La notizia è passata in sordina, anche perchè la Supersport è una categoria seguita solo da una nicchia di appassionati.
Eppure, è una notizia clamorosa: la Triumph ha divorziato con il team italiano BE-1, che da un paio di anni era il team ufficiale della casa inglese. La squadra di Giuliano Rovelli porterà in gara le Yamaha R6 che vinsero il campionato 2009, spolverate ed aggiornate con la componentistica con cui la BE-1 ha un contratto di equipaggiamento (un pratica, Bitubo in luogo di Ohlins). I piloti saranno sempre il neo-acquisto Luca Scassa e Chaz Davies.
Dagli scarni comunicati, si evince che il management della casa inglese si è tirata indietro, non confermando il sostegno economico (e tecnico?) alla squadra italiana. Messa così, la situazione è brutta ma non inedita. Sembrerebbe la classica spugna gettata con la scusa della crisi (scusa, d'altronde, più che giustificata).
Eppure, se andiamo indietro solo di qualche settimana, la situazione era ben diversa, ed a ben vedere, rende la vicenda quantomeno paradossale.
Infatti, alla fine della scorsa stagione, in cui la Triumph ha ben figurato con Davies e Salom, la BE-1 presentava una stagione 2011 con un programma ambizioso, confermato dall'acquisto di una delle sorprese del mondiale SBK, Luca Scassa.
Del resto, gurdando i risultati della scorsa stagione, si scopre che il campionato è stato dominato più da un tris di piloti che da moto di livello superiore. Sofoglu, Laverty e Lascorz hanno fatto il bello e cattivo tempo, con le Honda Ten Kate e Parkalgar e con la Kawasaki ufficiale. Dietro di loro, però, era costante la presenza di Davies e, qualche volta, di Salom con le Triumph, che infatti hanno concluso al terzo posto la classifica costruttori ed al quarto quella piloti.
In pratica, le Honda e le Kawasaki guidate dagli altri piloti erano dietro alle Triumph. Visto che il 2011 non vedrà più il turco, l'inglese e lo spagnolo, padroni della SS, al via del campionato, e considerando un maggiore sforzo previsto da parte della BE-1 e con un pilota d'altissimo livello, quale è Scassa, che andava ad affiancarsi al pur ottimo Davies, tutto lasciava intendere che le possibilità di sbancare il campionato erano realistiche. A questo bisogna aggiungere altri due elementi importanti.
La Triumph portava in pista le Street Triple in un campionato che faceva da contorno alle tappe europee della SBK. Le moto erano preparate proprio dal team BE-1. Inoltre, si faceva largo l'ipotesi, mai smentita, che sarebbe stata proprio la squadra di Ravelli a portare in pista la nuova Triumph progettata per il campionato SBK. Infatti, lo stesso Luca Scassa pare fosse stato preso proprio per questo scopo, giustificando così il momentaneo passo indietro nella SS in preparazione del debutto sulla SBK della casa britannica.
Appare quindi evidente che tutta questa carne al fuoco non si butta in spazzatura dall'oggi al domani, a meno che non si considera l'ipotesi che il managent della casa di Hinckley sia composto da sprovveduti.
Io azzardo due eventualità:
1) che la Infront non abbia accettato la modifica regolamentare che avrebbe permesso alla Triumph di portare in pista una Superbike tre cilindri da 1050/1100 cc, sicchè tutto il progetto descritto ed anche propagandato è andato a farsi benedire, per cui non aveva più senso continuare ad investire sul campionato Supersport;
oppure
2) che, invece, sia giunto l'assenso degli organizzatori della SBK, ma che, facendo bene i conti della serva, fare un campionato Supersport al massimo livello, senza comunque nessuna garanzia di vittoria con una moto che non ha subito evoluzioni sostanziali dallo scorso anno, richiedeva uno sforzo economico eccessivo, anche in considerazione del diminuito interesse patito sia da questo campionato e, più importante, da questa categoria di moto, che ha subito un clamoroso tracollo di vendite per tutti i costruttori in gioco. Sicchè, si è considerato più utile concentrare gli sforzi sulla preparazione della nuova moto, lasciando comunque alla BE-1 la possibilità di continuare a correre in SS, facendo comunque sì che sia la squadra che i piloti sfruttassero l'occasione come ulteriore allenamento, utile anche all'affiatamento con la squadra.
Chissà...
Vedremo, forse.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Una Daytona 1050 sarebbe uno spettacolo

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... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!

intanto Scassa le bitubo le ha fatte vincere.. e nelle prime prove di donington è 2do

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firmato il reka

Sbaglio o Showa è di proprietà Honda?

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Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini

Quindi Honda ha di fatto ammesso che i prodotti della sua azienda sono inferiori di quelli Ohlins. Accidenti che colpo, considerando che quella dovrebbe essere la massima espressione del motociclismo e che quindi ha bisogno del meglio della componentistica. A livello di immagine ci ha perso, anche se ci ha guadagnato in pista a quanto pare. Triumph in questo è stata almeno più coerente, anche se ha lasciato a piedi il nostro bravo Scassa.

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Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini

Speriamo che arrivi una bella Daytona 1050! Quando ho visto che ad Assen per qualche giro c'erano 6 case diverse nei primi 6 posti ho pensato a quanto sarebbe stato bello l'ingresso di Triumph e aggiungo KTM, visto che l'RC8 R è pronta...

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Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini

Giammai! Magari ci fosse anche lei, come dimenticarla?!

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Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini

Quale Moto Guzzi? La F4 c'è, la Triumph diceva di volerla fare, la KTM corre in Germania. La Moto Guzzi, ormai, è diventato il marchio touring/custom/"adulto"/fighetto del gruppo Piaggio. E che in SBK ha già Aprilia, campione del mondo.
O vorresti consigliarli di farsi concorrenza in casa?

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra