AMA Supercross, Anaheim-II: Tomac irresistibile

La seconda puntata di Anaheim ha ritrovato l’ufficiale Kawasaki che l’ha spuntata su Roczen e Webb; rocambolesca la 250 finita in favore di Ferrandis messo sotto accusa per un sorpasso troppo duro su Craig
19 gennaio 2020

Così proprio come lo scorso anno, la terza tappa del Supercross USA ha portato alla ribalta un pilota diverso. Prima l’inattesa affermazione di Justin Barcia, la settimana successiva la sorprendente prova di forza di Ken Roczen, questa volta l’Angel Stadium ha visto la prova di forza di Eli Tomac che si è dimostrato irresistibile.

Recuperata la concentrazione e convinzione delle sue possibilità dopo un avvio al disotto delle aspettative, il pilota del Colorado è uscito a testa alta, trionfatore, dal duello che praticamente lo ha messo a confronto solo con Roczen col quale si è spartito la vittoria nelle rispettive manche di ammissione alla finale.

Il tedesco della HRC ha provato a tenere testa al pilota della Kawasaki nel tentativo di bissare il successo del weekend precedente, cogliendo il suo primo holeshot dell’anno e spingendo forte per sette giri al comando del gruppo, ma Tomac nelle due serie di whoops era evidentemente superiore ed è riuscito a fare la differenza scavalcando il suo avversario e mantenendo saldamente il comando dall’ottava tornata in poi.

Roczen ha però avuto la soddisfazione di aver strappato la tabella rossa a Justin Barcia, passando al comando della 450 con tre punti di vantaggio sul pilota Yamaha e cinque su Tomac.

L’ex leader del campionato che questa volta non è riuscito a fare meglio di 9° messo in crisi sia da un setting delle sospensioni non all’altezza e da una partenza a metà gruppo al quale ha fatto seguire anche una scivolata. La terza piazza è andata al campione in carica Cooper Webb, che dopo uno stentato avvio stagionale dovuto ad un forte stato influenzale che gli aveva limitato gli allenamenti, questa volta è riuscito a difendersi con più consistenza anche se l’eccessivo scrupolo nella messa a punto della moto gli ha tolto un po' di mordente che gli sarebbe servito per stare più a ridosso dei suoi due maggiori avversari.

Consistente la prova dei due ufficiali Husqvarna Zach Osborne e Jason Anderson, rispettivamente 4° e 5°, che hanno preceduto l’emergente Adam Cianciarulo messosi in evidenza per aver combattuto con Roczen nella semifinale ed essersi piazzato al posto d’onore.

"Sembra che anche quest’anno sarà un campionato molto serrato" è la considerazione fatta da Roger De Coster a Moto.it. "E probabilmente saranno i protagonisti del podio di oggi a giocarsi il titolo. Anche la 250 è molto combattuta, sono molto curioso di vedere come crescerà Jett Lawrence che nonostante abbia appena 16 anni va già fortissimo ed è dotato di grande talento".

La 250 lo ha infatti visto protagonista di una gara pazzesca che ha rifilato un colpo di scena dietro l’altro. Dopo aver scavalcato il compagno di squadra Christian Craig al secondo passaggio, il pilota della Florida portacolori della Honda Geico diretta dall’ex campione Ryan Dungey è rimasto al comando fini al penultimo giro quando una scivolata ha permesso a Dylan Ferrandis di farsi sotto e nel tentativo di arginare la pressione del francese proprio all’ultimo giro è caduto lasciando su di un piatto d’argento la vittoria al pilota Yamaha factory e terminando solo 9°.

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Ferrandis è stato protagonista di un consistente recupero dalla 7ª piazza, ma soprattutto da un duro sorpasso nei confronti di Craig contestatissimo da pubblico che il transalpino ha tentato di passare nella curva dei meccanici tagliandogli la strada col risultato di finire a terra entrambe. A fine gara Ferrandis si è scusato dicendo che il suo contatto è stato dovuto alla perdita del controllo dell’aderenza col terreno, ma la mossa era parsa così poco “elegante” che prima di stilare la classifica finale l’AMA ha voluto verificare se c’erano le condizioni per una eventuale sanzione che invece poi non c’è stata.

Il posto d’onore è andato alla seconda guida Yamaha Justin Cooper che ha mantenuto saldo il suo ruolo di capoclassifica ora davanti al compagno di squadra francese sul quale ha un margine di 12 lunghezze. Il 3° posto è andato al giovane Brandon Hartranft che ha così centrato il suo secondo podio consecutivo, mentre una caduta mentre lottava nelle prime posizioni ha relegato alla 17ª piazza il vincitore di St. Louis Austin Forkner.