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Il quarto appuntamento dell’AMA Supercross 2025 va in scena a Glendale, Arizona, all’interno del gigantesco State Farm Stadium. La struttura è una delle più grandi di tutta la serie e le dimensioni della pista lo confermano. Solo 6 curve, tutte a 180º, più o meno ampie, e lunghe serie ritmiche dove qualcuno si è inventato dei salti, per noi comuni mortali, impensabili. “Quadrupli” dappertutto. Il più grande? Quello inventato da Justin Hill nelle qualifiche che saltava via completamente il rettilineo di partenza.
A Glendale il format di gara è quello del Triple Crown ovvero tre finali per ogni classe, da 10 minuti più un giro per la 250 e 12 minuti “più uno” - come si dice in gergo crossistico - per la 450. Un punto al vincitore di ogni finale, due al secondo, tre al terzo e così via. A fine serata chi ottiene meno punti vince il round e i 25 punti valevoli per il campionato.
Partiamo dalla 450 dove è successo di tutto.
Vince Sexton senza vincere. Sempre a podio nelle “finaline” gli permette di salire sul gradino più alto del podio e di riprendersi la tabella rossa. La velocità di Chase non la si può mettere in dubbio, nel secondo main event volava e se fosse riuscito a passare Jett qualcosa a livello psicologico, secondo me, sarebbe cambiato. Ma così non è stato.
Secondo sul podio di giornata è Cooper Webb che vince la prima gara. In Arizona dove non ha mai brillato, su un fondo scivoloso non particolarmente congeniale a lui si toglie lo sfizio di mettere dietro Lawrence ma soprattutto fanno riflettere quei primi quattro giri dove ha spinto veramente tanto. Una tattica di gara mai vista da pare di Cooper. Nelle altre due finali due partenze non ottime lo obbligano a dei forsennati recuperi, soprattutto in gara 2. Ora i punti che lo separano dalla testa del campionato sono dieci, solo dieci, attenzione perché stiamo per spostarci nella east coast, il terreno di caccia preferito da parte di Coop.
Chiude il podio Roczen che questa settimana ci ha fatto sognare con la tabella rossa. Potenzialmente l’ultima volta (per almeno “un bel pezzo”) in cui abbiamo potuto ammirare la red plate sulla moto gialla. Vince gara 2 in modo ineccepibile ed ora è secondo in campionato. Ken è incredibile sa sempre come stupire. Che fenomeno.
Quarto è Eli Tomac che in questo 2025 con le partenze deve proprio avere un problema grave. Non ne indovina una. Undicesimo in gara 1 e addirittura quindicesimo in gara 2 dopo la prima curva. Eppure… eppure non lo si deve mai escludere dai giochi. Soprattutto nel secondo main che non si capisce come abbia potuto recuperare dieci posizioni in quattro giri. Alieno. Vince gara 3 piegando Sexton. Tomac è tornato quello del 2023 e fa paura ai suoi avversari.
Chiude la top5 Hunter Lawrence. Sicuramente la Honda sta migliorando eppure il divario che lo separa dal fratello è sempre più grande, quasi enorme, è brutto da dire ma Hunter viene inquadrato solo quando viene sorpassato. Urge tirare via secondi in allenamento.
Male, malissimo, anzi disastro per Jett Lawrence. Per lui il Supercross 2025, e forse anche il National, potrebbero finire qui. Un’iper estensione del ginocchio destro potrebbe aver mandato in fumo i suoi sogni di gloria. Jett è velocissimo in prova, ma davvero estremamente veloce, inavvicinabile, poi, però, in gara non è lo stesso JL1 dello scorso anno, qualcosa ancora non va. Il tutto peggiora al via del terzo main event quando perde l’anteriore appoggia il piede a terra ed il ginocchio subisce una torsione innaturale. Abbandona prontamente la pista tenendosi, appunto, l’articolazione destra, e scappa al camion HRC. Dopo la gara Lars Lindstrom, team manager HRC, ha annunciato che lunedì il campione australiano si sottoporrà ad una risonanza magnetica. Ma di questo accaduto ne abbiamo già parlato in un articolo specifico.
Se l’esame confermasse il problema sarebbe un duro colpo in primis per Jett e poi anche per lo spettacolo.
Passiamo alla 250. Poteva essere il battesimo del fuoco per Cole Davies. Sarebbe potuto, ma non lo è stato. Il giovane rookie è veloce in qualifica e convince quando scende il cancelletto. Vince le prime due finali regolando per bene anche il suo compagno di squadra Haiden Deegan. Poi cade pronti via nella terza finale e addio ai sogni di gloria. Conclude terzo. Chi invece festeggia è Jordan Smith che torna alla vittoria ma soprattutto regala a Triumph la prima P1 della storia della casa inglese nel fuoristrada. Tra di loro sul podio Haiden Deegan che non riesce a vincere nemmeno una finale. Pare che le capacità del californiano “al microfono” superino quelle di guida. Doveva essere il favorito, doveva stravincere ed invece…
Quarto Julien Beaumer che cade ben due volte in partenza. Una cosa mai vista. Grazie a delle ottime rimonte riesce a mettere ci una bella pezza in ottica campionato. Spreca però una ghiotta occasione considerando la velocità che ha mostrato nelle qualifiche del pomeriggio.
Tra sette giorni a Tampa si scenderà in pista di nuovo. Questa volta però ad animare la 250 ci saranno i piloti della East Coast con Tom Vialle che proverà a difendere il suo titolo.