sarebbe un po' lungo da spiegare su come vengono assegnati i brief nelle scuole di design, nei centri stile, e nei concorsi
comunque, in breve, poiché non vi è un reale committente, viene assegnato un tema che contiene determinati obiettivi, tra cui non necessariamente viene inserita una totale rispondenza con la realtà o con le esigenze di marketing
ai candidati, designer, studenti, ecc... viene concessa una determinata percentuale di stravaganza in funzione dell'obiettivo, target, da raggiungere, perché magari si vuol vedere fino a che punto si può arrivare con un determinato percorso creativo, o con un determinato metodo
probabilmente in quel caso, il fattore "persona trasportata" non rientrava nel brief e quindi chi affronta il tema non solo non è necessario che se ne occupi ma ha il "dovere" di non occuparsene
è come che arrivasse qualcuno a dire: fammi vedere cosa sai fare con un foglio di carta
tu pensi a un aeroplano, un altro a un origami, un altro scrive una poesia, un altro ancora ne fa una palla e la butta nel cestino; morale: se il tema è molto aperto ci si può aspettare (anzi ci si augura di avere) risposte molto diverse tra loro; se queste non arrivano, significa che si è sbagliato qualcosa
non so se con queste poche righe sono stato chiaro, ma è davvero un tema complesso che, se approfondito, ci porta fuori... tema, col rischio di annoiare chi legge
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia