Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Si può essere felici se si è migliorati ma si è ancora lontani dagli altri? No. E infatti Fabio Quartararo non è felice, anzi è piuttosto preoccupato, tanto da non aver dormito la notte scorsa. Nonostante questo riconosce che la Yamaha M1 è migliorata. Queste le sue parole alla fine dei test di Sepang, in cui ha ottenuto l'11esimo tempo.
Sulla situazione...
“Più o meno come ieri. Ero contento quando ho girato in 57”5, ma questo è il limite e l’abbiamo trovato abbastanza facilmente, perché ho fatto quattro giri tra 57”5 e 57”6, senza un giro migliore degli altri. So dove dobbiamo migliorare, ma come? Questa è la domanda”
Quali sono i piani adesso? Avrete cose nuove da provare in Qatar?
“Non so se avremo parti nuove da provare in Qatar, abbiamo nuove idee. Oggi ho provato alcune configurazioni, abbiamo trovato cose positive e cose negative. Sarà molto utile per gli ingegneri vedere con quale pacchetto e quali idee arriveremo in Qatar. Ma avremo bisogno di qualcosa di più che semplici modifiche al setup”
Aspetti positivi…
“Il motore è decisamente migliorato. La velocità massima è ottima. Ma dipende da come usiamo il motore. La moto è piuttosto aggressiva come coppia. Abbiamo sicuramente un'aerodinamica migliore e un motore migliore rispetto a prima. Ma abbiamo ancora bisogno di tempo per capire come funziona e quando potremo trovare il grip meccanico che ci manca dal 2019”
Riguardo all’elettronica...
“Abbiamo bisogno sia dell'elettronica che del grip meccanico per essere in top 6 o comunque tra il 4° e l'8° posto. È importante essere lì, siamo messi abbastanza bene come ritmo, proprio come nel 2023 . Ma se parti da P10 o P11 rimani lì, non importa quanto sia buono il ritmo di gara”
Ancora...
“Avendo più top speed potrebbe essere un po' meglio in un duello. Ma voglio lottare per le prime posizioni in qualifica. Sono un pilota che vuole lottare per le prime posizioni"
Aspettative?
“Per me era importante vedere come avrebbero lavorato i tecnici ma sapevo che tra novembre e febbraio non sarebbe avvenuta una rivoluzione. Penso che si stia lavorando meglio anche se siamo ancora lontani. Al momento siamo a due decimi dal sesto posto. Ma questi due decimi sono un mondo. Ci vuole molto lavoro per trovarli”
Che feeling hai?
“Naturalmente quando fai 1:57.5 e sei solo undicesimo inizi a farti delle domande in testa. Non ho dormito la notte scorsa perché pensavo a cosa avremmo potuto fare. Abbiamo bisogno di soluzioni. Ma non è il mio lavoro trovare la soluzione. In ogni caso ho dato delle idee e ho voluto vedere cosa riuscivamo a fare per avere più grip. Ho chiesto alla squadra di darmi tutto il grip che potevano per vedere come avrebbe reagito la moto. Abbiamo visto degli aspetti positivi, e ovviamente anche alcune cose negative, ma credo che in questo modo riusciremo a capire cosa ci manca”