Piccola premessa: non mi ritengo un motociclista professionista dal palato fine, il mio approccio con la moto è quello che devo essere io a guidare lei e nel rispettarla senza andare oltre i miei e i suoi limiti però manco mi reputo uno sprovveduto quindi la mia analisi è il frutto di impressioni puramente personali e obiettive (sicuramente qualche castroneria la dirò) senza condizionamenti di marca.
Dopo 4 anni di onorata carriera saluto la mia prima moto, una Suzuki Vstrom 650, colei che mi ha fatto entrare ufficialmente nel mondo motociclistico per passare a una naked, e precisamente una Benelli Leoncino 500.
Una scelta dettata più dalle mie mutate esigenze di utilizzo (mi ritrovo prevalentemente a coprire distanze di corto raggio e spesso in ambito urbano) e anche un po per sfizio, ho ritenuto essa la più adatta del momento.
Non starò a illustrare le caratteristiche tecniche visto che si può trovare la cartella in rete.
La moto ha una linea molto particolare me ne sono innamorato dal primo momento che l’ho vista, è tutta in tralicci tubolari di acciaio compreso il portatarga, poche leghe di alluminio -una scelta discutibile per ovvi motivi di contenimento dei costi- ma che la fa sembrare artigianale.
Saldature ben fatte, qualche leggera sbavatura, le poche plastiche utilizzate ben assemblate e verniciate mentre quelle opache scure delicate e facilmente graffiabili, solo la sella realizzata in economia con similpelle troppo dura al tatto. Vabbè me ne sono fatto una ragione.
Il bicilindrico 500 parte senza troppi sussulti, al minimo le vibrazioni sono impercettibili, bella la strumentazione e leggibile anche in piena luce diretta, modificata rispetto ai primi esemplari (sfondo chiaro e cifre scure contro lo sfondo scuro a cifre chiare delle prime) cambio preciso e morbido, frizione leggera con leva fissa non regolabile (ho ovviato con delle aftermarket anche per il freno anteriore sempre in alluminio e regolabili), il motore ha un sound molto particolare, sembra un tre cilindri, il rombo è acuto, direi che hanno fatto un bel lavoro col silenziatore (in acciaio senza cover di plastica). Bello!
Il motore è abbastanza lineare, da il meglio di se tra i 3000 e gli 8000 giri ha una progressione sorprendente per essere un 500 da 48cv, anzi sembra che li dimostri tutti (ovviamente non è una potenza straccia asfalto ma se la cava bene) accompagnato da una rombosità allo scarico suggestiva e particolare, confermata anche da amici motociclisti che qualche volta l'hanno sentita, sospensioni nella prima fase cedevoli per poi irrigidirsi (la versione Trail ha una escursione di qualche cm in più rispetto alla normale) così come l’imbottitura della sella (ma ci ho fatto l'abitudine) le marce entrano decise con innesti soft senza impuntamenti, corsa del pedale (in lamiera stampata) leggermente lunghetta rispetto alla precedente VStrom. Le curve si impostano bene, la moto si fa condurre abbastanza bene forse ha un po di esitazione a scendere in piega (ruota anteriore da 19 con più inerzia?) però una volta dentro scorre in tutta sicurezza senza scomporsi anche in caso di sconnessioni, l'anteriore da molta sicurezza così come il posteriore. E' lenta però nei cambi di direzione sopratutto nelle curve e controcurve consecutive, all'inizio mi metteva un po in difficoltà però ora che ho confidenza so come ovviare, basta anticipare le impostazioni e premere sulle pedane più deciso.
Capitolo frenata: Doppi dischi anteriori wave da 320 mm con pinze flottante e 2 pistoncini, direi sovradimensionati per una moto di 200 kili, posteriore un disco da 260 e semplice pinza flottante anch'esso non potentissimo ma nemmeno inadeguato.
Sospensioni anteriori regolabili solo in idraulica e posteriore invece con pomello di precarico molla e ghiera per l’idraulica, vedremo col tempo la resa dell’impianto.
Altro non saprei cosa dire, la moto è sfiziosa da guidare e da guardare, per strada attira curiosità e sguardi mi riservo più in là di aggiornare quando avrò fatto ancora più strada (al momento che sto scrivendo ho 8000km) e sollecitato il tutto per vedere la durata dei componenti di una moto assemblata in Cina e proposta a poco meno di 6000 euro però sembrerebbe che i presupposti di un successo ci siano. Non ho avuto per ora nessun problema di meccanica ne di componentistica grave da segnalare, in tutte le condizioni metereologiche se l'è sempre cavata bene, tagliandi ogni 6000km effettuati anzi con l'ultimo mi hanno aggiornato il software della centralina rendendo l'erogazione ancora più fluida eliminando quasi del tutto il fastidioso effetto on/off e il minimo stabilizzato (soffriva al minimo sia a caldo che a freddo di pendolamento di numero di giri) e a freddo subito dopo averla avviata saltuariamente soffriva di spegnimenti, sostituita in garanzia la pompa dell'acqua che trasudava dall'attacco sul monoblocco.
Quindi la Benelli monitora gli inconvenienti ed interviene con aggiornamenti (anche il concessionario a cui mi sono rivolto fortunatamente si interessa)
Cosa mi è piaciuto: è la mia moto
linea, qualità percepita, doti dinamiche su strada, frenata, motore con poche vibrazioni e sound cattivo, meccanica basilare, elettronica essenziale senza ausili di assitenza alla guida se non l'obbligatorio ABS.
Cosa non mi è piaciuto: sella con imbottitura rigida e plasticosa, plastiche opache facilmente graffiabili, da fermo il peso delle strutture in acciaio si fa sentire soprattutto in manovra (siamo poco più di 200kg con tutto il rifornimento) , manubrio con poco angolo di sterzo.
Detto questo credo che la diffidenza verso la Benelli deve essere un po superata perchè i prodotti che offre è vero che non fanno gridare al miracolo per quanto riguarda gli ultimi ritrovati tecnologici ed elettronici però è sulla buona strada per offrire prodotti senza fronzoli ad un prezzo onesto ed accontentare motociclisti emergenti ed in possesso di patente A2 senza che bisogna rivolgersi necessariamente all'usato -considerato che per ora non si affida a fornitori esterni per quanto riguarda forcelle e freni tutte home made-