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Iscritto: 07/05/2008 Locazione: Vimercate
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Ho sentito che forse dal prossimo anno per avere più partenti nella motoGP potrebbero far gareggiare moto costruite intorno ai mototi 1.000 cc che equipaggiano le SBK o perlomeno derivati da quelli e modificati per renderli più competitivi, ma che si prevedono tempi sul giro nettamente superiori (come è logico) anche di 4-5 secondi. Mi chiedo se questo è veramente il modo giusto di affontare il problema, pensando che se un pilota ufficiale si ritrova davanti uno molto più lento specialmente in alcune curve o perde decimi preziosi o rischia grosso e cerca di superarlo anche anche dove è rischioso: non sarebbe più semplice fare moto meno costose togliendo parte dell'elettronica, eliminando spese inutili tipo trasferta a Laguna Seca dove corre solo la MotoGP e poi tornare negli USA per andare ad Indianapolis? Si parla anche di ridurre ad una sola moto la disponibilità per ogni pilota, cos' se uno cade il venerdì si ritrova magari al sabato a correre con una moto messa su alla meglio, ma come fanno i team ad accettarlo? Tanto una moto intera ce l'hanno tutti nel box anche se sotto forma di pezzi di ricambio ecc., tanto vale averla montata!
mi spezzo ma non piego ...
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Iscritto: 18/10/2002 Locazione: MB
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a dire il vero è già tutto deciso... adesso bosogna vedere quante ne riusciranno a fare (se ce ne saranno poi..)
sui tempi non so, le SBK quest'anno non prendevano mica tutti quei secondi dalle GP.. e le CRT hanno solo i carte uguali in pratica, avranno gomme peso e freniche le dovrebbero avvicinare mica male.
firmato il reka
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Iscritto: 24/02/2009 Locazione: vigevano e pavia
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Per me è assurdo salire di cilindrata e potenza per poi far gestire tutto elettronicamente. Follia. Dopo quello che è successo chi gestisce dovrebbe riflettere.
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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icaro, leggo dal tuo profilo che non sei "di primo pelo". Sicuramente, ancor più di me, ricordi le gare del motomondiale degli anni '80 e '90. Ricordi le (poche) moto ufficiali, le moto clienti "buone", le moto clienti "così così", le moto "usate" (quelle di 2 o tre anni prima), le "artigianali" (ad esempio, le mitiche Paton). Le gare erano divertenti, i vari gruppi lottavano tra loro, ed a volte spuntava il vero talento che permetteva al pilota della clienti "così così" di stuzzicare i migliori con le clienti "buone" o i peggiori degli "ufficiali". Personalmente, preferisco una situazione di questo tipo (doppiaggi inclusi, che c'erano allora e ci saranno in futuro e che sarano una variabile per chi lotta per la testa della gara) che non una gara in cui girano una decina di moto. Cosa che in TV è comunque accettabile, ma da guardare in pista è assolutamente frustrante.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 07/05/2008 Locazione: Vimercate
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Ciao wormbike, è vero quello che dici, però secondo me c'è una differenza sostanziale: a quei tempi le moto private buone e le artigianali (Paton come dici tu, per esempio) erano appunto buone perchè avevano il telaio che era fatto da artigiani in gamba, motori che venivano da quelli di serie e poi rielaborati, ma soprattutto non c'era tutta questa elettronica che oggi fa di un pilota mediocre un pilota discreto. Quindi i "privati" e gli "artigianali" se trovavano un talento alla guida sapevano rendere dura la vita a tutti, proprio perchè lì era il "manico" che contava di più. Anche a me piacerebbe vedere 24-26 piloti al via ma non con differenze di 4-5 secondi al giro, altrimenti sarebbero solo di fastidio. Ti dico questo perchè ai niei tempi c'erano anche i prototipi di auto che avevano questa filosofia, e gareggiavano auto tipo Ferrari 512M, Porsche 917 e Ford GT40 contro le DeTomaso Pantera, le Prorsche 911S ecc. e ne venivano fuori anche incidenti mica da ridere! Comunque se lo fanno avranno le loro buone ragioni e posso capire un pilota che pur di girare in motoGP accetta anche di essere doppiato, però allora che facciano due campionati distinti sennò non c'è storia.
mi spezzo ma non piego ...
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Iscritto: 02/07/2004 Locazione: Provincia di Ancona
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Nell'automobilismo ci sono da anni gare in cui diverse categorie corrono insieme. Oltre quella che hai citato tu, ora basta vedere il FIA GT o l'ALMS o la 24 ore di Les Mans (da cui deriva poi la Les Mans Series): GT1 contro GT2 e così via. Persino prototipi contro GT stradali. La differenza di velocità è un problema per noi amatori con 1/100 delle capacità dei piloti professionisti. Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini
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