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Giusto per smentire chi sostiene come la MotoGP non sia un valido mezzo promozionale per la vendita delle sportive di serie a causa del legame troppo labile fra moto di serie e prototipi, Suzuki presenta qui al salone Intermot di Colonia un’inedita GSX-R dotata di ABS e proposta con livrea replica MotoGP.
L’operazione si spinge fino al ribattezzare la moto che Espargaro e Vinales porteranno in gara nella prossima stagione da XRH a GSX-RR. Manovra curiosa, perché la sigla, fino a circa metà degli anni 90, identificava le Homologation Special da 750 cc della Casa di Hamamatsu per l’impiego nelle competizioni per derivate di serie. Manovra resa però possibile dall’adozione di uno schema motoristico in linea, abbandonando la storica disposizione a V dei cilindri per le GP Suzuki. Un espediente se volete un po’ posticcio per creare un legame del resto poco plausibile fra la supersportiva stradale e la moto da corsa, ma che la dice lunga su quanto pesi il nuovo corso della MotoGP nelle decisioni dei reparti marketing delle Case produttrici.
Tornando alla moto presentata ad Intermot, la base tecnica resta invariata al netto dell’adozione del sistema antibloccaggio per la frenata attraverso centralina Bosch che controlla l’impianto dotato delle pinze Brembo monoblocco arrivate sull’ultima versione della GSX-R. Rimane naturalmente il sistema di gestione mappature S-DMS, unica concessione alla gestione elettronica da parte di Suzuki per la stagione 2015.