Facendo seguito a quanto dichiarato
qualche mese fa, comincio a presentare questi montaggetti ricavati dal girato di tre giorni di moto con quattro amici (due giorni in due, uno in quattro), sulle province di Genova (soprattutto) e tratti limitrofi al genovese delle province di Alessandria, Piacenza, Spezia, Parma e Savona (se non erro è tutto).
Li presento non necessariamente in stretto ordine cronologico, anche se il primo è in effetti anche il primo girato. Dai dati sui video si potrà alla fine ricostruire l'ordine esatto.
Il
primo (link al video) che presento è un grande classico per i genovesi.
Itinerario.La strada è quella del Monte Fasce, che va da Genova Borgo Ratti (corso Europa, angolo via Timavo, più o meno in corrispondenza del fiume Sturla) su fino ad Apparizione,
al monte Fasce e poi al Monte Cordona, dopo il quale comincia la discesa che, dopo l'incrocio con la panoramica e strettissima (e assai scoscesa) stradina per Case Bruciate/Sori (che noi non facciamo), scende nel bosco che si rifa più folto sino alla SP19, che dalla SP333 (Recco-Gattorna) in corrispondenza di Calcinara porta, via Lumarzo, sino alla Statale della Val Fontanabuona.
Qui viene percorsa in senso inverso, partendo dalla frazione uscese di Calcinara sino ai primissimi km della discesa verso Genova. Purtroppo le riprese sono effettuate una ventina di giorni dopo i drammatici incendi dello scorso settembre. Ho inserito alcune mie vecchie foto per mostrare il Fasce rigoglioso che conosco e amo, e che tornerà.
Riconoscerete probabilmente, nella parte centrale, uno scenario utilizzato negli ultimi anni sempre più spesso per i servizi fotografici delle recensioni di moto sulle riviste, soprattutto moto a destinazione turistico/stradale. Già tanti anni fa era usata per test dinamici di veicoli in sperimentazione, ci incontrai un mp3 molti anni prima della sua commercializzazione (con incredulo stupore!).
Le caratteristiche della strada sono di essere comunque parecchio battuta da tanti veicoli, e percorsa in certi tratti anche come tratturo da animali. Ci sono sia cavalli che bovini che maiali, mentre qui ho visto di rado ovini liberi. Un tempo i maiali (di stanza nel tratto dove mi vedete salutare le altre moto ferme) erano marcati molto da vicino dal contadino che se non gli andavi a genio ti minacciava e/o tirava qualche fucilata, così, per alleggerire la tensione e rompere il ghiaccio. I cavalli hanno l'abitudine di girare anche di notte. I parcheggi che punteggiano i margini della carreggiata del fasce sono uno dei più noti scopifici (e cornifici) outdoor della Liguria, per la disposizione isolata del posto, la sua vicinanza alla città e l'abbondanza di vedute suggestive e romantiche.
Motociclisticamente parlando, il tratto è certamente bello anche se non di mio gusto privilegiato, con una forte presenza di passaggi aperti al veloce (che non amo), ma a mio avviso non è saggio
sfruttarlo a fondo per quel che offre alla guida. Per una gran parte, è costeggiato da strapiombi che impressionano e non lasciano appello in caso di errori o infortuni di guida dovuti a contingenze. Lo sporco non è molto, ma quello che c'è è sempre a sorpresa ogni volta che ci ricapiti, a meno di non fare il postino avanti e indietro tutto il giorno come parecchi fanno. E' inoltre motociclisticamente troppo popoloso nei giorni festivi e prefestivi, per cui va calcolata nella guida anche la prevenzione eventuale una certa percentuale di errore altrui. Pur essendo percorso da un numero insolitamente notevole di manici buoni o eccellenti (ma poco prudenti), essendo così vicino alla città e così "veloce" di tracciato, si porta comunque anche il suo bel carico di semincapaci in cerca di gloria o superdistratti.
D'altronde il panorama molto molto bello asseconda una percorrenza mista tra il pennellante e il contemplativo, che è suppergiù la mia. Nel tratto di avvicinamento a Genova, invece, la strada si restringe moltissimo, e si riempie di brecciolino e buche, e pian piano anche di case. A quel punto diventa obbligatorio rallentare se si vuole avere un minimo di civiltà e coscienza verso sé e il prossimo.
Per una buona panoramica, oltre alle soste ben visibili dalla strada, si raccomanda anche
questa (link), tenendo conto che è un luogo di culto religioso e l'ingresso al piazzale sarebbe proibito alle moto, quindi quanto meno fate piano.
Quanto al mangiare, dimenticavo, è difficile mangiare male qui. Quello che cambia sono l'ampiezza della scelta disponibile, e il conto alla fine.
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta