08 Feb. 2014 - Una indimenticabile giornata in terra sicula. Castelvetrano e Mazara
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Ore 07.00 cielo plumbeo ed una leggera pioggerellina. Mi sa che il programma previsto di attraversare tutte le Madonie e parte dei Nebrodi per giungere nei pressi di Mascalucia (CT) salterà ad altra data. Alle 09.00 appuntamento al rifornimento ENI di V.le Reg. Siciliana per incontrare i “compagni di merenda” di oggi. Il meteo è migliorato notevolmente almeno in questa zona anche se guardano le Madonie il cielo è abbastanza coperto quindi meglio non rischiare e cambiare direzione. Proprio ieri in TV la notizia che a Castelvetrano dopo tantissimi anni di chiusura e dopo un lungo restauro ha riaperto la Chiesa di San Domenico, chiamata la “Cappella Sistina” siciliana ! Quale migliore occasione di oggi per visitarla. Dopo un buon caffè e cornetto si parte lungo la strada che conduce a Pioppo la SS186 per seguire sulla SS113 passando per Partinico ed Alcamo per poi continuare seguendo la SS119. I panorami sono stupendi, ampi prati colorati di giallo, un piccolo laghetto che riflette le nuvole e l’azzurro del cielo, uno stormo gigantesco di uccelli che vola via al nostro passaggio. Straordinariamente bello. Sulla strada i ruderi di Gibellina Vecchia distrutta dal terremoto del 1968. Il paese è stato trasformato in una sorta di tomba. Il pittore e decoratore di muri Alberto Burri ha steso sulle rovine e sulle macerie, una colata di cemento bianco , lasciando dei corridoi tra le strade che un tempo caratterizzavano la città. L’effetto è molto particolare. Dall’alto sembra di osservare tanti panetti di burro a formare quasi un labirinto. Quest’opera rappresenta una delle più grandi opere a cielo aperto del mondo. Gigi ne approfitta per raccogliere un po’ di “finocchietto selvatico” fresco e profumatissimo ! Mi sa che ci farà la pasta con le sarde ! Si riparte in direzione di Santa Ninfa per poi giungere in breve a Castelvetrano proprio di fronte la Chiesa di San Domenico. Per una pausa caffè rischiano di non poter visitare la chiesa..ma fortunatamente il personale addetto è molto gentile e ci permette di visitare questo splendido capolavoro d’arte
http://www.arte-argomenti.org/saggi/interventi/stucchi.html . Costruita nel 1470 e divenuta nel tempo il mausoleo della famiglia Aragona Tagliavia tra il 1574 ed il 1580 viene abbellita da sensazionali decorazioni interne a stucco ed affresco caratterizzate da numerose statue, bassorilievi, affreschi e decorazioni grottesche, che raccontano il nuovo ed il vecchio testamento. Strabiliante per la bellezza e le dimensioni l’apparato decorativo nella parete che separa il presbiterio dalla cappella del coro. Sopra l’arco di trionfo è raffigurato Jesse, disteso che sostiene un albero genealogico sui cui rami sono seduti i dodici regnanti che successero a lui, fino ad arrivare in alto alla Madonna, coronata da angeli. Un’opera straordinariamente bella che lascia senza parole. È ora di pranzo e la pancia brontola. Vogliamo andare sul mare a pranzare. Così su consiglio di Loredana una delle ragazze addette alla visita della chiesa ci dirigiamo verso la bella cittadina di Mazara del Vallo
http://www.mazaratour.it/info-mazara.asp al Ristorante Lo Scogliattolo
http://www.loscoiattoloristorante.com/ . Il mare è stupendo ed un’aria frizzante e profumata ci accoglie al nostro arrivo. La scelta cade su un fantastico antipasto di mare specialità dello chef, tra cui polpo alla brace con melassa di aceto balsamico da urlo, giusto per citarne uno e fettuccine con uova di pesce S.Pietro, gamberi, pomodorino e pistacchi e busiate fresche con le sarde ! Vivamente consigliato. Dopo l’immancabile caffè occorre una bella passeggiata digestiva nel centro storico chiamato Cabash che si caratterizza per un groviglio di piccole strade che ricordano quelle delle medine islamiche. Da questo momento comincia il bello ed inaspettato tour della città. Di fronte a noi la bella Basilica-Cattedrale, sorta in epoca normanna, al posto di una precedente moschea per volere di Ruggero I. Poco dopo l’incantevole Oratorio del Santissimo Sacramento con i suoi splendidi affreschi e la bellissima Piazza della Repubblica sulla quale si trovano il Palazzo Vescovile del XVI secolo e il Palazzo del Seminario vescovile, del 1710, in assoluto uno degli edifici più belli di Mazara. Sulla Piazza Plebiscito il magnifico Collegio dei Gesuiti del XVII sec ed i resti della chiesa di S. Ignazio. Qui davanti l’ingresso conosciamo il Sig. Vito Rizzo dipendente del Comune che vistoci interessati all’edificio ci chiede se vogliamo visitarlo. Detto fatto, non prima di averci mostrato l’aula consiliare che si trova presso la Chiesa sconsacrata del Carmine. Poi con la sua collega ci mostra il bellissimo Chiostro del Collegio dei Gesuiti, il piccolo museo, la stanza del Sindaco e come se non bastasse ci manda a visitare il piccolo teatro del 1800 tutto costruito interamente in legno e dipinto con splendide decorazioni. Anche qui grande accoglienza del personale che ci racconta la storia del teatro e ci consiglia di fare un piccolo tour del Cabash e delle sue chiese. Lungo il molo la bella Chiesa di S. Nicolò Regale costruita nel 1124 da Guglielmo I che si caratterizza per la sua tipica architettura arabo-normanna. Attraverso strade e vicoli strettissimi giungiamo alla bella Chiesa di S. Francesco, esempio superbo del barocco siciliano. Appena entrati comincio a fotografare questo splendido capolavoro, durante la lettura rosario e dopo un po’ vediamo arrivare il prete verso di noi. Convinto che venga per farci il “cazziatone” a bassa voce mi prende per la spalla e mi chiede se vogliamo visitare le catacombe della chiesa. Ci guardiamo un po’ stupiti tra di noi e ringraziandolo accogliamo il suo invito. Una volta usciti dalle catacombe ci ritroviamo sull’altare davanti i fedeli che recitano il rosario e guardano un po’ incuriositi. Non è tutti i giorni osservare dei motociclisti sull’altare di una chiesa nel bel mezzo del rosario ! Ancora una volta il prete ci stupisce. Mi prende ancora per le spalle e mi consiglia sempre a bassa voce la migliore angolazione per fotografare la chieda da questa prospettiva ! Usciamo entusiasti da questa inaspettata accoglienza per ritrovarci poco dopo sulla piazza dove sorge la Chiesa di San Michele con l’annesso Convento dlle monache di clausura. Appena messo piede sulla piazza un signore sulla sessantina con un piccolo cappello ci viene incontro. Salve, mi hanno chiamato per avvertirmi che ci sono tre motociclisti in giro per la città, volete vedere la chiesa e l’ingresso del convento ? Ancora una volta stupiti accettiamo ben volentieri l’invito. Salvatore Giacalone che fa il tappezziere e la guida ed è il sole ad avere la chiave della chiesa ed il solo a poter entrare nel convento, ci racconta per filo e per segno la storia, le sue opere d’arte e come se non bastasse qualche accenno sulla Cattedrale i cui interni visiteremo poco dopo. Dopo una foto ricordo e non prima di aver comprato i dolcetti artigianali delle suore di clausura che attraverso un rullo girevole mi consegnano il piccolo panierino pieno di delizie, salutiamo Salvatore per visitare gli interni della Cattedrale. Sono già le 18.15, un magnifico tramonto saluta la nostra visita di questa incantevole città e dell’inaspettata, incredibile e gioiosa accoglienza che ci ha riservato la gente di questi luoghi. Alla prossima