Per evitare di cadere in una truffa leggi le regole di seguito riportate.
Compila il form sottostante per inviarci una segnalazione di "annuncio sospetto". Riceveremo la tua segnalazione e in automatico il link all'annuncio.
Se le conosci le eviti!
Valgono le seguenti regole generali:
- diffida degli annunci o delle mail scritti in lingua inglese o in un italiano evidentemente sgrammaticato
- diffida delle inserzioni con un prezzo "civetta", decisamente piu' basso della media
- non inserire mai numeri di carte di credito o password se richiesti via email
Riportiamo alcuni casi di frode in cui sono caduti alcuni lettori di Moto.it.
Il documento non è assolutamente esaustivo e si concentra sulle frodi tipiche del mondo Internet.
Le frodi più frequenti hanno a che fare con l'estero e sono le più difficili da perseguire. Attenzione!
1) E-mail dall'estero
Non rispondere mai ad e-mail provenienti dall'estero scritte in modo sgrammaticato o contenenti forme di pagamento stravaganti. La tua risposta permette al truffatore di conoscere le tue generalità (se inserite) e di vedere il tuo indirizzo di posta elettronica.
Tutti dati che potrebbe poi utilizzare per tentare altre truffe spendendo il tuo nome.
2) Frodi in fase di vendita della tua moto
Il caso del "prezzo maggiorato" e dell'assegno contraffatto.
Hai messo in vendita la tua bella moto a 5.000 Euro. Vieni contattato da una fantomatica agenzia straniera che per conto di un proprio cliente dice di volere acquistare la moto. Considerato che è necessario provvedere alla spedizione, ti propone di inviarti un assegno circolare dal valore di Euro 8.000 in modo che tu possa provvedere all'incasso dei 5.000 Euro, e, per coprire i costi di spedizione possa restituire la parte eccedente (3.000 Euro) tramite Union Bank allo spedizioniere straniero.
Ricevi l'assegno circolare, ti rechi in banca e ti vengono accreditati 8.000 Euro "salvo buon fine" sul conto corrente. Esci dalla banca e ti rechi ad uno sportello della Union Bank dove provvedi a trasferire la somma di Euro 3.000 al nominativo straniero che ti era stato indicato (spedizioniere) per coprire i costi di spedizione.
Passano i giorni e nessuno viene a ritirare la moto. Dopo 20 giorni circa vieni chiamato dalla Polizia perchè l'assegno circolare versato in banca era contraffatto (ad es. faceva parte di uno stock di assegni in bianco rubati). I soldi versati 20 giorni prima ti vengono sottratti dalla banca. La Polizia ti avvisa che rischi una denuncia per contraffazione. E ovviamente hai perso i 3.000 Euro spediti via Union Bank al fantomatico spedizioniere.
Il caso della prova della moto lasciando a garanzia l'auto (o la moto o le chiavi di casa)
Hai messo una moto in vendita. Vieni contattato da un possibile acquirente che dice di essere interessato ma chiede di provarla per testare l'effettivo funzionamento.
Vi accordate e vi vedete per la prova. Il fantomatico acquirente per mostrare la sua buona fede ti lascia la macchina (o l'auto, o le chiavi di casa, o il portafoglio con i documenti) a garanzia.
Mette in moto, fa un giro e scompare. A quel punto rimani con l'auto che - dopo le verifiche - risultata rubata (idem per la moto o il portafoglio o i documenti falsi o qualsiasi cosa lasciata a garanzia).
Il caso della tassa governativa per sbloccare il pagamento
Hai messo una moto in vendita, vieni contattato da un utente che ti dice che ti manda il pagamento con bonifico, insieme a tutti i documenti del caso.
A un certo punto ricevi copia del bonifico ma l'utente ti avvisa che - essendo proveniente dall'estero o trovandosi momentaneamente all'estero - il bonifico è bloccato e per sbloccarlo e fartelo accreditare devi pagare una tassa governativa di X euro.
Il tutto è corredato da documenti bancari che dimostrano l'autenticità.
Paghi la fantomatica tassa e l'utente scompare.
Il caso delle richieste di password e dei codici delle carte di credito
Hai inserito una moto in vendita. Nei giorni successivi ricevi una strana comunicazione con la richiesta della password con cui ti sei registrato sul sito e con la richiesta del n. di carta di credito. La richiesta è piuttosto insolita e sorprendente, ma l'e-mail sembra proprio spedita da Moto.it (logo di moto.it, grafica di Moto.it, mittente ...@moto.it). Quindi ti fidi.
Inutile dire come va a finire: ti ritrovi dei costi inauditi sulla carta di credito, gli annunci che avevi pubblicato sul sito vengono modificati da una società fantasma che vende moto fantasma, etc.
Ricorda che Moto.it non chiederà mai e per nessun motivo di inviare via mail la tua password in chiaro, nè tantomeno i dati della tua carta di credito.
3) Frodi in fase di acquisto di una moto
Il caso del pagamento anticipato di una caparra:
Cerchi da mesi una moto che costi poco, ma che sia molto bella e molto potente. Finalmente l'hai trovata. Di listino costa 8.500 Euro. La vendono a 5.000!
Ma chi la vende? Beh, è un concessionario con tanto di sito Internet (NB: concessionario che però non è partner di Moto.it. Da sempre lavoriamo con operatori esclusivamente italiani).
Rispondi quindi all'annuncio via e-mail e ricevi la proposta di pagare a titolo di acconto Euro 1.500. Non fidandoti ancora chiedi delle garanzie.
Ricevi quindi l'immagine di un documento di identità di un tizio(a) da cui risulta che vive a Parigi. Avendo in mano un suo documento, senza pensarci più di tanto provvedi a trasferire l'importo richiesto di 1.500 Euro quale acconto.
Non riceverai mai la moto e nessun'altra risposta. Il documento che ti ha mandato via e-mail è assolutamente falso, il concessionario con tanto di sito Internet e foto della facciata non esiste.
Il caso del pagamento di un acconto per avere la moto in prova:
Come il caso precedente, trovi una moto che di listino costa 8.500 Euro. La vendono a 5.000!
L'ha messa in vendita un utente (privato o concessionario) che al momento è all'estero per vari motivi, e la moto purtroppo è lì con lui.
A questo punto ti propone di spedirti la moto per X giorni in prova, dopodichè potrai decidere se tenerla o meno; ovviamente per l'operazione ti chiede di lasciargli un acconto di 1000-2000 Euro.
P rovvedi a trasferire l'importo richiesto e attendi fiduciosamente la moto.
Che non vedrai mai, così come il venditore che nel frattempo è scomparso coi tuoi soldi.
Il caso dell'appropriazione impropria di identità (uso improprio della carta d'identità):
Se un venditore ti chiedesse via e-mail la tua carta d'identità o la carta di circolazione della tua moto, non dargliela! Rischieresti di cascare in un brutto guaio: il venditore potrebbe inserzionare annunci a tuo nome, chiedere pagamenti di anticipi via Western Union, fare attività per nulla legali con la tua identità, con il rischio che poi la gente truffata si rivalga su di te.
Quindi fai molta attenzione a non dare in giro i tuoi documenti e dubita molto di chi ti garantisce una vendita a distanza mandandoti l'immagine di una carta d'identità o di un documento di circolazione: potrebbe essere di una persona che - inconsapevole - non c'entra nulla con la truffa.
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