Originariamente inviato da centocelleriderscusa otto...qui sei tu l'endurista
dicci la tua!
di solito non intervengo nelle discussioni ma, visto l'invito e il fatto che in effetti faccio enduro da 35 anni, mi esprimo
è vero quello che dici tu: è una bella gatta da pelare
cerco di essere sintetico e il più obiettivo possibile, anche perchè è chiaro che, nel caso specifico, non posso non essere un po' di parte
l'enduro è una disciplina sportiva
e questo è un dato di fatto, che piaccia o no
cioè, è riconosciuto come tale, esistono campionati di ogni livello, dalle garette amatoriali, esempio UISP, ai campionati regionali, nazionali, europei, mondiali, tutti riconosciuti dalla FIM
esiste una nazionale enduro che, tra l'altro, si esprime sempre a livelli altissimi
i nostri enduristi sono stati più volte campioni del mondo; non faccio l'elenco per non dimenticare nessuno, ma sono tantissimi i titoli conquistati, sia singolarmente che di squadra
e inoltre le aziende italiane che producono moto e soprattutto accessori i qualità elevatissima non sono poche: danno lavoro a migliaia di addetti ed esportano qualità e professionalità in tutto il mondo
è chiaro, però, che l'enduro (un tempo si chiamava regolarità) è uno sport che si pratica al di fuori delle strade asfaltate ma non all'interno di crossodromi: non è il motocross
ciò significa che l'appassionato prende la moto e percorre sentieri, mulattiere, strade bianche o piccoli sentierini, offroad, cioè fuoristrada
e qui è indubbio che nascano i problemi: da una parte è sacrosanto il diritto di chi vuole farsi una passeggiata a piedi in santa pace, senxza rumore e inquinamento e pericolo di essere investiti
dall'altra c'è la passione che non posso definire insana non perchè è la mia ma perchè riguarda decine di migliaia di persone solo in italia, per non dire altrove
quindi si tratta secondo me di mediare tra gli interessi degli uni e degli altri
tre anni fa ho fondato un team (oggi9 ha 800 piloti iscritti in tutta italia) con l'intento anche di portare un po' di ragionevolezza e autoregolamentazione in un mondo che aveva, e ha tuttora, poche regole
personalmente ho redatto un manuale, la Guida all'Enduro Compatibile ed Eco Sostenibile, all'interno del quale sono descritte regole di comportamento, regole di buon senso che si basano sul rispetto del motociclista verso i luoghi che attraversa e le persone che incontra
nel mio team vi è l'obbligo di sottoscrizione firmata via fax (quindi non con nick anonimo) a questo regolamento
e devo dire che abbiamo ottenuto diversi risultati
fra cui, per citarne uno, il continuo invito da parte di molte comunità montane ad organizzare escursioni CIVILI nel loro territorio
perché alla fine si porta anche benessere in posti che ogni giorno subiscono lo spopolamento in favore della città, e che invece necessitano di un minimo di sostegno turistico per la sopravvivenza di trattorie, bar, alberghi, ecc...
il problema però è il fatto che, tra 100 persone c'è certamente un gruppo di maleducati, di scatenati, di persone che magari quel giorno si comportano bene e poi invece tornano la domenica dopo e creano danni
personalmente cerco di andare in posti dove praticamente non incontro anima viva, a quote alte o comunque in luoghi inaccessibili, lontano da frazioni o strade battute,m dove, davvero, incontrare qualcuno è molto raro
e quando succede la "nostra" regola numero uno è: spegnere il motore, fermarsi, salutare, togliersi subito il casco per non dare l'impressione di essere aggressivi, e, se possibile, farsi quattro chiacchiere
beh ti posso dire che nel 90 per cento dei casi si crea subito un clima di cordialità e non sono rari i casi in cui ci invitano in casa a prendere un caffè o un goccetto
anzi, ci sono posti che ogni domenica ci aspettano perchè sanno che arriviamo
ovvio che devi avere uno scarico silenzioso, non devi dare gas se c'è gente, ti fermi davanti ai cavalli e spegni, ti sposti x far passare le bici, ecc...
a proposito di mountain bike, tutti i passanti mi dicono che è molto meglio incontrare una moto, perchè la senti da lontano, piuttosto che una bici che scende in downhill ad alta velocità ma non te ne accorgi
certo che non ci si può basare sull'educazione delle persone e delle regole vanno fatte, soprattutto perchè al nord gli spazi per girare sono sempre meno
e non sto qui a dire se diano più fastidio venti moto che fanno un sentiero alla domenica oppure l'inquinamento creato dal fatto che il sentiero poi diventa strada asfaltata (sai quanti?)e poi ci passano centinaia di auto in gita o verso le seconde o terze case...
e come ultimo posso dire che molti assessori sono contenti che passiamo perchè le moto tengono aperti i sentieri dai rovi e li rendono quindi percorrbili anche dai pedoni che altrimenti troverebbero un muro invalicabile
l'ideale è che le moto girino i giorni feriali, per esempio
io potrei anche, ma quanti altri possono?
secondo me le regole ci vogliono, e devono essere severe, però molto fa l'educazione e il reciproco rispetto
uhm... meno male che volevo essere breve...
:d/
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia