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Ce l'hanno fatta anche questa volta, non senza però un brivido di suspense. Alla fine della seconda manche gli statunitensi si trovavano infatti in seconda posizione dietro alla Germania grazie alla fantastica impresa di Ken Roczen che dopo aver vinto in apertura la MX2 ha fatto il bis in Gara 2 dove la sua Suzukina 250 ha sverniciato la Honda 450 del pilota di casa Andrew Short. La terza ed ultima manche ha però ristabilito i valori in campo, dando ragione ad un grande Ryan Dungey e alla formazione statunitense che ha fatto la differenza nella maggiore coesione del gruppo. Oltre alla doppietta dell'ufficiale Suzuki gli yankee hanno infatti potuto contare sul posto d'onore di Short e sul terzo del neo campione National 250 Trey Canard.
La Germania, con Max Nagl uscito di scena dalla terza manche per una caduta e Marcus Schiffer 8° nonostante fosse solo alla seconda gara dopo l'infortunio di inizio stagione, ha sfruttato le due vittorie di Roczen per assicurarsi il terzo gradino del podio preceduta dalla squadra belga. Quest'ultima ha registrato la vittoria della classe Open di Clement Desalle, che ha avuto la soddisfazione di lasciarsi alle spalle di Short, che tra l'altro correva sulla pista per lui di casa. Steve Ramon ha invece accusato uno scarso feeling con la veloce e spettacolare pista del Colorado ed è finito 4° nella MX1, mentre Jeremy Horebeek ha fatto bella figura chiudendo 4° nella MX2 dietro a Canard.
Gli azzurri sono invece finiti solo quinti, risultato onorevole considerando l'assenza di David Philippaerts per l'infortunio al ginocchio accusato a Fermo ed il ritardo con cui è stato comunicato ad Antonio Cairoli che avrebbe fatto parte della spedizione. Tony ha fatto ben sperare nella giornata riservata alle qualifiche, dove ha vinto alla grande la MX1. Nella prima manche invece mentre era in piena bagarre con Dungey è atterrato male da un salto quadruplo e ha accusato un forte dolore a schiena e collo che lo ha costretto a rallentare e ad accontentarsi del secondo posto, mentre in quella successiva la sua prestazione è stata fortemente condizionata dalla sua asma cronica acuita dall'altezza del territorio circostante trovando comunque forze e determinazione per tagliare il traguardo 4°. Alex Lupino ha avuto un debutto movimentato e sopratutto difficile visto che ha sempre dovuto rinvenire dalle retrovie finendo 8° della MX2, mentre il 6° posto di Manuel Monni è stato anche superiore del previsto visto che si trovava alla sua seconda gara dopo l'infortunio del Portogallo.
Solo settimi invece i favoriti francesi, causa il doppio di ritiro di Marvin Musquin, dovuto ai problemi tecnici della sua KTM; Xavier Boog con una caviglia malconcia per la caduta in qualifica è terminato 3° nella Open, mentre Gautier Paulin ha fatto il suo dovere chiudendo 5° della MX1, classe dove ha debuttato con la Yamaha YZ450F.
In evidenza l'australiano Brett Metcalfe, terzo della classe regina, l'inglese Brad Andersson, 4° della Open, ma sopratutto il velocissimo scozzese protagonista dei campionati statunitensi Dean Wilson che si è lasciato alle spalle tutti escluso Roczen.