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Nella prima manche cosa è successo?
“Sono caduto mentre cercavo di stare il più attaccato possibile e Bobryshev che aveva un ritmo molto alto e cercava di scappare. Non avevo il suo ritmo nei primi giri. Poi ho fatto questo piccolo errore e ha preso ancora più vantaggio”.
La seconda manche?
“Ero partito primo, poi la curva dopo l’arrivo Bobryshev l’ha fatta veramente forte e dopo mi ha passato. Dopo un paio di giri ho cercato di passarlo: gli sono entrato interno non troppo duramente e quindi ho forse fatto un errorino perché dovevo insistere di più. Nel sorpasso mi ha preso il manubrio con il suo (manubrio) e io ho avuto la peggio e sono caduto. Lì ho perso un po’ di posizioni poi ho cercato di recuperare e sono ricaduto quando ero secondo, nello stesso posto della prima manche, e ho perso altri secondi preziosi. Poi alla fine ho recuperato ancora, ma ho incontrato un doppiato che ogni gara è un po’ un incubo. Ho visto tutta la gente che gli ha fatto il dito e quindi si è sentito abbastanza in colpa. Mi ha fatto perdere 2-3 secondi che mi hanno impedito di attaccare Bobryshev prima delle ultime due curve. Tutto sommato sono però contento”.
C’è qualche errore di troppo?
“Sì, sto lavorando sui primi 10 minuti di gara perché è lì che mi addormento un po’. Invece gli altri fanno la differenza, è cambiato il ritmo di gara rispetto agli scorsi anni. Specialmente la seconda manche ho fatto qualche errorino, devo essere un po’ più convinto. Adesso andiamo in Lettonia che è una pista che mi piace molto e speriamo di fare bene”.