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Anche la Versys 1000, il modello forse meno consono ai gusti europei nella gamma Kawasaki, è stato ridisegnato secondo lo stesso stile adottato dalla sorella minore presentato in contemporanea qui, al Salone Intermot di Colonia. La maxi enduro-tourer di Akashi diventa così nettamente più bella ma anche più funzionale – il nuovo cupolino, che anche in questo caso ospita un doppio gruppo ottico ad andamento orizzontale, è anche più protettivo, efficiente da un punto di vista aerodinamico ed è in grado di creare deportanza migliorando la precisione della moto alle alte velocità.
Invariato il motore – il quadricilindrico in linea da 118 cavalli derivato dall’unità precedentemente impiegata sulla naked Z1000 – e la gestione elettronica, forte di ABS, controllo di trazione KTRC a tre modalità di intervento e due mappature per la risposta del motore, anche la ciclistica conferma i suoi capisaldi aggiornandoli però per migliorare la Versys 1000 tanto sotto il piano dinamico che sotto quello della versatilità nell’uso turistico.
Ritroviamo quindi sospensioni a lunga escursione e cerchi da 17”, entrambi aggiornati e rivisti nelle funzionalità e nelle tarature; come sulla sorella minore inoltre il telaietto reggisella è stato rinforzato per aumentare le capacità di carico ed integrare il nuovo sistema valige monochiave. Ora di serie anche il cavalletto centrale per facilitare il parcheggio sui terreni meno regolari. Completano il quadro il nuovo plexiglass regolabile nell’altezza da 30 a 65 mm, e il sistema antisaltellamento per la frizione che riduce lo sforzo all’azionamento.