Nobuhiro Yasui, Suzuki: “Il punto di forza della V-Strom? Il pacchetto completo”

Nobuhiro Yasui, Suzuki: “Il punto di forza della V-Strom? Il pacchetto completo”
Un’interessante intervista con il project leader della maxienduro Suzuki, presentata ad Intermot 2016 nella sua nuova versione
6 ottobre 2016

Avete rinnovato in maniera importante la V-Strom 1000, con l’adozione della piattaforma inerziale e quindi il nuovo ABS con funzionalità anche in curva. Come mai non sono arrivate anche le sospensioni semiattive, che su una moto tanto versatile troverebbero l’applicazione perfetta?

«Abbiamo lavorato principalmente ascoltando le richieste dei nostri clienti; abbiamo in mente alcune applicazioni per tante soluzioni elettroniche, ma crediamo che al momento quello che siamo riusciti ad adottare sul nostro DL 1000 sia più che sufficiente».

In effetti, come ci verrà confermato successivamente, gli aggiornamenti sono stati apportati pensando anche al prezzo finale della moto. Cerchiamo quindi di capire intanto quali siano i modelli con cui si vogliono confrontare con questa V-Strom.

«Beh, sicuramente KTM Adventure e Triumph Tiger».

E rispetto a queste, quali ritenete che siano i vostri punti di forza?

«La nostra V-Strom può vantare doti di leggerezza notevoli, anche grazie al telaio in alluminio che è quasi una nostra esclusiva. E poi la guidabilità, anche a pieno carico – ci piace sottolineare il nostro trittico di valige, con il top case da 55 litri – che ci siamo sforzati di mantenere e migliorare ad ogni cambio di versione provando a fondo sulla nostra pista test di Ryuyo. Insomma, il nostro obiettivo era il pacchetto complessivo, la total performance e siamo molto contenti dei risultati: crediamo che nessuno dei nostri competitor arrivi allo stesso livello».

La V-Strom 1000 nella colorazione giallo/nera
La V-Strom 1000 nella colorazione giallo/nera
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Proviamo a fare un passo indietro, visto che abbiamo citato Ryuyo e stiamo parlando di prestazioni. Curiosamente, tutta la serie V-Strom è nata dalle motorizzazioni che all’epoca spingevano le sportive SV e TL. Ora il verso del trasferimento sembra essersi quasi invertito, con le stradali che ereditano i propulsori delle maxienduro e crossover: avete pensato alla possibilità di riproporre una sportiva stradale con il bicilindrico della DL 1000?

«Al momento non possiamo dire che sia nei nostri piani, ma se dai nostri studi capissimo che ci fosse un desiderio da parte del pubblico è sicuramente un’idea che potremmo prendere in considerazione».

Giustamente, tutti i progetti nascono da prospettive di vendita. Cogliamo l’occasione quindi di parlare un po’ delle performance sul mercato delle DL. Com’è andata in passato, cosa vi aspettate dal futuro e su quali mercati V-Strom è stata più apprezzata?

«Le vendite della 1000 sono cresciute con regolarità negli scorsi anni su entrambe le versioni, soprattutto con la XT ma anche per la versione standard, che ha recuperato il gap iniziale. Ci siamo posti come obiettivo un aumento del 30% su scala globale, attestandoci attorno a quota 10.000 unità. In generale, sia la 650 che la 1000 sono piaciute molto in Germania, che è il nostro mercato migliore per V-Strom, con Italia e Francia staccate di pochissimo».

Qui da noi in effetti la V-Strom è stata molto apprezzata per il comportamento dinamico, forse un po’ meno per l’estetica del frontale che non tutti hanno digerito. Proprio per questo, la nuova versione è stata rivista (con successo, a nostro giudizio) accentuando i tratti somatici che l’accomunano alla leggendaria DR Big, che a suo tempo si era fatta un nome nei rally africani.

Ora che quelle gare non si corrono più con le grosse bicilindriche pensate di sfruttare il sempre maggior fascino di eventi a metà fra il competitivo e il turistico – come la Athens-Gibraltar, per dirne una – o i vari campionati nazionali riservati alle maxi?

«Come potete vedere dall’estetica, dalla livrea e dal nostro stand (dove campeggiava una foto di Stefan Everts, team manager Suzuki e 10 volte iridato, ma anche quella di Ken Roczen, fresco vincitore dell’AMA Pro Motocross, NdR), ci piace richiamare il nostro passato e presente agonistici nel fuoristrada, dal motocross ai grandi rally. E vi possiamo dire senza timore di smentita che la nostra esperienza nelle specialità fuoristradistiche ci è servita moltissimo nella definizione della V-Strom, ma al momento non abbiamo in programma di valorizzarne le potenzialità sul piano agonistico. Il lato racing lo riserviamo al nostro impegno nel motocross».

Passiamo a parlare un po’ di tecnica: l’Euro-4 è un impegno enorme per tutti. Quali sono state le sfide più difficili che avete dovuto affrontare per… costringere i vostri motori a rispettare le stringenti normative europee che entrano in vigore a gennaio?

«Da un punto di vista prettamente tecnico non abbiamo avuto difficoltà, di fatto era molto tempo che ci preparavamo quindi sapevamo bene cosa c’era da fare, anche se rientrare nell’Euro4 senza sacrificare le prestazioni o aumentare il peso non è stato affatto semplice. Il problema è che, seguendo la nostra politica aziendale, ci siamo sforzati al massimo di non scaricare l’aumento di costi che deriva da questa complicazione tecnica sul prezzo al cliente».

«La situazione cambierà probabilmente con l’Euro5, nel 2020, che ci costringerà ad allargare l’adozione del ride-by-wire, che al momento cerchiamo di adottare solo sui modelli dove si presenta un’effettiva necessità, a scapito del nostro sistema SDTV. Ma per ora, ad esempio, continuiamo a credere molto nel nostro sistema a doppio corpo farfallato e lo proporremo ancora anche su modelli nuovi nonostante crediamo molto nel travaso tecnologico dalla nostra ammiraglia sportiva – vedrete in futuro su molti nostri modelli diverse soluzioni elettroniche introdotte sulla GSX-R e quindi derivate dalla MotoGP».

La V-Strom 650
La V-Strom 650

Parlando un attimo di derivazione da altri modelli, parlando della 650 come avete affrontato la declinazione del propulsore della SV sulla V-Strom?

«In realtà vorrei cogliere l’occasione per correggere una falsa impressione piuttosto diffusa: non abbiamo adottato il motore della SV sulla nuova V-Strom, ma abbiamo sviluppato i due motori parallelamente attraverso esperienze e soluzioni comuni. Del resto i due propulsori hanno personalità diverse derivanti da esigenze nettamente differenti: il motore della SV è più brillante e pronto, mentre quello della DL giocoforza deve essere più rotondo e dolce nell’erogazione per piacere al cliente tipo di questo modello».

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Suzuki V-Strom 1000XT (2017 - 20)
Suzuki

Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 Robassomero (TO) - Italia
011 9213711
https://moto.suzuki.it/

  • Prezzo 13.190 €
  • Cilindrata 1.037 cc
  • Potenza 100 cv
  • Peso 208 kg
  • Sella 850 mm
  • Serbatoio 20 lt
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Scheda tecnica Suzuki V-Strom 1000XT (2017 - 20)

Cilindrata
1.037 cc
Cilindri
2 a V
Categoria
Enduro Stradale
Potenza
100 cv 74 kw 8.000 rpm
Peso
208 kg
Sella
850 mm
Pneumatico anteriore
110/80 R19M/C (59V)
Pneumatico posteriore
150/70 R17M/C (69V)
Inizio Fine produzione
2017 2020
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