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Iscritto: 11/09/2009 Locazione: provincia di Varese
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attacco qui i commenti che ho fatto all'articolo di moto.it, (http://www.moto.it/news/presentato-19-revival-mv-agusta.html) come detto nei commenti degli articoli una delle più grandi prese in giro del motociclismo italiano sta andando troppo avanti....
La Meccaniche Vergera (MV) Agusta è un gloriosissimo marchio morto e sepolto nel 1975....e la sua fabrica è "chiusissima" da decenni (tra Gallarate e Samarate), e li che sono nate le moto vincenti di Agostini. Oggi sarebbe più onesto parlare di Cagiva piuttosto che di MV e non avvalersi di vittorie che Cagiva non ha per niente nel suo palmares.....
alla domanda provocatoria "azzeriamo anche i titoli Ducati" ho risposto:
"L'esempio non è calzante, Ducati che è stata comprata da Audi fino a pochi anni fa è stata campione del mondo, Audi ha comprato marchio, fabbrica, uomini, e know-how che hanno portato al titolo, Cagiva negli anni novanta ha comprato solo un marchio MV non uomini e know how. Castiglioni con marchio MV ha fatto BELLISSIME moto ma non può dire che sono figlie o pronipoti di moto che hanno vinto titoli di motomondiale, non è corretto nei confronti dei consumatori, chi non conosce la storia viene palesemente preso in giro. Il mio discorso non offende l'Italiano che da lavoro all'italiano ma denuncia "pubblicità ingannevole""
Qui aggiungo, conosco bene la storia perché lavoro in AgustaWestland la storica azienda che adesso fa solo elicotteri ma che in passato ha dato vita da una sua costola al marchio MV Agusta, diciamo che conosco la storia....
Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...
Non è che se ce lo hai grosso lo devi fare vedere per forza a tutti.....
In strada non va più forte il più bravo...ma il più....
SUPER SIC UNO DI NOI!!!
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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perché scrivi qui le cose che hai già scritto da un'altra parte?
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 11/09/2009 Locazione: provincia di Varese
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Originariamente inviato da ottoperché scrivi qui le cose che hai già scritto da un'altra parte? perché è un problema? si sa che il gruppo forum è diverso da quello degli utenti che commentano glia articoli di moto.it, a me fa più piacere condividere qui con persone che conosco meglio e che magari conosco personalmente che con persone che commentano "dall'altra parte" e che non conosco... Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...
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Iscritto: 28/01/2008 Locazione: SP
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mi sembra una "sciocchezza" per non dire altro, anche ducati faceva parte del gruppo cagiva, se andiamo a guardar bene, chi si compra un marchio si compra anche la sua storia punto. castiglioni quando a preso in mano il marchio a preso anche tutto il resto, così come fecero con benelli, anzi, ce ne fossero di imprenditori pronti a resucitare i marchi italiani di na volta!! a me fa ridere leggere sul mio serbatoio la scritta "37 volte campione del mondo" però è così li ha vinti, all'età della pietra, ma li ha vinti. questo mi sembra un discorso un po così....
GUIDA LA TUA MOTO COME SE L'AVESSI APPENA RUBATA!!!
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Iscritto: 24/04/2011 Locazione: ITALIA
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Originariamente inviato da roby1098mi sembra una "sciocchezza" per non dire altro, anche ducati faceva parte del gruppo cagiva, se andiamo a guardar bene, chi si compra un marchio si compra anche la sua storia punto. castiglioni quando a preso in mano il marchio a preso anche tutto il resto, così come fecero con benelli, anzi, ce ne fossero di imprenditori pronti a resucitare i marchi italiani di na volta!! a me fa ridere leggere sul mio serbatoio la scritta "37 volte campione del mondo" però è così li ha vinti, all'età della pietra, ma li ha vinti. questo mi sembra un discorso un po così.... quoto roby. anche ferrari non e' piu vera ferrari. lotus lamborghini porsche maserati ecc....
Bonalex/Jabba ha detto: E le paure altrui spesso ti salvano la vita, se sei così umile da tenerle in considerazione.
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Iscritto: 27/02/2002 Locazione: BO
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direi che è argomento piuttosto appisolatorio.
ronfffffffffffff
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Iscritto: 11/09/2009 Locazione: provincia di Varese
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Originariamente inviato da roby1098mi sembra una "sciocchezza" per non dire altro, anche ducati faceva parte del gruppo cagiva, se andiamo a guardar bene, chi si compra un marchio si compra anche la sua storia punto. castiglioni quando a preso in mano il marchio a preso anche tutto il resto, così come fecero con benelli, anzi, ce ne fossero di imprenditori pronti a resucitare i marchi italiani di na volta!! a me fa ridere leggere sul mio serbatoio la scritta "37 volte campione del mondo" però è così li ha vinti, all'età della pietra, ma li ha vinti. questo mi sembra un discorso un po così.... Roby....la storia è storia, lavoro a cascina Costa in AgustaWestland quello che era lo stabilimento del padrone di MV Agusta ovvero il conte Agusta 1) io lavoro con persone che sono o ex "MV Agusta" o sono figli di impiegati e dirigenti MV Agusta, 2) ci sono vecchi hangar ancora pieni delle carene delle VERE MV Agusta 3)La stanza del conte Domenico Agusta (a 100 metri dal mio ufficio) è ancora piena dei trofei vinti da Agostini e compagnia 4) Il museo di cui si parla nell'articolo è nel mio stabilimento 5) Lo stabilimento produttivo era a circa 3 Km da qui a Verghera appunto e colleghi mi raccontavano di Agostini che si faceva le sparate nel rettilieo difronte il mio stabilimento LO STABILIMENTO DI VERGHERA HA CHIUSO I BATTENTI NEGLI ANNI 70 E DA LI TUTTI A CASA O TRASFERITI (I PIU FORTUNATI)NEL MIO STABILIMENTO DI CASCINA COSTA A FARE ELICOTTERI. Castiglioni ha comprato un marchio "gli uomini" non c'erano già da quasi 20 anni Le "sciocchezze per non dire altro" le dice chi non conosce la storia perché ingannato da "pubblicità ingannevole" aggiungo, quando uno scrive sul serbatoio che ha "vinto n mondiali" dice al cliente "guarda che ti vendo una moto fatta da uomini e persone che hanno lavorato pure sulla tua moto, quella che ti vendo non sarà una moto da primato mondiale ma nasce dalle stesse mani", secondo te vale anche qui...non so.... Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...
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Iscritto: 11/09/2009 Locazione: provincia di Varese
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Originariamente inviato da diaavelOriginariamente inviato da roby1098mi sembra una "sciocchezza" per non dire altro, anche ducati faceva parte del gruppo cagiva, se andiamo a guardar bene, chi si compra un marchio si compra anche la sua storia punto. castiglioni quando a preso in mano il marchio a preso anche tutto il resto, così come fecero con benelli, anzi, ce ne fossero di imprenditori pronti a resucitare i marchi italiani di na volta!! a me fa ridere leggere sul mio serbatoio la scritta "37 volte campione del mondo" però è così li ha vinti, all'età della pietra, ma li ha vinti. questo mi sembra un discorso un po così....
quoto roby. anche ferrari non e' piu vera ferrari. lotus lamborghini porsche maserati ecc.... leggi bene cosa ho scritto Corrado...non sono esempi calzanti, Castiglioni a comrpato solo un adesivo da mettere sulla tanica....PUNTO. Che poi anche lui abbia fatto grandi moto non lo metto in dubbio... Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...
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Iscritto: 02/03/2010 Locazione: torreglia (pd)
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Non hai mica tutti i torti Naino,il guaio,secondo me ,e' che le tue ragioni sono...come dire...solo di cuore.Purtroppo o per fortuna il mondo si e' cosi' commercialmente rimpicciolito che la storia di un marchio fuori dai confini geografici o sentimentali delle persone,la scia il tempo che trova.Esempio:se rilancio un marchio e esporto nei paesi economicamente emergenti la uso eccome la storia perche' do per certo che i signori Xiang Gong,Jose' Do Santos o Mharhamatha Ghandi non sanno dove si facevano le moto ,ma restano incantati dal palmares.Non so' se mi sono spietato
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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quando si compra qualcosa se ne diventa proprietari, senza distinzioni tra fabbricati, impianti, magazzini, storia, marchi ecc... che poi si sia in grado di mantenere alto il livello del marchio, questa è tutta un'altra storia, ma a volte è una scelta per esempio un mio amico ha venduto il proprio timbrificio a un concorrente tedesco molto più grande, il quale per un certo periodo ha mantenuto in vita il marchio italiano, per non perdere i clienti, e poi, pian piano ha affiancato a quello italiano il marchio tedesco; ora il marchio italiano non esiste più e c'è solo il tedesco anche sulla fabbrica italiana che, in questo modo, non è fallita ma è tuttora viva, vegeta e attiva: se restava nelle mani del vecchio proprietario era fallimento certo, con famiglie di operai e impiegati sulla strada nell'ambito dell'elettronica avviene che ogni tot anni ci sia un cambio di marchio o un affiancamento di marchi; Hewlett una volta era sola, come pure Packard; oggi è normale comprare un HP; come pure Fujitsu e Siemens che si mettono assieme per fare computer, o Sony ed Ericsonn per i telefonini è ovvio che quando si compra qualcosa, si decide poi di sfruttare al meglio il marchio e la storia, se questa è una storia degna; esempio: nel caso del timbrificio io, azienda nuova, sfrutterei forse la storia dell'azienda se ha un senso, ma se quell'azienda produceva male, o non era puntuale nelle consegne, o gestiva male ordini e clienti, io mi sbarazzerei del marchio il più in fretta possibile se io oggi acquistassi Ducati (non lo farei mai anche se dovessi averne la possibilità), punterei molto sull'attestazione del marchio così come viene riconosciuto dai molti clienti appassionati in tutto il mondo; punterei sui titoli in SBK; punterei sui piloti che hanno reso grande il marchio; non punterei certo sulla partecipazione al Motomondiale; epure è tutto "storia", in parte gloriosa, in parte meno; poi, se riconoscessi nelle maestranze attuali una buona capacità artigianale e industriale di produrre moto, manterrei la sede dov'è, portando tutte le migliorie del caso, ove possibile; ma se vedessi che la situazione non è positiva, delocalizzerei, non necessariamente lontano da dov'è ora ultimo esempio che mi viene in mente: Husqvarna, che dalla svezia è venuta in italia e poi, pur costruendo buone moto, aveva perso molto in immagine; se io fossi stato al posto di chi l'ha comprata recentemente, non so se avrei mantenuto il marchio, soprattutto perché in epoca recente (pre-bmw) le moto non erano propriamente super affidabili e i pezzi non si trovavano; ecco, la storia.... dipende: se è una storia buona la tengo; se non lo è: via! mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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mi viene in mente un altro esempio: la Rollerblade
questo brand era americano, poi è passato a Benetton attraverso il marchio Nordica, e ora da 10 anni di Tecnica, la quale ha anche Nordica, Dolomite, Blizzard, Moon Boot ecc...
ognuno di questi marchi ha una sua storia, commerciale, sportiva, tecnologica ecc... ed è normale che chi li acquista non lo fa solo per acquisire un capannone o un know-how, ma anche, e a volte soprattutto, per avere il marchio da esporre per sfruttarne l'immagine
alcuni anni fa un mio studente cinese decise di aprire un proprio studio di design in cina ma, non avendo "storia" (si era appena diplomato) voleva presentarsi ai futuri cliente con un'immagine consolidata; fu così che firmammo un accordo per due anni che prevedeva che lui portasse in cina il mio marchio (non ero presente là) e che lui ne potesse sfruttare la storia, l'immagine, i progetti, ecc...; lui poteva presentare i progetti come "nome marchio, sede di Beijing" a patto che me li mandasse prima per una supervisione e approvazione e che, per i più complessi, vi fosse un co-design col mio studio
infatti il mio marchio, tramite lui, partecipò alla prima fiera cinese del design, ed eravamo solo due marchi italiani presenti; senza di lui non sarei mai andato
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 11/09/2009 Locazione: provincia di Varese
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Otto, MVAgusta è un esempio quasi unico abbastanza distante da quelli che citi tu. Tutti gli esempi che citi tu parli di acquisizioni che poi magari si sono o no risolte in completi assorbimenti. Castiglioni comprando MV Agusta non ha mica comprato disegni tecnici, segreti industriali, o cose del genere, ha comprato un marchio, fa bene a vantarsi di avere un marchio con un passato storico questo è innegabile, ma da qui a vantarsi di avere moto pronipoti di reggine mondiali ne passa di acqua sotto i ponti. Aggiungo....fa bene Castiglioni a giocare tutte le carte che in mano, anche io scriverei a caratteri CUBITALI 37 VOLTE CAMPIONI DEL MONDO, non solo sulla tanica delle moto ma acnhe sulla facciata dello stabilimento, forse lo farei anche io, e poi chi abbocca all'amo abbocca ed ho un cliente in più.... ma essendo dall'altra parte della barricata io "non abbocco" Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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gli esempi invece sono calzanti perché si parla sempre di acquisizione di un'azienda, che come eredità porta con sé il fabbricato, le attrezzature, chi ci lavora, il marchio, la storia, tutto insomma e, comprando il tutto, hai il diritto, che piaccia o no, di farci quello che vuoi; puoi sfruttarne la storia o decidere che non ti piace, e allora butti via tutto e ci fai altro succede spesso che chi compra un'azienda, poi ne converte totalmente la produzione orientandosi a nuove tecnologie, o differenziando la tipologia di prodotti (Lamborghini fa trattori e auto sportive, Husqvarbìna fa moto e motoseghe, ecc...) pensa ai giapponesi che usano un solo marchio per tutto: kawasaki ha un fatturato minimo ma davvero minimo con le moto: kawasaki fa navi; per cui potrebbe decidere un giorno di chiudere con le moto per fare canne da pesca, oppure vendere il marchio del settore moto non è questione di abboccare all'amo; se tu, cliente, acquisti un certo marchio, ti importa poco se il marchio stesso è di proprietà di Tizio, Caio o di una banca di Hong Kong o di un emiro arabo; ti importa più che altro che la qualità del prodotto rimanga tale o anzi migliori! ci mancherebbe altro che chi compera un marchio non ne sfruttasse la storia e la gloria; altrimenti, perché comprare? basterebbe mettere su tutto ex-novo; se uno compra è perché vuole diventarne proprietario al 100% d'altronde, sempre di più le aziende non apparterranno più a singole famiglie, ma verranno acquisite da banche, da società il cui proprietario forse non si conoscerà mai, perché sono come le matrioske: l'azienda A controlla B che controlla C che acquisisce D facciamo un'ultima ipotesi: tu compri MV perché hai un po' di soldi e sei appassionato di moto; mentre cerchi di creare qualcosa di nuovo, rinunci a mettere nel sito e nel catalogo le foto di Agostini con la MV? non credo proprio, saresti matto no? quindi? mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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aggiungo: se mio nonno ha fondato un'azienda, questa passa a mio padre e poi a me; e io potrei essere un emerito imbecille che la gestisce male e senza alcun merito; nessuno l'ha comprata o venduta e io non ho alcun merito di averla; ce l'ho solo perché sono il "fiòl del paròn"
mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 11/09/2009 Locazione: provincia di Varese
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Originariamente inviato da otto e, comprando il tutto, hai il diritto, che piaccia o no, di farci quello che vuoi; puoi sfruttarne la storia o decidere che non ti piace, e allora butti via tutto e ci fai altro
Se rileggi quello che ho scritto stiamo dicendo la stessa cosa Originariamente inviato da otto
ci mancherebbe altro che chi compera un marchio non ne sfruttasse la storia e la gloria; altrimenti, perché comprare? Anche qui diciamo la stessa cosa Originariamente inviato da otto non è questione di abboccare all'amo; se tu, cliente, acquisti un certo marchio, ti importa poco se il marchio stesso è di proprietà di Tizio, Caio o di una banca di Hong Kong o di un emiro arabo; ti importa più che altro che la qualità del prodotto rimanga tale o anzi migliori! E' qui che non ci siamo.... se compri una MV perché è BELLISSMA e va alla grande sono d'accordo, se compri un MV perché ha vinto 37 titoli mondiali ollora.... "abboccato all'amo"... Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...
Non è che se ce lo hai grosso lo devi fare vedere per forza a tutti.....
In strada non va più forte il più bravo...ma il più....
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da nainonumberone
E' qui che non ci siamo.... se compri una MV perché è BELLISSMA e va alla grande sono d'accordo, se compri un MV perché ha vinto 37 titoli mondiali ollora.... "abboccato all'amo"... [/size]
le motivazioni per cui si acquista una determinata moto sono diverse; chi lo fa per la storia, chi lo fa perché si sente racing, chi perché fa figo, chi perché gli è utile, chi perché ha fatto determinate valutazioni, che possono essere centinaia diverse io ho quasi sempre utilizzato un certo marchio perché era non la migliore in assoluto ma una delle migliori in ogni particolare, forcelle a parte, e poi perché sapevo di poter trovare i ricambi ovunque e perché, qualora non avvenisse, la casa madre mi mandava i pezzi per corriere in 24 ore (successo più volte), e, non ultimo, il fatto che spaccarla è difficile; ma io non l'ho mai usata per andarci in giro perché ha fatto molti più km sul carrello che con le ruote per terra e ti dirò... anche la storia, seppur poco, mi ha influenzato, non lo nego se poi uno compra una moto perché pensa di cuccare qualche poveretta in più, beh... le vie del Signore sono infinite mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Concordo con otto. Del resto, una cosa è quando chi acquista il marchio si pone obiettivi diversi da quelli perseguiti dalla precedente proprietà, altro è quando, invece, si propone (tra vicende più o meno fortunate) di perseguire i risultati nel senso di una continuità con la precedente gestione. Secondo me, le intenzioni dei fratelli Castiglioni erano nel senso della continuità, anche se gli eventi e le scelte fatte non hanno portato a raccogliere i frutti sperati (come pubblicamente ammise il compianto Claudio); sono, comunque, riusciti a perpetuare il prestigio e l'esclusività legata ad un marchio così importante, producendo autentici capolavori di meccanica e design. Io spero che riescano ad uscire a testa alta da questo periodo di difficoltà, e che ritornino a far solcare le piste dalle loro splendide creazioni. Purtroppo, per il momento, lo sperato ritorno con Batta in Supersport è rimasto un sogno, ma chissà... Se proprio vogliano polemizzare sul cattivo uso di un marchio storico del settore che ci sta a cuore, sia nei fatti che negli intenti, secondo me bisogna guardare altrove. Chi ricorda il marchio Laverda? Per quelli della mia età, l'immagine di quelle splendide moto arancioni può aver acceso la passione per le moto. Ora è fermo, con qualche rara ed inutile esibizione da salone, nei meandri degli uffici Piaggio. Ancora peggior sorte per uno dei marchi più prestigiosi, Gilera. La Rondine 500 è solo uno spettacolare esempio del livello incredibilmente elevato della produzione Gilera; marchio che è anche uno dei più vittoriosi della storia del motociclismo mondiale. Fu la prima ad entrare nel "pentolone" Piaggio, diventando semplicemente un marchio alternativo al principale per la produzione di motorini e scooter, a parte un paio di capatine nel settore fuoristrada (con qualche merito ma ben poca convinzione) qualche lustro fa. E finisco con il più prestigioso marchio motociclistico al mondo. Moto Guzzi. E non voglio scrivere niente. Basta dare uno sguardo alla incredibile storia della casa di Mandello e guardare a quel che ne rimane. "Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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