ti credo quando dici che una volta lo spirito poteva essere diverso; era così per tutte le comunità online, di ogni ordine e grado; una volta per avere un forum ci si doveva sbattere con i codici html (e non solo) e chi non li conosceva stava a guardare; cioè non si poteva creare una community perché non si aveva la possibilità tecnica
quindi è ovvio che il successo venga: comunità di appassionati + forum online + nome dominio molto forte + lungimiranza dei proprietari = successo
oggi non è più così: qualsiasi genio o non genio, fesso o non fesso, può aprire un sito, un blog, una community, perché si usano risorse tecniche non proprie
e quindi le comunità aumentano di numero ma ovviamente calano i numeri; cioè il mercato è più frammentato; dove una volta erano 100 poi diventano 20, ecc...
moto.it ha avuto invece la capacità manageriale di utilizzare un dominio molto importante, e di usarlo al meglio, orientandosi sull'alto numero di utenti che inseriscono annunci
e ogni inserimento comporta visite alla pagina, da parte dell'inserzionista e degli acquirenti; e sappiamo benissimo che più vi sono pagine viste maggiori possono essere i ricavi
attenzione, uso il termine "possono" perché è una possibilità, non un automatismo
i forumisti sono ottimi impollinatori di idee, di partecipazioni, di passaparola, tutto quello che vogliamo, ma, che ci piaccia o no, non sono e non saranno mai, mai, mai, mai, e poi mai, un business
nemmeno se fossero 10 o 100 volte di più
io sono qui da pochi anni ma vivo nel web fin da quando è nato, a inizio anni 90; ho creato un sito internet quando in italia ce n'erano meno di 1000; non è un vanto ma è solo per dire che ho vissuto le varie ere della rete, e ne ho vista di acqua passare sotto i ponti
ho visto nascere siti, e dai siti società, e poi le società passavano da sas a srl, e poi spa, e poi veniva la quotazione in borsa; e poi? la maggior parte di queste ha chiuso, non esistono più
per una società i numeri sono importanti; non parliamo di un sito che uno si crea gratuitamente e ci si pubblica tutto quello che si vuole; parliamo di una sede, di persone regolarmente stipendiate, parliamo di investimenti, di giornalisti, di articoli, di prove
cioè, non è un gioco, non è un "vulimmuse bbene"; dico cose che, suppongo, conosciamo tutti; chiunque lavora conosce queste regole; il fatto di essere sul web non significa che le regole siano diverse
parliamo di una società stabile, anzi in crescita, che riesce a mantenere la propria presenza nonostante la crisi, con aziende che chiudono a raffica
io per esempio ho uno studio di professionisti che vive i consulenze: sai cosa vuol dire quando oltre il 70% dei tuoi clienti ha chiuso o ha drasticamente ridotto il proprio giro d'affari nell'arco di un anno? ecco, penso che lo si possa immaginare: è un momentaccio per tutti
quindi, per concludere, è giustissimo pensare al romanticismo, ma per mantenere posti di lavoro occorre avere i piedi ben saldi per terra, soprattutto adesso che attraversiamo un periodo che non è assolutamente paragonabile a 10 o 20 anni fa
quindi da parte mia tanto di cappello a chi tiene in piedi questa società, compreso sito, giornale, forum, mercatino, ecc...
invece non sono assolutamente d'accordo con la tua affermazione
ultimamente si è favorito questo tipo di "personaggi", a sfavore di chi viveva quotidianamente il forum rendendolo una comunità vera, magari con sc.azzi e menate, ma era un posto vivo.
non è vero, non lo è mai stato e mai lo sarà
non si favorisce nessuno, e non ci sarebbe motivo di farlo; se poi ci sono utenti che entrano, chiedono e poi se ne vanno... non è colpa di nessuno
una cosa, invece, sono convinto che gioverebbe: il passaggio dal virtuale al reale; in altri forum ho portato le persone a incontrarsi, a creare opportunità, a vedersi, a organizzare cose, e anche a creare business (per chi lo vuol fare)
magari questa cosa manca
il vedersi personalmente cementa i rapporti e li rende più veri
per esempio col mio team overforty (solo 800 iscritti, non 100.000) io e i miei amici appassionato abbiamo creato più di 10 eventi importanti in un anno, tra cui una 24 ore sponsorizzata da Aprila, e altre cose interessanti come i test con ktm, husqvarna, sherco, ecc...
tutte cose fatte anni e anni fa: eravamo dei pionieri, perché nessuno, assolutamente nessuno, metteva a disposizione le moto da far provare ai clienti; anzi, non ai clienti, ma ai potenziali clienti
gratis per tutti
riuscivamo ad avere percorsi, piste, ristorazione, insomma tutto quello che un appassionato di moto poteva desiderare; questo avveniva più di 10 anni fa, oggi è normale
e questo lo si è fatto con la passione e con lo sbattimento; oggi quanti sarebbero quelli disposti a investire giornate e giornate per organizzare, creare contatti, fettucciare percorsi, ecc... senza guadagnarci un centesimo, anzi rimettendoci la benzina e le altre spese?
vedi, si fa presto a dire "fate"; non ce l'ho con te, sia chiaro (tu hai sempre organizzato giri in moto e altro), ma comunque è facile puntare il dito.... vedi, io ho fatto, anzi sono, un Alpino; e come Alpino mi hanno sempre insegnato che la cosa più importante è dare l'esempio, cioè fare
me l'hanno ripetuto 1000 volte; all'inizio non capivo, poi, una volta diventato ufficiale, e con la responsabilità di 120 alpini a 22 anni (ero un bimbo), venne subito il momento in cui dovevamo attraversare un ghiacciaio con pericolo di valanghe
erano tutti stanchi e soprattutto molto spaventati; ma noi dovevamo assolutamente attraversare
l'unico ordine che
non potevo dare era "dai, avanti il primo, attraversate il ghiacciaio"
l'unico ordine che
dovevo dare era invece "dai ragazzi, vado avanti io, seguitemi e mettete i piedi dove li metto io"
avevo una paura del diavolo ma non potevo farlo vedere
10 minuti e il ghiacciaio era alle nostre spalle
arrivati di là, due alpini caddero a terra stremati dalla fatica e dalla tensione; erano due reclute (bocia); era chiaro che non potevano proseguire col peso dello zaino
allora chiamai il più robusto dei "veci" e gli dissi: dai tu prendi uno zaino, e io l'altro; e ripartiamo
ci facemmo tre ore di cammino con due zaini a testa; siamo arrivati in caserma distrutti, ma siamo arrivati
lo sten (l'ufficiale) si era preso in spalla lo zaino della reclutada quel giorno non ho mai più dovuto dare un ordine, bastava un'occhiata
avevo 22 anni, ora ne ho 54: la penso esattamente nello stesso modo
e se alle 23.35 sto qui più di mezz'ora a scrivere è perché tengo a questo forum, tengo a moto.it, tengo a tutti forumisti, tengo al mio lavoro, tengo alla mia passione
un saluto a te e a tutti quanti
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia