Nazioni Europee di QuadCross, gli azzurri sul gradino più alto del podio

Nazioni Europee di QuadCross, gli azzurri sul gradino più alto del podio
E’ il primo gradino del podio per l’Italia alla Sfida delle Nazioni Europee di QuadCross a Sverepec in Slovacchia: la Squadra Azzurra sapeva di poter lottare per le prime posizioni ma non osava pensare tanto
4 ottobre 2010

 
L’Italia del Quad ha dimostrato che esiste davvero, è cresciuta, è già grande, oggi è al top dell’Europa. La Nazione Rivelatrice è stata una promessa nel 2009 ed è diventata realtà nel 2010.
 

Niente ha fermato l’Italia il 26 settembre nel crossodromo di Sverepec, come nel 2005 quando nello stesso circuito vinse tutto, il vaso ed il trofeo, alla Sei giorni di Enduro. Né la pioggia, né il fango, né i temibili avversari hanno intimorito gli Azzurri protagonisti di tre manche durissime, ognuna dai risultati eccezionali la cui somma dei punteggi ha determinato lo straordinario successo agonistico.


La Squadra Azzurra (16 punti), infatti, si aggiudica ben dieci punti di vantaggio sull’Olanda (26 punti) che si piazza in seconda posizione assoluta e 25 di distacco dal terzo classificato il Belgio (41 punti), a seguire Gran Bretagna (44 punti) e Latvia (51 punti) al quarto e quinto posto della Sfida Europea 2010.
Alla prima batteria di gara gli Azzurri mettono in campo una prestazione straordinaria con Montalbini al comando dall’inizio alla fine e Giovanelli che al quart’ultimo giro mette in scena una rimonta strepitosa fino ad aggiudicarsi il terzo posto.

Alle ore 11:00 scatta la prima manche di gara, gli italiani entrano sulla griglia di partenza per quarti e scelgono la loro postazione al cancelletto: scrutano le traiettorie all’orizzonte che sparisce in una prima curva ad imbuto e studiano la postazione degli avversari più temibili. Poi solcano il terreno per preparare i primi solchi dove metteranno le ruote alla partenza. Allo start Nicola spalanca il gas, predilige un percorso esterno e quando chiude la curva si piazza primo. Inizia a guadagnare subito terreno e già al secondo giro si è assicurato un lungo distacco dalla Francia che termina la batteria per seconda. La gara diventa presto durissima: numerosi i doppiati e si scivola sul fango come sul sapone. Giovanelli, però, non si dà per vinto e agli ultimi giri regala una scalata in classifica memorabile fino al terzo posto.

La seconda manche di gara vede di nuovo protagonista Emanuele Giovanelli, che nonostante l’affaticamento tira fuori una grinta esplosiva e carico dell’ottimo risultato appena messo in tasca, fa il bis, aggiudicandosi di nuovo un terzo posto. Il suo compagno di Squadra, Mattia Torraco conduce la sua prima manche di giornata altrettanto egregiamente: pur esordiente non si lascia intimidire e chiude quarto subito alle spalle di Emanuele.

Gli Azzurri affrontano l’ultima manche pieni di speranze per un podio inaspettato che si avvicina a passi da gigante: il fango imperversa perciò la lunghezza del tracciato viene tagliata eliminando due salite impossibili e la sessione viene disputata in venti minuti più due giri anziché trenta. Mntalbini e Torraco nella terza batteria amministrano la gara con controllo, senza prendere rischi e chiudono al quinto e al 14° posto, quanto basta per assicurare all’Italia la vittoria assoluta!
 

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