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Migliore regalo per il suo compleanno De Dycker non poteva avere: la vittoria del GP di Germania era il risultato che ambiva da inizio stagione e che sino ad ora non era riuscito nemmeno a sfiorare ma che ha centrato proprio nel giorno del suo 26° anniversario. Gli è bastato mettere a punto meglio la sua Yamaha YZ450F per ritrovare quella convinzione che gli ha permesso di spremere a fondo sia lui che la sua moto, rendendosi protagonista di due manche in cui ha scavalcato i pochi avversari che si è trovato davanti in entrambe le prove.
Il pupillo di Ilario Ricci ha preceduto sul podio l'ufficiale Clement Desalle, autore di errori in entrambe
le frazioni, e David Philippaerts che dopo la vittoria dello scorso GP di Francia ha riconfermato il suo potenziale. L'ufficiale Yamaha Monster Energy ha preceduto il leader Antonio Cairoli, che nella prima manche è rimasto ultimo alla partenza dopo un contatto coni Tanel Leok ed è stato capace di rinvenire fino al 6° posto, mentre nella seconda ha sempre lottato nelle prime posizioni per poi soffiare il posto d'onore a Desalle nel corso dell'ultimo giro.
Davanti al pubblico di casa Max Nagl ha compiuto un vero e proprio miracolo finendo 6° nonostante la recente frattura alla clavicola (non ancora saldata), risultato ottenuto stringendo i denti e tenendo a freno il dolore con la determinazione. 9° invece Davide Guarneri, che mantiene la stessa posizione anche nella classifica iridata.
Le ambizioni di Ken Roczen di bissare la vittoria MX2 dello scorso anno davanti ai suoi tifosi è invece svanita a causa della partenza in quanta posizione nella prima manche che non ha saputo migliorare, e così la vittoria della frazione successiva non è bastata a soffiare il gradino più alto del podio a Marvin Musquin.
La terza piazza è andata allo statunitense della Yamaha UK Zach Osborne che ha centrato il terzo podio consecutivo della stagione; 17° Alex Lupino.