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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Quest'anno compie, anzi meglio dire avrebbe compiuto, ben 50 anni di età il "Ciao", mitico motorino che ha dominato la scena motoristica italiana per svariati lustri Naturalmente, come molti quattordicenni, anche io sono stato svezzato motoristicamente da questo ciclomotore, passato nelle mie mani da quelle di mio nonno. Ai tempi le due essenziali modifiche erano: sella lunga e la marmitta (Proma, Giannelli ecc. ecc.). Qualcuno, per illudersi di avere tra le mani una moto più seria, smontava un pedale per tenerne solo uno giusto per l'avviamento... con la conseguente scomodità di tenere i piedi sul telaio... Quanti ricordi... Al volo mi viene a mente una sera di ritorno dalla discoteca... Eravamo in tre, io (da solo sul mio Ciao a sella classica) ed altri due amici insieme sul Ciao con la sella lunga. Io li seguivo e quello al manubrio del Ciao a sella lunga (Enrico) si mise a fare lo stupito zigzagando per la strada con accenni di impennata. Il trasportato (Massimo), dopo parecchi improperi, inviti non troppo calmi all'altro amico alla guida di non fare il coglioncello, botte nei fianchi e urlacci, decise di saltare giù dal Ciao al volo (la velocità sarà stata si e no 40 km/h). L'evoluzione di Massimo, perfettamente riuscita perché dopo il salto rimase tranquillamente in piedi per strada, ebbe però l'effetto di dare un improvvisa accelerazione stile NOS di Fast & Furios al povero Enrico che, in fase di zigzagamento, si ritrovò perfettamente direzionato e incredibilmente proiettato verso il fosso a bordo strada. Praticamente una palla da bowling lanciata verso i birilli... BODUBUM!!! Che botta... Da dietro vidi tutto in cinemascope e con audio surround. Fortunatamente la bassa velocità, il fatto che il fosso fosse pieno di rovi e pieno di mota, rese tutto molto meno drammatico di quello che poteva accadere. Anche se qualche punto di sutura al sopracciglio sinistro di Enrico fu d'obbligo. Mi ricordo ancora quando uscì dal fosso tenendosi la testa sanguinante, pieno di graffi e strappi, zuppo di mota, non capendo come il suo Ciao avesse avuto questa incredibile accelerazione. Nella confusione della botta pensò che fosse stata la modifica effettuata il pomeriggio stesso: il gas rapido! Quando lo vedo e ci ricordiamo la cosa, ancora ridiamo! Nessun'altro ha avuto il mitico Ciao? Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 02/03/2010 Locazione: torreglia (pd)
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magari!In bici fino a 16 anni e poi il px ereditato dal fratello maggiore.Al mio paese il figlio di uno che stava bene($) aveva customizzato il suo ciao che aveva raggiunto un costo sufficente a comprare un 125.Alla fine se non ricordo male sfiorava i 80km/h,ma cambiando un gruppo termico alla settimana(la battuta che girava in paese era che con i soldi di questo il meccanico aveva fatto la dote alla figlia e pagato la cerimonia) Ah,dimenticavo;il mio compaesano adesso gira(quando la tira fuori e non la vende...mortacci...!)con un'aprilia 250 2t ,nera con telaio e forcellone cromati.Capisci amme'!
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Pur essendo il mio motorino preferito mi è toccato il cugino scemo, che poi alla fine tanto scemo non era... Piaggio Bravo, più robusto e meglio ammortizzato
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 12/09/2011 Locazione: cavour
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A 14 anni vespa 50 3 marce non andava avanti,per non far superare i 45 km h la Piaggio aveva montato tra il collettore della marmitta e il cilindro un manicotto con un buchino ridotto,tolto quello è una spianata alla testata andava da dio dai 70-80 km orari.bei tempi fare quella velocità con il vespino sembrava di volare
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Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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ho avuto il califfone,sia automatico che a marce. sicuramente più brutto ma moooolto più affidabile nelle strade sterrate della zona
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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Iscritto: 16/01/2015 Locazione: Messina
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Che[beep], ragazzi! A casa mia i mezzi a due ruote con motore termico erano "assolutamente" vietati , nel senso che non se ne poteva proprio parlare... . Ecco perché poi ho cominciato dopo i 40... .
The early bird takes the worm...
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da doc elektroho avuto il califfone,sia automatico che a marce. sicuramente più brutto ma moooolto più affidabile nelle strade sterrate della zona Il Califfone faceva parte del genere "tuboni" come il Malaguti Fifty, se ben ricordo...
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 16/09/2011 Locazione: IN KAZAKISTAN
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Certo che sì! Giallo ultima serie da mettere nel camper. Adesso è al giglio da mio cognato....quando lo vedo piango
Quandoque bonus dormitat Homerus
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Iscritto: 29/01/2017
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Figata! Purtroppo non ho avuto il Ciao, ma in compenso nonostante la mia tenera età (23) ho avuto la fortuna da piccolo di trovare il Si di mia madre alla casa dei nonni. Mi è arrivato parecchio sbidonato, ma a 12 anni era una figata girarci per strade poco trafficate e campi.
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Iscritto: 19/10/2012 Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
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Io ho iniziato col califfone sulle strade sterrate e secondarie della campagna romana
Per i 14 sognavo il Bravo che a Roma spopolava
Poi per un breve periodo ho avuto il Ciao.... che dire?! Il primo due ruote a motore su strada per me 😊
la grandezza non è mai vana
Molti nemici molto onore - Giulio Cesare
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Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
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io ho iniziato con questo, aveva la sella lunga di colore bianco come il Garelli, e gli ammortizzatori rinforzati con molla cromata montata intorno al suo ammortizzatore di serie. Ci misi la marmitta Cobra, e ce l'ho ancora nella cantina di mio padre... Varrà qualcosa? boh.
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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a Casale Monferrato ogni anno organizzano la MONFERRAGLIA, dedicata ai Ciao e agli altri cinquantini più o meno elaborati http://www.monferraglia.it/ mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da paoktmIo ho iniziato col califfone sulle strade sterrate e secondarie della campagna romana
Per i 14 sognavo il Bravo che a Roma spopolava
Poi per un breve periodo ho avuto il Ciao.... che dire?! Il primo due ruote a motore su strada per me 😊
A Roma spopolava il Ciao e il Boxer e il Vespone, l'unico Bravo sfigato è toccato a me.
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 19/10/2012 Locazione: veneto - fvg e a volte altrove
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Originariamente inviato da lumachinaOriginariamente inviato da paoktmIo ho iniziato col califfone sulle strade sterrate e secondarie della campagna romana
Per i 14 sognavo il Bravo che a Roma spopolava
Poi per un breve periodo ho avuto il Ciao.... che dire?! Il primo due ruote a motore su strada per me 😊
A Roma spopolava il Ciao e il Boxer e il Vespone, l'unico Bravo sfigato è toccato a me. Giusto il boxer!!!!! A proposito di Ciao.... ricordo anche le prime multe nella compagnia la grandezza non è mai vanaMolti nemici molto onore - Giulio Cesare
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Iscritto: 25/09/2016 Locazione: Milano
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Anche se sono un po' più giovane anche io ho mosso i miei primi passi motoristici con dei motorini. Niente Ciao ma sono passato per il Bravo, il Califfo e il Garelli VIP. Li guidavo nelle stradine di campagna vicino al paese e non avevo ancora 14 anni. Che tempi! D i n k 5 0 LOVERMoto e padelle https://www.instagram.com/ing.fame/
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Iscritto: 02/10/2007 Locazione: FI
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Eccolo!! Mai stato proprietario di cilomotori ma possessore si! Ho usato, e sfasciato anche, il CIAO e il SI della sorella, entrambi poi usciti dalla nostra disponibilità per furto. Com'era facile bollare quei trabiccolini....... Entrambi erano dotati di variatore, perdevano in velocità assoluta ma guadagnavano in accelerazione e ripresa su quelli senza. Poi in età "adulta" ho usato per un certo periodo il CIAO della moglie anche quello dotato di variatore e con cui ci ho fatto il vandalo più che da ragazzetto!!! Nell'uso scriteriato mi mancava solo lo scippo per quante ne ho combinate... ma Firenze per chi la conosce sa come è messa a traffico e ad agibilità strade.
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Iscritto: 22/07/2013
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Il ciao che ricordi .....era la nave scuola di tutti noi ora cinquantenni ...ed era anche figo in confronto al Garelli ed al Califfone. ai tempi dei tempi quando il baretto, la bisca ,il muretto era il punto di ritrovo vero e solido ( non virtuale come adesso leggi social) di fuori ne trovavi mille di motorette tra cui i ciao. Il primo viaggio vero tutti insieme quelli della comitiva lo facemmo verso Anzio con tende e altro tutto caricato sopra i motorini emozionati preparativi fatti tre giorni prima ......che ricordi Il secondo più importante verso Sperlonga eravamo tre vespe io con il boxer e due Ciao in due con sella regolare non lunga ....l'odissea di Ulisse era una fumata di sigaretta , io portavo la tenda e le taniche della miscela , sacchi a pelo e borse con sulle vespe ex 50 ( una 90cc, una 75cc, l'altra 110 polini ) partimmo la mattina ed arrivammo tardo pomeriggio,foratura sulla fettuccia riparata con i tiptop.....senza luci o meglio le luci c'erano ma l'intensità era quella di una luce votiva......bei ricordi Adesso solo uno conserva il Ciao di questa avventura ci siamo montanti in 2 e siamo sbottati a ridere perché non c'entriamo più sulla sella è pur vero che siamo aumentati di peso .....eravamo giovani è sopportavamo di più ma ci domandavamo come facevamo....bei tempi Per concludere era il mezzo per andare a ballare il sabato pomeriggio .....rigorosamente in 2 Tanti auguri al Ciao
" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi
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Iscritto: 02/10/2007 Locazione: FI
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La mancanza della targa facilitiva nella fuga dal vigile urbano o dal caramba!!! Eeeeehhhh in due sul ciao il fortunato che guidava aveva la punta della sella dritta dritta nel buso...... Però in due se c'era feeling col passeggero ci venivan delle penne mica da ridere!!!
Però devo ammettere che tutti aspiravamo al "tubone" che era più veloce, a marce e più comodo....o la vespa che era il top per comodità ed elaborabile all'infinito!!!
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Iscritto: 30/01/2014 Locazione: Milano
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Ciao, (eh, eh...) Non ho mai posseduto un Ciao ma ne ho utilizzati diversi, in prestito. La cosa che ricordo con più divertimento è la funzione "ibrida". Mi spiego: quando si aveva bisogno di maggiore potenza, magari in 2 o in salita, si aiutava il motore da 1,5 cv , pedalando.Chi aveva buone gambe, in questa modalità, aggiungeva mezzo cavallo alla ruota (+33% di potenza), dando al Ciao il giusto sprint. Credo che l'inventore delle bici a pedalata assistita (ma anche quello della Prius), da giovane, abbia avuto un Ciao.
"Chi non si aspetta l'inaspettato, non troverà la verità".
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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In effetti il Ciao come gli altri menzionati erano ciclomotori per la presenza dei pedali, che servivano per l'avviamento ma all'abbisogna anche per fare piccoli spostamenti o, come dice ricorda l'amico Enrico, per aiutarsi nelle salite. Una cosa è certa, erano anche molto pericolosi, in curva, se lasciati liberi, potevano toccare e farti cadere.
lamps
Veterano
BMW R1200R
Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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