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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Questa volta mi ero preparato per tempo. All'uscita della proposta dei demo ride KTM, ho prenotato immediatamente la prova al concessionario più vicino. Una decina di giorni di piena primavera, ed la mattina di ieri si scopre con una cappa di pioggia. Parto comunque, in un attimo di tregua. Messina, che dalla riva opposta pareva libera, mi ha accolto con la pioggia. E', quindi, il caso di raccontarvi della prova di una moto, fatta da un dilettante del manubrio su strada bagnata aperta al traffico? Si, visto che la moto che avevo deciso di provare era la KTM 990 SMT, nella nuova versione con ABS di serie. Arrivato dal concessionario, abbiamo atteso che la pioggia diminuisse la pressione, e mi affidano una SMT bianca. Pulita, luccicante. Parto per il tragitto ottimamente consigliato (che avevo adocchiato anch'io su Google Maps), che dalla periferia sud di Messina sale verso Colle Rizzo. Un tragitto misto stretto. Più stretto che misto nella prima parte, con buche, sporco e tombini, e bell'asfalto levigato nella seconda, ma con buona parte dei tornanti in sampietrino. Insomma, tenendo conto che non conoscevo la strada e che la pioggia continuava a “lubrificare” il tracciato, era un percorso di guerra. Eppure, se il divertimento era smorzato, è tornato utile a capire questa moto ed a far evaporare alcuni timori. In sella ci si sente immediatamente a proprio agio, con entrambi i piedi saldamente a terra nonostante le sospensioni si abbassino pochissimo alla seduta. La SMT è leggera, e lascia molto spazio di movimento sulla sella, dura ma larga il giusto per contenere l'appoggio dei glutei. Lo sterzo permette di girare in un fazzoletto, e la frizione è diretta ma molto precisa. Il cruscotto è chiaro nelle informazioni base, con le spie ben visibili all'interno della parte in cui si trova il contagiri, mentre a fianco si susseguono i numeri del display del tachimetro. Manca, purtroppo, il livello carburante. Un'impostazione amichevole, che fa il pari con un manubrio alto e il corpo dritto. Per chi, come me, è abituato alle posture stradali, è venuto spontaneo cercare di caricare l'anteriore, ma questo, insieme al motore che definire reattivo è molto riduttivo, rendeva la guida impegnativa. Ci si ricorda, così, di essere alla guida di un grosso motard vestito, e puntando l'anteriore, con la necessità di impostare il polso sul livello “guida sulle uova”, la moto era nervosa, se pur irreprensibile nelle reazioni. Arrivato nella parte di tracciato più scorrevole, lascio scivolare la moto tra le curve con una marcia in più ed il corpo più disteso. Il risultato è che il motorone spinge benissimo e regolare fuori dalle curve, con la voglia matta di salire ma ugualmente a suo agio nella suplesse dei regimi medio bassi; il freno motore è meno invasivo e la guida diventa fluida; macina velocemente metri dando dolcemente gas tra i 3000 ed i 5000 giri. Le marce entrano sempre e senza impuntamenti: sicuramente il miglior cambio mai provato su un bicilindrico. Questo mi permettere di godere dell'incredibile maneggevolezza e dell'enorme qualità delle sospensioni WP, che assorbono buche, asperità e sampietrini senza lasciare tracce, e di una frenata millimetrica alla pressione della leva. In pratica, semplicemente variando “assetto mentale”, si ha tra le mani o una motardona iperreattiva oppure una comoda e maneggevolissima touring; una specie di Transalp ipervitaminizzata di motore e di assetto. Anche la protezione è notevole, visto che, se pur le velocità non fossero degne di nota, mi sono trovato il busto protetto dalla pioggerellina. Concludendo: la KTM 990 SMT mi è piaciuta molto. Ancor più in considerazione delle condizioni in cui l'ho provata. Si possono macinare molti chilometri senza richiedere l'ausilio del chiropratico, e si può guidare bene in città, sfruttando la notevole elasticità del bicilindrico a 75 gradi. La qualità dell'equipaggiamento ciclistico e dei freni Brembo con ABS è altissima, ed è sicuramente il valore aggiunto di una moto molto intelligente. Unico difetto (se vogliamo considerarlo tale): non è la moto che consiglierei ad un neofita. Ha un potenziale altissimo, e per guidarla in maniera fluida e “quotidiana” bisogna avere una buona sensibilità con il gas e saperla condurre senza “farsi condurre”.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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complimenti per il report mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 30/11/2008 Locazione: Arona (no)
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appena l'ho vista ha attirato pure me che mal digerisco le varie "touring", sarebbe l'unica che proverei e anzi sono tentato di provare. Visto che non c'era il livello della benzina c'era almeno una spia della riserva?
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Si. E' ben visibile al centro delle altre spie. Di touring ha davvero poco. L'assetto è rigido, ma la qualità delle sospensioni la rendono confortevole, perchè assorbono davvero di tutto. Da questo punto di vista, mi ricorda la VFR 800. Si potrebbe definire una sport touring, in versione alta.
Grazie, 8.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 20/08/2005 Locazione: VI
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Una Motard camuffata da Touring, visto la esigua protezione all' aria.
Complimenti x il report ... bella moto comunque e ben rifinita, come di consueto in casa KTM
Tra lucidità e follia, c'è una sottile striscia rossa.
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Iscritto: 18/11/2010
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Originariamente inviato da WormbikeQuesta volta mi ero preparato per tempo. All'uscita della proposta dei demo ride KTM, ho prenotato immediatamente la prova al concessionario più vicino. Una decina di giorni di piena primavera, ed la mattina di ieri si scopre con una cappa di pioggia. Parto comunque, in un attimo di tregua. Messina, che dalla riva opposta pareva libera, mi ha accolto con la pioggia. E', quindi, il caso di raccontarvi della prova di una moto, fatta da un dilettante del manubrio su strada bagnata aperta al traffico? Si, visto che la moto che avevo deciso di provare era la KTM 990 SMT, nella nuova versione con ABS di serie. Arrivato dal concessionario, abbiamo atteso che la pioggia diminuisse la pressione, e mi affidano una SMT bianca. Pulita, luccicante. Parto per il tragitto ottimamente consigliato (che avevo adocchiato anch'io su Google Maps), che dalla periferia sud di Messina sale verso Colle Rizzo. Un tragitto misto stretto. Più stretto che misto nella prima parte, con buche, sporco e tombini, e bell'asfalto levigato nella seconda, ma con buona parte dei tornanti in sampietrino. Insomma, tenendo conto che non conoscevo la strada e che la pioggia continuava a “lubrificare” il tracciato, era un percorso di guerra. Eppure, se il divertimento era smorzato, è tornato utile a capire questa moto ed a far evaporare alcuni timori. In sella ci si sente immediatamente a proprio agio, con entrambi i piedi saldamente a terra nonostante le sospensioni si abbassino pochissimo alla seduta. La SMT è leggera, e lascia molto spazio di movimento sulla sella, dura ma larga il giusto per contenere l'appoggio dei glutei. Lo sterzo permette di girare in un fazzoletto, e la frizione è diretta ma molto precisa. Il cruscotto è chiaro nelle informazioni base, con le spie ben visibili all'interno della parte in cui si trova il contagiri, mentre a fianco si susseguono i numeri del display del tachimetro. Manca, purtroppo, il livello carburante. Un'impostazione amichevole, che fa il pari con un manubrio alto e il corpo dritto. Per chi, come me, è abituato alle posture stradali, è venuto spontaneo cercare di caricare l'anteriore, ma questo, insieme al motore che definire reattivo è molto riduttivo, rendeva la guida impegnativa. Ci si ricorda, così, di essere alla guida di un grosso motard vestito, e puntando l'anteriore, con la necessità di impostare il polso sul livello “guida sulle uova”, la moto era nervosa, se pur irreprensibile nelle reazioni. Arrivato nella parte di tracciato più scorrevole, lascio scivolare la moto tra le curve con una marcia in più ed il corpo più disteso. Il risultato è che il motorone spinge benissimo e regolare fuori dalle curve, con la voglia matta di salire ma ugualmente a suo agio nella suplesse dei regimi medio bassi; il freno motore è meno invasivo e la guida diventa fluida; macina velocemente metri dando dolcemente gas tra i 3000 ed i 5000 giri. Le marce entrano sempre e senza impuntamenti: sicuramente il miglior cambio mai provato su un bicilindrico. Questo mi permettere di godere dell'incredibile maneggevolezza e dell'enorme qualità delle sospensioni WP, che assorbono buche, asperità e sampietrini senza lasciare tracce, e di una frenata millimetrica alla pressione della leva. In pratica, semplicemente variando “assetto mentale”, si ha tra le mani o una motardona iperreattiva oppure una comoda e maneggevolissima touring; una specie di Transalp ipervitaminizzata di motore e di assetto. Anche la protezione è notevole, visto che, se pur le velocità non fossero degne di nota, mi sono trovato il busto protetto dalla pioggerellina. Concludendo: la KTM 990 SMT mi è piaciuta molto. Ancor più in considerazione delle condizioni in cui l'ho provata. Si possono macinare molti chilometri senza richiedere l'ausilio del chiropratico, e si può guidare bene in città, sfruttando la notevole elasticità del bicilindrico.a 75 gradi. La qualità dell'equipaggiamento ciclistico e dei freni Brembo con ABS è altissima, ed è sicuramente il valore aggiunto di una moto molto intelligente. Unico difetto (se vogliamo considerarlo tale): non è la moto che consiglierei ad un neofita. Ha un potenziale altissimo, e per guidarla in maniera fluida e “quotidiana” bisogna avere una buona sensibilità con il gas e saperla condurre senza “farsi condurre”. Ho provato la smt pure io un paio di sett fa...Moto incredibile, divertente e sicura allo stesso tempo(era ora che mettessero l'ABS di serie anche se non è DISINSERIBILE), motore esaltante(in terza a 7000 giri mi si alzava :DDDD). Io l'ho provata con condizioni di asciutto e circa 21°C e non guidavo sulle uova, tra un paio di annetti quando avrò un pò di soldini penserò a questa moto in alternativa ad una R1200R che vorrei tanto prendermi per sostituire la mia bmw. Cmq se posso dire la mia un paio di difettucci li ha quando esce dalla fabbrica( quindi vuol dire che appena metti a posto queste cosette è fenomenale :DDDD): Leva del cambio obbligatorio da regolare, è alta da paura perchè è regolata sullo stivale da pista, manca il livello carburante e manopole troppo spesse (ok si posso cambiare ma quando l'ho provata mi sembrava di impugnare una clava dei flinstone invece che un manubrio della renthal)...Proprio Ready to race
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Ah, dimenticavo. Io sono alto 1e 80. Per le mie misure non ho avuto nessuna delle difficoltà incontrate da Helgast. Immagino che fino a 1 e 75 e 41 di piede e "manine" in scala non ci siano problemi. Con dimensioni inferiori, probabilmente ci vuole un pò di mestiere e qualche regolazione, ma questo riguarda il 90% delle moto di derivazione fuoristradistica/motard.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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moto che mi rifiuto categoricamente di provare, sapendo già in partenza per intuizione che come funzionamento è la migliore moto non da pista di tutti i tempi e che non ci dormirei la notte per averla, e avendo già deciso che per consumi e manutenzione non la prenderò mai.
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta
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Iscritto: 16/06/2007 Locazione: BN
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Originariamente inviato da zeljkomoto che mi rifiuto categoricamente di provare, sapendo già in partenza per intuizione che come funzionamento è la migliore moto non da pista di tutti i tempi e che non ci dormirei la notte per averla, e avendo già deciso che per consumi e manutenzione non la prenderò mai. Mi spieghi xke una moto non racing con una potenza specifica tutto sommata non elevatissima necessita di cosi tanta manutenzione?? In sostanza di cosa hanno bisogno oltre ai tagliandi, quasi tutte le KTM, x andare bene e durare a lungo?? Cmq anche se non l'ho guidata, la tiger 1050 come seduta x me era eccezionale, ti ci dovresti trovare bene anche con quella, magari è meno "delicata" e forse ugualmente efficace. e costa decisamente meno seminuova. Italians do it BETTER!!!
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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rolling tu hai mai provato la ciclistica di una KTM stradale? è una cosa unica. schematicamente, le miglioti italiane sono delle panche rigorose ma rendono le nostre strade una tortura. le giap hanno un eccellente adattabilità e manovrabilità ma spesso sgarrano un po'. le ktm pigliano le buche meglio delle giap e tengono la strada alla perfezione, e quando dico perfezione non è una iperbole. ti parlo di velocità stradali, fino a 150/170 all'ora. oltre non sono in condizione di giudicare. a me la 1050 intriga, ma so per certo che non ci sono sostituti delle KTM. ci possono essere alternative, e basta. circa la tua prima domanda: la causa è la incredibile leggerezza e compattezza, laterale e longitudinale.
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta
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Iscritto: 20/08/2005 Locazione: VI
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Originariamente inviato da zeljkomoto che mi rifiuto categoricamente di provare, sapendo già in partenza per intuizione che come funzionamento è la migliore moto non da pista di tutti i tempi e che non ci dormirei la notte per averla, e avendo già deciso che per consumi e manutenzione non la prenderò mai. E' proprio vero, provare solamente queste moto, è lesivo
Tra lucidità e follia, c'è una sottile striscia rossa.
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Iscritto: 28/10/2008 Locazione: tra l'Arrabbiate e le pendici delle montagne sacre
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Concordo pienamente con quanto detto da zeljko,infatti da quando ho provato questa moto (SMT 990 2010) non riesco più a togliermela dalla mente!!Per chi è pratico della zona,ho percorso la strada che da Barberino di Mugello porta fino al Passo della Raticosa,passando dal Passo della Futa, e vi posso dire che per me è veramente la miglior moto non da pista (come la definisce zeljko) che ho provato.....e negli ultimi anni sullo stesso tragitto ne ho provate diverse!!La reattività del motore e la spinta sempre molto consistente si fondono con una ciclistica veramente da riferimento.La moto è rapidissima nello scendere in piega e i cambi di direzione fulminei,allo stesso tempo non viene mai meno la stabilità e la precisione in curva (almeno fino dove mi consentono le mie modeste capacità di guida).Tutto sembra essere più facile e la forcella WP a steli rovesciati mi ha davvero impressionato per come copia l'asfalto e per le sensazioni che ti restituisce....migliore,chiaramente per la mia guida, rispetto anche a forcelle più blasonate di altre moto.In questi mesi stò cercando di fare altre riflessioni,tra cui quelle esposte da zeljko,stò cercando di valutare bene i contro,anche se la prova su strada è stata per me inequivocabile e alla fine è quella che ha un peso maggiore nella scelta della moto.Forse la ragione e la razionalità mi porteranno alla fine da un'altra parte ma questa è veramente una gran moto e la versione 2011 mi sembra aver fatto un ulteriore salto di qualità! un saluto a tutti
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Iscritto: 28/04/2003
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grande Worm, bella recensione ... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai ! Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!
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Iscritto: 18/11/2010
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Originariamente inviato da WormbikeAh, dimenticavo. Io sono alto 1e 80. Per le mie misure non ho avuto nessuna delle difficoltà incontrate da Helgast. Immagino che fino a 1 e 75 e 41 di piede e "manine" in scala non ci siano problemi. Con dimensioni inferiori, probabilmente ci vuole un pò di mestiere e qualche regolazione, ma questo riguarda il 90% delle moto di derivazione fuoristradistica/motard. Sono 1.88 con 45 di piede :D evidentemente non avevano regolato un fico secco quelli della concessionaria, come mi avevano detto infatti! Però mamma mia che moto...
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