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Ottava prova dell’AMA Supercross con vittoria di Ryan Dungey, che trionfa alla Georgia Dome con un sorpasso all’ultimo giro. Dopo l’holeshot di Justin Brayton, Musquin ha preso la testa della gara lasciando il compagno di marca secondo a difendersi da Chad Reed e Jason Anderson, ma soprattutto dalla rimonta di Dungey, partito quinto ma in forte ripresa.
Già alla seconda tornata il campione in carica si è installato in seconda posizione passando ben tre piloti, mentre Reed ha conquistato la terza posizione. I due piloti KTM hanno imposto un ritmo insostenibile là davanti tirandosi dietro per circa metà gara l’ufficiale Yamaha fino a quando i primi due non hanno continuato a forzare aumentando il vantaggio.
Dungey guadagnava in diversi punti mentre il francese era più forte in altri. Il duello è andato avanti fino all’ultimo giro quando il doppiaggio di Stewart (!) ha costretto Musquin su una traiettoria sfavorevole, facendogli perdere il controllo e consentendo il sorpasso di Dungey. Ryan ha tagliato il traguardo con quattro secondi di vantaggio su Musquin, con Reed terzo. Dungey si aggiudica quindi la quinta vittoria in otto gare, la terza al Georgia Dome e la prima doppietta dalla gara iniziale del 2014.
«Volevo passare Musquin a tutti i costi, ma aveva un passo davvero velocissimo» ha dichiarato Dungey, che ha portato a 24 la sua serie positiva di podi iniziata la scorsa stagione. «In alcuni tratti perdevo, in altri guadagnavo ed è andata avanti così per tutta la gara. Purtroppo sul finale è stato sfortunato, ma le gare sono così. Il vincitore morale di stasera è lui – guidare così da rookie è davvero impressionante».
Dungey aumenta il suo vantaggio in classifica generale, portandolo a 33 punti su Ken Roczen, vincitore di due gare sulle ultime tre ma solo sesto ad Atlanta dopo una pessima partenza in sedicesima posizione. Anderson, settimo, si conferma terzo in classifica generale a 46 punti dalla vetta.
La prima gara della 250SX Costa Est ha visto l’holeshot di Shane McElrath, autoeliminatosi però poco dopo con un’uscita dalla pista. Davalos ne ha approfittato per prendere la testa della gara davanti a Durham e Stewart. Davalos ha preso il largo lasciando Stewart come unico inseguitore, con la terza posizione passata prima a Bowers e poi a Plessinger.
La caduta di Stewart, ripartito comunque in seconda posizione, ha regalato un po’ di respiro a Davalos che ha però perso molto vantaggio sul finale a causa di alcuni doppiaggi tagliando il traguardo con solo un secondo di margine. Plessinger ha chiuso terzo, salendo sul podio per la seconda volta in carriera. Davalos torna alla vittoria, piazzamento che gli mancava dal 2014, regalando ad Husqvarna la prima affermazione dall’ormai lontano 2001.