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Pel di carota è partito col dente avvelenato e non ha lasciato scampo agli avversari. Il Supercross 2011 si è infatti aperto all'insegna di Ryan Villopoto, che ha aperto da protagonista quella che si preannuncia come la stagione più combattuta di questi ultimi anni.
In sella alla KX-F 450 del reparto corse della Kawasaki Usa dopo aver preso le misure col tracciato realizzato all'interno dell'Angel Stadium con il secondo posto ottenuto nella manche di qualifica alle spalle di James Stewart, nella finale è spuntato in seconda posizione e al terzo passaggio ha scavalcato Ivan Tedesco e poi non ha fatto altro che controllare alla perfezione i suoi inseguitori.
La seconda piazza è andata a Ryan Dungey, che al sesto giro si è messo in scia al battistrada senza tuttavia riuscire a raggiungerlo e che ha preceduto Stewart in rimonta dalla dodicesima posizione.
Ottimo il debutto di Trey Canard, terminato quarto, mentre Chad Reed al debutto con la Honda non è riuscito a fare meglio di quinto davanti all'intramontabile Kevin Windham; solo decimo Andrew Short per la prima volta in sella alla KTM.
Senza storie anche la Lites Costa Ovest, che ha visto Joshua Hansen dominare sia la qualifica che la finale. Il pilota della Kawasaki Pro Circuit si è lasciato alle spalle i compagni di squadra Broc Tickle e Tyla Rattray.
Debutto positivo per il 16enne tedesco Ken Roczen, che nella prima delle sei prove che disputerà quest'anno si è messo in luce con il miglior tempo nei tempi di qualificazione prima di essere coinvolto in un incidente con un altro pilota che gli ha causato una contusione ad una gamba e all'avambraccio. Nonostante ciò nella manche di qualificazione è partito quindicesimo ed è finito quarto trascinando gli spalti, mentre in finale malgrado la stanchezza e gli acciacchi fisici dopo essere spuntato nelle retrovie ha recuperato sino al settimo posto.
«Il mio obiettivo era terminare nei primi cinque - ha spiegato il neo acquisto KTM -ma riflettendoci bene posso ritenermi soddisfatto del mio risultato perché non mi sono infortunato e quindi posso correre a Phoenix. Userò questa gara come motivazione per allenarmi durante la settimana più duramente e puntare ad essere entro in primi cinque della prossima finale».
Foto: Hoppenworld.com