è pieno di esperti che sanno tutto di tutto e hanno tutte le sentenze già scritte
mi arrendo
Ho capito quello che vuoi dire, ma cmq non è sta gran bella notizia, come dice Fender, ci stanno colonizzando, e questo è un altro modo per farlo...
Tributo ad un grande campione http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
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Iscritto: 03/09/2001 Locazione: MI
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Originariamente inviato da ottoil discorso avrebbe senso se io non conoscessi personalmente alcuni produttori che mi hanno detto che vendono molto ad Aumai; alcuni prodotti li ho disegnati io per cui mi sono informato su che fine fanno; e infatti me lo sono visti nel negozio sotto casa
e, visto che vivo di royalty, so quanti numeri ne fanno fuori (se fossero contraffatti non beccherei un centesimo ma fortunatamente non è così)
comunque, una catena che sta mettendo decine di ipermercati da migliaia di metri quadri l'uno non può vendere tanta merce contraffatta alla luce del sole
non è come i piccoli negozietti cinesi che vivono su questo
però, per carità, qui è pieno di esperti che sanno tutto di tutto e hanno tutte le sentenze già scritte
mi arrendo
Io non sono un esperto. Mi rifaccio a quella che e' una minima esperienza quotidiana. Che i cinesi non siano il massimo della correttezza commerciale, credo non ci siano dubbi; che non lo siano neppure circa i diritti dei lavoratori, anche; che facciano girare tanti, tanti soldi che arrivano da dove non si sa, pure. In quella catena sara' tutto in regola, a differenza della maggior parte degli altri esercizi cinesi, a cominciare da quelli dove si somministra cibo. Ma se a te va bene perche' ci guadagni, ad altri perche' risparmiano, non c'e' problema; tanto ho gia' detto che, non solo come italiani, ma come occidentali, ce la meritiamo!
"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni. E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri! Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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io non ci guadagno né più né meno di prima
vabbé, discorso chiuso per me, non è né produttivo né gratificante parlare a chi non vuole sentire
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 03/09/2001 Locazione: MI
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Originariamente inviato da ottoio non ci guadagno né più né meno di prima
vabbé, discorso chiuso per me, non è né produttivo né gratificante parlare a chi non vuole sentire Boh..... no problem.... ne esco io!
"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni. E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri! Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"
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Guest |