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Ennesimo successo per l’entusiasmante manifestazione dedicata alle vecchie star del fuoristrada organizzata senza scopo di lucro da Bruno Morselli e Pino Mangano, che da quasi una quarantina d’anni ripropone agli appassionati uno spettacolo da gustarsi tutto d’un fiato non solo in pista ma anche nel paddock. Dove ci sono le moto attuali ma anche quelle d’epoca, le special, meccanici e addetti al settore dei giorni nostri e di quelli passati, poster e gadget d’annata, in un’atmosfera molto coinvolgente e fuori dall’ordinario.
La Transborgaro ha richiamato anche quest’anno tanti fuoriclasse europei, ed una agguerrita squadra di piloti statunitensi capitanata dall’accompagnatore Brad Lackey che ha monopolizzato le tre classi in programma. Quella riservata ai campioni degli anni ’70 ha registrato la doppietta di Broc Glover che in sella alla Yamaha ha fatto sfoggio della sua intatta guida precisa e incisiva che in entrambe le frazioni si è imposto sull’ex iridato 250 Danny Laporte, sul sempreverde Pietro Miccheli e su Chuck Sun. Doppio successo anche nella Anni ’80 che ha visto primeggiare l’ex scavezzacollo Jeff “Chicken” Matiasevich, che al suo debutto nell’evento torinese ha centrato il segno in piena sicurezza prevalendo sul sorprendente Vincenzo Bosi, su Massimo Contini e sullo svedese Jorgen Nilsson; 5° il grintoso Stefano Cardellini che ha preceduto il finlandese ex ufficiale Cagiva Pekka Vehkonen.
Vittoria assoluta anche nella Anni ’90, dominata in entrambe le frazioni Robbie Reynard il quale si è lasciato alle spalle il danese Brian Jorgensen e l’ex campione National e Supercross Jeff Stanton che molti ricordano per essere stato uno dei rivali più tosti di Jean Michel Bayle quando il francese correva negli Stati Uniti. A ridosso del podio Miska Altonen, seguito da Cristian Ravaglia, Alex Puzar, il grintoso Andrea Dovizioso e Mickael Maschio. Puzar è salito sul gradino più alto del podio della Coppa Famiglia a fianco del cugino Andrea Quaglia, davanti all’accoppiata Franck e Deny Philippaerts e a quella formata dai fratelli Ravaglia.