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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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passeggiatina a base di tante ottime curve, pochissimo venefico traffico, buone pappardelle ai funghi e scambismo moto assai sviluppato. peccato che il pig non sia venuto. renzo non me la sono sentita di disturbarlo perché per un signore della sua classe sono troppo volatili i miei programmi: per un pelo anche stavolta non si annullava tutto, e nella mattinata si è maturato un ritardo di un'ora e mezza dal programma iniziale, tutto concordato in tempo reale via sms. un po' di scatti dal video low-fi mentre assaggio la vecchia z a destra non ho quasi niente perché il campo visivo di quel cesso di cam di daunio a destra è limitato dalla forcella. alla prosssima
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Belle pieghe Zel! Se posso permettermi, sporgiti di più dalla sella, non fare l'errore che facevo io. Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 24/04/2011 Locazione: ITALIA
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zeljko,belle pieghe,se vuoi una volta ti permetto di filmarmi mentre piego con il diavel,ti giuro che non ti chiedo i diritti d'autore
Bonalex/Jabba ha detto: E le paure altrui spesso ti salvano la vita, se sei così umile da tenerle in considerazione.
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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Originariamente inviato da RedAceBelle pieghe Zel! Se posso permettermi, sporgiti di più dalla sella, non fare l'errore che facevo io. è da stabilire se sia un errore in quel contesto è un tracciato molto serrato e non molto veloce, le immagini statiche lasciano un po' il tempo che trovano... per sostenere un uso maggiore del corpo a un certo ritmo su sequenze tanto serrate, ci vuole una condizione fisica di prim'ordine che certamente al momento mi manca. inoltre è una strada in cui superare un certo ingombro laterale totale può non essere senza conseguenze infine, io non dovevo vincere una gara, avevo da cinque minuti in mano una moto altrui gentilmente prestatami, la sottoponevo a un uso che mi consentisse di capirla e di divertirmici nel frattempo, tutto qui.
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Originariamente inviato da zeljko[...] per sostenere un uso maggiore del corpo a un certo ritmo ci vuole una condizione fisica di prim'ordine che certamente al momento mi manca.
Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 16/12/2006 Locazione: 100#
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ottimo mini-tour infrasettimanale. ritmo godibilissimo anche per me e il mio putrellone jappo ke ha anche cambiato monta! in cambio ho avuto per le mani un boxerone ke fa proprio venir voglia di portarselo in garage...ma per ora l'anagrafe e la pecunia disponibile non lo permettono.
peccato per non avere foto dei cavalli ke scrutavano "cavalcature" e "centauri"
non sono gli anni...sono i kilometri
Il braccio destro del Re
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Oddio... Un quarto di chiappa verrebbe comunque spontaneo.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 07/05/2008 Locazione: Vimercate
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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Originariamente inviato da WormbikeOddio... Un quarto di chiappa verrebbe comunque spontaneo. a chi? poi non so quanto sia sviluppato il tuo senso per le chiappe, ma ci vuole davvero uno specialista per capire che percentuale di chiappa possa essere uscita qua o là, in snapshot presi a simile distanza e così mal definiti in ogni modo worm, io ho una massa e statura tale che guido più di corpo io mettendo dentro bene il busto, che uno alto 25 cm e pesante 35 kg meno di me scagliando un'intera chiappa fuori. in compenso il busto lo muovo in continuo, mentre per uscire le chiappe ho dei transitori più a scatti, in cui per mie carenze di forma fisicia, a lungo andare non sono preciso. e lì non c'è tempo per essere imprecisi. certo nello scenario insipido rettilineo-curva singola- rettilineo, il discorso muterebbe. ritenetevi comunque convocati a Subiaco in una data di vostra scelta per illustrare la materia, condendola di pappardella ai funghi.
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Oh sia chiaro: ognuno guida come gli pare e come si sente eh? Detto questo, vedo che pieghi parecchio, ma il corpo è in linea con la moto o quasi. Sporgi più la spalla che il sedere, ma secondo me così "senti" meno la moto e la strada. Guidavo allo stesso modo con l'Hornet: grattavo le pedane, ma non mi muovevo dalla sella e da quando ho cominciato a farlo, percorro le curve con più fiducia e guido meglio. Il tipo di strada per me c'entra poco: anzi, se è un misto stretto senza un attimo di respiro (come piace a me), mi muovo ancora di più perchè più la curva è lenta e più mi sporgo, usando il ginocchio come "sensore" per capire quanto posso osare e quanto no. Qualche tempo fa ho messo un paio di foto come le tue, ma non te le ripropongo perchè tutto mi sento, meno un maestro da emulare. I miei sono solo consigli, ma la prima frase del post vale al 101%. Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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io ho girato con gente di tutti tutti i tipi, abituata alla pista,a volte con precedenti agonistici, e non ho mai visto nessuno passeggiare in una strada come vallepietra con il ginocchio a terra, meno qualche estraneo che negli anni ho passato. se tu fai per esempio con luca pigsurf, che non è un pilotone da civ ma nemmeno uno impreparato ed incerto sulle posizioni di guida da velocità (insomma è un amatore di pista pulito e "fatto"), su gsx-r un'uscita su una strada con quelle visibilità e quella ampiezza di corsia e carreggiata e quella successione lì, non sposta il[beep] tanto più di quanto faccia io, nonostante una ottima condizione fisica, e lo fa per un motivo preciso di controllo del mezzo nel tempo. Un po' di più sì, ma poco. Certo, se ti metti a fare le corse su strada, come si vede dalle foto delle corse su strada, appunto, metti fuori il[beep] e dentro il busto (per non sbattere contro muri e rocce pur restando sulla traiettoria ottimale), esattamente all'opposto di me, per ragioni fisiche inoppugnabili. Ma io non sto facendo corse e per come sono abituato io, se esco non capisco più quanto piego e piego all'infinito, altro che controllare. ti assicuro che per me non sarebbe un sistema per rischiare meno, ma per andare il 15% rischiando il 25% in più. Io non vado più in moto per piegare, vado in moto per tenere insieme linee in armonia e provare certe sensazioni mettendo le ruote dove ho pensato secondo un certo tempo che mi dò. Somiglia più alla musica che allo sport, come piacere. Senso del tempo, non adrenalina. In questo sistema, più perdo energia, più faccio confusione e rischio di essere in ritardo o in anticipo, divertendomi meno e rischiando di più, con la stanchezza. Inoltre di solito guido una moto molto pesante sulla quale il peso del conducente influisce ben poco. Credimi sulla parola. Questo non toglie che, salute e denaro permettendo, voglia approfondire quell'altro sistema nel suo appropriato luogo.
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Mi piace la tua associazione alla musica, la capisco e la sposo. Io non faccio corse, cerco di guidare senza soluzione di continuità, in modo rotondo e armonico. Per farti un esempio pratico, non sono uno che apre tutto fra una curva e l'altra o stacca all'ultimo metro utile, anzi. La fascetta sullo stelo arriva al 75% della sua lunghezza, mai oltre. Quanto al discorso sulla pesantezza della moto, in parte lo capisco. Il mio Monster è molto leggero (o forse più equilibrato dell'Hornet che avevo e che mi sembrava un pachiderma), ma credimi se ti dico che ho molto più timore a fare una curva fisso sulla sella che buttandomi giù. Che poi è relativo: spesso ho mezzo sedere fuori, qualche volta 3/4 abbondanti. Ho fatto la mia osservazione perchè mi sembrano curve "da ginocchio a terra", come definisco io quelle curve strette e a raggio costante, ma la mia è solo una supposizione guardando quelle 3 foto. Se tu senti che la differenza fra efficacia e rischio è in passivo del 10%, continua col tuo stile di guida, che a giudicare dall'angolo di piega mi sembra essere comunque molto efficace. Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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ho una mia teoria red. per andare veramente forte, bisogna andare veramente forte. e lì c'è la fisica a raccontarci come stanno le cose. per andare piuttosto forte a lungo (a lungo negli anni, a lungo nei km, a lungo nelle singole gite) nella guida improvvisata e in parte alla cieca, invece, bisogna assicurarsi sempre la condizione nella quale, nella lettura del divenire stradale e nella reazione a esso, si accoppiano il massimo livello di lucidità nel leggere la strada che scorre e formulare decisioni soddisfacenti ( non ottimali come per limare i centesimi, niente più che soddisfacenti, ma SEMPRE), con la massima tempestività in morbidezza nel reagire a tutto ciò e impartire I comandi. se mi dai un attimo ti fo vedere una cosa da quest'uscita.
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Te ne do anche due, di attimi. Comunque capisco quello che vuoi dire e aggiungo che il tuo discorso è valido (e giustissimo) per chi come te probabilmente fa spesso strade nuove, mai viste prima. Al contrario io percorro sempre le stesse 2/3 strade e, conoscendole bene come fossi quasi in pista (passatemi il termine, significa che conosco benino asfalto e la successione delle curve), posso permettermi una guida più disinvolta. Anche io come te quando faccio una curva mai vista, ci vado coi piedi di piombo cercando di applicare quello che hai descritto. Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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Originariamente inviato da RedAce Anche io come te quando faccio una curva mai vista, ci vado coi piedi di piombo cercando di applicare quello che hai descritto. il fatto è che io non ci vado coi piedi di piombo, vado quasi uguale se l'asfalto mi dà fiducia. e spesso persone non mi credono che "è la prima volta che facevo sta strada". questa della gita la so a memoria, ma non la uso per quello che la so salvo sull'aderenza. uso la conoscenza come metodo per essere ancora più calmo nel fare come faccio, non per spremere di più. due anni fa non ti avrei fatto sto discorso, oggi è così.
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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Originariamente inviato da RedAceTe ne do anche due, di attimi. ecco qua
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Urca! Sono ancora nella fase in cui spremo se conosco la strada o forse è proprio il mio stile e basta. Dal video però capisco ancora meglio la calma di cui parli ed aggiungo: saresti per me un ottimo compagno di uscite. PS: anche io avrei un video, ma oltre ad essere lungo 13 minuti, non lo vorrei pubblicare. Non faccio assolutamente nulla di male, ma il mondo gira in modo strano ultimamente e non vorrei avere rogne. Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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Originariamente inviato da RedAceUrca! e considera che questo è tratto dalla parte di tracciato aperta, abbastanza ampia rispetto ad altri punti. infatti la visibilità è buona, io faccio in tempo a vedere, mollare il gas,calcolare quanto mi serve frenare, pelare entrambi a moto bassa e finire di frenare a moto dritta. alcuni passaggi, lì, questo tempo non te lo danno. Quote:PS: anche io avrei un video, ma oltre ad essere lungo 13 minuti, non lo vorrei pubblicare. Non faccio assolutamente nulla di male, ma il mondo gira in modo strano ultimamente e non vorrei avere rogne. mettilo sul server di vimeo.com, apponi una passsword e dalla privatamente agli amici cui vuoi mostrarlo.
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Iscritto: 06/01/2007 Locazione: RM
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Letto un po’. Meglio il mancato invito, visto che a dominare sembrano essere state le fesses e lo scambismo. Rallegramenti per aver evitato la buoncostume!
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Iscritto: 08/07/2006 Locazione: RM
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Originariamente inviato da zeljko
ritenetevi comunque convocati a Subiaco in una data di vostra scelta per illustrare la materia, condendola di pappardella ai funghi. si ma la cam hi-fi mettcela tu sgrunt! @renzo come stai?
Daunio --------------------------------------------------------------------------------Tutto in un attimo...http://spazioinwind.libero.it/daunio/ http://www.youtube.com/daunio http://daunio.spaces.live.com/
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