Passano i titoli di coda. Passano i nomi dei protagonisti, dei comprimari, delle comparse. Passano le location e gli autori. Ed alla fine, il nome del protagonista, che a ben vedere è anche regista e produttore.
Paolo Andreucci, salendo sul podio del vincitore del
Rally Due Valli, si conferma
Campione Italiano Rally. A quarantanove anni conquista il suo ottavo titolo italiano, riprendendosi lo scettro dalle mani del padrone di casa.
Al campione uscente Scandola va concesso l’onore delle armi, così come merita ammirazione e rispetto
Giandomenico Basso, giunto alle spalle di Andreucci sia nel rally veronese che nella classifica finale. I tre piloti si sono sfidati in questa ultima prova del
CIR sapendo di giocarsi la stagione in ogni metro di speciale, ed in questo caso hanno dovuto dar fondo a tutto il loro bagaglio di esperienza, di maestria e di coraggio. Le condizioni infide del percorso, molto scivoloso e sporco, unito alla nebbia ed alla pioggia torrenziale nella giornata di sabato, hanno reso il Due Valli un terribile campo di battaglia. Sbagliare era fin troppo facile, e farlo voleva dire uscire dal gioco. Per
Scandola, infatti, il gioco è diventato un tormento fin dall’inizio, con una foratura che gli ha fatto perdere fin troppo tempo. Andreucci, invece, è riuscito a tenere in mano il risultato dosando sapientemente scratch vincenti e passaggi di sicurezza, tenendosi costantemente a distanza dagli assalti di Basso, indomito fino alla bandiera a scacchi.
La stagione, quindi, si chiude alla grande, con tutti i protagonisti impegnati al massimo e tutti degni di rappresentare il presente ed il futuro del rallismo italiano. Ed è un grande risultato anche per le case ed i team, capaci di mettere i loro piloti sempre nelle migliori condizioni per esprimere il loro talento. Complimenti a
Peugeot Italia, che porta a casa il titolo costruttori e quello piloti, e riesce a farlo portando al debutto la nuova 208 T16, ed al team
BRC Gas Equipment, con una piazza d’onore che vale quanto una vittoria, visto l’assoluta novità della loro sfida. La
Ford Fiesta R5 dotata di impianto GPL è stata una sorpresa per tutti: competitiva, efficiente, affidabile e con un gran margine di sviluppo. Forse le nuove R5 avevano qualcosa in più, ma la
Skoda Fabia del team ufficiale è sempre stata tra loro e spesso davanti, e per riuscirci ci vuole professionalità ed impegno.
Avrebbe meritato un posto all’arrivo anche
Andrea Nucita, che dopo le vicissitudini estive rientrava per formalizzare una meritatissima quarta posizione. Fin quando è rimasto in gara, infatti, il siciliano riusciva a tenersi “a vista” dai migliori, nonostante le terribili condizioni delle speciali, situazioni in cui non aveva la minima esperienza. Purtroppo, un guasto alla sesta speciale tolgono a lui e la sua navigatrice
Sara Cotone la soddisfazione di arrivare alla fine del Rally Due Valli, ma comunque non toglie nulla al valore dimostrato sul campo.
Se la chiusura della loro esperienza al
CIR 2014 non è stata quella desiderata, è bene ricordare che alcune delusioni non hanno cancellato dei bei momenti esaltanti. Momenti che vale la pena di rivivere, per loro e per i sempre più numerosi supporter.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra