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In questo articolo troverete le informazioni e le linee guida che riguardano la pratica obbligatoria della revisione delle moto e dei ciclomotori. Sebbene sia ormai una prassi ormai consolidata che riguarda la quasi totalità del parco circolante, è importante tenere bene a mente alcuni aspetti fondamentali. Innanzitutto, occorre sapere quando è obbligatorio eseguire la revisione della moto o del cinquantino; mancare la scadenza si traduce in sanzioni anche pesanti, quindi attenzione.
Occorre poi sapere quali sono i controlli che gli addetti ai lavori eseguiranno sul veicolo, nessuno vorrebbe vedere la propria moto rifiutata in sede di verifica, con evidenti perdite di tempo e la scocciatura di doversi ripresentare con il veicolo finalmente in regola. Il tema del costo della revisione poi deve tenere presente la differenza che troviamo nel caso in cui ci si affida ad una officina privata autorizzata oppure ai centri della Motorizzazione Civile sparsi lungo il territorio italiano. Ma andiamo per ordine, ecco qui di seguito tutto ciò che vi interessa sapere su questo argomento.
Dal 2003 tutti i motoveicoli immatricolati, compresi i ciclomotori, sono soggetti al controllo obbligatorio periodico di differenti aspetti del veicolo stesso. Il fine è quello di verificare e garantire il buon livello di sicurezza del motoveicolo nei suoi elementi più importanti come la frenata, lo stato degli pneumatici, il corretto funzionamento delle luci di servizio oltre che controllarne il livello di emissioni nocive affinché siano corrispondenti ai limiti determinati della legge vigente. Il tutto per garantire un parco circolante il più possibile sicuro, per sé e per gli altri.
Prima del 2003 non esisteva questo genere di controllo, ma è evidente che con l’aumentare del parco circolante e le nuove esigenze di regolamentazione in tema di emissioni nocive, lo Stato italiano ha dovuto adeguarsi ad una prassi presente anche nel resto d’Europa, in alcuni casi con differenti metodologie e scadenze ma, nella sostanza, molto simili alle nostre. Ciò deriva anche da una Direttiva Europea del 2014, secondo la quale si deve imporre una verifica periodica. Eppure, molti non sanno che in Francia, dal 2023, l’obbligo di verifica tecnica delle moto è stato recentemente abolito sotto la pressione dei motociclisti che ritenevano questa prassi una sorta di tassa nascosta. Di fatto si tratta di una sospensione dell’obbligo in attesa che il Ministero dei Trasporti, insieme alle federazioni di motociclisti, siano in grado di stabilire una serie di misure alternative idonee, visto che il testo della direttiva europea prevede deroghe nel caso in cui vengano emesse altre misure efficaci. Per ora in Italia e nel resto d’Europa vige l’obbligo di revisione periodica, quindi ci tocca.
Un motoveicolo nuovo dovrà eseguire la sua prima revisione al quarto anno dopo la sua prima immatricolazione, successivamente la revisione dovrà avvenire alla scadenza del secondo anno dalla prima e così via, ad anni alterni rispetto all’ultima revisione effettuata.
Per esempio, una moto acquistata nuova, immatricolata nel giugno del 2019 dovrà eseguire la sua prima revisione nel giugno 2023. Successivamente, se l’ultima revisione fatta è avvenuta tra l’1 e il 30 giugno 2023, si potrà eseguire la nuova revisione tra l’1 e il 30 giugno del 2025.
La scadenza per la revisione avviene sempre entro il mese corrispondente alla scadenza.
Infine, è importante sapere che la revisione è obbligatoria se la moto è circolante; nel caso in cui si possegga un motociclo ma questo è fermo, inutilizzato su strada, allora non si è tenuti alla revisione dello stesso. Quindi se siete i proprietari di un motoveicolo che non utilizzate su strada, potete tranquillamente evitare di eseguire la pratica di revisione salvo poi eseguirla nel momento in cui decidete di tornare ad utilizzare la moto su strada.
Per i motoveicoli di interesse storico che, anche solo saltuariamente, circolano su strada magari in occasione di manifestazioni storiche o eventi particolari, esistono nuove regole messe in atto da un decreto del 2021 che semplifica le revisioni per i mezzi ante 1960, consentendo loro di eseguire la revisione anche presso i centri di revisione autorizzati. Precedentemente, per loro, erano possibili solo presso le officine della Motorizzazione Civile costringendo i proprietari a lunghe liste d’attesa e, a volte, anche lunghi tragitti da percorrere per raggiungere la sede di riferimento.
Attenzione però alla differenza tra moto storiche e moto d’epoca. Ai fini della normativa le moto d’epoca sono mezzi cancellati dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), questi non sono soggetti a revisione ma solo ad un controllo quinquennale presso la motorizzazione nel caso in cui dovessero partecipare ad una manifestazione ed eventi specifici per i quali è concessa una specifica autorizzazione dalla Motorizzazione Civile. Le moto storiche invece, sono quelle che hanno compiuto 20 anni di età e sono iscritte al Registro storico FMI e che, se anteriori al 1960, beneficiano delle ultime norme in materia di revisione.
Per eseguire la revisione di motocicli e ciclomotori esistono due possibilità, la prima è quella di recarsi presso le officine della Motorizzazione Civile, la seconda è quella di andare presso una officina autorizzata. Scegliere di utilizzare le officine della Motorizzazione Civile comporta costi minori, ma la procedura è più complessa; occorre presentare domanda su un apposito modulo (modello TT2100), allegare a questo l’attestazione del versamento sul conto corrente postale del Dipartimento Trasporti Terrestri, infine prenotare la visita e presentarsi all’appuntamento con i documenti e la carta di circolazione.
La seconda scelta è di più facile svolgimento, anche se il costo è maggiore. Andare presso una officina autorizzata è semplice, è sufficiente effettuare una ricerca sul territorio, verificare disponibilità e prendere appuntamento. Il titolare della Officina Autorizzata, o chi per lui, vi illustrerà i termini del servizio, la disponibilità per l’appuntamento.
In molti casi è preferibile affidarsi ad una officina autorizzata anche per evitare di incappare in un rifiuto per impossibilità del mezzo di superare uno dei vari controlli. Un’officina autorizzata infatti potrà, anche se non ne è obbligata, eseguire una sorta di controllo anticipato. Si tratta di una valutazione preventiva di cortesia capace di offrirvi la possibilità di rimediare in caso esistano evidenti impedimenti alla certificazione della Revisione. Volendo fare un esempio se la vostra moto ha una od entrambe le gomme in uno stato di eccessivo consumo e quindi non idoneo a superare il controllo formale, potrete porre rimedio prima di effettuare la visita definitiva. Nel caso in cui si sceglie di recarsi presso la Motorizzazione Civile è più difficile, anzi impossibile, agire in questo modo; se durante il controllo emerge qualche problema e quindi la moto non passa il controllo, sarete costretti a ripetere tutta la trafila con evidente enorme perdita di tempo.
Scegliere di recarsi presso le Officine della Motorizzazione civile implica il versamento di 45,00 euro al Dipartimento Trasporti Terrestri oltre naturalmente il costo del bollettino postale. Scegliendo di effettuare la revisione presso una delle tante officine autorizzate il prezzo da pagare sale fino a circa 79,00 euro, ma naturalmente l’impegno da parte del proprietario è decisamente inferiore.
Questi sono solo alcuni esempi ma tenete presente che i costi effettivi possono variare anche all'interno di ogni paese. È importante notare che i costi possono dipendere da diversi fattori, come il tipo di veicolo, le dimensioni, l'età e le specifiche locali, pertanto, è sempre consigliabile verificare i costi specifici presso i centri di revisione locali o le autorità competenti nel paese in cui si intende sottoporre il veicolo a revisione. I costi della revisione dei veicoli possono variare notevolmente da paese a paese in Europa. In Germania, per esempio, il costo medio per la revisione tecnica periodica (TÜV) varia a seconda del tipo di veicolo e della regione, ed è compreso tra 60 e 100 euro; Nel Regno Unito, la revisione tecnica periodica (MOT) ha un costo medio di circa 55-60 sterline, in Spagna, invece i costi della revisione tecnica periodica (ITV) sono più bassi, anche in questo caso variano in base alla regione e al tipo di veicolo, ma generalmente si aggirano intorno ai 30-50 euro.
Coloro che saranno pizzicati, e non è affatto improbabile viste le nuove tecnologie di video controllo, senza aver eseguito entro i termini di legge la Revisione obbligatoria saranno soggetti ad una sanzione che va da 173 a 694 euro, importi che raddoppiano in caso di revisione omessa per più di una volta, oltre alla impossibilità di circolare fino ad avvenuta revisione. Ricordiamo che non sono previste proroghe o un periodo di tolleranza, la scadenza è solo quella indicata più sopra.
Inoltre, è bene tenere a mente che nell’ipotesi di incidente senza essere in regola con l’obbligo di Revisione, la compagnia assicurativa potrà esercitare una rivalsa assicurativa e lasciare quindi nei guai seri il povero motociclista.
All'interno dell'Unione Europea le sanzioni per i trasgressori all'obbligo di revisione dei veicoli possono variare da paese a paese; in generale, le sanzioni possono includere multe pecuniarie, la sospensione del certificato di circolazione o della patente di guida, fino addirittura la confisca del veicolo. In Italia, come abbiamo visto, la violazione dell'obbligo di revisione può comportare una multa che varia anche a seconda del tipo di veicolo e dell'entità della violazione se questa avviene per più di una volta. In altri paesi, come la Germania, la mancata revisione può comportare multe elevate e la sospensione temporanea del certificato di circolazione. È bene sapere che le sanzioni possono essere diverse anche all'interno dello stesso paese, a seconda delle leggi e delle regole specifiche di ogni regione o comune quindi è sempre consigliabile consultare le disposizioni specifiche del paese in cui si intende circolare per conoscere le sanzioni previste per la mancata revisione dei veicoli.
I controlli sulla moto sono molteplici. Partiamo dagli pneumatici, questi dovranno essere della stessa misura indicata sulla carta di circolazione e dovranno essere di un grado di consumo del battistrada con un’altezza non inferiore a 1,6 millimetri in ogni sua porzione. C’è poi un controllo sul telaio che non deve presentare punti di ruggine o evidenti problemi strutturali; si passa poi alle luci, tutte dovranno essere funzionanti, così come il clacson. Capitolo importante i freni, per loro il controllo su impianto a rulli tiene conto dell’effettiva capacità frenante dell’impianto, anche in relazione alla forza impressa sulle leve dei comandi. Sempre grazie ad un impianto a rulli, per i ciclomotori c’è anche la verifica della effettiva velocità massima che non deve superare i 45km/h. Infine le emissioni nocive che, sulla base della classe di appartenenza, dovranno corrispondere ai valori di riferimento.
Altra cosa sono i controlli periodici non previsti dalla revisione obbligatoria e che dipendono dal buon senso e dal grado d’attenzione del proprietario o utilizzatore del motociclo, naturalmente questi possono variare a seconda delle esigenze del veicolo e dalle raccomandazioni del produttore della moto stessa. Questi controlli possono includere la sostituzione dell'olio e dei filtri, la regolazione delle valvole, la pulizia del sistema di alimentazione, la lubrificazione delle parti mobili e altri interventi di manutenzione preventiva.
Senza ombra di dubbio l’obbligo di Revisione Obbligatoria tiene conto dello stato di fatto del veicolo in un preciso momento, si tratta di una “fotografia” dello stato di funzionamento ed efficienza della moto che naturalmente può cambiare anche repentinamente subito dopo aver eseguito la Revisione. Per esempio, se venisse meno l’efficienza frenante per pastiglie finite, poco dopo la revisione eseguita con successo, solo il proprietario o l’utilizzatore potrà agire con buon senso e ripristinare l’impianto freni. Naturalmente è importante seguire le indicazioni del manuale della moto e consultare un meccanico qualificato per determinare quali controlli periodici siano necessari per lo specifico modello di moto, ma non tutto lo fanno.
In conclusione, la revisione della moto e dei veicoli circolanti rappresenta un'attività di fondamentale importanza per garantire la sicurezza stradale e la corretta funzionalità dei mezzi. Anche se per certi aspetti, lacune e perplessità non mancano, è condivisibile e ragionevole pensare che attraverso questa pratica, è possibile individuare eventuali difetti, malfunzionamenti o usure che potrebbero compromettere la performance e la stabilità delle moto e di tutti i veicoli. Inoltre, è altrettanto vero che, in teoria, la revisione permette di verificare il rispetto delle norme ambientali, contribuendo così a ridurre l'impatto negativo sull'ambiente. Grazie a questa attività, si possono prevenire incidenti stradali e garantire una maggiore durata e affidabilità dei veicoli, pertanto, la revisione della moto e dei veicoli circolanti è un'operazione indispensabile per assicurare la sicurezza di chi guida e degli altri utenti della strada, nonché per preservare l'efficienza e la longevità delle moto e di tutti gli altri veicoli circolanti.